paolo borsellino giorgia meloni

LA RIFORMA DELLA GIUSTIZIA È UNA PICCONATA AL PANTHEON DI GIORGIA MELONI – LA DUCETTA, CHE HA SEMPRE ADERITO ALLE BATTAGLIE ANTI-MAFIA, NEL NOME DEL “CAMERATA” PAOLO BORSELLINO, È IN GROSSA DIFFICOLTÀ DI FRONTE ALLA PROPOSTA DI ABOLIRE IL REATO DI CONCORSO ESTERNO. AL PUNTO CHE POTREBBE DISERTARE LA CERIMONIA DI RICORDO DELLA STRAGE DI VIA D’AMELIO, IL 19 LUGLIO – LA DELUSIONE DEGLI EX MISSINI SICILIANI E DELLA FAMIGLIA BORSELLINO…

Estratto dell’articolo di Antonio Fraschilla per www.repubblica.it

 

giorgia meloni 2

Questo 19 luglio poteva essere il giorno della grande incoronazione di Giorgia Meloni da parte di un pezzo del mondo dell’antimafia, che l’ha vista crescere e al quale lei ha aderito da ragazza.

 

Ma l’anniversario della strage di Via D’Amelio, dove perse la vita il magistrato Paolo Borsellino, un volto da sempre nel pantheon della destra, rischia di diventare una grana per la prima presidente del Consiglio […]. Perché proprio quel mondo nel quale si è formata e che è il suo riferimento, oggi si sente tradito dal suo governo. Ma in fondo anche da lei stessa, che in passato ha partecipato più volte alla fiaccolata del 19 luglio organizzata dalla destra siciliana […] come contraltare alle manifestazioni istituzionali e a difesa del “suo” Borsellino.

 

PAOLO BORSELLINO

Le frasi del ministro Carlo Nordio sull’abolizione del reato di concorso esterno, tema caro alla Forza Italia di Silvio Berlusconi, che in Sicilia significa Marcello Dell’Utri condannato per mafia. Gli applausi di un pezzo del governo per la sentenza di assoluzione di Mori, Contrada, Dell’Utri e De Donno nel processo sulla trattativa. Lo scontro con la magistratura sugli stessi temi cari ai berlusconiani e in piena continuità con il centrodestra degli ultimi trent’anni. Non solo Salvatore Borsellino, il fratello del magistrato […], ma anche un pezzo della destra che è riferimento della presidente del consiglio oggi non si sente in sintonia con il governo di Giorgia Meloni.

 

giovanni falcone e paolo borsellino

Con il governo di chi il 28 ottobre scorso, nel discorso di insediamento al Parlamento, diceva […]: “Ho iniziato a fare politica a 15 anni, il giorno dopo la strage di via D’Amelio, nella quale la mafia uccise il giudice Borsellino. Il percorso che mi ha portato oggi a essere presidente del Consiglio nasce dall’esempio di quell’eroe”. Meloni ha citato Borsellino per rimarcare l’essersi formata partendo da quella destra che ha sempre amato Borsellino. Il giudice che da studente era stato un componente del Fuan, l’organizzazione giovanile del Movimento sociale.

 

Il giudice che quel 19 luglio del 1992, prima di essere ucciso dal tritolo piazzato dagli uomini di Totò Riina davanti alla casa della madre, era stato a pranzo a Villagrazia di Carini nella villa di Giuseppe Tricoli, storico missino: il figlio di Tricoli, Marzio, era molto legato ai figli di magistrato. La destra e Borsellino, con l’amico fraterno Giovanni Falcone che lo chiamava scherzando “il camerata”. Una certa destra, però: il giorno dei funerali di Borsellino l’unico politico ammesso dalla famiglia […]fu Gianfranco Fini, ex missino e maestro di Giorgia Meloni.

 

SILVIO BERLUSCONI MARCELLO DELL'UTRI

Ecco perché questo 19 luglio per Meloni poteva essere un giorno che chiudeva il cerchio della sua ascesa politica. Invece lei stessa non sa se ci sarà alla cerimonia in ricordo della strage e sicuramente per l’evento organizzato a Palermo da Fratelli d’Italia manderà solo un audio messaggio. Perché tanta freddezza e incertezza? Fabio Granata, promotore della prima fiaccolata per Borsellino insieme a Tricoli e agli allora giovanissimi, oggi onorevoli, Raoul Russo e Carolina Varchi, fa capire certi umori di questa destra: “Da Meloni e dal suo governo ci aspettavamo qualcosa di diverso: non le frasi di Nordio sull’abolizione del reato di concorso esterno e non gli applausi per la sentenza di assoluzione del processo sulla trattativa Stato-mafia – dice – pensavamo che con lei al governo […] si sarebbe respirata aria nuova”.

