LA GUERRA DELLE TELECAMERE NASCOSTE - IL VIDEO DEL FALSO INFORMATORE CHE VUOLE VENDERE IL VIDEO HARD (FALSO) DEL LEGHISTA TOSI AL GIORNALISTA DI “REPORT” - GABANELLI: “NON AVREMMO PAGATO. ANCHE NOI ABBIAMO REGISTRATO GLI INCONTRI”

1. VIDEO - IL GIORNALISTA DI "REPORT" RIPRESO DI NASCOSTO MENTRE OFFRE SOLDI PER UN FALSO VIDEO HARD CON FLAVIO TOSI

http://tv.liberoquotidiano.it/video/115550/La-Rai-paga-per-sputtanare-Tosi-il-video-che-inchioda-Report.html#.UwtvMijn2zc


2. IL GIORNALISTA DI "REPORT OFFRE SOLDI PER "SPUTTANARE" TOSI
Da www.liberoquotidiano.it

Flavio Tosi querela Report, la trasmissione di Milena Gabanelli che va in onda su RaiTre. Arriviamo subito al nocciolo: pur di ottenere un presunto video col sindaco nel bel mezzo di un festino hard, il giornalista e coautore del programma, Sigfrido Ranucci, s'è detto disponibile a pagare. Con soldi della tv di Stato.

Le sue parole sono state registrate di nascosto e consegnate ieri mattina al procuratore capo di Verona Mario Giulio Schinaia. La conduttrice di Report, Milena Gabanelli, ha risposto in serata. Escludendo che ci sarebbe stato il passaggio di denaro: spiega che erano tutte chiacchiere per ottenere il materiale.


3. IL CANTAUTORE SVELA IL PIANO: «COSÌ HO INCASTRATO REPORT» - IL COMPLICE E LE REGISTRAZIONI, IL RACCONTO DELL'EX LEGHISTA. BORSATO: «NON SONO VICINO A TOSI, MA SMASCHERO CHI LO VUOLE DISTRUGGERE»
Alessio Corazza per il "Corriere del Veneto - Corriere della Sera"

«Tutto si può dire di me, tranne che io sia un tosiano. Ma anche il peggior nemico, di fronte a un'operazione del genere, mi diventa amico». A parlare è Sergio Borsato, il cantautore vicentino ideatore della trappola ai danni del giornalista di Report Sigfrido Ranucci, che da lui sperava di ottenere un video compromettente del sindaco di Verona.

«Sono stato contattato attraverso un ex leghista di Lendinara, in provincia di Rovigo, che ce l'ha a morte con Flavio - racconta Borsato - mi dice che quelli di Report hanno un sacco di materiale in mano, ma che per il video hard che lui è convinto io abbia, sono disposti a pagare dai 10 ai 15mila euro. A quel punto, accortomi della gogna mediatica cui volevano sottoporre Tosi, lo chiamo e gli racconto tutto. Lui mi chiede se posso provarlo».

Può, perché ha salvato gli sms e registrato le conversazioni, e registrerà poi gli incontri, il primo in un bar di Padova, il secondo in un ristorante di Roma, dove si è presentato con un complice munito di telecamera nascosta. I due file, un audio e un video dei due incontri, sono stati allegati alla denuncia di Tosi contro Ranucci. Ma chi è Sergio Borsato? In ambienti leghisti è molto conosciuto per la sua attività di cantautore, autore di hit come «Padania guarda avanti».

È stato uno storico militante leghista, anche se da qualche tempo ha abbandonato il movimento, mantenendo comunque contatti e amicizie. «In passato sono stato bossiano - dice lui - per tanto tempo ho creduto nella Lega, che si è rivelata invece una bolla di sapone». Per i leghisti duri e puri come lui è stato, Tosi non rappresenta certo un modello. «Ma sono quelli che c'erano prima ad aver tradito - afferma - lui è stato coerente, ha avuto se non altro il coraggio di dire che idee come la Padania e l'indipendenza erano chimere».

Negli ultimi tempi, Borsato assicura di essere rimasto ai margini, limitandosi a sponsorizzare il profilo di Tosi con alcuni amici di Rovigo ai tempi del congresso della Lega veneta. «È l'unico del centrodestra che può fare da alternativa a Renzi - sostiene - per questo si accaniscono contro di lui. Almeno io l'ho letta così. Ma stavolta la Gabanelli è stata gabbata ». Borsato dice di aver voluto incastrare il giornalista di Report solo per fare il suo dovere di cittadino nei confronti di quella che lui ha percepito essere una macchina del fango, azionata contro il sindaco di Verona.

«Dei problemi di Verona non mi interessa nulla - assicura - e non sono un politico. Ma se Tosi è o meno un ladro bisogna discuterne eventualmente in un'aula di tribunale, cercare di chiudere il cerchio su di lui con un filmino hard non è giornalismo d'inchiesta». Secondo Borsato, la troupe di Report non ha in mano nulla di concreto contro Tosi. «Hanno solo interviste con gente trombata e che per questo ce l'ha con Tosi. Solo chiacchiere. Ma se è vero che Ranucci ha informazioni da tre procure e dal comandante del Ros e i servizi segreti, qualcuno dovrà fare un'interrogazione parlamentare ».

Uno dei nodi chiave della vicenda è la trattativa per la vendita del video (inesistente). «Volevano pagare e avrebbero pagato - dice Borsato - erano già pronti con un documento da firmare e controfirmare. Lo stesso Ranucci dice che lo avrebbe fatto con denaro della Rai, cosa questa molto grave».

Il cantautore dice di essere in possesso di una terza registrazione (non diffusa da Tosi) che dimostrerebbe in modo inequivocabile le intenzioni del giornalista di Report. «Per il resto, abbiamo diffuso integralmente tutte le registrazioni, messe anche su youtube con la massima trasparenza possibile - continua Borsato - Flavio è talmente tranquillo che è voluto andare direttamente dal procuratore Schinaia. È stato anche questo a convincermi che di tutto quello che stanno montando non c'è la benché minima verità».


4. GABANELLI A TOSI, REPORT FA TV INVESTIGATIVA NON POLITICA
(ANSA) - ''Non è la prima volta che ci arriva una querela preventiva. Mi preme chiarire che in 17 anni di vita di Report non abbiamo mai speso un solo euro per pagare un informatore. Ci è stato proposto un video nel quale si parla di appalti pubblici, e che in passato sarebbe stato oggetto di ricatto. Per questo video ci sono stati chiesti soldi. Si è fatto intendere, come normalmente avviene in questi casi, una eventuale disponibilità, al solo fine di poter vedere i contenuti di questa registrazione''.

Lo spiega all'ANSA Milena Gabanelli, replicando alle accuse del sindaco di Verona Flavio Tosi che ha annunciato querela per diffamazione per un servizio del programma Report curato da Sigfrido Ranucci. ''Nessun acquisto comunque - aggiunge Gabanelli - avrebbe in ogni caso avuto seguito. Sta di fatto che il video non lo abbiamo visto e nulla abbiamo mai comprato. Gli incontri-trappola organizzati da Tosi, li abbiamo registrati anche noi e se sarà necessario a tempo debito verranno trasmessi, ma integralmente. Al contrario di ciò che sostiene Tosi, Report non è una trasmissione politica e non ha simpatie o antipatie politiche, noi facciamo il nostro lavoro investigativo, le verifiche, e alla fine ciò che viene trasmesso sono solo le evidenze''.

 

 

 

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