salvini con-il-cupolone-4-1064480_tn

MATTEO MARCIA SU ROMA (EX LADRONA) – ALL’OLIMPICO IN OCCASIONE DEL DERBY, LE CRITICHE ALLA RAGGI, I “DAJE” DI INCORAGGIAMENTO: IL SOGNO PROIBITO, MA MANCO TANTO, DI SALVINI DI PRENDERSI ROMA (E IL LAZIO) – LA STRATEGIA È IN MANO AL COORDINATORE REGIONALE DELLA LEGA ZICCHIERI: “ENTRO POCHE SETTIMANE APRIREMO ‘CASA LEGA’, UNA PORTA APERTA PER I ROMANI”, POI…

1 – CAFONALINO! -  CHE CI FACEVA DI BELLO IL LUMBARD SALVINI SUGLI ASPALTI DELL'OLIMPICO DURANTE IL DERBY ROMA-LAZIO? QUELLO CHE FA SEMPRE: CAMPAGNA ELETTORALE, OBIETTIVO CONQUISTARE IL CAMPIDOGLIO (ROMA NON È PIÙ LADRONA) : SALVINI SI VUOLE PRENDERE LA CAPITALE

 

http://www.dagospia.com/rubrica-6/cafonalino/cafonalino-nbsp-che-ci-faceva-bello-lumbard-salvini-aspalti-184213.htm

 

http://m.dagospia.com/salvini-vuole-roma-il-truce-all-olimpico-per-il-derby-la-strategia-per-prendersi-il-campidoglio-184213

 

 

2 – SALVINI VUOLE IL SINDACO, PRONTO IL PIANO DELLA LEGA PER ROMA

Antonio Rapisarda per “il Tempo”

 

matteo salvini con il cupolone (4)

Da quel «buche a Roma non ce ne sono», garbato beau geste nei confronti di Virginia Raggi al tempo della delicata trattativa di governo con i 5 Stelle (allora la punta più avanzata dei penta stellati nelle istituzioni era proprio la sindaca), al «i romani si aspettavano di più, ogni giorno in macchina è un rally», con cui ha chiarito il prossimo obiettivo "epocale" della Lega, il messaggio in codice è passato: Matteo Salvini sta già elaborando il piano Capitale. Il sogno cioè, non più così proibito se i «daje» di incoraggiamento che riceve per strada rappresentano un termometro, di portare un leghista in Campidoglio.

salvini condello foto mezzelani gmt91

 

Al lavoro sul dossier vi è già il coordinatore regionale e commissario romano Francesco Zicchieri che a II Tempo ha svelato un passo sostanzioso che sviluppa nella pratica la dichiarazione di intenti del vicepremier: «Entro poche settimane apriremo la sede della Lega di Roma: sarà una vera e propria "casa Lega", una porta aperta per i romani, un centro di elaborazione comunitario per il rilancio della città».

 

salvini latina 3

Il giorno dopo il bagno di folla di "Pontina" - il primo raduno regionale che ha visto accorrere a Latina negli ex "giardinetti Mussolini" migliaia di persone per ascoltare Salvini che ha promesso, in questa città così evocativa per la storia della destra, di «riportare l' Italia ad essere una grande potenza» -,la conferma che il Lazio sia il punto più avanzato, quello che certifica la crescita del Carroccio nel Meridione, giunge anche da questa novità: «La sede operativa di Roma è solo un ulteriore passo - illustra Zicchieri -.Servire la gente, troppo spesso abbandonata dall' amministrazione, resta l' imperativo categorico come dimostrano da anni i nostri coordinatori nei Municipi: instancabili».

matteo salvini foto mezzelani gmt76

 

Al centro del progetto vi è la presa d' atto di una situazione amministrativa guardata - come ha dimostrato Salvini stesso, che al ballottaggio contro Giachetti non ha nascosto la preferenza per la Raggi - senza pregiudizio.

