grillo monti conte casalino

GUERRE PENTASTELLATE - A MONTECITORIO SI VOCIFERA DEL LICENZIAMENTO DI ROCCO CASALINO, INGAGGIATO SOLO POCHE SETTIMANE FA PROPRIO IN VISTA DELLA SVOLTA CONTIANA DEI CINQUESTELLE - GRILLO VUOLE NOMINARE UN COMITATO DIRETTIVO A CINQUE DA RATIFICARE CON VOTO SU ROUSSEAU - DUELLO TRA I GRUPPI DELLA CAMERA (DOVE LA MAGGIORANZA È FILO-GRILLO) E QUELLI DEL SENATO, DOVE I PARLAMENTARI AL SECONDO MANDATO SONO PIU' VICINI A CONTE - LA BOMBA FINALE: REVOCARE GRILLO COME GARANTE. MA IL VOTO DI REVOCA ANDREBBE COMUNQUE FATTO SU ROUSSEAU. NON SOLO, GRILLO È TITOLARE DEL SIMBOLO…

Emanuele Buzzi per il "Corriere della Sera"

 

giuseppe conte e rocco casalino

Stringere i tempi, voltare pagina e tenere insieme il più possibile le varie anime (in rotta) dei Cinque Stelle: Beppe Grillo sa che non c' è tempo da perdere, che la sua svolta necessita dei passaggi rapidi per dare nuove certezze e nuovi timonieri al Movimento. Il garante è «sereno» dopo lo strappo con Giuseppe Conte ma «infastidito dai commenti di chi si è dimenticato la riconoscenza» nei suoi confronti. Inoltre vede le tensioni e i malumori dei parlamentari crescere e non vuole che le prossime settimane siano segnate da una emorragia continua, da botta e risposta livorosi. Ecco perché c' è bisogno di bruciare le tappe.

grillo conte

 

E di cercare una soluzione per la guida del M5S che sia una sorta di «segreteria d' unità», un direttivo in grado di offrire efficienza e operatività in tempi brevi. Tra i Cinque Stelle si parla di eventuali soluzioni e nelle ultime ore prende corpo un' idea che lo stesso garante è probabile che appoggi. L'ipotesi è quella di un comitato direttivo a cinque indicato dallo stesso Grillo, così come era stato per il primo direttorio del novembre 2014.

 

rocco casalino con giuseppe conte

Oggi come allora il Movimento era allo sbando dopo la sconfitta netta alle Europee, ma in questo caso il rischio di implosione è più che concreto. Grillo - rispettando i paletti imposti dal regolamento per la selezione dei membri - «sponsorizzerebbe» una cinquina d' alto profilo.

 

Una mossa per compattare il Movimento, per dare forma a quel «restiamo uniti» che il fondatore ripete in modo accorato nel suo video. I contatti con i vertici - un po' per le polemiche, un po' per gli aspetti organizzativi della consultazione chiesta dal garante - sono frenetici. C' è chi invoca la necessità di un confronto, ma Grillo vuole anzitutto chiudere la partita del voto su Rousseau. Anzi, delle votazioni.

conte grillo

 

Secondo l' avvocato Lorenzo Borré, esperto di M5S, Grillo è ora «l' unico legittimato» a chiedere il voto. La base sarà consultata due volte: la prima per scegliere la nuova guida, la seconda per apportare quelle modifiche allo statuto necessarie per far ripartire il Movimento e sganciarlo (almeno formalmente per ora) da Rousseau.

 

Le consultazioni per il M5S saranno a pagamento: non rientrano nell' accordo economico chiuso qualche settimana fa con l' associazione milanese. Quella sul comitato direttivo si potrebbe tenere tra il 7 e il 10 luglio: ritardi dovuti alla necessità del braccio di ferro con Vito Crimi. Intanto, però, si sta già esacerbando lo scontro interno ai parlamentari: i contiani si muovono e c' è il rischio sempre più concreto di un duello tra i gruppi della Camera (dove la maggioranza è filo-Grillo) e quelli del Senato, dove i parlamentari al secondo mandato sono numerosi e il gruppo è in mano all' ex premier.

 

LE LACRIME DI ROCCO CASALINO PER L ADDIO DI GIUSEPPE CONTE A PALAZZO CHIGI

Il bivio - sul breve-medio periodo - è quello o della formazione di gruppi autonomi contiani o di una mossa azzardata: revocare Grillo come garante. Ma c' è chi fa notare il doppio paradosso che cadrebbe sulle spalle dei parlamentari: "Il voto di revoca - per non essere soggetto a ricorsi - andrebbe comunque fatto su Rousseau. Non solo, Grillo è titolare del simbolo (quello legato ai gruppi parlamentari reca la dicitura blog delle stelle e potrebbe dare il la a controversie con Casaleggio): il suo utilizzo quindi potrebbe non essere così scontato». Insomma, in ogni caso il Movimento finirebbe in un vicolo cieco da cui sarebbe difficile uscire. «Fermiamoci prima di farci del male», dice una fonte.

