giorgia meloni soldi manovra

HABEMUS MANOVRA! – LA LEGGE DI BILANCIO È STATA BOLLINATA DALLA RAGIONERIA GENERALE DELLO STATO: CONFERMATO L’INNALZAMENTO DELLA SOGLIA PER I PAGAMENTI DIGITALI A 60 EURO, SU CUI L’UNIONE EUROPEA POTREBBE CREARE QUALCHE PROBLEMINO – GLI ARTICOLI SALGONO A 174, MA SONO POCHE LE MODIFICHE RISPETTO ALLE BOZZE CIRCOLATE NEI GIORNI SCORSI. TRANNE IL CAPITOLO SULLA CYBERSECURITY…

Da www.repubblica.it

 

GIORGIA MELONI

Salgono a 174, dai 156 dell'ultima bozza, gli articoli del testo della prima Manovra targata Meloni. Ma sono poche le modifiche sostanziali.

 

E' arrivata la versione definitiva della legge di Bilancio per il 2023, con il bollino della Ragioneria generale dello Stato. Ricevuta la firma del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, si dirige ora alla Camera.

 

Tra gli aspetti osservati con particolare attenzione, visto le polemiche delle ultime ore, si conferma che il governo fissa una soglia sotto la quale non c'è, per esercenti e professionisti, l'obbligo di accettare i pagamenti digitali con carta e bancomat: 60 euro, come già previsto nella bozza di ieri. E proprio sul punto, la portavoce della Commissione Ue, Veerle Nuyts, all'Ansa ha osservato che "gli Stati membri dovrebbero attuare il loro Pnrr approvato dal Consiglio, secondo scadenze chiare".

 

PAGAMENTI CON IL POS

Nella Manovra vengono cancellate due misure: un articolo relativo alle semplificazioni delle procedure di adozione dei fabbisogni standard ed un secondo relativo alla fondazione Enea Tech biomedical.

 

Rappresenta invece una novità il capitolo sulla cybersecurity, così come l'intera sezione II relativa all'approvazione degli stati di previsione dei ministeri. Tra queste misure, un articolo dal titolo "disposizioni diverse" consente al ministero dell'Economia di riallocare i fondi fra i diversi programmi degli stati di previsione e al Ragioniere dello Stato di provvedere alla riassegnazione di fondi.

 

Metro Roma, arrivano 2,2 miliardi

folla in metropolitana a roma 6

Arriva uno stanziamento che totalizza 2,2 miliardi di euro nel testo bollinato della manovra economica per il completamento della Metro C di Roma. La linea, entrata in funzione a tappe a partire dal 2014, composta da 22 fermate più 2 in costruzione, attendeva i fondi per il completamento della tratta T2 fino a piazza Venezia e la realizzazione della T1, che il Campidoglio vorrebbe portare fino alla Farnesina.

 

Il testo stanzia 50 milioni di euro per ciascuna annualità dal 2023 al 2025, poi il fondo prevede 100 milioni l'anno per il 2026 e il 2027 e 200 per ciascuno degli esercizi 2028 e 2029. Il grosso del finanziamento è previsto per il 2030 e il 2031, con 500 milioni l'anno, e per il 2032, con 450 milioni. Gli importi previsti, specifica il testo, costituiscono il limite massimo del concorso dello Stato per la tratta, ad eventuali maggiori costi provvederanno il Campidoglio e la Regione Lazio.

 

Tornano i voucher, più flessibili e con tetto alzato a 10mila euro

Nel testo bollinato della Manovra si conferma la reintroduzione dei voucher per le prestazioni occasionali, con tetto che viene raddoppiato dai 5mila euro della legge Fornero a 10mila euro. "Introduciamo i buoni lavoro per agricoltura e cura alla persona e per i lavori domestici fino a 10 mila euro", ha detto la premier Meloni in conferenza stampa dopo l'approvazione della Manovra in Cdm.

 

VOUCHER OF ITALY - MEME DI EMILIANO CARLI

"Una misura utile a regolarizzare il lavoro stagionale e occasionale. Naturalmente con controlli rigidi per evitare storture", ha aggiunto in quell'occasione. Nella relazione illustrativa delle precedenti bozze si spiegava che si amplia "la possibilità di utilizzo del contratto di prestazione occasionale consentendolo ad utilizzatori che abbiano alle proprie dipendenze fino a 10 lavoratori subordinati a tempo indeterminato".

