diego fusaro

FUSO O FUSARO? – IL FILOSOFO MARXISTA-SOVRANISTA È STATO MASSACRATO DAGLI ELETTORI A GIOIA TAURO, DOVE SI ERA CANDIDATO A SINDACO: 281 PREFERENZE E MENO DEL 3% DELLE PREFERENZE – AGLI ABITANTI DELLA CITTÀ CALABRA NON FREGA UNA CEPPA DELLE INTEMERATE CONTRO IL COSMOPOLITISMO –DÀ DELLA ‘VESTALE DELL’INTRATTENIMENTO A GAIA TORTORA E LA GIORNALISTA DI ‘LA7’ RISPONDE PER LE RIME: “PARLI DI QUELL’INTRATTENIMENTO DOVE PREGHI CONTINUAMENTE DI ESSERE INVITATO?”

1 - LA TURBOTROMBATA ELETTORALE DI DIEGO FUSARO A GIOIA TAURO

Giovanni Drogo per www.nextquotidiano.it

 

il comizio di diego fusaro a gioia tauro

Anche la storia, diceva lo Hegel, ha la sua ironia. E così Diego Fusaro, alfiere del turbosovranismo antielitario nonché candidato sindaco a Gioia Tauro con Risorgimento meridionale per l’Italia, non è riuscito a fare il risultato che tutti speravano per dare un segnale ai pecoroni fucsia del circo mediatico e del clero intellettuale.

 

«Il voto è come un bacio, non si chiede ma si dà spontaneamente»

A dirla tutta il turbofilosofo non è riuscito a fare nessuno risultato visto che è arrivato ultimo raccogliendo la bellezza di 281 preferenze, pari al 2,84%. Forse il libero pensatore torinese, famoso per aver sdoganato nel dibattito politico televisivo lo stesso stile lessicale di Paolo Bonolis quando conduce Ciao Darwin, non è riuscito a far breccia nei cittadini di Gioia Tauro con le sue proposte. Idee che – come è stato detto in un comizio due settimane fa – hanno fatto breccia nelle strutture partitiche della nostra Nazione ma anche nell’Est europeo e per fino in Sud America (forse anche in Polinesia).

i risultati di diego fusaro a gioia tauro

 

Il palco da dove Fusaro si rivolgeva alle folle oceaniche a Gioia Tauro

Del resto un candidato che si presenta ai cittadini di un comune calabrese parlando di “capitalismo integrale” e filosofeggiando sull’Amleto di Shakespeare e sui bei tempi andati della società greca (quella di Platone che non era certo un democratico) probabilmente non è stato in grado di rispondere alle domande e alle esigenze degli abitanti di Gioia Tauro. Di fatto quello che ha detto Fusaro nei suoi comizi, dove ha parlato dei problemi dei lavoratori dell’Expo a Milano o del perenne Erasmus cui sono costretti i giovani, poteva andare bene in qualsiasi comune del mondo cosmopolitico.

 

il comizio di diego fusaro a gioia tauro 2

Paradossalmente proprio colui che ci spiega che i giovani sono condannati all’erranza dediti al godimento nelle sue forme più grette è l’esempio di questo sradicamento. Lui, che ha la residenza a Spotorno (Savona) è costretto ad andare ramingo all’estremo opposto della Penisola per trovare qualcuno disposto a votarlo. Il filosofo errante, perennemente giovane e in movimento. Ma quando Fusaro si rivolgeva ai cittadini di Gioia Tauro da quel palchetto 2 per 2 e parlava di giovani, di società totalmente mercificata in realtà diceva cose che avrebbe potuto dire (e di fatto ha detto) ovunque.

 

DIEGO FUSARO CANDIDATO SINDACO GIOIA TAURO

Un gesto rivoluzionario sarebbe potuto essere quello di parlare hic et nunc dei problemi della città che si candidava a guidare da primo cittadino. Ma Fusaro non ha soluzioni particolari, vittima egli stesso dello sradicamento dei giovani è vero cittadino del Mondo globalizzato e può allo stesso tempo essere candidato sindaco a Gioia Tauro, titillare l’idea di una candidatura (ahi-noi sfumata) a Firenze e accettare di essere nominato assessore in pectore per il M5S a Foligno. Ma siccome, come diceva Carlo Marx, la Storia si ripete due volte, la prima come tragedia e la seconda come farsa dopo la tragica trombata a Gioia Tauro Fusaro non potrà nemmeno consolarsi in terra umbra, perché a Foligno il M5S di Fantauzzi ha preso appena l’11%. Ma ora che Fusaro è sceso in politica è giusto che venga trattato come tale. Nella fattispecie come colui che rappresenta 281 cittadini di Gioia Tauro e quindi quando andrà nei salotti televisivi gli si dovrà concedere un corrispondente tempo di parola.

