CANCELLATI DALLA CANCELLIERA - MERKEL PRETENDE IL RISPETTO, ENTRO APRILE, DELL’ACCORDO FIRMATO DA VAROUFAKIS - LUNEDÌ INCONTRO A TRE CON MERKEL, TSIPRAS E HOLLANDE. E RENZI? MANCO UNO SQUILLO. DAVVERO NON CONTA UN CAZZO...

Ivo Caizzi per il “Corriere della Sera”

 

VIGNETTA VAURO - MERKEL TSIPRAS VIGNETTA VAURO - MERKEL TSIPRAS

La Germania respinge ancora le richieste della Grecia. Ma, tra difficoltà, tensioni e incomprensioni, la trattativa a Bruxelles sul salvataggio di Atene continua. 
Alla fine del Consiglio dei 28 capi di Stato e di governo, intorno ieri sera alle 22, è iniziata l’attesa riunione ristretta tra il premier greco di estrema sinistra Alexis Tsipras e la cancelliera tedesca di centrodestra Angela Merkel.

 

L’ha organizzata il presidente polacco del Consiglio europeo, Donald Tusk, invitando anche il presidente francese Francois Hollande e tre presidenti di istituzioni Ue, Mario Draghi (Banca centrale europe), il lussemburghese Jean-Claude Juncker (Commissione europea) e l’olandese Jeroen Dijsselbloem (Eurogruppo). 


Tsipras ha chiesto di trasferire al massimo livello politico il negoziato per lo sblocco rapido dei prestiti. Ha urgenza di evitare l’insolvenza e di aiutare le fasce di popolazione finite in povertà durante l’applicazione delle misure di austerità imposte dalla troika dei creditori (composta da Commissione europea, Bce e Fondo monetario di Washington).

tsipras merkeltsipras merkel

 

Merkel pretende, invece, il rispetto entro aprile dell’accordo tecnico sottoscritto all’Eurogruppo dei 19 ministri finanziari del 20 febbraio scorso dal rappresentante greco Yanis Varoufakis. Hollande media, riconoscendo ad Atene di poter aiutare i greci in povertà purché attui le misure di austerità volute da Berlino. 


La tensione è aumentata perché Tsipras ha rilanciato la richiesta dei danni di guerra provocati dall’occupazione nazista. Propone poi un cambio radicale dell’attuale Europa a guida di fatto tedesca. «All’Ue serve più iniziativa politica, nel rispetto della democrazia e dei Trattati, per lasciarsi alle spalle la crisi e muoversi verso la crescita», ha dichiarato il premier greco entrando nel Consiglio.

tsipras merkel hollandetsipras merkel hollande

 

Merkel ha replicato che la riunione a Bruxelles non può produrre «alcuna soluzione» perché «deve essere decisa all’interno dell’Eurogruppo» e può essere «solo sulla base dell’accordo» del 20 febbraio. La cancelliera ha frenato le aspettative anche sul suo incontro politico di lunedì prossimo a Berlino con Tsipras, dove prevede solo di «parlare in dettaglio e forse anche di litigare». Hollande ha detto di voler «ricordare, agli uni e agli altri, il rispetto degli impegni». 


I premier del Benelux (Belgio, Olanda e Lussemburgo) e di altri Paesi hanno manifestato irritazione per non essere stati ammessi all’incontro di Tsipras con Merkel e Hollande. Il premier Matteo Renzi è rimasto in silenzio e ha fatto riferire di non considerare un problema il mancato invito.

tsipras merkeltsipras merkel

 

Tusk si è giustificato definendo «informale« la riunione e di averla organizzata «per evitare una discussione al summit, che poteva scaldarsi un po’ troppo». Le prime indiscrezioni trapelate informalmente nella notte, dall’incontro in corso, non apparivano incoraggianti. E, mentre Tsipras e Merkel si scontrano, Atene rischia l’insolvenza e di non poter aiutare tanti greci vicini all’indigenza, sfrattati, senza elettricità e medicine. 

tsipras con un poster della merkeltsipras con un poster della merkel

 

