OVUNQUE E’ JIHAD - GLI ESTREMISTI UCCISI IN BELGIO STAVANO PREPARANDO UN ATTENTATO CLAMOROSO: RAPIRE E DECAPITARE UN VIP - A BRUXELLES E NEI SOBBORGHI RECUPERATO MOLTO ESPLOSIVO - NEL PAESE IL LIVELLO DI ALLERTA E’ AL MASSIMO

1 - BELGIO: MEDIA,JIHADISTI VOLEVANO RAPIRE E DECAPITARE UN VIP

belgio   operazione antiterrorismo a verviers 9belgio operazione antiterrorismo a verviers 9

(ANSA) - Gli jihadisti stavano preparando in Belgio il rapimento e la decapitazione di un importante personaggio: è quanto riporta questa mattina il sito della Dernier Hoire riprendendo notizie di un giornale fiammingo. Intanto si è appreso che questa mattina le scuole ebraiche di Bruxelles e Anversa sono rimaste chiuse ed anche numerosi posti di polizia hanno chiuso le porte al pubblico per timore di attacchi. Intanto nell'intero Paese l'allerta resta a livello 3, ovvero 'grave'.

 

2 - BELGIO, SGOMINATA CELLULA JIHADISTA - DUE TERRORISTI UCCISI, UNO FERITO

Marco Zatterin per “la Stampa”

 

murale in belgiomurale in belgio

Una grande retata antiterrorismo, dopo giorni di appostamenti e intercettazioni, poi molti arresti, due morti e una notte senza pace nella capitale belga. «Sono jihadisti, preparavano degli attentati», assicura la Procura bruxellese. Non c’era tempo da perdere e, col favore delle tenebre, la polizia federale ha scatenato ieri pomeriggio una decina di azioni in città e a Verviers, nei pressi di Liegi. Qui i presunti terroristi hanno aperto il fuoco sulle teste di cuoio e «sono stati neutralizzati»: due sono morti nello scontro, un terzo è ferito. «C’è stata un’esplosione e poi raffiche di mitra», ha raccontato una giovane donna. Un inferno di colpi dopo il quale, in Belgio, le cose non potranno più essere come prima.
 

belgio   operazione antiterrorismo a verviers 8belgio operazione antiterrorismo a verviers 8

Prevenzione 
«Operazione di controllo e prevenzione», spiegano gli inquirenti. Ben fatta, a quanto pare. Dopo gli attacchi parigini, e la scoperta che gli assassini di Charli Hebdo aveva rifornito l’arsenale a Bruxelles, le autorità federali hanno accelerato un lavoro che è in corso da tempo.

 

belgio   operazione antiterrorismo a verviers 6belgio operazione antiterrorismo a verviers 6

Nel mirino i jihadisti «rientrati dalla Siria», un gruppo che qui conterebbe oltre 300 foreign fighters pronti a tutto, appena 42 dei quali sono nelle mani della Giustizia. È facile per loro nascondersi nella capitale, interi quartieri sono a maggioranza musulmana, sinora piuttosto ben integrati in un contesto in genere disposto alla tolleranza. 
 

belgio   operazione antiterrorismo a verviers 14belgio operazione antiterrorismo a verviers 14

Ma gli equilibri sono cambiati. Un clima aggravato dai tre morti al Museo ebraico di Bruxelles di maggio è precipitato dopo gli orrori di Parigi. La polizia belga è andata cercare i presunti jihadisti a Bruxelles Ville, il centro della capitale, e nei comuni di Anderlecht, Molenbeek e Vilvoorde. 
 

belgio   operazione antiterrorismo a verviers 5belgio operazione antiterrorismo a verviers 5belgio   operazione antiterrorismo a verviers 15belgio operazione antiterrorismo a verviers 15

L’intervento
L’operazione di Verviers, 56 mila abitanti, capitale dell’archeologia industriale nel cuore del Limburgo, doveva essere tranquilla come le altre. Invece, al numero 16 di Rue de la Colline, nei pressi della stazione e sul crinale che separa i quartieri buoni da quelli più provati, i federali hanno trovato la porta chiusa.
 

