giuseppe conte soldi

GUAZZABUGLIO A CINQUE STELLE – PERCHÉ DOPO MESI DI INDECISIONE CONTE HA TANTA FRETTA DI CHIUDERE LA QUESTIONE ROUSSEAU? L’EX PREMIER VUOLE ARRIVARE A UNA SOLUZIONE PRIMA DELLA PROSSIMA UDIENZA A CAGLIARI, FISSATA PER IL 6 LUGLIO - DENTRO AL MOVIMENTO SI RUMOREGGIA: “A CHE TITOLO PARLA? NON È NEMMENO ISCRITTO…” -  L'INCOGNITA AMMINISTRATIVE E GLI ESPULSI CHE VORREBBERO RIENTRARE DALLA FINESTRA…

 

 

Emanuele Buzzi per il “Corriere della Sera”

grillo conte casaleggio

 

L'ansia dopo lo stallo. Lo scontro tra Giuseppe Conte e Davide Casaleggio - tirato in causa direttamente dall' ex premier - è l' ultimo tassello di una saga, quella della leadership del Movimento, che si trascina da quindici mesi. La decisione del tribunale di Cagliari di rigettare il ricorso di Vito Crimi contro la nomina di un curatore speciale per la causa intentata dalla consigliera regionale Carla Cuccu ha creato scompiglio e dettato, soprattutto, nuovi tempi.

 

giuseppe conte

Per i giudici sardi Crimi non è più il legale rappresentante del Movimento 5 Stelle. La procura potrebbe chiedere - anzi è molto probabile che lo faccia - il voto del comitato direttivo e questa mossa accorcia i tempi. L'incognita è di quanto. Conte ha agito subito, spiegando che si rivolgerà al Garante della Privacy per ottenere i dati degli iscritti (e tentare di iniziare il nuovo corso bypassando Rousseau).

 

IL NUOVO BLOG DELLE STELLE

Perché dopo mesi di stallo tanta fretta? Perché comunque la prossima udienza a Cagliari è fissata per il 6 luglio e l'ex premier vuole arrivare a una soluzione prima di quella data. Due le incognite che potrebbero aggravare una situazione già al limite del paradossale. La prima è politica: bisogna scegliere i nomi per i candidati alle Amministrative e senza una guida i Cinque Stelle rischiano di rimanere al palo in alcune città.

 

i manifesti di giuseppe conte 3

La seconda questione è tecnica. Ai primi di giugno scadono i termini per il collegio dei probiviri per rispondere alle memorie difensive presentate dagli espulsi per il no al governo Draghi: in caso di votazione del comitato direttivo la loro partecipazione potrebbe aprire nuovi scenari. Gli ex stanno ragionando se agire con procedure d' urgenza, qualora sia il caso, per poter prendere parte al voto e tentare di «scalare» il Movimento. Ipotesi sulla carta ovviamente, ma che bastano per far scattare l' allarme tra i vertici.

 

ROUSSEAU - VOTAZIONE SUL GOVERNO DRAGHI

Conte ha deciso di puntare le sue fiches sul ricorso al Garante. «Un responso potrebbe arrivare con tempi più rapidi rispetto ad altri iter», spiegano i Cinque Stelle.

 

La posizione di Rousseau sui dati degli iscritti non cambia: l' associazione per motivi di tutela degli attivisti intende consegnare i dati solo al rappresentante legale. In ambienti vicini all' associazione, dopo la sentenza di Cagliari, viene respinto l' attacco dell' ex premier: «Senza un rappresentante legale nessuno è titolato per chiedere i dati, strano che un avvocato dica certe cose».

 

mario draghi giuseppe conte

Ma l' uscita dell' ex premier ha suscitato anche altre perplessità per un altro motivo: «A che titolo parla Conte? Non è nemmeno iscritto al Movimento», fanno notare alcuni esponenti, anche dentro ai Cinque Stelle. E c' è chi insinua: «Tenta di spostare la battaglia a livello mediatico». Di sicuro l' ex premier ha concordato la strategia con Beppe Grillo, con cui ha avuto lunghi contatti telefonici nelle ultime ore.

 

raggi conte

Conte, qualora i suoi piani si complicassero, è pronto a giocare anzitempo un' ultima carta: la revoca del trattamento dei dati personali a Rousseau. I timori - raccontano fonti parlamentari - sono però legati al dilatarsi dei tempi della transizione.

«Il Movimento non può permettersi di attraversare il semestre bianco senza una guida e se parte l' ennesimo contenzioso legale si va avanti per mesi», dicono alcuni Cinque Stelle.

 

L' ala contiana del partito glissa sui problemi legali e assicura: «Il progetto partirà comunque», sottolineando come ormai anche i dettagli siano stati limati e messi a punto.