 

conte grillo

La guerriglia interna potrebbe già fare le prime «vittime». Nelle ultime ore circola l' indiscrezione di un possibile «taglio» a Montecitorio del contratto di collaborazione di Rocco Casalino, che è stato ingaggiato solo poche settimane fa proprio in vista della svolta contiana dei Cinque Stelle. Non è ancora chiaro se l' ex portavoce di Conte subirà un brusco ridimensionamento o se verrà licenziato.

 

«Non può certo lavorare per un altro soggetto all' interno dei gruppi del Movimento», dice secco un esponente pentastellato. Nonostante i veleni, c' è chi cerca di ribaltare la prospettiva: «Questa è una buona occasione per ripartire da zero, cambiare prospettiva e orizzonti. Chi vuol seguire Conte, lo segua, ma chi rimane si rimorchi le maniche e lasci da parte gli egoismi». Ma al momento immaginare pace tra i Cinque Stelle sembra un' utopia più che una possibilità.

Ultimi Dagoreport

caltagirone milleri donnet nagel lovaglio giorgetti generali

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DEI “FURBETTI DEL CONCERTINO”? IL PRIMARIO OBIETTIVO DI ESPUGNARE IL “FORZIERE D’ITALIA”, ASSICURAZIONI GENERALI, ATTRAVERSO L’OPERAZIONE MPS-MEDIOBANCA, SI ALLONTANA SEMPRE PIÙ - L’ISCRIZIONE NEL REGISTRO DEGLI INDAGATI DI LOVAGLIO, CALTAGIRONE E MILLERI HA INTERROTTO LA TRATTATIVA CHE ERA IN CORSO PER CONVINCERE L’AD DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, IL CUI MANDATO SCADE FRA DUE ANNI, A RASSEGNARE LE DIMISSIONI. E L’IPOTESI CHE POSSANO IN CDA SFIDUCIARLO SEMBRA APPARIRE LONTANISSIMA - NEL MIRINO GIUDIZIARIO È FINITO ANCHE IL RUOLO DETERMINANTE DELLE CASSE DI PREVIDENZA, ENPAM (MEDICI), ENASARCO (AGENTI DI COMMERCIO), FORENSE (AVVOCATI), PER LEGGE VIGILATE DAL GOVERNO - ANCHE SE I “CONCERTI OCCULTATI” NON SONO CERTO UNA NOVITÀ PER IL MERCATO, LA SCALATA MEDIOBANCA COLPISCE IN QUANTO È LA PRIMA VOLTA CHE, A SUPPORTO DI PRIVATI, C’È DI MEZZO IL SOSTEGNO DELL'ARMATA BRACAMELONI CHE DOVREBBE OCCUPARSI DELL’INTERESSE PUBBLICO ANZICHÉ RIBALTARE I POTERI DELLA FINANZA ITALIANA...

giorgia meloni matteo salvini vladimir putin

DAGOREPORT - A CHE SERVE QUEL FIGLIO DI PUTIN DI SALVINI? SERVE ECCOME A GIORGIA MELONI PER APPARECCHIARE, AL DI LÀ DELLE FRONTIERE, IL MIRACOLO DEL SUO CAMALEONTISMO - SE, IN CASA, LADY MACBETH DE’ NOANTRI GETTEREBBE QUEL ROMPICAZZO DELLA LEGA OGNI GIORNO DAL BALCONE DI PALAZZO CHIGI, IN POLITICA ESTERA IL COPIONE CAMBIA E IL SUO DISPREZZO SI TRASFORMA IN AMORE - C’È DA VOTARE IN PARLAMENTO IL DECRETO SULLA FORNITURA DI ARMI A KIEV? MANCA SOLO L’ITALIA PER RATIFICARE IL MES PER GARANTIRE I PAESI EUROPEI DAI RISCHI CHE POTREBBERO DERIVARE DALL'UTILIZZO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI? VOILÀ, FIATO ALLE TROMBE! ECCO FARSI AVANTI L’ ANTI-EUROPEISMO DEL ‘’PATRIOTA’’ ORBANIANO SALVINI CHE SI RIVELA UN OTTIMO SCHERMO PER LA MELONA PER PIAGNUCOLARE SULLA SPALLA DI URSULA VON DER LEYEN: ‘’NON È COLPA MIA… PURTROPPO HO UN ALLEATO DI GOVERNO CHE È UN PAZZO IRRIDUCIBILE E NON POSSO CORRERE IL RISCHIO DI FAR CADERE IL GOVERNO…BLA-BLA-BLA…”