belgio   operazione antiterrorismo a verviers 7belgio operazione antiterrorismo a verviers 7

Un’esplosione sul retro della casa. Una seconda. Due uomini vestiti di nero, «di tipo arabo», sono stati visti correre verso «il quartiere dove abitano i pachistani e gli afgani» dai testimoni, gente che passava lì per caso. Era l’ora del rientro a casa, quella in cui gli uffici hanno già chiuso e i negozi iniziano a calare le saracinesche.

belgio   operazione antiterrorismo a verviers 4belgio operazione antiterrorismo a verviers 4

 

«Abbiamo sentito un botto in giardino e le raffiche davanti, non sapevamo dove rifugiarci», ha raccontato al quotidiano La Libre una donna che abita lo stabile adiacente. Poco dopo, due presunti terroristi erano a terra. Gli inquirenti ascoltavano le loro telefonate da due settimane: «Avevano in menti di colpire alcuni obiettivi in Belgio».
 

Gli esplosivi

belgio   operazione antiterrorismo a verviers 2belgio operazione antiterrorismo a verviers 2

In serata ancora un assalto a Verviers, quando sembrava essere tornata la calma, quindi ore di gran fermento a Bruxelles. Elicotteri, polizia ovunque, lo strategico tunnel del Cinquantenario che passa sotto le istituzioni europee chiuso per precauzione. Voci di nuovi scontri a Anderlecht, non confermati, ma sono stati trovati degli esplosivi in un appartamento abbandonato in fretta. Perquisizioni a tappeto a poca distanza, casa per casa, sulla Chaussée de Ninove che conduce a Molenbeek, la piccola Amman. Quindi voci di rivolta, smentite seccamente.
 

belgio   operazione antiterrorismo a verviers 11belgio operazione antiterrorismo a verviers 11belgio   operazione antiterrorismo a verviers 1belgio operazione antiterrorismo a verviers 1belgio   operazione antiterrorismo a verviers 10belgio operazione antiterrorismo a verviers 10belgio   operazione antiterrorismo a verviers 13belgio operazione antiterrorismo a verviers 13belgio   operazione antiterrorismo a verviers 12belgio operazione antiterrorismo a verviers 12belgio   operazione antiterrorismo a verviers 3belgio operazione antiterrorismo a verviers 3

È stata un’offensiva che può cambiare il colore di un paese che ha lungamente saputo far convincere genti diverse. Il governo Michel, che oggi si riunisce per varare nuove norme di sicurezza (a partire dai controlli su web), ha sottoscritto la stretta sul livello di sicurezza, portato da 2 a 3 su quattro ieri sera. In Belgio, il campo di battaglia insanguinato da tutte le guerre europee, è cominciato un nuovo conflitto.

 

Ultimi Dagoreport

berlusconi john elkann

FLASH! – “AHI, SERVA ITALIA, DI DOLORE OSTELLO...”: DA QUALE FANTASTICA IPOCRISIA SPUNTA LA FRASE “MESSA IN PROVA” PER LIQUIDARE IL PATTEGGIAMENTO DI JOHN ELKANN, CONDANNATO A 10 MESI DI LAVORO DAI SALESIANI? - QUANDO TOCCÒ AL REIETTO SILVIO BERLUSCONI DI PATTEGGIARE CON LA GIUSTIZIA, CONDANNATO A UN ANNO DI LAVORO PRESSO UN OSPIZIO DI COLOGNO MONZESE, A NESSUNO VENNE IN MENTE DI TIRARE FUORI LA FRASE “MESSA IN PROVA”, MA TUTTI TRANQUILLAMENTE SCRISSERO: “SERVIZI SOCIALI”…