Ultimi Dagoreport

osnato fazzolari savona banco bpm

FLASH! – NONOSTANTE SIA FINITO NEL MIRINO DI FAZZOLARI (TRAMITE IL BRACCIO ARMATO, MARCO OSNATO), IL PRESIDENTE DELLA CONSOB, PAOLO SAVONA, NON È UN TIPINO FACILE DA “PIEGARE”, VISTA ANCHE LA SUA “SARDITUDINE”: SA CHE SE DOVESSE PARTIRE DA PALAZZO CHIGI L’ORDINE DI RASSEGNARE LE SUE DIMISSIONI, SI REGISTREREBBE UN PESANTISSIMO CONTRACCOLPO SULLA BORSA DI MILANO – COSE MAI VISTE NELLA GUERRA IN CORSO TRA LA FINANZA MILANESE E IL GOVERNO DI ROMA: IERI E' APPARSA UNA PAGINA DI PUBBLICITÀ SUL “GIORNALE” DI ANGELUCCI, CON CUI BANCO BPM, CARO ALLA LEGA DEL MINISTRO GIORGETTI, SPARA UN GIGANTESCO "NO" ALL’OPS DI UNICREDIT...

simone inzaghi arabia saudita massimiliano allegri antonio conte vincenzo italiano

DAGOREPORT - QUEL DEMONE DI SIMONE INZAGHI, ALLA VIGILIA DELLE DUE PARTITE PIÙ IMPORTANTI DELLA STAGIONE CON IL COMO IN CAMPIONATO E CON IL PSG IN CHAMPIONS, SAREBBE FORTEMENTE TENTATO DALL’OFFERTA DA 20 MILIONI DI PETRO-DOLLARI ANNUI DELL’AL HILAL - L'INTER, CON LA REGIA DI MAROTTA, STAREBBE GIÀ CERCANDO DI BLOCCARE IL CONTE MAX ALLEGRI, CHE AVREBBE RICEVUTO UN’OFFERTA DA 6 MILIONI DI EURO DAL NAPOLI DI AURELIONE DE LAURENTIIS CHE SI STA CAUTELANDO DAL PROBABILE ADDIO DI ANTONIO CONTE, CORTEGGIATO DALLA JUVENTUS – E IL MILAN, SFUMATO VINCENZO ITALIANO, CHE RESTA A BOLOGNA, STAREBBE VIRANDO SU…

rai giampaolo rossi giancarlo giorgetti silvia calandrelli antonio marano felice ventura

DAGOREPORT – COME MAI LA LEGA HA DATO L’OK A FELICE VENTURA, IN QUOTA FDI, E GIA' CAPO DEL PERSONALE RAI, AL DOPPIO INCARICO CON LA PRESIDENZA DI RAI PUBBLICITÀ? - DOPO LO SHAMPOO DI GIORGETTI ALL'AD ROSSI CHE VOLEVA LA DEM CALANDRELLI (IL MEF E' L'AZIONISTA AL 99,56% DELLA RAI), È ANDATA IN SCENA LA PIÙ CLASSICA DELLE SPARTIZIONI DI POTERE, SOTTO L'ABILE REGIA DI MARANO, PRESIDENTE PRO-TEMPORE DI VIALE MAZZINI, IN QUOTA LEGA: IL CARROCCIO, IN CAMBIO DELL’OK A VENTURA, OTTIENE DUE VICEDIREZIONI A RAISPORT (CON BULBARELLI E DE LUCA) - UN COLPO IMPORTANTE PER LA LEGA IN VISTA DELLE "SUE" OLIMPIADI INVERNALI MILANO-CORTINA (RAISPORT HA UNA SEDE A MILANO)...

il patriarca kirill con vladimir putin alla veglia pasquale

FLASH – QUANDO IL MINISTRO DEGLI ESTERI RUSSO, SERGEI LAVROV, CHIUDE LA PORTA ALNEGOZIATO IN VATICANO SOSTENENDO CHE NON SIA “ELEGANTE CHE PAESI ORTODOSSI (RUSSIA E UCRAINA) DISCUTANO IN UNA SEDE CATTOLICA” DELLA PACE, UTILIZZA UN ARGOMENTO PRETESTUOSO. INNANZITUTTO PERCHÉ L’UNITÀ ORTODOSSA SI È ROTTA CON L’INVASIONE DELL’UCRAINA DEL 2022 (LA CHIESA DI KIEV HA PRESO LE DISTANZE DA QUELLA DI MOSCA). E POI PERCHÉ RIVOLGERSI AL PAPA FAREBBE OMBRA AL PATRIARCA DI MOSCA, KIRILL, CHE HA BENEDETTO PUTIN E LA SUA “OPERAZIONE SPECIALE” PARLANDO DI “GUERRA SANTA…”