fassino

UNA MOLE DI GUAI PER IL PD - MUSSOLINI CHIAMAVA TORINO “PORCA CITTÀ FRANCESE”, BERLUSCONI SI TENEVA A DISTANZA E ANCHE RENZI NON HA FATTO BRECCIA - GLI ELETTORI SI SONO RIBELLATI AI POTERI FORTI DI UNA CITTÀ CHE LA FIAT HA SPREMUTO COME UN LIMONE TRASLOCANDO POI A DETROIT, A LONDRA, IN OLANDA

Aldo Cazzullo per il “Corriere della Sera”

FASSINO AL SEGGIOFASSINO AL SEGGIO

 

È caduto il muro di Torino: la città più strutturata d'Italia ha votato per gli antagonisti; ha scelto Grillo l'unica metropoli, insieme con Genova, sempre amministrata dal centrosinistra da quando esiste l'elezione diretta dei sindaci. È caduto Piero Fassino: due volte ministro dell' Ulivo, segretario dei Ds, cofondatore del Pd, presidente dei sindaci italiani.

 

FASSINO AL COMITATO ELETTORALEFASSINO AL COMITATO ELETTORALE

È la rivoluzione della Crocetta: non solo i leghisti, anche i moderati hanno appoggiato i 5 Stelle; che con il loro volto borghese espugnano la città un tempo simbolo della classe operaia, da oltre un ventennio governata da un'alleanza tra quel che resta delle due grandi forze che si sono combattute per tutto il 900: la Fiat e il partito comunista. Torino era davvero un campo di battaglia: qui si affrontavano il capitale e il lavoro, il padrone e gli operai, per stabilire chi avrebbe condotto l'Italia nella modernità.

FASSINO E APPENDINO 3FASSINO E APPENDINO 3

 

Non a caso quasi tutti i leader comunisti erano torinesi di nascita o di formazione: Gramsci, Togliatti, Secchia, Terracini, Pajetta, Pecchioli, Occhetto, sino appunto a Fassino. C'era lui accanto a Berlinguer ai cancelli di Mirafiori nel 1980. Ma nell' Italia di oggi avere un curriculum e una storia è diventato un problema.

 

Così il sindaco uscente ha perso contro una giovane che ha meno della metà dei suoi anni e nessuna esperienza amministrativa, ma ha saputo intercettare un inevitabile desiderio di cambiamento. La Torino dei militari, degli operai, dei preti sociali, è ormai nel bene e nel male una città italiana come le altre; e il voto di ieri lo dimostra.

 

FASSINO E APPENDINOFASSINO E APPENDINO

Anche lo spirito delle Olimpiadi si è un po' perso. La città si è fermata. La crisi sociale morde, come ha riconosciuto lo stesso Fassino. E questo rende i torinesi diffidenti verso l'ottimismo professato da Renzi, che l' ex sindaco ha preferito non coinvolgere nella campagna elettorale. Invano.

 

fassino dopo il voto del primo turnofassino dopo il voto del primo turno

Il sistema che finora ha governato Torino nacque nel 1993 a casa di Gianni Vattimo, poi pentitissimo. L'architetto fu Enrico Salza, presidente della banca San Paolo, che d'intesa con il segretario del Pds Chiamparino mise in campo il rettore del Politecnico, Valentino Castellani, contro la Lega e contro il veterocomunista Novelli. Il 20 giugno Castellani fu eletto sindaco. Ma alle politiche di nove mesi dopo, Chiamparino veniva umiliato nel sacro collegio di Mirafiori dal candidato di Forza Italia: il leggendario Alessandro Meluzzi, poi cossighiano, diniano, verde, mastelliano e ora primate di un ramo scissionista della chiesa ortodossa, con il nome di Alessandro I.

 

Chiamparino ebbe la sua rivincita come sindaco delle Olimpiadi: le sue partite a scopone con Marchionne suggellarono l'intesa tra i poteri egemoni. Andò poi a presiedere la Compagnia di San Paolo, prima di lasciare il posto a Francesco Profumo, ex rettore del Politecnico.

 

fassino e la transfassino e la trans

«Torino è in mano ai soliti noti» dice la Appendino; e un po' ha ragione. La direttrice del Circolo dei lettori diventa assessore regionale alla cultura, il capo del personale di Mirafiori diviene presidente dell' Aeroporto, la presidente del Teatro stabile passa al museo Egizio.

