maria elena boschi gif

IL GOVERNO BOSCHI - MARIA ETRURIA MANDA UNA CIRCOLARE ESPLOSIVA A TUTTI I MINISTRI: ''D'ORA IN POI CONTROLLO IO OGNI ATTO''. DOPO LA VITTORIA ALLE PRIMARIE, LA SOTTOSEGRETARIA CHE IN REALTÀ È UNA BADANTE DI GENTILONI PER CONTO DI RENZI METTE LE COSE IN CHIARO - PRIMA HA PROVATO A TOGLIERE POTERI A CANTONE, ORA COMMISSARIA L'INTERO ESECUTIVO. CHE PERÒ VUOLE RIBELLARSI

Tommaso Ciriaco per ''la Repubblica''

 

 

maria elena boschi al lingottomaria elena boschi al lingotto

Diciassette righe esplosive, che neanche il linguaggio burocratico delle circolari interministeriali riesce a camuffare: d' ora in poi, si legge su carta intestata della Presidenza del consiglio, ogni decreto ministeriale, ogni nomina, ogni singolo atto amministrativo o documento prodotto dai dicasteri - e destinato a transitare da Palazzo Chigi - dovrà essere sottoposto al vaglio preventivo della sottosegretaria Maria Elena Boschi.

 

È un intervento a gamba tesa. In poche ore, mezzo governo è sul piede di guerra. «Non esiste», si inalberano nemici e amici della sottosegretaria renziana, «nessuno può commissariarci». La tensione è talmente alta che alcuni membri dell' esecutivo, rossi di rabbia, bussano alla porta di Paolo Gentiloni. Sono ministri di peso. «Non vi preoccupate - rassicura il capo dell' esecutivo, facendo sfoggio di diplomazia - continuate a lavorare come avete sempre fatto, come se non fosse successo niente».

 

Il diktat è datato venerdì 28 aprile. Lo firma il segretario generale Paolo Aquilanti, ma la regia dell' operazione è proprio dall' ex ministra delle Riforme.

maria elena boschi referendum costituzionalemaria elena boschi referendum costituzionale

È lei, al centro del giallo sul provvedimento che sottraeva poteri all' Anticorruzione di Raffaele Cantone, a pretendere questo brusco giro di vite. L' elenco dei destinatari della missiva è assai vasto: «A tutti i Dipartimenti, Uffici e Strutture", si legge. I toni della circolare, poi, sono diretti, al limite del perentorio.

 

«Si richiama l' attenzione sulla necessità di far pervenire in preventiva visione alla Sottosegretaria di Stato alla Presidenza del Consiglio, per il tramite del Segretario Generale, ogni schema del provvedimento, destinato ad essere adottato in forma di Dpcm o Dpr». Ma non basta, perché la casistica è tanto vasta da compendere quasi ogni passo formale dei ministri: «La stesse indicazioni - prosegue il testo - dovranno essere seguite per gli schemi di atti amministrativi e per i documenti, di qualsiasi natura, da sottoporre alla deliberazione o all' esame del consiglio dei ministri ». Tutto, praticamente, deve finire sotto la lente della Boschi.

 

MARIA ELENA BOSCHI MARIA ELENA BOSCHI

L' intervento del segretario generale finisce immediatamente in cima alle preoccupazioni dei ministri, perché l' elenco stilato da Aquilanti è assai stringente e non lascerebbe margine a interpretazioni "flessibili". Secondo la circolare, infatti, l' alert alla Boschi deve precedere ogni successivo passo dei dicasteri: «Prima che lo schema venga trasmesso alla Conferenza Stato-Regioni o alla Conferenza unificata o alle Commissioni parlamentari o al Consiglio di Stato o ad altri organi, autorità, istituzioni o enti dei quali sia prevista la consultazione, come pure in caso di consultazione pubblica o quando il provvedimento debba essere rimesso alla valutazione tecnica della Ragioneria generale dello Stato ».

boschi gentiloni e renziboschi gentiloni e renzi

 

Come non bastasse, Boschi pretende anche una sorta di scheda tecnica per ogni iniziativa ministeriale: «Lo schema inviato in visione preventiva deve essere corredato di relazione illustrativa e di tutti gli elementi d' informazione occorrenti». E il controllo sarà capillare anche in "senso inverso", visto che la Presidenza del Consiglio in via preventiva chiederà conto alle altre amministrazioni dei provvedimenti che intendano adottare su proposta dei ministri.

