carlo nordio magistrati toghe csm

“GUAI A POLITICIZZARE IL REFERENDUM” – IL MINISTRO DELLA GIUSTIZIA, CARLO NORDIO, AVVERTE DEL RISCHIO DI FARE DELLA CONSULTAZIONE “UNA SFIDA TRA MAGISTRATURA E GOVERNO”. DOVREBBE PARLARNE CON IL SUO PARTITO, FRATELLI D’ITALIA, CHE HA FATTO PARTIRE LA CAMPAGNA ELETTORALE ALZANDO LA TENSIONE, E CON LA PREMIER, GIORGIA MELONI, CHE DUE GIORNI FA HA ATTACCATO A MUSO DURO I PM DAL PALCO DI BARI – “SONO DISPOSTISSIMO DA SUBITO AD UNO O PIÙ CONFRONTI, L'INTERLOCUTORE PIÙ QUALIFICATO SAREBBE IL PRESIDENTE DELL'ANM. E' SINGOLARE DIRE DI NON VOLERSI PRESENTARE AD UN CONFRONTO…” (COME HA FATTO CESARE PARODI, CAPO DELL’ASSOCIAZIONE MAGISTRATI…

 

 

GIUSTIZIA: NORDIO, GUAI A POLITICIZZARE IL REFERENDUM

MEME SU CARLO NORDIO E ALMASRI - MEME BY 50 SFUMATURE DI CATTIVERIA

(ANSA) - "Guai a politicizzare questo referendum a guai a farne una sfida tra magistratura e governo. Guai allo slogan pro o contro il governo Meloni". Lo ha detto il ministro della Giustizia Carlo Nordio, intervistato da Giovanni Negri del Sole 24 ore, al congresso dei giovani avvocati che si sta svolgendo a Bergamo.   

 

Nordio, in videocollegamento da Roma, ha spiegato le ragioni del suo invito. "Non perché abbiamo paura di perdere il referendum, ma perché pensiamo di vincerlo". E quindi in caso di "vittoria nei confronti di una magistratura che si fosse esposta in modo molto aggressivo nei prossimi mesi, sarebbe una sconfitta politica. E le sconfitte politiche non sono indolori.  Sono l'ultimo che vorrebbe vedere umiliata la magistratura alla quale ha appartenuto per tanto tempo".

 

Nordio, rispondendo alle domande, ha spiegato che con la riforma la "figura dell'avvocato verrà enfatizzata" maggiormente nel processo civile, ma ancor più in quello penale in quanto, in sostanza, pm e difesa saranno "allo stesso livello e non come è stato finora".   

 

meloni nordio

Quanto poi alla nascita di una corte disciplinare "svincolata dal gioco delle correnti attraverso il sorteggio, renderà i magistrati più responsabili". E ciò a differenza di quel che accade oggi, in quanto, per il Guardasigilli, "la giustizia disciplinare è una giustizia domestica" in cui le "correnti si accordano per dare protezione ai vari iscritti"

 

NORDIO, DISPONIBILE DA SUBITO A CONFRONTO CON PRESIDENTE ANM

(ANSA) - "Io sono dispostissimo da subito ad uno o più confronti, l'interlocutore più qualificato sarebbe il presidente dell'Anm che ha costituito un Comitato per il no e poi con chiunque, compatibilmente con gli impegni che ho e poi con una scaletta di persone qualificate alla testa delle quali pongo l'Anm.

CESARE PARODI - UN GIORNO DA PECORA

 

Poi saranno loro a individuare l'interlocutore; io ho detto il presidente Parodi perché è il numero 1 ma anche il due o il tre va bene.  E' singolare dire di non volersi presentare ad un confronto per evitare di politicizzare un referendum che non deve affatto essere politicizzato ma mantenuto nell'ambito tecnico costituzionale e giuridico". Così a margine di un evento alla Camera il Guardasigilli, Carlo Nordio.

 

"Sono ben lieto di spiegare il più possibile le ragioni tecniche per cui questa riforma non deve essere considerata punitiva nei confronti della magistratura, ma è l'attuazione razionale di quello che è stato il Codice di procedura penale voluto da un eroe della Resistenza quale il professor Vassalli. Pongo solo la condizione di un 'uno a uno', senza confusione", ha concluso Nordio.

 

NORDIO, MOSE ESEMPIO DI CORRUZIONE E SPRECO DI DENARO ENORME

CESARE PARODI E CARLO NORDIO

(ANSA) - "Io ho condotto come ultima indagine quella sul Mose. Il Mose è stato un esempio di corruzione e soprattutto di spreco di denaro enorme, quasi una mezza finanziaria". Così il ministro della Giustizia Carlo Nordio, intervenendo alla cerimonia celebrativa del 50° anniversario della legge sull'ordinamento penitenziario.   

