guido crosetto giorgia meloni giuseppe conte

“CI SARÀ UN GOVERNO DI CENTRODESTRA, MA TUTTI DOVRANNO AIUTARE” – L'IDEOLOGO DELLA MELONI, GUIDO CROSETTO, CORREGGE IL TIRO: “GIORGIA NON HA MAI PARLATO DI LARGHE INTESE, PER LEI È UNA BESTEMMIA. MA CI SARANNO MOMENTI IN CUI IL GOVERNO DOVR CHIAMARE L’OPPOSIZIONE A UN SENSO DI RESPONSABILITÀ ISTITUZIONALE. SE LA POLITICA È IRRESPONSABILE CI RITROVEREMO IN UNO SCENARIO DA GUERRA CIVILE. SARÀ GHOTAM CITY" – "CONTE HA MOLTA VOGLIA DI FAR SCOPPIARE L’INCENDIO. GETTA BENZINA SUL FUOCO. SAREBBE ACCETABILE DA UN POPULISTA SCEMO, MA LUI NON LO È. COSÌ FA MALE AL PAESE…”

Antonio Bravetti per “La Stampa”

 

CROSETTO MELONI

A ottobre a palazzo Chigi ci sarà Giorgia Meloni: «Stavolta governa il centrodestra», dice il cofondatore di FdI Guido Crosetto. L'Italia rischia di vivere un autunno difficile, da "Gotham City"». Per superarlo servirà l'aiuto dell'opposizione, ma niente governo di larghe intese: «È una bestemmia, lei non ne ha mai parlato».

 

A due settimane dal voto, Giorgia Meloni apre a un governo di larghe intese?

«Non ne ha mai parlato, per lei la parola "larghe intese" è una bestemmia, come inciucio. Il centrodestra ha la possibilità di governare 5 anni, sarebbe stupido la sprecasse».

 

GIORGIA MELONI - CONFCOMMERCIO

Quindi Meloni non chiamerà Letta o Calenda dopo il voto?

«Ci sarà un governo di centrodestra, fatto dalle migliori energie del centrodestra italiano, dei conservatori. Pur consapevoli della contrapposizione politica, ci saranno momenti in cui quel governo dovrà chiamare l'opposizione a un senso di responsabilità istituzionale per affrontare situazioni drammatiche che il Paese vivrà in autunno. Tutti dovranno aiutare, buttare acqua sul fuoco. È tutta un'altra cosa dal governo multicolore, di larghe intese».

GIORGIA MELONI ENRICO LETTA

 

Cosa la preoccupa?

«Sento parlare imprenditori che negli ultimi 50 anni non hanno mai avuto problemi dire "chiudiamo e mandiamo in cassa integrazione i dipendenti". Mi preoccupo perché ho presente come e quanto le crisi si moltiplichino in modo esponenziale. Rischiamo di veder morire pezzi interi di economia. Aggiungiamo l'inflazione che ha impoverito in modo drammatico le famiglie italiane.

 

GIUSEPPE CONTE - MEZZORA IN PIU

Poi ci sarà l'impatto di quanto ci diranno di risparmiare su luce e gas. La somma di tutte queste cose mi fa pensare che se la politica è irresponsabile ci ritroveremo in un scenario da guerra civile. Sarà Gotham City. E in una persona vedo molta voglia di far scoppiare l'incendio...».

 

Di chi parla?

«Di Giuseppe Conte. Il suo comportamento in questa campagna elettorale è inconcepibile, getta benzina sul fuoco. Sarebbe accettabile da un populista scemo, ma lui non lo è, lo fa scientificamente per giocare su questo risentimento collettivo che sta crescendo.

Così fa male al Paese. Come chi fa promesse irrealizzabili».

GUIDO CROSETTO GIORGIA MELONI

 

Fratelli d'Italia può arrivare al 30%?

«Do per scontato che ci sia già, sono due mesi che lo dico».

 

Avrà più voti di Forza Italia e Lega messa insieme?

«Mi auguro che entrambe mantengano delle percentuali significative perché fanno parte della coalizione e portano un approccio diverso al centrodestra. Sono partiti che dialogavano con parti precise della società, rappresentavano determinate istanze...».

giuseppe conte con giorgia meloni atreju 2019 1

 

Perché usa l'imperfetto?

«Perché leggo i sondaggi e vedo i mal di pancia all'interno di quei partiti».

 

Dove finiscono i voti che perdono Forza Italia e Lega?

«Qualcosa può andare a Calenda, ma non tanto. Molti di quei voti, quelli dell'imprenditoria veneta in particolare, stanno andando a FdI».

 

Che voto dà alla campagna elettorale di Meloni?

«Nove e mezzo, non le posso dare 10 perché io che la conosco vedo nei suoi occhi ogni giorno di più la sofferenza e il peso della madre. La conosco come una sorella, vedo nei suoi occhi quell'ombra, da madre che si sente in colpa».

GUIDO CROSETTO - ATREJU

 

Non sarà peggio se sarà premier?