 

BOSCHI E GENTILONIBOSCHI E GENTILONI

Appena giunta a destinazione, la circolare genera un effetto a catena. I cellulari dei ministri iniziano a suonare, sono i massimi dirigenti dei ministeri a lamentare un' inaccettabile ingerenza. La reazioni dei ministri è rabbiosa: alcuni di loro si rivolgono a Gentiloni, perché giudicano lo schiaffo inaccettabile e sollecitano una sconfessione immediata. Il premier seda gli animi e invita tutti a procedere come nulla fosse, per il bene superiore della stabilità di Palazzo Chigi, garantendo in prima persona l' agibilità politica dei singoli ministri.

RAFFAELE CANTONERAFFAELE CANTONE

 

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni marina berlusconi antonio tajani

DAGOREPORT – IL DESIDERIO DI FARSI INCORONARE REGINA D'ITALIA, PER IL MOMENTO, LA MELONA LO DEVE RIPORRE NEL CASSETTO DEI SOGNI - L’INDICAZIONE DEL NOME DEL PREMIER SULLA SCHEDA ELETTORALE, BOCCIATA DA TUTTI I PARTITI CHE NON INTENDONO FINIRE CANNIBALIZZATI DALLA MELONI, STA MANDANDO IN PEZZI FORZA ITALIA - TAJANI FA IL POSSIBILISTA E GLI AZZURRI ESPLODONO. LASCIAMO POI PERDERE LA FAMIGLIA DI ARCORE CHE VEDREBBE SPARIRE IL NOME BERLUSCONI DAL SIMBOLO DEL PARTITO - A MILANO SI VOCIFERA DI UN TERRIBILE SCAZZO AL CALOR BIANCO TRA UN TAJANI IN MODALITA' RIBELLE E CRISTINA ROSSELLO, VICINISSIMA A MARINA - L'IDEONA DI FARSI INCORONARE "SUA MAESTA' GIORGIA I" FA STORCERE IL NASO ANCHE AI VARI POTENTATI SOTTERRANEI DEI FRATELLINI D’ITALIA (LOLLOBRIGIDA-LA RUSSA-RAMPELLI)...

zaia stefani salvini meloni fico schlein de luca

DAGOREPORT – L'ESITO DELLE REGIONALI IN VENETO, CAMPANIA E PUGLIA E' GIA’ SCRITTO MA SARA' IMPORTANTISSIMO PER “PESARE” OGNI PARTITO IN VISTA DELLE STRATEGIE PER LE POLITICHE DEL 2027 – I VOTI DELLE VARIE LISTE POTREBBERO CAMBIARE GLI EQUILIBRI INTERNI ALLE COALIZIONI: SE IN CAMPANIA E PUGLIA LE LISTE DI DECARO E DI DE LUCA FARANNO IL BOTTO, PER L'EX ROTTAMATRICE DI ''CACICCHI'' CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA SAREBBE UNO SMACCO CHE GALVANIZZEREBBE LA FRONDA RIFORMISTA DEL PD - ANCHE PER CONTE, UN FLOP DEL SUO CANDIDATO ALLA REGIONE CAMPANIA, ROBERTO FICO, SCATENEREBBE LA GUERRIGLIA DEI GRILLINI CHE DETESTANO L'ALLEANZA COL PD - LADY GIORGIA TIENE D’OCCHIO LA LEGA: SE PRECIPITA NEI CONSENSI IN VENETO, DOVE E' STATA FATTA FUORI LA LISTA ZAIA, PROVEREBBE A SOSTITUIRE IL MALCONCIO CARROCCIO CON AZIONE DI CARLETTO CALENDA...