 

Poi si "assicura un impiego maggiormente flessibile rispetto alle esigenze organizzative delle aziende alberghiere e delle strutture ricettive operanti nel settore turistico, consentendo l’utilizzo del citato contratto alle predette aziende che occupino fino a 10 lavoratori, eliminando il limite delle categorie dei prestatori utilizzabili. Analoga flessibilità è introdotta per le aziende del settore agricolo che potranno utilizzare - per un periodo non superiore a 45 giorni nel corso dell’anno solare - prestazioni di lavoro occasionale, qualora abbiano alle proprie dipendenze fino a 10 lavoratori subordinati a tempo indeterminato".

 

Spending review confermata: 140 milioni, la prima a contribuire è l'Agenzia delle Entrate

PAGAMENTI CONTACTLESS POS BANCOMAT SMARTPHONE

Si conferma anche la parte che riguarda la spending review: l'Agenzia delle Entrate partecipa con i tagli maggiori, per 25 milioni, ma confermando l'impostazione della ultima bozza della legge di bilancio, la sforbiciata interesserà anche i ministeri, con materie delicate come le carceri e le intercettazioni. In tutto i tagli per il prossimo anno ammonteranno a oltre 140 milioni. Riguarderanno anche Palazzo Chigi, dove non esisterà più InvestItalia, la struttura per gli investimenti nata con la manovra 2018 del governo gialloverde guidato da Giuseppe Conte. Tagli per 80 milioni anche alla spesa per riconoscere l'anticipo pensionistico ai lavoratori precoci.

 

Confermato il pacchetto energia con i crediti d'imposta che salgono

Nei primi undici articoli della Manovra si conferma l'intervento per quanto riguarda il caro-bollette. E dunque c'è il credito d'imposta per l'acquisto di elettricità e gas da parte delle imprese e dei piccoli esercizi, con la salita dal 30 al 35% in quest'ultimo caso e dal 40 al 45% per le grandi aziende.

 

Arrivano due fondi per la cybersicurezza

GIANCARLO GIORGETTI E GIORGIA MELONI

Per la strategia nazionale di cybersicurezza e il suo piano di implementazione, in manovra vengono istituiti nello stato di previsione del Mef due nuovi fondi. Per gli investimenti volti all'autonomia tecnologica e all'innalzamento dei livelli di cybersicurezza dei sistemi informativi, ci sono 70 milioni per il 2023, 90 per il 2024, 110 per il 2025 e 150 dal 2025 al 2037. Per la gestione della cybersecurity sono in campo 10 milioni per il 2023, 50 per il 2024 e 70 a decorrere dal 2025. E' l'agenzia per la cybersicurezza - riporta il testo bollinato - che rileva i fabbisogni delle amministrazioni coinvolte.

 

Extraprofitti, confermato il prelievo straordinario al 50% dell'utile in eccesso

PAGAMENTI NFC CONTACTLESS POS BANCOMAT SMARTPHONE

L'articolo 28 della Manovra bollinata conferma le modifiche per il contributo di solidarietà straordinario chiesto alle aziende che "producono, importano o vendono energia elettrica, gas naturale, producono, importano, distribuiscono o vendono prodotti petroliferi". Sarà valido solo per l’anno 2023: il contributo - dettaglia la relazione illustrativa - si fissa applicando un’aliquota pari al 50 per cento sulla quota del reddito complessivo conseguito nel periodo d’imposta antecedente al 1° gennaio 2023, determinato ai fini Ires che eccede di almeno il 10 per cento la media dei redditi complessivi dei quattro anni precedenti. In ogni caso, è dovuto fino a concorrenza di una quota pari al 25 per cento del valore del patrimonio netto alla data di chiusura dell’esercizio antecedente a quello in corso al 1° gennaio 2022. La relazione tecnica stima un contributo di circa 2.565 milioni di euro con effetto di cassa interamente nel 2023. Il numero complessivo dei soggetti passivi del contributo è stimato in circa 7.000 unità.

 

Pagamenti, il tetto al contante sale a 5mila euro. Obbligo di Pos solo sotto i 60 euro

PAGAMENTI CON IL POS 3

La Ragioneria di Stato ha bollinato il testo della manovra economica. Nella versione bollinata del documento in circolazione è composta da 174 articoli. Nel documento restano immutati l'innalzamento a 5.000 euro del tetto al contante e la soglia di 60 euro sotto alla quale gli esercenti non sono passibili di multa se non consentono di far utilizzare il Pos per i pagmamenti.