 

GIORGIA MELONI E LA MAGISTRATURA BY ALTAN

Anche dalla famiglia Borsellino trapela una certa delusione […]. Salvatore Borsellino avrebbe gradito la nomina della Varchi a presidente della commissione nazionale Antimafia, forse anche per suggellare la storia dei ragazzi della fiaccolata. E poi, soprattutto, a creare certi disaccordi sono gli atti conseguenti al discorso di Meloni in Parlamento […]. Lo scarto non c’è stato e il 19 luglio non ci sarà comunque alcuna incoronazione di Giorgia Meloni da parte di questo “suo” mondo.

FABIO GRANATA LA FINE DI FUTURO E LIBERTA PAOLO BORSELLINO - STRAGE DI VIA DAMELIO

Ultimi Dagoreport

wang

DAGOREPORT - CICLONE WANG SUL FESTIVAL DI RAVELLO! - PERCHÉ NEGARLO? E' COME VEDERE GIORGIA MELONI COL FAZZOLETTO ROSSO AL COLLO E ISCRITTA ALL’ASSOCIAZIONE DEI PARTIGIANI - YUJA WANG, LA STELLA PIU' LUMINOSA DEL PIANISMO CLASSICO, ENTRA IN SCENA STRIZZATA IN UN VESTITINO DI PAILLETTES CHE SCOPRE LE COSCE FINO ALL'INGUINE, TACCHI “ASSASSINI” E LA SCHIENA NUDA FINO ALL’OSSO SACRO. MA NON STIAMO ASSISTENDO ALLE SCIOCCHEZZE DA DISCOTECA DI CERTE “ZOCCOLETTE” DEL POP IN PREDA A SFOGHI DI TETTE, SCARICHI DI SEDERONI, SCONCEZZE DA VESPASIANO; NO, SIAMO NEL MONDO AUSTERO E SEVERO DEI CONCERTI DI “CLASSICA”: RACHMANINOFF, PROKOFIEV, MOZART, CHOPIN, CAJKOVSKIJ. MA ALLA WANG BASTA UN MINUTO PER FAR “SUONARE” LE COSCE DESNUDE METTENDOLE AL SERVIZIO DELLE EMOZIONI E DELL’INTERPRETAZIONE MUSICALE, CONFERMANDO IN PIENO LE PAROLE DI LUDWIG VON BEETHOVEN: “LA MUSICA È LA MEDIATRICE TRA LA VITA SPIRITUALE E LA VITA SENSUALE” - VIDEO

donald trump

COME STA IN SALUTE DONALD TRUMP? DOPO LE FOTO HORROR DELLE CAVIGLIE FORMATO ZAMPOGNA DEL PRESIDENTE, ANCHE NEGLI STATES INIZIANO A FARSI DELLE DOMANDE - C’È UNA CORRENTE DEL PARTITO DEMOCRATICO, VICINA A BERNIE SANDERS, CONVINTA CHE LA SALUTE DI TRUMP SIA PIÙ TRABALLANTE DI QUANTO I MEDICI DELLA CASA BIANCA NON VOGLIANO AMMETTERE. I PUGNACI DEPUTATI DEM STAREBBERO VALUTANDO DI CHIEDERE L’ISTITUZIONE DI UNA COMMISSIONE MEDICA INDIPENDENTE PER VALUTARE LE REALI CONDIZIONI DEL PRESIDENTE… - TRA INSUFFICIENZA CARDIACA E DEMENZA SENILE, SUI SOCIAL I COMPLOTTARI MORMORANO: "QUALUNQUE COSA NASCONDA, STA PEGGIORANDO"