La difesa è che il sistema funzionava: la città è più vivace di un tempo; la cultura industriale ha prodotto ricerca e tecnologia, cui si è affiancato il turismo spinto da Slow Food e Eataly.

 

qualcuno faccia mangiare fassinoqualcuno faccia mangiare fassino

Ma Torino non ha più il peso demografico, economico e quindi politico che aveva nell'era fordista. La disoccupazione giovanile è drammatica, il peso dell' immigrazione grava sulle classi popolari. Chiara Appendino - bocconiana, un' esperienza alla Juventus, ora al controllo di gestione nell' azienda del marito - ha raccolto i voti dei ragazzi che dal sistema si sentono esclusi, e della Torino piccoloborghese da sempre diffidente della Fiat: calamita per i piemontesi del contado e gli immigrati del Sud, incubatrice di scioperi e violenze.

IL DITO MEDIO DI FASSINO IL DITO MEDIO DI FASSINO

 

I 5 Stelle non hanno scelto una personalità carismatica e quindi divisiva, da amare o da odiare; ma un sorriso fresco e un nome nuovo, apparsi come uno specchio in cui l' elettore intravedeva se stesso, e la propria domanda di novità.

 

Fassino, da lavoratore cocciuto qual è, ha chiamato a raccolta i suoi e ha combattuto sino alla fine. Sarebbe ingeneroso liquidarlo come espressione di un establishment. Ha saputo comunque tenere insieme un' alleanza che si dividerà al referendum di ottobre: l'intellighentsia torinese, a cominciare dai fratelli Zagrebelsky, anima la campagna per il No.

FASSINO CONTE BUFFON FASSINO CONTE BUFFON

 

Torino è stanca. Il proverbiale scetticismo che indignava il Duce - «porca città francese» - e teneva lontano Berlusconi, mai a suo agio sotto la Mole, la rende refrattaria anche al renzismo. Le elezioni non sono state un fatto soltanto locale. E non sarà la riforma del Senato, da sola, a scaldare i cuori, e a motivare la base del centrosinistra. La città che ha fatto l'Italia due volte, nella politica e nell'industria, attende risposte urgenti su almeno tre punti: il lavoro per i giovani; le tasse; l'immigrazione.

 

Ultimi Dagoreport

wang

DAGOREPORT - CICLONE WANG SUL FESTIVAL DI RAVELLO! - PERCHÉ NEGARLO? E' COME VEDERE GIORGIA MELONI COL FAZZOLETTO ROSSO AL COLLO E ISCRITTA ALL’ASSOCIAZIONE DEI PARTIGIANI - YUJA WANG, LA STELLA PIU' LUMINOSA DEL PIANISMO CLASSICO, ENTRA IN SCENA STRIZZATA IN UN VESTITINO DI PAILLETTES CHE SCOPRE LE COSCE FINO ALL'INGUINE, TACCHI “ASSASSINI” E LA SCHIENA NUDA FINO ALL’OSSO SACRO. MA NON STIAMO ASSISTENDO ALLE SCIOCCHEZZE DA DISCOTECA DI CERTE “ZOCCOLETTE” DEL POP IN PREDA A SFOGHI DI TETTE, SCARICHI DI SEDERONI, SCONCEZZE DA VESPASIANO; NO, SIAMO NEL MONDO AUSTERO E SEVERO DEI CONCERTI DI “CLASSICA”: RACHMANINOFF, PROKOFIEV, MOZART, CHOPIN, CAJKOVSKIJ. MA ALLA WANG BASTA UN MINUTO PER FAR “SUONARE” LE COSCE DESNUDE METTENDOLE AL SERVIZIO DELLE EMOZIONI E DELL’INTERPRETAZIONE MUSICALE, CONFERMANDO IN PIENO LE PAROLE DI LUDWIG VON BEETHOVEN: “LA MUSICA È LA MEDIATRICE TRA LA VITA SPIRITUALE E LA VITA SENSUALE” - VIDEO