 

salvini latina 2

«Quello di Roma non è "il governo del cambiamento" che i cittadini si aspettavano - continua il deputato -. Virginia Raggi doveva e poteva fare molto di più: nella gestione quotidiana dei problemi, sul capitolo sicurezza, per non parlare del caos trasporti e di intere zone della Capitale costrette a "convivere" con i rifiuti».

 

francesco zicchieri

Insomma, se a novembre dovessero giungere notizie negative per la sindaca dal verdetto sul caso Marra (dove è accusata di falso), la macchina della Lega sarà già in funzione per ogni evenienza. «Oggi siamo pronti. La classe dirigente che tutti hanno potuto ascoltare sabato sul palco di Latina, tra la quale vi erano tanti romani eletti e non, è il prodotto di anni di sacrifici e di lotte per la sicurezza e la dignità di tutta la città», assicura il coordinatore che da poco ha salutato l' ingresso nella Lega di una pattuglia di consiglieri e di dirigenti fuorisciti da FdI, espressione della comunità animata da Federico Iadicicco, con i quali il partito si è irrobustuto e si è già innestato nelle istituzioni capitoline.

salvini latina 4

 

La voglia di governare, alimentata dai sondaggi e dalla performance del "capitano" «super -ministro dell' Interno» della Nazione, non si ferma però alla Capita le: «Guardiamo alla Regione, così come a Latina, perché abbiamo persone in grado di assumersi questa resposabilità ovunque».

 

Anche se non è detto che l' espressione debba essere per forza di natura politica: «Parafrasando ciò che ha detto Salvini sabato, per noi il candidato perfetto deve essere prima di tutto una persona normale che si impegna a fare cose normali: quella che noi chiamiamo la "rivoluzione del buonsenso"».

 

francesco zicchieri matteo salvini

Quanto allo "schema", per quanto sia passato ormai il modello unitario in vista delle prossime Regionali, frutto del vertice a palazzo Grazioli tra Berlusconi, Salvini e Meloni, i leghisti romani e laziali hanno chiara la gerarchia dei valori da mettere in campo: «Andremo con o senza il centrodestra? Prima di tutto andremo con la Lega...». Il resto.

francesco zicchieri 1matteo salvini foto mezzelani gmt82matteo salvini foto mezzelani gmt80salvini latina 5salvini latina 6matteo salvini foto mezzelani gmt84matteo salvini foto mezzelani gmt83salvini condello foto mezzelani gmt92matteo salvini foto mezzelani gmt85matteo salvini foto mezzelani gmt81matteo salvini foto mezzelani gmt77matteo salvini foto mezzelani gmt79salvini latina 7matteo salvini foto mezzelani gmt78salvini condello foto mezzelani gmt93salvini condello foto mezzelani gmt94matteo salvini foto mezzelani gmt75matteo salvini a fregene con i figli 9matteo salvini foto mezzelani gmt71matteo salvini foto mezzelani gmt72matteo salvini foto mezzelani gmt73matteo salvini foto mezzelani gmt74francesco zicchieri matteo salvini 1

Ultimi Dagoreport

ignazio la russa matteo salvini giorgia meloni maurizio lupi

DAGOREPORT: HOMO HOMINI “LUPI” - DIVENTATO UN BRAVO SOLDATINO DELLA FIAMMA, PER LA SERIE "IN POLITICA NON SI SA MAI...", IL MODERATISSIMO CIELLINO MAURIZIO LUPI SI BARCAMENA TRA I FRATELLI LA RUSSA E I FRATELLI D'ITALIA - ALLE LUSINGHE DI CANDIDARLO NEL 2027 A SINDACO DI MILANO DI 'GNAZIO, ORA AGGIUNGONO LE COCCOLE DELLA DUCETTA CHE SI E' SCAPICOLLATA ALL’ASSEMBLEA DEL NANO-PARTITO FONDATO DAL SOSIA DELLA FIGLIA DI FANTOZZI - ESSI': SE PASSA LA NUOVA LEGGE ELETTORALE, CON SOGLIA DEL 40%, ANCHE L’1% DI “NOI MODERATI” POTREBBE SERVIRE ALLA MELONA PER DE-SALVINIZZARE LA MAGGIORANZA... - VIDEO

antonio tajani pier silvio berlusconi marina roberto occhiuto deborah bergamini pietro labriola alessandro cattaneo