bomba doha qatar trump netanyahu epstein ghislaine maxwell

DAGOREPORT - COME MAI DONALD TRUMP,  PRESIDENTE DELLA PIÙ GRANDE POTENZA PLANETARIA, NON È NELLE CONDIZIONI DI COMANDARE SUL PREMIER ISRAELIANO BENJAMIN NETANYAHU? - COME E' RIUSCITO "BIBI" A COSTRINGERE L’IDIOTA DELLA CASA BIANCA A NEGARE PUBBLICAMENTE DI ESSERE STATO PREAVVISATO DA GERUSALEMME DELL'ATTACCO CONTRO ALTI ESPONENTI DI HAMAS RIUNITI A DOHA? - DATO CHE IL QATAR OSPITA LA PIÙ GRANDE BASE AMERICANA DEL MEDIO ORIENTE, COME MAI LE BOMBE SGANCIATE VIA DRONI SUI VERTICI DI HAMAS RIUNITI A DOHA SONO RIUSCITE A PENETRARE IL SISTEMA ANTIMISSILISTICO IRON DOME ('CUPOLA DI FERRO') DI CUI È BEN DOTATA LA BASE AMERICANA? - TRUMP ERA STATO OVVIAMENTE AVVISATO DELL’ATTACCO MA, PUR CONTRARIO A UN BOMBARDAMENTO IN CASA DI UN ALLEATO, TUTTO QUELLO CHE HA POTUTO FARE È STATO DI SPIFFERARLO ALL’EMIRO DEL QATAR, TAMIN AL-THANI - SECONDO UNA TEORIA COMPLOTTISTICA, SOSTENUTA ANCHE DAL MOVIMENTO MAGA, NETANYAHU AVREBBE IN CASSAFORTE UN RICCO DOSSIER RICATTATORIO SUI SOLLAZZI SESSUALI DI TRUMP, FORNITO ALL’EPOCA DA UN AGENTE DEL MOSSAD ''SOTTO COPERTURA'' IN USA, TALE JEFFREY EPSTEIN...

giorgia meloni matteo salvini adolfo urso abodi giorgetti tajani giorgio armani

UN PO’ PIU’ DI RISPETTO SE LO MERITAVA GIORGIO ARMANI DA PARTE DEL GOVERNO – SOLO IL MINISTRO DELL’UNIVERSITA’, ANNA MARIA BERNINI, HA RESO OMAGGIO ALL’ITALIANO PIU’ CONOSCIUTO AL MONDO RECANDOSI ALLA CAMERA ARDENTE DOVE, TRA SABATO E DOMENICA, SONO SFILATE BEN 16 MILA PERSONE - EPPURE MILANO E’ A DUE PASSI DA MONZA, DOVE IERI ERA PRESENTE AL GP, OLTRE AL VICEPREMIER MATTEO SALVINI, IL MINISTRO DELLO SPORT ANDREA ABODI, SMEMORATO DEL PROFONDO LEGAME DELLO STILISTA CON BASKET, CALCIO, TENNIS E SCI - A 54 KM DA MILANO, CERNOBBIO HA OSPITATO NEL WEEKEND TAJANI, PICHETTO FRATIN, PIANTEDOSI, CALDERONE E SOPRATTUTTO ADOLFO URSO, MINISTRO DEL MADE IN ITALY, DI CUI ARMANI E’ L’ICONA PIU’ SPLENDENTE – E IGNAZIO LA RUSSA, SECONDA CARICA DELLO STATO, DOMENICA ERA A LA SPEZIA A PARLARE DI ''PATRIOTI'' AL DI LA’ DI RITUALI POST E DI ARTICOLETTI (MELONI SUL “CORRIERE”), UN OMAGGIO DI PERSONA LO MERITAVA TUTTO DAL GOVERNO DI CENTRODESTRA PERCHE’ ARMANI E’ STATO UN VERO “PATRIOTA”, AVENDO SEMPRE PRESERVATO L’ITALIANITA’ DEL SUO IMPERO RIFIUTANDO LE AVANCES DI CAPITALI STRANIERI…