matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - GIORGIA MELONI SOGNA IL FILOTTO ELETTORALE PORTANDO IL PAESE A ELEZIONI ANTICIPATE? SALVINI LA UCCELLA: È PRONTO A FAR CORRERE LA LEGA FUORI DAL CENTRODESTRA PUR DI FAR PERDERE LA DUCETTA – LE DUE STRADE PER RISOLLEVARE LE SUE SORTI: SBATTERSI PER IL TERZO MANDATO DEI GOVERNATORI (E TENERE ZAIA IN VENETO EVITANDO UNA SCISSIONE) E SEDURRE GLI ELETTORI EVASORI CON LA ROTTAMAZIONE DELLE CARTELLE ESATTORIALI. ALLA FACCIA DEL VICEMINISTRO MELONIANO LEO…

DAGOREPORT

matteo salvini giorgia meloni

Matteo Salvini ha fiutato l’aria e non ha sentito profumo di lavanda. La legislatura, per la Lega, sta prendendo una piega inaspettata e sfavorevole.

 

La tanto cara riforma costituzionale sull’autonomia differenziata è stata ampiamente smantellata dai giudici, e avrà bisogno di molte modifiche per riuscire a vedere la luce.

 

I consensi per il Carroccio non si schiodano da un 8%, considerata una pericolosa soglia di galleggiamento, e le regionali del 2025 portano in dote la pericolosissima rogna del Veneto.

 

La "Liga", braccio lagunare del partito, ha già raccolto 61mila firme in favore del Governatore uscente, Luca Zaia, e l’umore generale in Regione è che il "Doge" debba essere ricandidato o, nella peggiore delle ipotesi, indicare in piena autonomia il suo successore.

 

luca zaia salvini

L’attivismo dei veneti a favore di Zaia è una pesante minaccia alla già barcollante leadership di Salvini nella Lega. Per questo il fu "Truce del Papeete" ha capito di non poter restare mani in mano ad aspettare gli eventi: ha deciso di fare un passo in avanti con l’esecutivo, a favore di Zaia, per proporre una revisione della normativa del limite dei due mandati per i governatori. 

 

Blindarsi in Veneto è l’unico modo che ha Salvini per contenere i malumori interni al partito. Sul piano nazionale, invece, la strategia è quella di puntare, come insegnava Silvio Berlusconi, sul tema delle tasse. Non siamo ancora al "pagare poco, pagare forse", ma quasi.

 

matteo salvini giancarlo giorgetti voto di fiducia sulla manovra 2024 foto lapresse

Salvini spingerà forte sulla rottamazione delle cartelle esattoriali, facile fonte di consenso verso gli elettori-evasori, e ha già fatto capire di aver trovato un alleato nel ministro Giancarlo Giorgetti.

 

Venerdì il vicepremier ha dichiarato: “Abbiamo interloquito e la vediamo alla stessa maniera, c’è piena sintonia”.

 

È un messaggio di sponda al viceministro Maurizio Leo, di Fratelli d’Italia, da sempre scettico sul condono fiscale. Come a dire: caro Leo, non sei tu il ministro e dunque non decidi nulla al riguardo.

 

Oggi Leo ha dovuto fare buon viso a cattivo gioco, affermando di essere "d'accordo con la nuova rottamazione", ma subito precisando la necessità di mantenere "la dovuta attenzione ai conti pubblici": "Sono interventi da fare alla luce delle osservazioni della Ragioneria generale dello Stato".

 

Nel rapporto con Giorgia Meloni, invece, Salvini ha dovuto mostrare i canini dopo le numerose ricostruzioni, diffuse dai giornali, in cui veniva evocata, da parte della Ducetta, l’ipotesi di forzare la mano e tornare al voto per capitalizzare il consenso che le viene riconosciuto dai sondaggi.

 

GIORGIA MELONI E MATTEO SALVINI NELLA LOGGIA NERA - MEME BY EDOARDO BARALDI

Il fidanzato di Francesca Verdini ha fatto capire alla premier di non essere un tontolone: si è reso conto di una strategia in atto, da parte di Palazzo Chigi, per metterlo con le spalle al muro, costringerlo a un colpo di testa, così da permettere alla sora Giorgia, in modo “pulito”, di salire al Quirinale e chiedere il voto a Mattarella in assenza di fiducia.

 

Salvini ci ha tenuto a rovinare i sogni di grandezza di Giorgia Meloni, facendo presente che nel caso in cui la premier volesse andare al voto anticipato per fare filotto in quel caso la Lega non correrebbe in coalizione con il centrodestra.