POS PAGAMENTO CON IL BANCOMATattenzione al bancomat

Ultimi Dagoreport

villa casa giorgia meloni antonio tajani matteo salvini

DAGOREPORT - AH, CHE STREGONERIA È IL POTERE: TRAFIGGE TUTTI. SOPRATTUTTO I PARVENU. E COSÌ, DA PALAZZO GRAZIOLI, CHE FU LA SEDE INFORMALE DI GOVERNO E DI BUNGA-BUNGA DI BERLUSCONI PREMIER, SIAMO PASSATI A "VILLA GRAZIOLI" CON LA NUOVA DOVIZIOSA DIMORA DELL’EX ABITANTE DELLA GARBATELLA, DOVE OCCUPAVA CON MADRE E SORELLA DUE DISGRAZIATE CAMERE E CUCINA - UN IMMOBILE CHE STA SOLLEVANDO UN POLVERONE DI POLEMICHE: VILLA O VILLINO? COL SOLITO AGOSTINO GHIGLIA CHE AVREBBE SOLLECITATO GLI UFFICI DELLA PRIVACY DI TROVARE UN MODO PER LIMITARE LE INFORMAZIONI DA RENDERE PUBBLICHE ALLA CAMERA, IN RISPOSTA A UN’INTERROGAZIONE DELLA BOSCHI SULLA RISTRUTTURAZIONE DELLA VILLA – LA SINDROME DI "IO SO' GIORGIA E NUN ME FIDO DE NESSUNO!" HA POI TRASFORMATO LA MAGIONE NEL SUO BUNKER PERSONALE, LONTANO DAGLI SGUARDI E ORECCHIE INDISCRETE CHE INFESTANO PALAZZO CHIGI - TUTTO BENE QUANDO VENGONO CHIAMATI A RAPPORTO I SUOI FEDELISSIMI, MOLTO MENO BENE QUANDO TOCCA AGLI ALTRI, AGLI “ESTRANEI” DELLA CONVENTICOLA MELONIANA. DAL CENTRO DI ROMA PER RAGGIUNGERE “VILLA GRAZIOLI” CI VOGLIONO, IN LINEA D’ARIA, BEN 40 MINUTI DI MACCHINA. ANCHE DOTATI DI SIRENE E LAMPEGGIANTI, È “UN VIAGGIO”…. - VIDEO

simone canettieri giorgia arianna meloni

DAGOREPORT - MASSÌ, CON I NEURONI SPROFONDATI NELLA IRRITABILITÀ PIÙ SCOSSA, ARIANNA MELONI AVEVA URGENTE BISOGNO, A MO’ DI SOLLIEVO, DELL’ARTICOLO DI DEBUTTO SUL “CORRIERONE” DI SIMONE CANETTIERI - MESSA DALLA SORELLA GIORGIA A CAPO DELLA SEGRETERIA DI FDI, ARIANNA NON NE HA AZZECCATA UNA - ALLA PARI DI QUALSIASI ALTRO PARTITO DI MASSA, OGGI FDI SI RITROVA ATTRAVERSATO DA UNA GUERRIGLIA INTESTINA FATTA DI COLPI BASSI, RIPICCHE E SPUTTANAMENTI, INTRIGHI E COMPLOTTI – DALLA SICILIA (CASINO CANNATA-MESSINA) A MILANO (AFFAIRE MASSARI-LA RUSSA), FINO AL CASO GHIGLIA-RANUCCI, DOVE IL FILO DI ARIANNA SI È ATTORCIGLIATO PERICOLOSAMENTE INTORNO AL COLLO - CHE LA SORELLINA NON POSSIEDA LA ‘’CAZZIMMA’’ DEL POTERE, FATTA DI SCALTREZZA E ESPERIENZA, SE N'E' AMARAMENTE ACCORTA ANCHE LA PREMIER. E PUR AMANDOLA PIÙ DI SE STESSA, GIORGIA L’AVREBBE CHIAMATA A RAPPORTO PER LE SCELTE SBAGLIATE: SE IL PARTITO VA AVANTI COSÌ, RISCHIA DI IMPLODERE… - VIDEO