donald trump

COME STA IN SALUTE DONALD TRUMP? DOPO LE FOTO HORROR DELLE CAVIGLIE FORMATO ZAMPOGNA DEL PRESIDENTE, ANCHE NEGLI STATES INIZIANO A FARSI DELLE DOMANDE - C’È UNA CORRENTE DEL PARTITO DEMOCRATICO, VICINA A BERNIE SANDERS, CONVINTA CHE LA SALUTE DI TRUMP SIA PIÙ TRABALLANTE DI QUANTO I MEDICI DELLA CASA BIANCA NON VOGLIANO AMMETTERE. I PUGNACI DEPUTATI DEM STAREBBERO VALUTANDO DI CHIEDERE L’ISTITUZIONE DI UNA COMMISSIONE MEDICA INDIPENDENTE PER VALUTARE LE REALI CONDIZIONI DEL PRESIDENTE… - TRA INSUFFICIENZA CARDIACA E DEMENZA SENILE, SUI SOCIAL I COMPLOTTARI MORMORANO: "QUALUNQUE COSA NASCONDA, STA PEGGIORANDO"

jackie kennedy e gianni agnelli a ravello nel 1962

JOHN KENNEDY E’ STATO IL PIÙ INFEDELE PUTTANIERE DEL XX SECOLO MA SUA MOGLIE JACQUELINE S’ATTACCAVA COME UN’IDROVORA A OGNI AUGELLO A PORTATA DI MANO (DAI DUE COGNATI ROBERT E TED PASSANDO PER SINATRA, BEATTY, MARLON BRANDO E VIA CHIAVANDO) - L’8 AGOSTO 1962, TRE GIORNI DOPO LA MORTE DI MARYLIN MONROE, JACKIE (INCAZZATA PER LE INDISCREZIONI SULLA LIAISON TRA IL MARITO E L’ATTRICE) RAGGIUNSE RAVELLO, SULLA COSTIERA AMALFITANA: FU ACCOLTA COME UNA REGINA DALL’ALLUPATISSIMO GIANNI AGNELLI – PER JACKIE, RAVELLO FECE RIMA CON PISELLO E LA VACANZA DIVENNE UN’ALCOVA ROVENTE (“LA VACANZA PIÙ BELLA DELLA SUA VITA”, RIPETEVA) AL PUNTO DA TRATTENERSI PIU’ DEL PREVISTO FINCHÉ NON PIOMBARONO 007 AMERICANI A PRELEVARLA COME UN ALMASRI QUALUNQUE PER RIPORTARLA A WASHINGTON DAL MARITO CORNUTO E INCAZZATO - LA VORACE JACKIE IMPARÒ A FARE BENE I POMPINI GRAZIE ALL'ATTORE WILLIAM HOLDEN: “ALL'INIZIO ERA RILUTTANTE, MA UNA VOLTA PRESO IL RITMO, NON SI FERMAVA PIÙ” –PER RIPICCA CI FU ANCHE UNA LIASON MARELLA AGNELLI-JOHN KENNEDY (CONFIDENZA DI INFORMATISSIMA SOCIALITE) - VIDEO

edmondo cirielli maria rosaria campitiello paolo di maio

“INUTILE FRUSTARE UN CIUCCIO MORTO, CAMBIA SPACCIATORE” – A PARLARE NON È UN HATER ANONIMO MA UN VICEMINISTRO DELLA REPUBBLICA: EDMONDO CIRIELLI, ESPONENTE DI SPICCO DI FRATELLI D'ITALIA E NUMERO DUE DI TAJANI AGLI ESTERI, CHE SBROCCA SU FACEBOOK E INSULTA IL SINDACO DI NOCERA INFERIORE, PAOLO DI MAIO – A FAR ANDARE FUORI GIRI CIRIELLI È STATO UN POST DEL PRIMO CITTADINO SU ALCUNI INCARICHI DELLA COMPAGNA AL MINISTERO DELLA SALUTE, MARIA ROSARIA CAMPITIELLO – LA VIOLENTISSIMA REPRIMENDA DI CIRIELLI: “NELLA VITA PRIVATA NON HAI MAI FATTO NIENTE DI BUONO" - COME MAI CIRIELLI SE L’È PRESA COSÌ TANTO? FORSE SENTE LA SUA CANDIDATURA A GOVERNATORE DELLA CAMPANIA CHE SI ALLONTANA? O TEME UNA SCONFITTA BRUCIANTE, ASSAI PROBABILE SE IL CENTROSINISTRA RITROVA L’UNITÀ?