DAGOREPORT – QUALCOSA DI GROSSO SI STA MUOVENDO IN FORZA ITALIA: STUFA DI ESSERE PRESA PER I FONDELLI DAL PARACULISMO POLITICO DI TAJANI E DEI SUOI COMPARI SETTANTENNI GASPARRI E BARELLI, MARINA BERLUSCONI DA' IL VIA LIBERA AL CAMBIO DI LEADERSHIP IN FORZA ITALIA: IL PRESCELTO E' ROBERTO OCCHIUTO, REDUCE DA UNA TRIONFALE RICONFERMA ALLA PRESIDENZA DELLA REGIONE CALABRIA - IL PROSSIMO 17 DICEMBRE IL 56ENNE GOVERNATORE LANCERÀ LA SUA CORRENTONA NAZIONALE IN UN LUOGO SIMBOLO DEL BERLUSCONISMO, PALAZZO GRAZIOLI, CONTORNATO DAI FEDELISSIMI DELLA CAVALIERA DI ARCORE, i "NORDISTI" DEBORAH BERGAMINI E ALESSANDRO CATTANEO - CHE C'AZZECCA ALL'EVENTO DI OCCHIUTO, LA PRESENZA DELL'AD DI TIM, PIETRO LABRIOLA? C'ENTRA LO SMANTELLAMENTO DEL SERVIZIO CLIENTI "TELECONTACT" DI TIM...

antonio angelucci tommaso cerno alessandro sallusti

FLASH – UCCI UCCI, QUANTI SCAZZI NEL “GIORNALE” DEGLI ANGELUCCI! NON SI PLACA L’IRA DELLA REDAZIONE CONTRO L’EDITORE E I POCHI COLLEGHI CHE VENERDÌ SI SONO ZERBINATI ALL'AZIENDA, LAVORANDO NONOSTANTE LO SCIOPERO CONTRO IL MANCATO RINNOVO DEL CONTRATTO NAZIONALE E PER CHIEDERE ADEGUAMENTI DEGLI STIPENDI (ANCHE I LORO). DOPO LO SCAMBIO DI MAIL INFUOCATE TRA CDR E PROPRIETÀ, C’È UN CLIMA DA GUERRA CIVILE. L’ULTIMO CADEAU DI ALESSANDRO SALLUSTI, IN USCITA COATTA (OGGI È IL SUO ULTIMO GIORNO A CAPO DEL QUOTIDIANO). AL NUOVO DIRETTORE, TOMMASO CERNO, CONVIENE PRESENTARSI CON L'ELMETTO DOMANI MATTINA...

elly schlein giuseppe conte giorgia meloni rocco casalino

DAGOREPORT - QUESTA VOLTA, ROCCO CASALINO HA RAGIONE: ELLY SCHLEIN SULLA QUESTIONE ATREJU “HA SBAGLIATO TUTTO” - LA GRUPPETTARA DEL NAZARENO, CHIEDENDO UN FACCIA A FACCIA CON GIORGIA MELONI, HA DIMOSTRATO DI ESSERE ANCORA UNA VOLTA UN’ABUSIVA DELLA POLITICA. HA SERVITO SUL PIATTO D’ARGENTO ALLA DUCETTA L’OCCASIONE DI FREGARLA, INVITANDO ANCHE GIUSEPPE CONTE PER UN “THREESOME” IN CUI LA PREMIER AVREBBE SPADRONEGGIATO – IN UN CONFRONTO A TRE, CON ELLY E PEPPINIELLO CHE SI SFANCULANO SULLA POLITICA INTERNAZIONALE, DAL RIARMO ALL’UCRAINA, E FANNO A GARA A CHI SPARA LA “PUTINATA” O LA “GAZATA” PIÙ GROSSA, LA DUCETTA AVREBBE VINTO A MANI BASSE – QUEL FURBACCHIONE DI CONTE NON SI TIRA INDIETRO: NONOSTANTE LA DEM SI SIA SFILATA, LUI CONFERMA LA SUA PRESENZA AL DIBATTITO: "MI DISPIACE DEL FORFAIT DI ELLY, PER ME È IMPORTANTE CHE CI SIA UN CONFRONTO E POTEVAMO FARLO ANCHE INSIEME. POTEVAMO INCALZARE LA PREMIER..."