«Sarà innovativa anche lì: già vedo Ginevra correre per i corridoi di palazzo Chigi».

 

Cosa pensa dei parlamentari di FdI che attaccano Peppa Pig?

«Lo chiede alla persona sbagliata, se rispondessi cosa penso mi farei qualche nemico più. Ne ho già abbastanza».

 

Degli avversari chi se la cava meglio?

«Quello più intelligente mi sembra Renzi, che per la prima volta in vita sua parla pochissimo. Ha capito che farsi trasparente è meglio. Il più furbo e spregiudicato di tutti è Giuseppe Conte, ma ho già detto cosa ne penso».

 

Enrico Letta?

enrico letta con gli occhi della tigre

«È un uomo di governo, da istituzioni. Il segretario di un partito deve essere più guerriero. Lui è più ambasciatore che guerriero. È una maschera con gli occhi di tigre. Anche mia moglie ha un barboncino toy, ma è difficile spacciarlo per un rottweiler».

 

Una bicamerale per le riforme?

«Io ci credo, ma servono dei tempi per arrivare a un testo base da discutere in Parlamento, non a babbo morto. Credo al semipresidenzialismo e non capisco i timori visto che in Francia ha fatto vincere Macron e con un sistema come il nostro governerebbe da anni Le Pen».

GIORGIA MELONI MATTEO SALVINI

 

Su diritti civili e fascismo Meloni può dare rassicurazioni?

«Il fascismo è morto decenni fa e Mussolini non c'è più. Meloni ha un approccio democratico. Lei si batte per salvare la centralità del Parlamento, in mezzo a persone che lo hanno umiliato per anni».

 

Addirittura?

«Con la crisi che stiamo vivendo e l'autunno che si annuncia ci sarebbero le condizioni per uno stato di emergenza. Ci fosse Conte governerebbe con i dpcm, esautorando il Parlamento, ma stavolta al governo ci sarà una persona che si è opposta a quel modo di fare politica. Sarà libera e senza paura».

meloni lettagiorgia meloni enrico letta foto di bacco (4)giuseppe conte su chi foto sestini GIUSEPPE CONTE CON IL CORNO DEDICATO 2GIORGIA MELONI - CONFCOMMERCIO 2

Ultimi Dagoreport

salvini rixi meloni bignami gavio

I FRATELLINI D’ITALIA CI SONO O CI FANNO? SULLA QUESTIONE PEDAGGI, CI FANNO: FINGONO DI CASCARE DAL PERO DI FRONTE ALL’EMENDAMENTO LEGHISTA CHE AUMENTA IL COSTO DELLE AUTOSTRADE, MA SAPEVANO TUTTO DALL’INIZIO. QUELLO DEL CARROCCIO È STATO UN BALLON D’ESSAI PER VEDERE COSA SAREBBE SUCCESSO. MA DI FRONTE ALL’INDIGNAZIONE DI CONSUMATORI E OPPOSIZIONE LA MELONI HA ORDINATO LA RETROMARCIA – ORA IL CETRIOLONE PASSA AI CONCESSIONARI: CHE DIRANNO I VARI TOTO, BLACKSTONE, MACQUARIE E GAVIO DI FRONTE AL FORTE DIMAGRIMENTO DEI LORO DIVIDENDI? – I PIANI ECONOMICI FINANZIARI BLOCCATI E I MOLTI INCROCI DI GAVIO CON IL GOVERNO: HA APPENA VENDUTO 250MILA AZIONI DI MEDIOBANCA, FACENDO UN FAVORE, INDIRETTO A “CALTA” E ALLA SCALATA AL POTERE FINANZIARIO MILANESE PROPIZIATA DALLA FIAMMA MAGICA…

antonio tajani giorgia meloni neri nero bambini immigrati migranti matteo salvini

DAGOREPORT – AH, TAJANI DELLE MERAVIGLIE! RICICCIARE PER L'ENNESIMA VOLTA LO IUS SCHOLAE E, DOPO UN BATTAGLIERO RUGGITO, RINCULARE SUBITO A CUCCIA (''NON E' LA PRIORITA'"), E' STATO UN FAVORE FATTO A GIORGIA MELONI, DETERMINATA A SEMINARE ZIZZANIA TRA LE FILE LEGHISTE SPACCATE DA VANNACCI, PER CUI UNA PROPOSTA DI LEGGE PER LA CITTADINANZA AI RAGAZZI CHE COMPLETANO GLI STUDI IN ITALIA, E' PEGGIO DI UNA BESTEMMIA SULL'ALTARE - IL MINISTRO DEGLI ESTERI (SI FA PER DIRE: SUGLI AFFARI INTERNAZIONALI DECIDE TUTTO LA STATISTA DELLA GARBATELLA), UNA VOLTA APPOGGIATO IL BIANCO TOVAGLIOLO SUL BRACCIO, SI E' PRESTATO COSI' A SPARARE UN AVVISO A MATTEO SALVINI: SI PREGA DI NON TIRARE TROPPO LA CORDA, GRAZIE!