 

 

2 – LO SDENG DI GAIA TORTORA A DIEGO FUSARO

Da www.nextquotidiano.it

 

fusaro

Ieri, non avendo niente da fare come il tizio della canzone di Luigi Tenco, Diego Fusaro ha deciso di prendersi un bello sdeng da Gaia Tortora, giornalista di La7 e conduttrice di Omnibus.  Fusaro ha infatti approfittato dei fatti di Cadice, dove un italiano ha dato un calcio in faccia a uno spagnolo che era a terra, per parlare male dell’Erasmus, dimostrando così di avere poche idee, ma ben confuse. Gaia Tortora a quel punto gli ha risposto: “Tu non ci fai. Ci sei proprio. Cretino”.

 

il comizio di diego fusaro a gioia tauro 1

A quel punto Fusaro, rosicando come suo solito, è partito nella risposta più stupida che potesse dare a una conduttrice televisiva: le ha detto che abbaia, raglia e starnazza nei programmi di intrattenimento. E la Tortora si vede che aveva uno sdeng in preparazione: “Parli di quell’intrattenimento dove tu, caro, preghi continuamente con SMS di essere invitato?”. Giunta al fin della licenza, Tortora ha toccato. E il castello di cartacce di Fusaro è crollato miseramente.

scontro ascani fusaro a l'aria che tira 2giulietto chiesa diego fusarofusaroaurora pepa diego fusaro 1gaia tortora trolla diego fusaroDIEGO FUSARO diego fusaro aurora pepa diego fusaro aurora pepadiego fusaro il nuovo ordine eroticodiego fusaro fa il piacionediego fusaro diego fusaro diego fusaro 3diego fusaro diego fusaro e gianni vattimodiego fusaro e giovanni realediego fusaro e i manifesti su putinDIEGO FUSARO PRESENTA LA SUA CANDIDATURA A SINDACO DI GIOIA TAURO

Ultimi Dagoreport

luigi lovaglio giorgia meloni giancarlo giorgetti alberto nagel milleri caltagirone

FLASH! – ENTRO LA FINE DI LUGLIO, AL MASSIMO ENTRO L’8 SETTEMBRE, ARRIVERÀ IL VERDETTO DELLA PROCURA DI MILANO SULL’OPERAZIONE CHE HA PORTATO BPM, ANIMA SGR, LA DELFIN DELLA FAMIGLIA DEL VECCHIO E CALTAGIRONE AD ACQUISTARE IL 15% DI AZIONI MPS ATTRAVERSO BANCA AKROS, MERCHANT BANK DEL BPM SU SPECIFICO MANDATO DEL MINISTERO DEL TESORO DI GIORGETTI – UN VERDETTO CONTRO L’OPERAZIONE MPS È RIMASTO L’ULTIMA SPERANZA PER MEDIOBANCA E GENERALI DI NON FINIRE NELLE FAUCI DI CALTARICCONE…

donald trump tulsi gabbard vladimir putin

DAGOREPORT - A CHE SERVONO LE AGENZIE DI SPIONAGGIO A TRUMP E PUTIN? - ANZICHÉ PROTEGGERE LA SICUREZZA DELLO STATO, ANTICIPANDO RISCHI E CRISI, OGGI LA MISSIONE DI CIA E FBI IN AMERICA E DI FSB, SVR, GRU IN RUSSIA, È DI REPRIMERE IL DISSENSO CONFERMANDO IL POTERE - CIRO SBAILÒ: ‘’PER LA PRIMA VOLTA, IL VERTICE POLITICO NON SI LIMITA A INDIRIZZARE: PUNTA A SVUOTARE LA FUNZIONE DELL’INTELLIGENCE, RIDUCENDOLA A UNA MACCHINA DI STABILIZZAZIONE POLITICA AD USO PERSONALE...’’

ali larijani khamenei vladimir putin xi jinping

A TEHERAN QUALCOSA STA CAMBIANDO – SI NOTANO CURIOSI MOVIMENTI NEL SISTEMA DI POTERE IRANIANO: MENTRE RICOMPAIONO VECCHI VOLPONI COME ALI LARIJANI, STA NASCENDO UN NUOVO CENTRO DECISIONALE NON UFFICIALE, A GUIDARE LE MOSSE PIÙ DELICATE DEL REGIME. I PASDARAN PERDONO QUOTA (LA LORO STRATEGIA È FALLITA DI FRONTE ALL’ANNIENTAMENTO DI HEZBOLLAH, HAMAS E ASSAD), AVANZA UN “CONSIGLIO OMBRA” DI TRANSIZIONE, CON IL CONSENSO DI KHAMENEI – “L’ASSE DEL MALE” CON RUSSIA E CINA PROSPERA: TEHERAN HA BISOGNO DELLE ARMI DI PUTIN E DEI SOLDI DI XI JINPING. ALLA FACCIA DI TRUMP, CHE VOLEVA RIAPRIRE IL NEGOZIATO SUL NUCLEARE…