BEPPE GRILLO E GIUSEPPE #CONTE

A infuocare ulteriormente il clima ci pensa un post sul Blog delle Stelle . Un post in cui l' associazione Rousseau si schiera al fianco di Virginia Raggi per scrivere il programma elettorale per Roma.

 

La mossa viene letta dai pentastellati come l' ennesimo strappo di Casaleggio nei confronti di Conte e dell' alleanza con i dem, un passo stavolta secondo i critici supportato anche da Raggi. Ma da ambienti vicina alla sindaca viene fatto notare come il percorso per il programma sia stato portato avanti da mesi, anche insieme ai parlamentari, e come sia stato il Movimento a scegliere la piattaforma su cui elaborare il progetto.

 

Ultimi Dagoreport

elly schlein giuseppe conte roberto fico vincenzo de luca eugenio giani

DAGOREPORT - PARAFRASANDO NANNI MORETTI, CON LEADER DEL CALIBRO DI ELLY SCHLEIN E DI GIUSEPPE CONTE, ''IL CENTROSINISTRA NON VINCERA' MAI'' - IN TOSCANA, I DUE "GENI" HANNO TENTATO DI ESTROMETTERE IL “CACICCO” EUGENIO GIANI, REO DI SANO RIFORMISMO, CHE SI È DIMOSTRATO CAVALLO VINCENTE – IN CAMPANIA, INVECE, RISCHIANO DI ANDARE A SBATTERE CON IL CAVALLO SBAGLIATO, IL FICO DI GIUSEPPE CONTE, CHE TRABALLA NEI SONDAGGI: URGE UN FORTE IMPEGNO DI RACCOLTA VOTI DEL "CACICCO" TANTO DISPREZZATO DA ELLY: VINCENZO DE LUCA (CHE A SALERNO SE LA DEVE VEDERE CON IL CONCITTADINO E CANDIDATO DEL CENTRODESTRA, CIRIELLI) – CON L’INCONSISTENZA STORICA DEL M5S A LIVELLO LOCALE, IL “CAMPOLARGO” VA AL PIU' PRESTO ACCANTONATO: TROPPI "PRINCIPI" DIVERSI TRA PD E M5S PER UN'ALLEANZA, MEGLIO UNA COALIZIONE IN CUI OGNUNO CORRE COL SUO PROGRAMMA CERCANDO DI MASSIMIZZARE IL CONSENSO - SOLO DOPO IL VOTO, IN CASO DI VITTORIA, SI TROVA L'ACCORDO (E COME DIMOSTRA LA COALIZiONE DEL GOVERNO MELONI, LA GESTIONE DEL POTERE È IL MIGLIOR PROGRAMMA...) - VIDEO

giorgia meloni guido crosetto

IL "FRATELLASTRO" CROSETTO FA BALLARE GLI OTOLITI DI GIORGIA MELONI: “SE GLI STATI EUROPEI NON RINUNCIANO ALLA LORO SOVRANITÀ IN ALCUNI SETTORI, SONO MORTI. SULLA DIFESA DOBBIAMO METTERE ASSIEME I 27 PAESI UE IN UN SOLO PROGETTO COMUNE” – LA POSIZIONE DEL MINISTRO DELLA DIFESA È ALL’OPPOSTO DI QUELLA SOVRANISTA DELLA DUCETTA, CHE PIÙ VOLTE IN PASSATO HA REMATO CONTRO IL PROGETTO DI UN ESERCITO UNICO EUROPEO: “SAREBBE UNA INUTILE DUPLICAZIONE. IL SISTEMA DI DIFESA OCCIDENTALE È BASATO SULLA NATO, E NELLA NATO CI SONO ESERCITI NAZIONALI CHE COOPERANO TRA DI LORO. IO VOGLIO PIUTTOSTO UNA COLONNA EUROPEA DELLA NATO” – CHISSA' CHI ALLA FINE DIRA' L'ULTIMA PAROLA... - VIDEO

mauro gambetti papa leone mazza baseball san pietro pipi sagrato

DAGOREPORT: IL PISCIO NON VA LISCIO – PAPA LEONE XIV E’ FURIOSO DOPO IL SACRILEGIO COMPIUTO DALL’UOMO CHE HA FATTO PIPI’ SULL’ALTARE DELLA BASILICA DI SAN PIETRO – IL PONTEFICE HA ORDINATO UN RITO RIPARATORIO “URGENTE” E, SOPRATTUTTO, HA FATTO IL CULO AL CARDINALE GAMBETTI, ARCIPRETE DELLA BASILICA VATICANA, CON UN CONFRONTO “TEMPESTOSO”: E’ IL TERZO GRAVE EPISODIO IN POCO PIU’ DI DUE ANNI AVVENUTO NELLA CHIESA PIU’ IMPORTANTE DEL MONDO – NEL MIRINO FINISCONO ANCHE GLI UOMINI DELLA GENDARMERIA VATICANA, INCAPACI DI INTERVENIRE TEMPESTIVAMENTE E DI PREVENIRE GESTI SACRILEGHI DELLO SVALVOLATO DI TURNO – VIDEO!

