IL GOVERNO FA DI TUTTO PER TENERE A BADA LA STAMPA – LA MAGGIORANZA HA RESPINTO L’EMENDAMENTO DEL PD CHE PUNTAVA A RECEPIRE LA DIRETTIVA EUROPEA CONTRO LE QUERELE TEMERARIE, LE AZIONI LEGALI INTENTATE STRUMENTALMENTE PER INTIMORIRE I GIORNALISTI – I DEM ATTACCANO: “UNO SCHIAFFO DI NORDIO ALLA LIBERTÀ DI STAMPA” – IL GOVERNO POTREBBE PRESENTARE UN PROPRIO TESTO SUL TEMA, PER NON RIMANERE IN CONTRATO CON LA NORMATIVA DELL’UE – IERI IL VERTICE TRA IL GUARDASIGILLI E IL SOTTOSEGRETARIO MANTOVANO…
Estratto dell’articolo di Virginia Piccolillo per il “Corriere della Sera”
ALFREDO MANTOVANO E CARLO NORDIO - INAUGURAZIONE ANNO GIUDIZIARIO FORENSE
Per il piano carceri il ministro della Giustizia, Carlo Nordio e il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano, pensano a un modello Giubileo. Un metodo per accelerare le procedure di sfollamento attraverso una cooperazione più stretta tra enti governativi e amministrazione. Ne hanno parlato ieri in un incontro a Palazzo Chigi, nel quale si è discusso degli emendamenti da apportare alla manovra.
[…] E si pone attenzione allo scontro aperto con l’opposizione sulle querele temerarie che fa gridare al dem Piero De Luca: «Uno schiaffo di Nordio alla libertà di stampa». Ma dopo il «no» all’emendamento dell’opposizione potrebbe spuntare una proposta della maggioranza per un testo che recepisca la direttiva Slapp.
QUERELE TEMERARIE AI GIORNALISTI
Quella mirata a bloccare le azioni legali pretestuose, tese a limitare la partecipazione pubblica. «Il governo pone in contrasto il nostro Paese con la normativa europea», accusa l’M5S Cafiero De Raho. […].
De Luca somma il «no» all’emendamento con l’intenzione «grave» del sottosegretario «Fazzolari di denunciare Ranucci» perché, ha dichiarato al Corriere , «l’accusa di aver usato i servizi per spiarlo è assurda». «L’emendamento con Ranucci non c’entrava nulla. Faceva riferimento solo a conflitti transfrontalieri. Era scritto male e in contrasto con la direttiva Ue», replica Costa (FI).
Ma i fari sono ancora puntati sul referendum. Anche se il confronto tv tra Nordio e il capo Anm, Cesare Parodi, slitta ancora e non si terrà neanche la prossima settimana. Ieri a depositare le firme in Cassazione sono arrivati i capigruppo del Pd al Senato Francesco Boccia, di Avs Peppe De Cristofaro e del M5S Stefano Patuanelli. Oggi sarà la volta di quelli della Camera: la dem Chiara Braga, l’M5S Riccardo Riccardi e l’Avs Luana Zanella.
[…]
La segretaria dem Elly Schlein mette in guardia: «Faremo questa battaglia con un fronte ampio, politico e sociale, contro la riforma. Ma non lasceremo a Meloni cinque mesi per parlare solo di Garlasco e malagiustizia». Vogliono che «la politica scelga i propri giudici», accusa. E rispondendo a Nordio che l’aveva chiamata in causa, in un’intervista al Corriere, dicendo che «la riforma servirà anche alla sinistra», giura: «Non mi voglio servire di quella riforma che serve solo a controllare la magistratura».
[…] Il Pd è al lavoro per creare un coordinamento che possa raccogliere il numero più ampio di realtà, politiche e associative. Ma «senza i magistrati», fanno sapere dal Nazareno. […]
CESARE PARODI E CARLO NORDIO CON LA SIGARETTA AL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
QUERELE TEMERARIE AI GIORNALISTI