matteo salvini luca zaia giorgia meloni

DAGOREPORT – COSA SI SONO DETTI GIORGIA MELONI E LUCA ZAIA NELL'INCONTRO A PALAZZO CHIGI, TRE SETTIMANE FA? - TOLTA SUBITO DI MEZZO L'IDEA (DI SALVINI) DI UN POSTO DI MINISTRO, LA DUCETTA HA PROVATO A CONVINCERE IL “DOGE” A PRESENTARE UNA SUA LISTA ALLE REGIONALI IN VENETO MA APPOGGIANDO IL CANDIDATO DEL CENTRODESTRA (ANCORA DA INDIVIDUARE) - MA TRA UNA CHIACCHIERA E L'ALTRA, MELONI HA FATTO CAPIRE CHE CONSIDERA ZAIA IL MIGLIOR LEADER POSSIBILE DELLA LEGA, AL POSTO DI UN SALVINI OSTAGGIO DELLE MATTANE DI VANNACCI – UN CAMBIO DI VERTICE NEL CARROCCIO EVOCATO NELLA SPERANZA CHE IL GOVERNATORE ABBOCCHI ALL’AMO...

elly schlein giorgia meloni beppe sala ignazio la russa maurizio lupi marcello viola

DAGOREPORT - NESSUNO VUOLE LE DIMISSIONI DI BEPPE SALA: DA SINISTRA A DESTRA, NESSUN PARTITO HA PRONTO UN CANDIDATO E TRA POCHI MESI A MILANO COMINCIANO LE OLIMPIADI MILANO-CORTINA – MA SALA VUOLE MANIFESTARE ALL'OPINIONE PUBBLICA UNO SCATTO DI DIGNITÀ, UN GRIDO DI ONESTÀ, UNA REAZIONE D'ORGOGLIO CHE NON LO FACCIA SEMBRARE  ''LU CIUCCIO 'MIEZZO A LI SUONI'' - L’UNICO A CHIEDERE IL PASSO INDIETRO DEL SINDACO È IGNAZIO LA RUSSA, CHE INVECE UN CANDIDATO CE L’HA ECCOME: MAURIZIO LUPI. METTENDO SOTTO LA SUA ALA IL PARTITO DI LUPI, "NOI MODERATI", ‘GNAZIO SOGNA IL FILOTTO: CONQUISTARE SUBITO IL COMUNE DI MILANO E NEL 2028 LA REGIONE LOMBARDIA – MOLTO DELL’INCHIESTA SULL’URBANISTICA DIPENDERÀ DALLA DECISIONE DEL GIP, PREVISTA PER MERCOLEDI': SE IL GIUDICE NON ACCOGLIERÀ LE RICHIESTE DEI PM (CARCERE O DOMICILIARI PER GLI INDAGATI), LA BUFERA PERDERÀ FORZA. VICEVERSA…

ravello greta garbo humphrey bogart truman capote

DAGOREPORT: RAVELLO NIGHTS! LE TROMBATE ETERO DI GRETA GARBO, LE VACANZE LESBO DI VIRGINIA WOOLF, RICHARD WAGNER CHE S'INVENTA IL “PARSIFAL'', D.H. LAWRENCE CHE BUTTA GIU’ L'INCANDESCENTE “L’AMANTE DI LADY CHATTERLEY’’, I BAGORDI DI GORE VIDAL, JACKIE KENNEDY E GIANNI AGNELLI - UN DELIRIO ASSOLUTO CHE TOCCO’ IL CLIMAX NEL 1953 DURANTE LE RIPRESE DE “IL TESORO D’AFRICA” DI JOHN HUSTON, SCENEGGIATO DA TRUMAN CAPOTE, CON GINA LOLLOBRIGIDA E HUMPHREY BOGART (CHE IN UN CRASH D’AUTO PERSE I DENTI E VENNE DOPPIATO DA PETER SELLERS). SE ROBERT CAPA (SCORTATO DA INGRID BERGMAN) SCATTAVA LE FOTO SUL SET, A FARE CIAK CI PENSAVA STEPHEN SONDHEIM, FUTURO RE DI BROADWAY – L’EFFEMMINATO CAPOTE CHE SI RIVELÒ UN BULLDOG BATTENDO A BRACCIO DI FERRO IL “DURO” BOGART - HUSTON E BOGEY, SBRONZI DI GIORNO E UBRIACHI FRADICI LA NOTTE, SALVATI DAL CIUCCIO-TAXI DEL RISTORANTE ‘’CUMPÀ COSIMO’’ - QUANDO CAPOTE BECCÒ IL RE D’EGITTO FARUK CHE BALLAVA ALLE 6 DEL MATTINO L’HULA-HULA NELLA CAMERA DA LETTO DI BOGART… - VIDEO + FILM