 

La premier ha capito che i problemi all’interno della coalizione sono complessi e di non facile risoluzione, al punto da aver disdetto la sua partecipazione alla Conferenza sulla sicurezza di Monaco, prevista dal 14 al 16 febbraio, dove sarà presente il vice presidente americano, JD Vance.

 

salvini meloni

Ps. Gli addetti ai livori fanno notare che dopo aver preso un bello shampoo da Ursula, al Consiglio europeo informale, non si è fatta più vedere (né in Parlamento, né a Monaco, ne al vertice sull’intelligenza artificiale di Parigi).

GIORGIA MELONI - URSULA VON DER LEYEN

DJ VANCE - IMMAGINE CREATA CON L INTELLIGENZA ARTIFICIALE DI GROK

salvini meloni

GIORGIA MELONI MATTEO SALVINI BY EDOARDO BARALDI romanzo viminale meme by emiliano carli il giornalone la stampa

antonio tajani giorgia meloni matteo salvinigiorgia meloni e matteo salvini alla camera

 

Ultimi Dagoreport

edmondo cirielli maria rosaria campitiello paolo di maio

“INUTILE FRUSTARE UN CIUCCIO MORTO, CAMBIA SPACCIATORE” – A PARLARE NON È UN HATER ANONIMO MA UN VICEMINISTRO DELLA REPUBBLICA: EDMONDO CIRIELLI, ESPONENTE DI SPICCO DI FRATELLI D'ITALIA E NUMERO DUE DI TAJANI AGLI ESTERI, CHE SBROCCA SU FACEBOOK E INSULTA IL SINDACO DI NOCERA INFERIORE, PAOLO DI MAIO – A FAR ANDARE FUORI GIRI CIRIELLI È STATO UN POST DEL PRIMO CITTADINO SU ALCUNI INCARICHI DELLA COMPAGNA AL MINISTERO DELLA SALUTE, MARIA ROSARIA CAMPITIELLO – LA VIOLENTISSIMA REPRIMENDA DI CIRIELLI: “NELLA VITA PRIVATA NON HAI MAI FATTO NIENTE DI BUONO" - COME MAI CIRIELLI SE L’È PRESA COSÌ TANTO? FORSE SENTE LA SUA CANDIDATURA A GOVERNATORE DELLA CAMPANIA CHE SI ALLONTANA? O TEME UNA SCONFITTA BRUCIANTE, ASSAI PROBABILE SE IL CENTROSINISTRA RITROVA L’UNITÀ?

jackie kennedy e gianni agnelli a ravello nel 1962

JOHN KENNEDY E’ STATO IL PIÙ INFEDELE PUTTANIERE DEL XX SECOLO MA SUA MOGLIE JACQUELINE S’ATTACCAVA COME UN’IDROVORA A OGNI AUGELLO A PORTATA DI MANO (DAI DUE COGNATI ROBERT E TED PASSANDO PER SINATRA, BEATTY, MARLON BRANDO E VIA CHIAVANDO) - L’8 AGOSTO 1962, TRE GIORNI DOPO LA MORTE DI MARYLIN MONROE, JACKIE (INCAZZATA PER LE INDISCREZIONI SULLA LIAISON TRA IL MARITO E L’ATTRICE) RAGGIUNSE RAVELLO, SULLA COSTIERA AMALFITANA: FU ACCOLTA COME UNA REGINA DALL’ALLUPATISSIMO GIANNI AGNELLI – PER JACKIE, RAVELLO FECE RIMA CON PISELLO E LA VACANZA DIVENNE UN’ALCOVA ROVENTE (“LA VACANZA PIÙ BELLA DELLA SUA VITA”, RIPETEVA) AL PUNTO DA TRATTENERSI PIU’ DEL PREVISTO FINCHÉ NON PIOMBARONO 007 AMERICANI A PRELEVARLA COME UN ALMASRI QUALUNQUE PER RIPORTARLA A WASHINGTON DAL MARITO CORNUTO E INCAZZATO - LA VORACE JACKIE IMPARÒ A FARE BENE I POMPINI GRAZIE ALL'ATTORE WILLIAM HOLDEN: “ALL'INIZIO ERA RILUTTANTE, MA UNA VOLTA PRESO IL RITMO, NON SI FERMAVA PIÙ” –PER RIPICCA CI FU ANCHE UNA LIASON MARELLA AGNELLI-JOHN KENNEDY (CONFIDENZA DI INFORMATISSIMA SOCIALITE) - VIDEO