villa casa giorgia meloni antonio tajani matteo salvini

DAGOREPORT - AH, CHE STREGONERIA È IL POTERE: TRAFIGGE TUTTI. SOPRATTUTTO I PARVENU. E COSÌ, DA PALAZZO GRAZIOLI, CHE FU LA SEDE INFORMALE DI GOVERNO E DI BUNGA-BUNGA DI BERLUSCONI PREMIER, SIAMO PASSATI A "VILLA GRAZIOLI" CON LA NUOVA DOVIZIOSA DIMORA DELL’EX ABITANTE DELLA GARBATELLA, DOVE OCCUPAVA CON MADRE E SORELLA DUE DISGRAZIATE CAMERE E CUCINA - UN IMMOBILE CHE STA SOLLEVANDO UN POLVERONE DI POLEMICHE: VILLA O VILLINO? COL SOLITO AGOSTINO GHIGLIA CHE AVREBBE SOLLECITATO GLI UFFICI DELLA PRIVACY DI TROVARE UN MODO PER LIMITARE LE INFORMAZIONI DA RENDERE PUBBLICHE ALLA CAMERA, IN RISPOSTA A UN’INTERROGAZIONE DELLA BOSCHI SULLA RISTRUTTURAZIONE DELLA VILLA – LA SINDROME DI "IO SO' GIORGIA E NUN ME FIDO DE NESSUNO!" HA POI TRASFORMATO LA MAGIONE NEL SUO BUNKER PERSONALE, LONTANO DAGLI SGUARDI E ORECCHIE INDISCRETE CHE INFESTANO PALAZZO CHIGI - TUTTO BENE QUANDO VENGONO CHIAMATI A RAPPORTO I SUOI FEDELISSIMI, MOLTO MENO BENE QUANDO TOCCA AGLI ALTRI, AGLI “ESTRANEI” DELLA CONVENTICOLA MELONIANA. DAL CENTRO DI ROMA PER RAGGIUNGERE “VILLA GRAZIOLI” CI VOGLIONO, IN LINEA D’ARIA, BEN 40 MINUTI DI MACCHINA. ANCHE DOTATI DI SIRENE E LAMPEGGIANTI, È “UN VIAGGIO”…. - VIDEO

simone canettieri giorgia arianna meloni

DAGOREPORT - MASSÌ, CON I NEURONI SPROFONDATI NELLA IRRITABILITÀ PIÙ SCOSSA, ARIANNA MELONI AVEVA URGENTE BISOGNO, A MO’ DI SOLLIEVO, DELL’ARTICOLO DI DEBUTTO SUL “CORRIERONE” DI SIMONE CANETTIERI - MESSA DALLA SORELLA GIORGIA A CAPO DELLA SEGRETERIA DI FDI, ARIANNA NON NE HA AZZECCATA UNA - ALLA PARI DI QUALSIASI ALTRO PARTITO DI MASSA, OGGI FDI SI RITROVA ATTRAVERSATO DA UNA GUERRIGLIA INTESTINA FATTA DI COLPI BASSI, RIPICCHE E SPUTTANAMENTI, INTRIGHI E COMPLOTTI – DALLA SICILIA (CASINO CANNATA-MESSINA) A MILANO (AFFAIRE MASSARI-LA RUSSA), FINO AL CASO GHIGLIA-RANUCCI, DOVE IL FILO DI ARIANNA SI È ATTORCIGLIATO PERICOLOSAMENTE INTORNO AL COLLO - CHE LA SORELLINA NON POSSIEDA LA ‘’CAZZIMMA’’ DEL POTERE, FATTA DI SCALTREZZA E ESPERIENZA, SE N'E' AMARAMENTE ACCORTA ANCHE LA PREMIER. E PUR AMANDOLA PIÙ DI SE STESSA, GIORGIA L’AVREBBE CHIAMATA A RAPPORTO PER LE SCELTE SBAGLIATE: SE IL PARTITO VA AVANTI COSÌ, RISCHIA DI IMPLODERE… - VIDEO

carlotta vagnoli flavia carlini

COME SIAMO POTUTI PASSARE DA ELSA MORANTE E MATILDE SERAO A CARLOTTA VAGNOLI? È POSSIBILE CHE SI SIA FATTO PASSARE PER INTELLETTUALI DELLE FEMMINISTE INVASATE CHE VERGAVANO LISTE DI PROSCRIZIONE ED EVOCAVANO METODI VIOLENTI E LA GOGNA PUBBLICA DIGITALE PER “FARE GIUSTIZIA” DEI PROPRI NEMICI? LA CHIAMATA IN CORREITÀ DEL SISTEMA EDITORIALE CHE HA UTILIZZATO QUESTE “VEDETTE” LETTERARIE SOCIAL DA MILIONI DI FOLLOWER PER VENDERE QUALCHE COPIA IN PIÙ – VAGNOLI PUBBLICA PER EINAUDI, FLAVIA CARLINI HA VERGATO UN ROMANZO INCHIESTA SULL’ITALIA DEL GOLPE INFINITO PER SEM (FELTRINELLI) . MA SULLA BASE DI COSA? BASTA AVERE UN MINIMO SEGUITO SOCIAL PER ESSERE ACCREDITATI COME SCRITTORI O DIVULGATORI?