carlotta vagnoli flavia carlini

COME SIAMO POTUTI PASSARE DA ELSA MORANTE E MATILDE SERAO A CARLOTTA VAGNOLI? È POSSIBILE CHE SI SIA FATTO PASSARE PER INTELLETTUALI DELLE FEMMINISTE INVASATE CHE VERGAVANO LISTE DI PROSCRIZIONE ED EVOCAVANO METODI VIOLENTI E LA GOGNA PUBBLICA DIGITALE PER “FARE GIUSTIZIA” DEI PROPRI NEMICI? LA CHIAMATA IN CORREITÀ DEL SISTEMA EDITORIALE CHE HA UTILIZZATO QUESTE “VEDETTE” LETTERARIE SOCIAL DA MILIONI DI FOLLOWER PER VENDERE QUALCHE COPIA IN PIÙ – VAGNOLI PUBBLICA PER EINAUDI, FLAVIA CARLINI HA VERGATO UN ROMANZO INCHIESTA SULL’ITALIA DEL GOLPE INFINITO PER SEM (FELTRINELLI) . MA SULLA BASE DI COSA? BASTA AVERE UN MINIMO SEGUITO SOCIAL PER ESSERE ACCREDITATI COME SCRITTORI O DIVULGATORI?

silvia salis giorgia meloni elly schlein matteo renzi

DAGOREPORT - IN ITALIA, DOPO TANTI OMETTI TORVI O INVASI DI VANITÀ, SI CERCANO DONNE FORTI. DONNE COL PENSIERO. DONNE CHE VINCONO. E, NATURALMENTE, DONNE IN GRADO DI COMANDARE, CAPACI DI TENER TESTA A QUELLA LADY MACBETH DELLA GARBATELLA CHE DA TRE ANNI SPADRONEGGIA L’IMMAGINARIO DEL 30% DEGLI ELETTORI, ALIAS GIORGIA MELONI - IERI SERA ABBIAMO ASSISTITO ATTENTAMENTE ALLA OSPITATA DI SILVIA SALIS A “OTTO E MEZZO”, L’EX LANCIATRICE DI MARTELLO CHE DALLA LEOPOLDA RENZIANA E DAL CONI DELL’ERA MALAGÒ HA SPICCATO IL VOLO NELL’OLIMPO DELLA POLITICA, SINDACO DI GENOVA E SUBITO IN POLE COME LEADER CHE SBARACCHERÀ ELLY SCHEIN E METTERÀ A CUCCIA LA CRUDELIA DE MON DI COLLE OPPIO - DOPO MEZZ’ORA, PUR SOLLECITATA DA GRUBER E GIANNINI, CI SIAMO RITROVATI, ANZICHÉ DAVANTI A UN FUTURO LEADER, DAVANTI A UNA DONNA CHE DAREBBE IL PREMIO NOBEL PER LA LETTERATURA ALL'AUTORE DE "IL MANUALE DELLA PERFETTA GINNASTICATA" - ECCITANTE COME UN BOLLETTINO METEO E LA PUBBLICITÀ DI TECHNO-GYM, MELONI PUO' DORMIRE SONNI TRANQUILLI - VIDEO

john elkann donald trump

DAGOREPORT – ITALIA, BYE BYE! JOHN ELKANN NON NE PUÒ PIÙ DI QUESTO DISGRAZIATO PAESE CHE LO UMILIA SBATTENDOLO PER 10 MESI AI "SERVIZI SOCIALI", COME UN BERLUSCA QUALSIASI, E STUDIA LA FUGA NEGLI STATI UNITI - PRIMA DI SPICCARE IL VOLO TRA LE BRACCIA DEL SUO NUOVO IDOLO, DONALD TRUMP, YAKI DEVE LIBERARSI DELLA “ZAVORRA” TRICOLORE: CANCELLATA LA FIAT, TRASFORMATA IN UN GRUPPO FRANCESE CON SEDE IN OLANDA, GLI RESTANO DUE GIORNALI, LA FERRARI E LA JUVENTUS – PER “LA STAMPA”, ENRICO MARCHI È PRONTO A SUBENTRARE (MA PRIMA VUOLE SPULCIARE I CONTI); PER “REPUBBLICA”, IL GRECO KYRIAKOU È INTERESSATO SOLO ALLE REDDITIZIE RADIO, E NON AL GIORNALE MANGIASOLDI E POLITICAMENTE IMPOSSIBILE DA GOVERNARE) - DOPO IL NO DI CARLO FELTRINELLI, SAREBBERO AL LAVORO PER DAR VITA A UNA CORDATA DI INVESTITORI MARIO ORFEO E MAURIZIO MOLINARI – SE IL CAVALLINO RAMPANTE NON SI TOCCA (MA LA SUA INETTA PRESIDENZA HA SGONFIATO LE RUOTE), PER LA JUVENTUS, ALTRA VITTIMA DELLA SUA INCOMPETENZA, CI SONO DUE OPZIONI IN BALLO…