igor taruffi elly schlein

DAGOREPORT - QUALCUNO DICA A ELLY SCHLEIN CHE STA AFFONDANDO IL PD! - NON SOLO TOSCANA E UMBRIA, DALLA CAMPANIA ALLA SICILIA FINO ALLA PUGLIA, SI MOLTIPLICANO I PROBLEMI SUI “TERRITORI” - A FINIRE NEL MIRINO LO “SPICCIAFACCENDE” DI ELLY, IGOR TARUFFI, RESPONSABILE ORGANIZZAZIONE DEL NAZARENO. DOVE C’È LUI, C’È CASINO, VISTA LA SUA PROPENSIONE A SALVAGUARDARE I CACICCHI FEDELI ALLA MIGLIORE ALLEATA DEL GOVERNO MELONI - IN SUO SOCCORSO È ARRIVATO ANCHE IL BERSANIANO NICO STUMPO CHE NON RIESCE AD EVITARE I PASTICCI CHE "LO STRATEGA IN VERSIONE PIZZICAGNOLO" TARUFFI COMBINA A CAUSA DELLA SCARSA CONOSCENZA DELLE REGOLE E DELLE DIVERSE REALTA’ LOCALI. E PER LA PRIMA VOLTA…

giorgia meloni ursula von der leyen donald trump dazi matteo salvini

DAGOREPORT – LA LETTERINA DELL’AL CAFONE DELLA CASA BIANCA È UNA PISTOLA PUNTATA ALLA TEMPIA DEI LEADER EUROPEI, CUI È RIMASTA UNA SOLA VIA DI USCITA, QUELLA COSIDDETTA “OMEOPATICA”: RISPONDERE AL MALE CON IL MALE. LINEA DURA, DURISSIMA, ALTRIMENTI, ALLE LEGNATE DI TRUMP, DOMANI, ALL’APERTURA DELLE BORSE, SI AGGIUNGERANNO I CALCI IN CULO DEI MERCATI. LA CINA HA DIMOSTRATO CHE, QUANDO RISPONDI CON LA FORZA, TRUMP FA MARCIA INDIETRO - SE LA “GIORGIA DEI DUE MONDI” ORMAI È RIMASTA L’UNICA A IMPLORARE, SCODINZOLANTE, “IL DIALOGO” COL DAZISTA IN CHIEF, NEMMENO LE CIFRE CATASTROFICHE SULLE RIPERCUSSIONI DELLE TARIFFE USA SULLE  AZIENDE ITALIANE, TANTO CARE ALLA LEGA, HA FERMATO I DEMENZIALI APPLAUSI ALLA LETTERA-RAPINA DA PARTE DI MATTEO SALVINI – ASCOLTATE JOSEPH STIGLITZ, PREMIO NOBEL PER L’ECONOMIA: “TRUMP NON AGISCE SECONDO ALCUN PRINCIPIO ECONOMICO, NON CONOSCE LO STATO DI DIRITTO, È SEMPLICEMENTE UN BULLO CHE USA IL POTERE ECONOMICO COME UNICA LEVA. SE POTESSE, USEREBBE QUELLO MILITARE’’

steve witkoff marco rubio sergei lavrov

RUBIO, IL TAJANI STARS AND STRIPES – IL SEGRETARIO DI STATO AMERICANO NON TOCCA PALLA E SOFFRE IL POTERE DI STEVE WITKOFF, INVIATO DI TRUMP IN MEDIO ORIENTE CHE SE LA COMANDA ANCHE IN UCRAINA. IL MINISTRO DEGLI ESTERI USA PROVA A USCIRE DALL’ANGOLO PARLANDO DI “NUOVA IDEA” DELLA RUSSIA SUI NEGOZIATI IN UCRAINA. MA IL MINISTRO DEGLI ESTERI DI PUTIN, LAVROV, SUBITO VEDE IL BLUFF: “CONFERMIAMO LA NOSTRA POSIZIONE” – TRUMP AVEVA OFFERTO DI TUTTO A WITKOFF, MA L’IMMOBILIARISTA NON HA VOLUTO RUOLI UFFICIALI NELL’AMMINISTRAZIONE. E TE CREDO: HA UN CONFLITTO DI INTERESSE GRANDE QUANTO UN GRATTACIELO...