sergio mattarella giorgia meloni

GIORGIA MELONI HA DECISO DI FARE GUERRA AL QUIRINALE – LA DUCETTA, CHE PER MESI HA DIFESO LA RIFORMA DEL PREMIERATO SOSTENENDO CHE I POTERI DI MATTARELLA NON VERREBBERO INTACCATI, ORA INVOCA L’ELEZIONE DIRETTA DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA: “SE VOGLIAMO INTRODURLA, NON SONO CONTRARIA” – COSA FARANNO AL COLLE DOPO L'ENNESIMO ATTACCO DELLA SORA GIORGIA?

1 - LA PREMIER IN TV RILANCIA L’ELEZIONE DIRETTA DEL CAPO DELLO STATO

Estratto dell’articolo di Antonio Fraschilla per “la Repubblica”

 

sergio mattarella giorgia meloni

Difende la riforma del premierato da «una sinistra che vuole governare anche se perde le elezioni », e rilancia anzi sul tema del coinvolgimento dei cittadini nella scelta dei rappresentanti delle istituzioni.

 

Aprendo perfino a una elezione diretta del Capo dello Stato. Un siluro lanciato da Giorgia Meloni nel bel mezzo della doppia intervista allo stesso giornalista, Bruno Vespa, prima nel programma Cinque minuti e poi a Porta a porta su Rai 1. «Quello che volevo è una riforma che non mettesse in discussione l’autorevolezza e l’unità che il capo dello Stato garantisce — dice la premier — ma quando hai un mandato diretto dei cittadini, ai cittadini rispondi. Quando hai un mandato che viene dai partiti rispondi a loro. Il presidente della Repubblica è il garante della Costituzione, questa disparità non la vedo. Dopodiché, vogliamo introdurre anche l’elezione diretta del presidente della Repubblica? Io non sono contraria».

 

ilaria salis

[…] Per la leader di Fratelli d’Italia questa è una riforma chiave del programma e boccia la controproposta dei dem sul cancellierato: «La sinistra con la proposta del cancellierato tradisce le sue reali intenzioni — dice — il cancellierato di fatto istituzionalizza i governi di larghe intese, come accade in Germania da tantissimi anni: voti un partito ma non sai i governi che ti ritrovi. Il mio modello di democrazia, invece, sta in mano ai cittadini ».

 

Restando sul fronte riforme, Meloni si dice favorevole ai test attitudinali per i magistrati proposti dal ddl Nordio: «Il test psicoattitudinale c’è già per le forze ordine, le forze armate ed esiste in diversi Paesi europei, non capisco lo scandalo».

 

SERGIO MATTARELLA E GIORGIA MELONI

[…] Infine sulla vicenda di Ilaria Salis Meloni per le manette ai polsi della ragazza bacchetta l’Ungheria del suo amico Viktor Orban, che vorrebbe comunque nel partito dei Conservatori europei («è un’ipotesi che va considerata»). Ma poi invita la sinistra a non politicizzare la vicenda: « Do you know Stato di diritto? Do you know autonomia magistratura? La campagna che la sinistra sta mettendo in piedi su Ilaria Salis con i parlamentari che arrivano e insultano il governo ungherese rischia di non aiutarla».

 

2 - "MELONI IRRITATA SULLE RIFORME "IO PER L'ELEZIONE DIRETTA AL COLLE"

Estratto dell’articolo di Ilario Lombardo per “La Stampa”

 

sergio mattarella e giorgia meloni alla scuola nazionale dell amministrazione 4

L'elezione diretta del presidente della Repubblica era il sogno di Giorgia Meloni. E, appena può, lo ricorda ogni volta, per sottolineare che il premierato, verso cui si sta orientando la maggioranza con l'elezione diretta del futuro presidente del Consiglio, per lei resta un compromesso.

 

[…] A difesa delle prerogative del Colle le opposizioni sono tornate a chiedere di convergere sul cancellierato, il modello tedesco che rinforzerebbe i poteri del premier senza indebolire quelli del capo dello Stato.

 

COLLE OPPIO CONTRO IL COLLE - VIGNETTA BY ELLEKAPPA

Ma il no di Meloni è netto: «La ragione reale per la quale sono contrari all'elezione diretta del capo del governo è perché preferiscono un sistema in cui i governi si fanno nei palazzi. Il cancellierato porta a fare governi di larghe intese». Nella formulazione del centrodestra, aggiunge la premier, al capo dello Stato è stata lasciata la nomina dei ministri, anche se lei pensa sarebbe più opportuno «discutere il tema della revoca». «Volevo una riforma che non mettesse in discussione l'autorevolezza e il ruolo di unità che il capo dello Stato garantisce». Pausa. «Dopo di che vogliamo introdurre anche l'elezione diretta del capo dello Stato? Io non sono contraria».