elly schlein dario franceschini roberto speranza onorato renzi orlando

DAGOREPORT - ELLY SARÀ ANCHE LA "SEGRETARIA DI TUTTI", COME HA DETTO A MONTEPULCIANO, MA NON INTENDE ASCOLTARE NESSUNO - IL "CORRENTONE" DI FRANCESCHINI-SPERANZA-ORLANDO SI E' ROTTO IL CAZZO DEL "QUI, COMANDO IO!" DELLA DUCETTA DEL NAZARENO: CARA SCHLEIN, HAI UN MESE DI TEMPO PER CAMBIARE MUSICA, CONDIVIDENDO CON NOI LA LINEA DEL PARTITO, O ANDIAMO ALLA GUERRA - IN BALLO C'È SOPRATTUTTO LA COMPOSIZIONE DELLE LISTE ELETTORALI 2027, CHE LA SIGNORINA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA VUOLE RIEMPIRE DI CANDIDATI A SUA IMMAGINE E SOMIGLIANZA, LASCIANDO A TERRA DINOSAURI E CACICCHI D'ANTAN - ANCHE L'ALTRA FRONDA, QUELLA DEI RIFORMISTI GUIDATI DA GUERINI, GORI, SENSI ECC., E' SUL PIEDE DI GUERRA - MENTRE IL NASCENTE PARTITO DI CENTRO, FORMATO DAI CIVICI DI ONORATO-BETTINI E DAI CATTOLICI DI RUFFINI-PRODI, TEME L'ABILITA' MANOVRIERA DI RENZI – LA PROTERVIA DI ELLY, CON L'ASSEMBLEA DEL 14 DICEMBRE PER OTTENERE I "PIENI POTERI", RISCHIA DI FAR SALTARE IN ARIA UN CENTROSINISTRA UNITARIO... 

federica mogherini stefano sannino putin travaglio belpietro

DAGOREPORT – POSSIBILE CHE FEDERICA MOGHERINI E STEFANO SANNINO, SPECCHIATI ESPONENTI ITALIANI A BRUXELLES, SIANO DIVENTATI DI COLPO DUE MASCALZONI DA ARRESTARE PER "FRODE IN APPALTI PUBBLICI"? - VALE LA PENA SOTTOLINEARE LE PAROLE DELL'EURODEPUTATO DEL PD, DARIO NARDELLA: “NON VORREI CHE SI TRASFORMASSE IN UN FUOCO DI PAGLIA CON L'UNICO EFFETTO DI DANNEGGIARE ANCORA UNA VOLTA L'IMMAGINE DELL'ITALIA” - DEL RESTO, A CHI GIOVA SPUTTANARE L'EUROPA, IN UN MOMENTO IN CUI SI ERGE COME UNICO ARGINE ALLA RESA DELL’UCRAINA CHE STANNO APPARECCHIANDO TRUMP & PUTIN? - A GODERE SONO INFATTI "MAD VLAD" E I SUOI TROMBETTIERI, CHE HANNO ASSOCIATO LO “SCANDALO DI BRUXELLES'' AI CESSI D’ORO DI KIEV DELL'AMICO DI ZELENSKY - BASTA GUARDARE COSA SCRIVONO OGGI BELPIETRO SU "LA VERITA'" (''UE CORROTTA COME L'UCRAINA. FERMATA LA BIONDINA DEL PD") E TRAVAGLIO SU "IL FATTO QUOTIDIANO" ("BASSI RAPPRESENTATI... CI FACCIAMO SEMPRE RICONOSCERE")...

procuratore milano viola procura milano luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

FLASH! – MA GUARDA UN PO’... “EMERGE CHE IN AMBIENTI GIUDIZIARI SI È VALUTATO DI ESEGUIRE LE PERQUISIZIONI SOLO LA SCORSA SETTIMANA E NON A SETTEMBRE PER NON CONDIZIONARE L'ESITO DELL'OPS SU MEDIOBANCA ANCHE PERCHÉ LE INDAGINI NON SONO CHIUSE. ABBASTANZA PER IPOTIZZARE CHE IL RUOLO DELLA PROCURA POSSA DIVENTARE CRUCIALE NELLA FORMAZIONE DELLE LISTE PER IL RINNOVO DEI PROSSIMI CDA. IN PRIMAVERA TOCCHERÀ AI VERTICI DI BPM E DI MPS…” (BALESTRERI E SIRAVO PER “LA STAMPA”)