alessandro giuli beatrice venezi gianmarco mazzi

DAGOREPORT - A CHE PUNTO SIAMO CON IL CASO VENEZI? IL GOVERNO, CIOÈ IL SOTTOSEGRETARIO ALLA CULTURA GIANMARCO MAZZI, HA SCELTO LA STRATEGIA DEL LOGORAMENTO: NESSUN PASSO INDIETRO, “BEATROCE” IN ARRIVO ALLA FENICE DI VENEZIA NEI TEMPI PREVISTI, MENTRE I LAVORATORI VENGONO MASSACRATI CON DISPETTI E TAGLI ALLO STIPENDIO. MA IL FRONTE DEI RESISTENTI DISPONE DI UN’ARMA MOLTO FORTE: IL CONCERTO DI CAPODANNO, CHE SENZA L’ORCHESTRA DELLA FENICE NON SI PUÒ FARE. E QUI STA IL PUNTO. PERCHÉ IL PROBLEMA NON È SOLO CHE VENEZI ARRIVI SUL PODIO DELLA FENICE SENZA AVERE UN CURRICULUM ADEGUATO, MA COSA SUCCEDERÀ SE E QUANDO CI SALIRÀ, NELL’OTTOBRE 2026 - CI SONO DUE VARIABILI: UNA È ALESSANDRO GIULI, CHE POTREBBE RICORDARSI DI ESSERE IL MINISTRO DELLA CULTURA. L’ALTRA È LA LEGA. ZAIA SI È SEMPRE DISINTERESSATO DELLA FENICE, MA ADESSO TUTTO È CAMBIATO E IL NUOVO GOVERNATORE, ALBERTO STEFANI, SEMBRA PIÙ ATTENTO ALLA CULTURA. IL PROSSIMO ANNO, INOLTRE, SI VOTA IN LAGUNA E IL COMUNE È CONTENDIBILISSIMO (LÌ LO SFIDANTE DI SINISTRA GIOVANNI MANILDO HA PRESO UNO 0,46% PIÙ DI STEFANI)

emmanuel macron friedrich merz giorgia meloni donald trump volodymyr zelensky vladimir putin

DAGOREPORT – ET VOILA', ANCHE SULLA SCENA INTERNAZIONALE, IL GRANDE BLUFF DI GIORGIA MELONI È STATO SCOPERTO: IL SUO CAMALEONTISMO NON RIESCE PIÙ A BARCAMENARSI TRA IL TRUMPISMO E IL RUOLO DI PREMIER EUROPEO. E L'ASSE STARMER-MACRON-MERZ L'HA TAGLIATA FUORI – IL DOPPIO GIOCO DELLA "GIORGIA DEI DUE MONDI" HA SUPERATO IL PUNTO DI NON RITORNO CON LE SUE DICHIARAZIONI A MARGINE DEL G20 IN SUDAFRICA, AUTO-RELEGANDOSI COSÌ AL RUOLO DI “ORBAN IN GONNELLA”,  CAVALLO DI TROIA DEL DISGREGATORE TRUMP IN EUROPA - DITE ALLA MELONA CHE NON È STATO SAGGIO INVIARE A GINEVRA IL SUO CONSIGLIERE DIPLOMATICO, FABRIZIO SAGGIO… - VIDEO