jackie kennedy e gianni agnelli a ravello nel 1962

JOHN KENNEDY E’ STATO IL PIÙ INFEDELE PUTTANIERE DEL XX SECOLO MA SUA MOGLIE JACQUELINE S’ATTACCAVA COME UN’IDROVORA A OGNI AUGELLO A PORTATA DI MANO (DAI DUE COGNATI ROBERT E TED PASSANDO PER SINATRA, BEATTY, MARLON BRANDO E VIA CHIAVANDO) - L’8 AGOSTO 1962, TRE GIORNI DOPO LA MORTE DI MARYLIN MONROE, JACKIE (INCAZZATA PER LE INDISCREZIONI SULLA LIAISON TRA IL MARITO E L’ATTRICE) RAGGIUNSE RAVELLO, SULLA COSTIERA AMALFITANA: FU ACCOLTA COME UNA REGINA DALL’ALLUPATISSIMO GIANNI AGNELLI – PER JACKIE, RAVELLO FECE RIMA CON PISELLO E LA VACANZA DIVENNE UN’ALCOVA ROVENTE (“LA VACANZA PIÙ BELLA DELLA SUA VITA”, RIPETEVA) AL PUNTO DA TRATTENERSI PIU’ DEL PREVISTO FINCHÉ NON PIOMBARONO 007 AMERICANI A PRELEVARLA COME UN ALMASRI QUALUNQUE PER RIPORTARLA A WASHINGTON DAL MARITO CORNUTO E INCAZZATO - LA VORACE JACKIE IMPARÒ A FARE BENE I POMPINI GRAZIE ALL'ATTORE WILLIAM HOLDEN: “ALL'INIZIO ERA RILUTTANTE, MA UNA VOLTA PRESO IL RITMO, NON SI FERMAVA PIÙ” –PER RIPICCA CI FU ANCHE UNA LIASON MARELLA AGNELLI-JOHN KENNEDY (CONFIDENZA DI INFORMATISSIMA SOCIALITE) - VIDEO

edmondo cirielli maria rosaria campitiello paolo di maio

“INUTILE FRUSTARE UN CIUCCIO MORTO, CAMBIA SPACCIATORE” – A PARLARE NON È UN HATER ANONIMO MA UN VICEMINISTRO DELLA REPUBBLICA: EDMONDO CIRIELLI, ESPONENTE DI SPICCO DI FRATELLI D'ITALIA E NUMERO DUE DI TAJANI AGLI ESTERI, CHE SBROCCA SU FACEBOOK E INSULTA IL SINDACO DI NOCERA INFERIORE, PAOLO DI MAIO – A FAR ANDARE FUORI GIRI CIRIELLI È STATO UN POST DEL PRIMO CITTADINO SU ALCUNI INCARICHI DELLA COMPAGNA AL MINISTERO DELLA SALUTE, MARIA ROSARIA CAMPITIELLO – LA VIOLENTISSIMA REPRIMENDA DI CIRIELLI: “NELLA VITA PRIVATA NON HAI MAI FATTO NIENTE DI BUONO" - COME MAI CIRIELLI SE L’È PRESA COSÌ TANTO? FORSE SENTE LA SUA CANDIDATURA A GOVERNATORE DELLA CAMPANIA CHE SI ALLONTANA? O TEME UNA SCONFITTA BRUCIANTE, ASSAI PROBABILE SE IL CENTROSINISTRA RITROVA L’UNITÀ?

igor taruffi elly schlein

DAGOREPORT - QUALCUNO DICA A ELLY SCHLEIN CHE STA AFFONDANDO IL PD! - NON SOLO TOSCANA E UMBRIA, DALLA CAMPANIA ALLA SICILIA FINO ALLA PUGLIA, SI MOLTIPLICANO I PROBLEMI SUI “TERRITORI” - A FINIRE NEL MIRINO LO “SPICCIAFACCENDE” DI ELLY, IGOR TARUFFI, RESPONSABILE ORGANIZZAZIONE DEL NAZARENO. DOVE C’È LUI, C’È CASINO, VISTA LA SUA PROPENSIONE A SALVAGUARDARE I CACICCHI FEDELI ALLA MIGLIORE ALLEATA DEL GOVERNO MELONI - IN SUO SOCCORSO È ARRIVATO ANCHE IL BERSANIANO NICO STUMPO CHE NON RIESCE AD EVITARE I PASTICCI CHE "LO STRATEGA IN VERSIONE PIZZICAGNOLO" TARUFFI COMBINA A CAUSA DELLA SCARSA CONOSCENZA DELLE REGOLE E DELLE DIVERSE REALTA’ LOCALI. E PER LA PRIMA VOLTA…