 

ILARIA SALIS IN CATENE IN TRIBUNALE

La premier conosce il contesto in cui fa calare il suo ragionamento. Sente ripetere le accuse, di quasi tutti i costituzionalisti, che la riforma azzopperà il presidente della Repubblica. Lei è convinta che non sia così, a dispetto di professori e giuristi d'area, chiamati in audizione dal centrodestra.

 

Meloni sa pure che effetto avranno le sue dichiarazioni sul Quirinale, dopo giorni in cui nel suo partito, Fratelli d'Italia, e tra gli alleati, si è guardato con disappunto alle ultime uscite di Sergio Mattarella, percepite come un controcanto, sul caso della scuola chiusa per il Ramadan come sulla detenzione a Budapest dell'attivista Ilaria Salis.

 

giorgia meloni alfredo mantovano adolfo urso sergio mattarella

Non si torna indietro: per la leader vorrebbe dire rimettere in discussione tutto. A quel punto l'azzardo – al momento solo dal sapore provocatorio – potrebbe persino essere il tanto amato presidenzialismo.

 

C'è un compromesso e su questo non si indietreggia. Il nodo della legge elettorale, che sta spaccando la maggioranza, a suo avviso è risolvibile: «Personalmente sono abbastanza laica sul ballottaggio. L'importante è riuscire a portare a casa la riforma, che considero l'eredità più importante che posso lasciare all'Italia».  La speranza della premier è che tutto fili liscio e che la prima lettura della riforma sia pronta prima del voto europeo dell'8-9 giugno. […]

 

giorgia meloni sergio mattarellailaria salis 1ILARIA SALIS IN TRIBUNALE lettera di ilaria salis 4ILARIA SALIS MURALESSERGIO MATTARELLA EMMANUEL MACRON E GIOCONDA MELONI - MEME

Ultimi Dagoreport

sergio mattarella quirinale

DAGOREPORT - DIRE CHE SERGIO MATTARELLA SIA IRRITATO, È UN EUFEMISMO. E QUESTA VOLTA NON È IMBUFALITO PER I ‘’COLPI DI FEZ’’ DEL GOVERNO MELONI. A FAR SOBBALZARE LA PRESSIONE ARTERIOSA DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA SONO STATI I SUOI CONSIGLIERI QUIRINALIZI - QUANDO HA LETTO SUI GIORNALI IL SUO INTERVENTO A LATINA IN OCCASIONE DEL PRIMO MAGGIO, CON LA SEGUENTE FRASE: “TANTE FAMIGLIE NON REGGONO L'AUMENTO DEL COSTO DELLA VITA. SALARI INSUFFICIENTI SONO UNA GRANDE QUESTIONE PER L'ITALIA”, A SERGIONE È PARTITO L’EMBOLO, NON AVENDOLE MAI PRONUNCIATE – PER EVITARE L’ENNESIMO SCONTRO CON IL GOVERNO DUCIONI, MATTARELLA AVEVA SOSTITUITO AL VOLO ALCUNI PASSI. PECCATO CHE IL TESTO DELL’INTERVENTO DIFFUSO ALLA STAMPA NON FOSSE STATO CORRETTO DALLO STAFF DEL COLLE, COMPOSTO DA CONSIGLIERI TUTTI DI AREA DEM CHE NON RICORDANO PIU’ L’IRA DI MATTARELLA PER LA LINEA POLITICA DI ELLY SCHLEIN… - VIDEO

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - BUM! ECCO LA RISPOSTA DI CALTAGIRONE ALLA MOSSA DI NAGEL CHE GLI HA DISINNESCATO LA CONQUISTA DI GENERALI - L’EX PALAZZINARO STA STUDIANDO UNA CONTROMOSSA LEGALE APPELLANDOSI AL CONFLITTO DI INTERESSI: È LEGITTIMO CHE SIA IL CDA DI GENERALI, APPENA RINNOVATO CON DIECI CONSIGLIERI (SU TREDICI) IN QUOTA MEDIOBANCA, A DECIDERE SULLA CESSIONE, PROPRIO A PIAZZETTA CUCCIA, DI BANCA GENERALI? - LA PROVA CHE IL SANGUE DI CALTARICCONE SI SIA TRASFORMATO IN BILE È NELL’EDITORIALE SUL “GIORNALE” DEL SUO EX DIPENDENTE AL “MESSAGGERO”, OSVALDO DE PAOLINI – ECCO PERCHÉ ORCEL HA VOTATO A FAVORE DI CALTARICCONE: DONNET L’HA INFINOCCHIATO SU BANCA GENERALI. QUANDO I FONDI AZIONISTI DI GENERALI SI SONO SCHIERATI A FAVORE DEL FRANCESE (DETESTANDO IL DECRETO CAPITALI DI CUI CALTA È STATO GRANDE ISPIRATORE CON FAZZOLARI), NON HA AVUTO PIU' BISOGNO DEL CEO DI UNICREDIT – LA BRUCIANTE SCONFITTA DI ASSOGESTIONI: E' SCESO IL GELO TRA I GRANDI FONDI DI INVESTIMENTO E INTESA SANPAOLO? (MAGARI NON SI SENTONO PIÙ TUTELATI DALLA “BANCA DI SISTEMA” CHE NON SI SCHIERERÀ MAI CONTRO IL GOVERNO MELONI)