 

"Eppure quando voi avete sentito 10 anni fa di quella che è stata definita retata storica, perché abbiamo arrestato indifferentemente governatori di centrodestra, sindaci di centrosinistra, eccetera, vi sarete indignati - ha aggiunto - . Ma la domanda è: quanti di voi hanno perso l'appetito e hanno perso il sonno perché hanno sentito in televisione che c'era stata questa ruberia e questo spreco di miliardi di euro?

 

GIORGIA MELONI - VIGNETTA BY ROLLI IL GIORNALONE - LA STAMPA

Io credo che nessuno di voi abbia perso il sonno, ma se ritornate a casa e trovate la porta scassinata e magari il gatto in frigorifero, come purtroppo accade, non dormite per sei mesi. L'allarme sociale che è provocato dalla cosiddetta microcriminalità, che non è affatto micro, è una sintesi di fiducia nei confronti dello Stato" ha concluso.

 

NORDIO, RIFORMA NON HA ASPETTI PUNITIVI DELLA MAGISTRATURA

(ANSA) - "Non c'è alcuna revanche della politica e men che meno un aspetto punitivo nei confronti della magistratura". Così il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, parlando della riforma costituzionale in collegamento con Bergamo al convegno dei giovani avvocati.

 

giorgia meloni carlo nordio

"Non c’è nulla da vendicare - ha aggiunto intervistato da Giovanni Negri del Sole 24 Ore -. La magistratura ha fatto il suo dovere e non ha mai aggredito la politica" per sostituirsi ad essa. "Semmai è stata la politica che in modo codardo ha fatto un passo indietro, lasciando un vuoto colmato dalla magistratura".

 

NORDIO, VASSALLI È IL PADRE DEL NOSTRO CODICE PROCEDURA PENALE

carlo nordio claudia conte (2)

(ANSA) - "Per quanto riguarda Vassalli come si può lasciarlo in pace? E' il padre del nostro Codice di procedura penale, vorremmo vedere se qualcuno ha il coraggio di dire che Vassalli voleva sovvertire la Costituzione visto che è stato uno di quelli che ha contribuito a crearla". Così a margine di un evento per 50esimo anniversario dell' ordinamento penitenziario, il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, rispondendo ai giornalisti.

 

NORDIO, POLEMICA FALCONE E BORSELLINO? BASTA RILEGGERE LE CARTE

(ANSA) -  "La storia e storia: è sufficiente rievocare le carte, le interviste, riascoltarle, leggere le dichiarazioni". Così a margine di un evento a Roma, parlando con i giornalisti il ministro Carlo Nordio a proposito della polemica sulle frasi di Falcone e Borsellino in merito alla separazione delle carriere.

Ultimi Dagoreport

nando pagnoncelli elly schlein giorgia meloni

DAGOREPORT - SE GIORGIA MELONI  HA UN GRADIMENTO COSÌ STABILE, DOPO TRE ANNI DI GOVERNO, NONOSTANTE L'INFLAZIONE E LE MOLTE PROMESSE NON MANTENUTE, È TUTTO MERITO DELLO SCARSISSIMO APPEAL DI ELLY SCHLEIN - IL SONDAGGIONE DI PAGNONCELLI CERTIFICA: MENTRE FRATELLI D'ITALIA TIENE, IL PD, PRINCIPALE PARTITO DI OPPOSIZIONE, CALA AL 21,3% - CON I SUOI BALLI SUL CARRO DEL GAYPRIDE E GLI SCIOPERI A TRAINO DELLA CGIL PER LA PALESTINA, LA MIRACOLATA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA FA SCAPPARE L'ELETTORATO MODERATO (IL 28,4% DI ITALIANI CHE VOTA FRATELLI D'ITALIA NON È FATTO SOLO DI NOSTALGICI DELLA FIAMMA COME LA RUSSA) - IN UN MONDO DOMINATO DALLA COMUNICAZIONE, "IO SO' GIORGIA", CHE CITA IL MERCANTE IN FIERA E INDOSSA MAGLIONI SIMPATICI PER NATALE, SEMBRA UNA "DER POPOLO", MENTRE ELLY RISULTA INDIGESTA COME UNA PEPERONATA - A PROPOSITO DI POPOLO: IL 41,8% DI CITTADINI CHE NON VA A VOTARE, COME SI COMPORTEREBBE CON UN LEADER DIVERSO ALL'OPPOSIZIONE?