spionaggio paragon spyware giorgia meloni fazzolari mantovano giorgetti orcel francesco gaetano caltagirone flavio cattaneo

DAGOREPORT - E TRE! DALLO SPIONAGGIO DI ATTIVISTI E DI GIORNALISTI, SIAMO PASSATI A TRE PROTAGONISTI DEL MONDO DEGLI AFFARI E DELLA FINANZA: CALTAGIRONE, ORCEL, CATTANEO - SE “STAMPA” E “REPUBBLICA” NON LI FANNO SMETTERE, VEDRETE CHE OGNI MATTINA SBUCHERÀ UN NUOVO E CLAMOROSO NOME AVVISATO DI AVERE UN BEL SPYWARE NEL TELEFONINO - COME NEL CASO DEGLI ACCESSI ABUSIVI ALLA PROCURA ANTIMAFIA (FINITI IN CHISSÀ QUALCHE SCANTINATO), I MANDANTI DELLO SPIONAGGIO NON POSSONO ESSERE TROPPO LONTANI DALL’AREA DEL SISTEMA DEL POTERE, IN QUANTO PARAGON FORNISCE I SUOI SERVIZI DI SPYWARE SOLO AD AUTORITÀ ISTITUZIONALI - A QUESTO PUNTO, IL CASO È CORNUTO: O SI SONO TUTTI SPIATI DA SOLI OPPURE IL GOVERNO MELONI DEVE CHIARIRE IN PARLAMENTO SE CI SONO APPARATI “FUORILEGGE”. PERCHÉ QUANDO IL POTERE ENTRA NEI CELLULARI DEI CITTADINI, NON C’È PIÙ DEMOCRAZIA…

matteo salvini roberto vannacci giorgia meloni massimiliano fedriga luca zaia

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI HA GLI OCCHI PUNTATI SULLA TOSCANA! NELLA REGIONE ROSSA SARÀ CONFERMATO EUGENIO GIANI, MA ALLA DUCETTA INTERESSA SOLO REGISTRARE IL RISULTATO DELLA LEGA VANNACCIZZATA – SE IL GENERALE, CHE HA RIEMPITO LE LISTE DI SUOI FEDELISSIMI E SI È SPESO IN PRIMA PERSONA, OTTENESSE UN RISULTATO IMPORTANTE, LA SUA PRESA SULLA LEGA SAREBBE DEFINITIVA CON RIPERCUSSIONI SULLA COALIZIONE DI GOVERNO – INOLTRE ZAIA-FEDRIGA-FONTANA SONO PRONTI A UNA “SCISSIONE CONTROLLATA” DEL CARROCCIO, CREANDO DUE PARTITI FEDERATI SUL MODELLO DELLA CDU/CSU TEDESCA - PER LA MELONI SAREBBE UNA BELLA GATTA DA PELARE: SALVINI E VANNACCI POTREBBERO RUBARLE VOTI A DESTRA, E I GOVERNATORI IMPEDIRLE LA PRESA DI POTERE AL NORD...

matteo salvini luca zaia giorgia meloni orazio schillaci

FLASH! – L’”HUFFPOST” RIPORTA CHE SALVINI VUOL CONVINCERE LUCA ZAIA A PORTARE IL SUO 40% DI VOTI IN VENETO MA SENZA CHE IL SUO NOME BRILLI SUL SIMBOLO – PER ACCETTARE IL CANDIDATO LEGHISTA STEFANI, LA MELONA INSAZIABILE, PAUROSA CHE L’EX GOVERNATORE VENETO PORTI VIA TROPPI VOTI A FDI, L’HA POSTO COME CONDIZIONE A SALVINI – PER FAR INGOIARE IL ROSPONE, OCCORRE PERÒ CHE ZAIA OTTENGA UN INCARICO DI PESO NEL GOVERNO. IL MAGGIORE INDIZIATO A LASCIARGLI LA POLTRONA SAREBBE ORAZIO SCHILLACI, MINISTRO TECNICO IN QUOTA FDI, ENTRATO IN COLLISIONE CON I TANTI NO-VAX DELLA FIAMMA - AVVISATE QUEI GENI DI PALAZZO CHIGI CHE ZAIA SUI VACCINI LA PENSA ESATTAMENTE COME SCHILLACI…