giorgia meloni intervista corriere della sera

DAGOREPORT - GRAN PARTE DEL GIORNALISMO ITALICO SI PUÒ RIASSUMERE BENE CON L’IMMORTALE FRASE DELL’IMMAGINIFICO GIGI MARZULLO: “SI FACCIA UNA DOMANDA E SI DIA UNA RISPOSTA” -L’INTERVISTA SUL “CORRIERE DELLA SERA” DI OGGI A GIORGIA MELONI, FIRMATA DA PAOLA DI CARO, ENTRA IMPERIOSAMENTE NELLA TOP PARADE DELLE PIU' IMMAGINIFICHE MARZULLATE - PICCATISSIMA DI ESSERE STATA IGNORATA DAI MEDIA ALL’INDOMANI DELLE ESEQUIE PAPALINE, L’EGO ESPANSO DELL’UNDERDOG DELLA GARBATELLA, DIPLOMATA ALL’ISTITUTO PROFESSIONALE AMERIGO VESPUCCI, È ESPLOSO E HA RICHIESTO AL PRIMO QUOTIDIANO ITALIANO DUE PAGINE DI ‘’RIPARAZIONE’’ DOVE SE LA SUONA E SE LA CANTA - IL SUO EGO ESPANSO NON HA PIÙ PARETI QUANDO SI AUTOINCORONA “MEDIATRICE” TRA TRUMP E L'EUROPA: “QUESTO SÌ ME LO CONCEDO: QUALCHE MERITO PENSO DI POTER DIRE CHE LO AVRÒ AVUTO COMUNQUE...” (CIAO CORE!)

alessandro giuli bruno vespa andrea carandini

DAGOREPORT – CHI MEGLIO DI ANDREA CARANDINI E BRUNO VESPA, GLI INOSSIDABILI DELL’ARCHEOLOGIA E DEL GIORNALISMO, UNA ARCHEOLOGIA LORO STESSI, POTEVANO PRESENTARE UN LIBRO SULL’ANTICO SCRITTO DAL MINISTRO GIULI? – “BRU-NEO” PORTA CON SÉ L’IDEA DI AMOVIBILITÀ DELL’ANTICO MENTRE CARANDINI L’ANTICO L’HA DAVVERO STUDIATO E CERCA ANCORA DI METTERLO A FRUTTO – CON LA SUA PROSTRAZIONE “BACIAPANTOFOLA”, VESPA NELLA PUNTATA DI IERI DI “5 MINUTI” HA INANELLATO DOMANDE FICCANTI COME: “E’ DIFFICILE PER UN UOMO DI DESTRA FARE IL MINISTRO DELLA CULTURA? GIOCA FUORI CASA?”. SIC TRANSIT GLORIA MUNDI – VIDEO

banca generali lovaglio francesco gaetano caltagirone philippe donnet alberto nagel milleri

DAGOREPORT - DA QUESTA MATTINA CALTAGIRONE HA I SUDORI FREDDI: SE L’OPERAZIONE DI ALBERTO NAGEL ANDRÀ IN PORTO (SBARAZZARSI DEL CONCUPITO “TESORETTO” DI MEDIOBANCA ACQUISENDO BANCA GENERALI DAL LEONE DI TRIESTE), L’82ENNE IMPRENDITORE ROMANO AVRÀ BUTTATO UN PACCO DI MILIARDI PER RESTARE SEMPRE FUORI DAL “FORZIERE D’ITALIA’’ - UN FALLIMENTO CHE SAREBBE PIÙ CLAMOROSO DEI PRECEDENTI PERCHÉ ESPLICITAMENTE SOSTENUTO DAL GOVERNO MELONI – A DONNET NON RESTAVA ALTRA VIA DI SALVEZZA: DARE UNA MANO A NAGEL (IL CEO DI GENERALI SBARRÒ I TENTATIVI DI MEDIOBANCA DI ACQUISIRE LA BANCA CONTROLLATA DALLA COMPAGNIA ASSICURATIVA) - PER SVUOTARE MEDIOBANCA SOTTO OPS DI MPS DEL "TESORETTO" DI GENERALI, VA BYPASSATA LA ‘’PASSIVITY RULE’’ CONVOCANDO  UN’ASSEMBLEA STRAORDINARIA CHE RICHIEDE UNA MAGGIORANZA DEL 51% DEI PRESENTI....