giorgia meloni ignazio la russa

DAGOREPORT - LA RISSA CONTINUA DI LA RUSSA - L’ORGOGLIOSA  CELEBRAZIONE DELL’ANNIVERSARIO DELLA FONDAZIONE DEL MOVIMENTO SOCIALE, NUME TUTELARE DEI DELLE RADICI POST-FASCISTE DEI FRATELLINI D'ITALIA, DI SICURO NON AVRÀ FATTO UN GRANCHÉ PIACERE A SUA ALTEZZA, LA REGINA GIORGIA, CHE SI SBATTE COME UN MOULINEX IN EUROPA PER ENTRARE UN SANTO GIORNO NELLE GRAZIE DEMOCRISTIANE DI MERZ E URSULA VON DER LEYEN - DA MESI 'GNAZIO INTIGNA A FAR DISPETTI ALLE SORELLE MELONI CHE NON VOGLIONO METTERSI IN TESTA CHE A MILANO NON COMANDANO I FRATELLI D'ITALIA BENSI' I FRATELLI ROMANO E IGNAZIO LA RUSSA – DALLA SCALATA A MEDIOBANCA ALLA RIFORMA DELLA GIUSTIZIA, DAL CASO GAROFANI-QUIRINALE ALLO SVUOTA-CARCERI NATALIZIO, FINO A PROPORSI COME INTERMEDIARIO TRA I GIORNALISTI DI ‘’REPUBBLICA’’ E ‘’STAMPA’’ E IL MAGNATE GRECO IN NOME DELLA LIBERTÀ D’INFORMAZIONE – L’ULTIMO DISPETTUCCIO DI ‘GNAZIO-STRAZIO ALLA LADY MACBETH DEL COLLE OPPIO… - VIDEO

brunello cucinelli giorgia meloni giuseppe tornatore

A PROPOSITO DI…. TORNATORE – CRISI DEL CINEMA? MA QUALE CRISI! E DA REGISTA TAUMATURGO, NOBILITATO DA UN PREMIO OSCAR, CIAK!, È PASSATO A PETTINARE IL CASHMERE DELLE PECORE DEL SARTO-CESAREO CUCINELLI - MICA UN CAROSELLO DA QUATTRO SOLDI IL SUO “BRUNELLO IL VISIONARIO GARBATO”. NO, MEGA PRODUZIONE CON UN BUDGET DI 10 MILIONI, DISTRIBUITO NELLE SALE DA RAI CINEMA, ALLIETATO DAL MINISTERO DELLA CULTURA CON TAX CREDIT DI 4 MILIONCINI (ALLA FINE PAGA SEMPRE PURE PANTALONE) E DA UN PARTY A CINECITTA' BENEDETTO DALLA PRESENZA DI GIORGIA MELONI E MARIO DRAGHI - ET VOILÀ, ECCO A VOI SUI GRANDI SCHERMI IL “QUO VADIS” DELLA PUBBLICITÀ (OCCULTA) SPACCIATO PER FILM D’AUTORE - DAL CINEPANETTONE AL CINESPOTTONE, NASCE UN NUOVO GENERE, E LA CRISI DELLA SETTIMA ARTE NON C’È PIÙ. PER PEPPUCCIO TORNATORE, VECCHIO O NUOVO, È SEMPRE CINEMA PARADISO…

theodore kyriakou la repubblica mario orfeo gedi

FLASH! – PROCEDE A PASSO SPEDITO L’OPERA DEI DUE EMISSARI DEL GRUPPO ANTENNA SPEDITI IN ITALIA A SPULCIARE I BILANCI DEI GIORNALI E RADIO DEL GRUPPO GEDI (IL CLOSING È PREVISTO PER FINE GENNAIO 2026) - INTANTO, CON UN PO’ DI RITARDO, IL MAGNATE GRECO KYRIAKOU HA COMMISSIONATO A UN ISTITUTO DEMOSCOPICO DI CONDURRE UN’INDAGINE SUL BUSINESS DELLA PUBBLICITÀ TRICOLORE E SULLO SPAZIO POLITICO LASCIATO ANCORA PRIVO DI COPERTURA DAI MEDIA ITALIANI – SONO ALTE LE PREVISIONI CHE DANNO, COME SEGNO DI CONTINUITÀ EDITORIALE, MARIO ORFEO SALDO SUL POSTO DI COMANDO DI ‘’REPUBBLICA’’. DEL RESTO, ALTRA VIA NON C’È PER CONTENERE IL MONTANTE ‘’NERVOSISMO’’ DEI GIORNALISTI…

john elkann lingotto fiat juventus gianni agnelli

A PROPOSITO DI… YAKI – CHI OGGI ACCUSA JOHN ELKANN DI ALTO TRADIMENTO NEL METTERE ALL’ASTA GLI ULTIMI TESORI DI FAMIGLIA (“LA STAMPA” E LA JUVENTUS), SONO GLI STESSI STRUZZI CHE, CON LA TESTA SOTTO LA SABBIA, IGNORARONO CHE NEL FEBBRAIO DEL 2019, SETTE MESI DOPO LA SCOMPARSA DI MARCHIONNE, IL NUMERO UNO DI EXOR E STELLANTIS ABBANDONÒ LA STORICA E SIMBOLICA “PALAZZINA FIAT”, LE CUI MURA RACCONTANO LA STORIA DEL GRUPPO AUTOMOBILISTICO. E SOTTO SILENZIO (O QUASI) L’ANNO DOPO C’ERA STATO LO SVUOTAMENTO DEL LINGOTTO, EX FABBRICA EMBLEMA DELLA FIAT – LA PRECISAZIONE: FONTI VICINE ALLA SOCIETÀ BIANCONERA SMENTISCONO QUALSIVOGLIA TRATTATIVA CON SAUDITI...