“GUAI A POLITICIZZARE IL REFERENDUM” – IL MINISTRO DELLA GIUSTIZIA, CARLO NORDIO, AVVERTE DEL RISCHIO DI FARE DELLA CONSULTAZIONE “UNA SFIDA TRA MAGISTRATURA E GOVERNO”. DOVREBBE PARLARNE CON IL SUO PARTITO, FRATELLI D’ITALIA, CHE HA FATTO PARTIRE LA CAMPAGNA ELETTORALE ALZANDO LA TENSIONE, E CON LA PREMIER, GIORGIA MELONI, CHE DUE GIORNI FA HA ATTACCATO A MUSO DURO I PM DAL PALCO DI BARI – “SONO DISPOSTISSIMO DA SUBITO AD UNO O PIÙ CONFRONTI, L'INTERLOCUTORE PIÙ QUALIFICATO SAREBBE IL PRESIDENTE DELL'ANM. E' SINGOLARE DIRE DI NON VOLERSI PRESENTARE AD UN CONFRONTO…” (COME HA FATTO CESARE PARODI, CAPO DELL’ASSOCIAZIONE MAGISTRATI…
Meloni a Bari cita l’Uomo Ragno: “Da grande potere corrispondono grandi responsabilità”.
Meloni in questo intervento delirante sempre contro la magistratura sostiene che anche se vincesse il no al referendum non si dimetterebbe.
Statene certi, se vince il no si dimetterebbe. pic.twitter.com/EbKNDV15Yc
— MemedallaTerzaRepubblica (@MemeTerzaRep) November 12, 2025
GIUSTIZIA: NORDIO, GUAI A POLITICIZZARE IL REFERENDUM
MEME SU CARLO NORDIO E ALMASRI - MEME BY 50 SFUMATURE DI CATTIVERIA
(ANSA) - "Guai a politicizzare questo referendum a guai a farne una sfida tra magistratura e governo. Guai allo slogan pro o contro il governo Meloni". Lo ha detto il ministro della Giustizia Carlo Nordio, intervistato da Giovanni Negri del Sole 24 ore, al congresso dei giovani avvocati che si sta svolgendo a Bergamo.
Nordio, in videocollegamento da Roma, ha spiegato le ragioni del suo invito. "Non perché abbiamo paura di perdere il referendum, ma perché pensiamo di vincerlo". E quindi in caso di "vittoria nei confronti di una magistratura che si fosse esposta in modo molto aggressivo nei prossimi mesi, sarebbe una sconfitta politica. E le sconfitte politiche non sono indolori. Sono l'ultimo che vorrebbe vedere umiliata la magistratura alla quale ha appartenuto per tanto tempo".
Nordio, rispondendo alle domande, ha spiegato che con la riforma la "figura dell'avvocato verrà enfatizzata" maggiormente nel processo civile, ma ancor più in quello penale in quanto, in sostanza, pm e difesa saranno "allo stesso livello e non come è stato finora".
Quanto poi alla nascita di una corte disciplinare "svincolata dal gioco delle correnti attraverso il sorteggio, renderà i magistrati più responsabili". E ciò a differenza di quel che accade oggi, in quanto, per il Guardasigilli, "la giustizia disciplinare è una giustizia domestica" in cui le "correnti si accordano per dare protezione ai vari iscritti"
NORDIO, DISPONIBILE DA SUBITO A CONFRONTO CON PRESIDENTE ANM
(ANSA) - "Io sono dispostissimo da subito ad uno o più confronti, l'interlocutore più qualificato sarebbe il presidente dell'Anm che ha costituito un Comitato per il no e poi con chiunque, compatibilmente con gli impegni che ho e poi con una scaletta di persone qualificate alla testa delle quali pongo l'Anm.
CESARE PARODI - UN GIORNO DA PECORA
Poi saranno loro a individuare l'interlocutore; io ho detto il presidente Parodi perché è il numero 1 ma anche il due o il tre va bene. E' singolare dire di non volersi presentare ad un confronto per evitare di politicizzare un referendum che non deve affatto essere politicizzato ma mantenuto nell'ambito tecnico costituzionale e giuridico". Così a margine di un evento alla Camera il Guardasigilli, Carlo Nordio.
"Sono ben lieto di spiegare il più possibile le ragioni tecniche per cui questa riforma non deve essere considerata punitiva nei confronti della magistratura, ma è l'attuazione razionale di quello che è stato il Codice di procedura penale voluto da un eroe della Resistenza quale il professor Vassalli. Pongo solo la condizione di un 'uno a uno', senza confusione", ha concluso Nordio.
NORDIO, MOSE ESEMPIO DI CORRUZIONE E SPRECO DI DENARO ENORME
(ANSA) - "Io ho condotto come ultima indagine quella sul Mose. Il Mose è stato un esempio di corruzione e soprattutto di spreco di denaro enorme, quasi una mezza finanziaria". Così il ministro della Giustizia Carlo Nordio, intervenendo alla cerimonia celebrativa del 50° anniversario della legge sull'ordinamento penitenziario.
"Eppure quando voi avete sentito 10 anni fa di quella che è stata definita retata storica, perché abbiamo arrestato indifferentemente governatori di centrodestra, sindaci di centrosinistra, eccetera, vi sarete indignati - ha aggiunto - . Ma la domanda è: quanti di voi hanno perso l'appetito e hanno perso il sonno perché hanno sentito in televisione che c'era stata questa ruberia e questo spreco di miliardi di euro?
GIORGIA MELONI - VIGNETTA BY ROLLI IL GIORNALONE - LA STAMPA
Io credo che nessuno di voi abbia perso il sonno, ma se ritornate a casa e trovate la porta scassinata e magari il gatto in frigorifero, come purtroppo accade, non dormite per sei mesi. L'allarme sociale che è provocato dalla cosiddetta microcriminalità, che non è affatto micro, è una sintesi di fiducia nei confronti dello Stato" ha concluso.
NORDIO, RIFORMA NON HA ASPETTI PUNITIVI DELLA MAGISTRATURA
(ANSA) - "Non c'è alcuna revanche della politica e men che meno un aspetto punitivo nei confronti della magistratura". Così il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, parlando della riforma costituzionale in collegamento con Bergamo al convegno dei giovani avvocati.
"Non c’è nulla da vendicare - ha aggiunto intervistato da Giovanni Negri del Sole 24 Ore -. La magistratura ha fatto il suo dovere e non ha mai aggredito la politica" per sostituirsi ad essa. "Semmai è stata la politica che in modo codardo ha fatto un passo indietro, lasciando un vuoto colmato dalla magistratura".
NORDIO, VASSALLI È IL PADRE DEL NOSTRO CODICE PROCEDURA PENALE
carlo nordio claudia conte (2)
(ANSA) - "Per quanto riguarda Vassalli come si può lasciarlo in pace? E' il padre del nostro Codice di procedura penale, vorremmo vedere se qualcuno ha il coraggio di dire che Vassalli voleva sovvertire la Costituzione visto che è stato uno di quelli che ha contribuito a crearla". Così a margine di un evento per 50esimo anniversario dell' ordinamento penitenziario, il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, rispondendo ai giornalisti.
NORDIO, POLEMICA FALCONE E BORSELLINO? BASTA RILEGGERE LE CARTE
(ANSA) - "La storia e storia: è sufficiente rievocare le carte, le interviste, riascoltarle, leggere le dichiarazioni". Così a margine di un evento a Roma, parlando con i giornalisti il ministro Carlo Nordio a proposito della polemica sulle frasi di Falcone e Borsellino in merito alla separazione delle carriere.