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin

DAGOREPORT – OGGI DONALD TRUMP CHIAMERÀ VOLODYMYR ZELENSKY E GLI PRESENTERÀ “L’OFFERTA” DI PUTIN: “MAD VLAD” VUOLE IL RICONOSCIMENTO DELLE ZONE ATTUALMENTE OCCUPATE DAI SUOI SOLDATI (OLTRE ALLA CRIMEA, CHE CONSIDERA RUSSA DAL 2014). IL PIANO DEL TYCOON È CONVINCERE L’EX COMICO UCRAINO A DARE L’OK, E POI TORNARE DA PUTIN E FINIRE LA GUERRA. CON UNA SOTTESA MINACCIA: SE, NONOSTANTE LE REGIONI ANNESSE, MOSCA CONTINUASSE IL CONFLITTO, A QUEL PUNTO GLI USA SAREBBERO PRONTI A RIEMPIRE DI ARMI KIEV PER FARE IL CULO A STELLE E STRISCE ALLO ZAR DEL CREMLINO - MA QUANTO CI SI PUO' ANCORA FIDARE DELLE PROMESSE DI TRUMP, VISTE LE CAZZATE CHE HA SPARATO FINORA? 

vincent bollore john elkann andrea pignataro

CHE NELLA TESTA DI JOHN ELKANN FRULLI L’IDEA DI VENDERE “LA REPUBBLICA”, NON È UN MISTERO. GIÀ UN ANNO FA SI SPETTEGOLÒ DI TRATTATIVE A TORINO CON UNA CORDATA DI IMPRENDITORI E BANCHE MILANESI - ELKANN, COSÌ CHIC E COSÌ SNOB, AVREBBE GRADITO LA PRESENZA NELLA CORDATA DI UN NOME INTERNAZIONALE. ED ECCO SPUNTARE L’IMPOSSIBILE: VINCENT BOLLORÉ, PATRON DI VIVENDI E DELLA DESTRA OLTRANZISTA FRANCESE – L’ULTIMA INDISCREZIONE ACCREDITA UNA VOGLIA DI CARTA AL BOLOGNESE ANDREA PIGNATARO, SECONDO MILIARDARIO D’ITALIA - VERO, FALSO, INVEROSIMILE? QUELLO CHE È CERTO È CHE LA CRISI MONDIALE DELL’INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA STA DIVENTANDO UN ‘’DRAMMA ECONOMICO’’, CON MINACCIA DI CHIUDERE LE FABBRICHE STELLANTIS, E LA LINEA ANTI-GOVERNATIVA DI “REPUBBLICA” È UNA FONTE DI GUAI, NON ESSENDO PER NULLA GRADITA (EUFEMISMO) DAI “VENDI-CATTIVI” DELLA FIAMMA MAGICA DI PALAZZO CHIGI….

alessandro giuli lucia borgonzoni manuela cacciamani mazzi rampelli giulio base film albatross 2025albatross angelo mellone perla tortora paolo petrecca alma manera

DAGO-CAFONAL! - DAI FRATELLI WARNER DI HOLLYWOOD AI FRATELLI D’ITALIA DI CINECITTÀ, IL CIAK È A DESTRA! - E VOILÀ! DOMANI SUGLI SCHERMI DEL BELPAESE ARRIVA "ALBATROSS", IL NUOVO IMMAGINARIO CAPOLAVORO DI GIULIO BASE, MARITATO TIZIANA ROCCA - ALL’ANTEPRIMA ROMANA, GOVERNO IN PRIMA FILA: TAPPETO ROSSO PER IL MINISTRO GIULI-VO DEL “PENSIERO SOLARE”; AVANTI I DIOSCURI RAI, ROSSI E MELLONE, FATE LARGO AL “GABBIANO SUPREMO” DI COLLE OPPIO, FABIO RAMPELLI, CON MOLLICONE DI SCORTA - NEL FOYER DEL CINEMA SI SBACIUCCHIANO PAOLO PETRECCA, DIRETTORE DI RAI SPORT, E L’AMATA ALMA MANERA - SE LUCIA BORGONZONI TIMBRA IL CARTELLINO PER LA LEGA, A TENERE ALTO IL PENNONE DI FORZA ITALIA C’È MAURIZIO GASPARRI, NEL '70 SEGRETARIO PROVINCIALE DEL FRONTE DELLA GIOVENTÙ – PER I DUE PRODUTTORI, PAOLO DEL BROCCO (RAI CINEMA) E GENNARO COPPOLA (COMPAGNO DI MANUELA CACCIAMANI, PRESIDENTE DI CINECITTA'), ‘STO “ALBATROSS” DI GIULIO BASE DEVE SUSCITARE VERAMENTE “GRANDE ATTENZIONE” VISTO CHE IL 18 GIUGNO SCORSO SAREBBE AVVENUTA UNA PROIEZIONE PRIVATA DEL FILM ALLA PRESENZA DI IGNAZIO LA RUSSA E DI SISTER ARIANNA MELONI…