1. I BERTONIANI SENTONO PUZZA DI BRUCIATO INTORNO ALLO IOR ED ESCONO ALLO SCOPERTO 2. PAOLO CIPRIANI, SILENTE DIRETTORE GENERALE DELLA “BANCA DI DIO” (ECCO LA SUA PRIMA FOTO), SOSTIENE CHE "SENZA LO IOR LA CHIESA NON SAREBBE DAVVERO LIBERA" 3. “LA CHIESA NECESSITA D'INDIPENDENZA FINANZIARIA PER RAGGIUNGERE ALTI FINI ISTITUZIONALI E PER NON DOVER SOTTOSTARE A PRESSIONI DI POTERI TERZI. ALLO IOR NON ESISTONO CONTI CIFRATI, NÉ TANTOMENO ANONIMI. OGNI TRANSAZIONE È SEMPRE REGISTRATA” 4. SPETTACOLARE L'AUTOASSOLUZIONE FANTOZZIANA DI CIPRIANI: "L'ARRIVO DEL NUOVO PRESIDENTE (VON FREYBERG, NDR) HA DATO QUELLA SPINTA CHE CHIEDEVAMO DA TEMPO"

Fabio Marchese Ragona per "il Giornale"

«La Chiesa necessità d'indipendenza finanziaria, avere quindi un'istituzione predisposta a ciò non solo è essenziale, ma è doveroso». Ne è convinto Paolo Cipriani, dal 2007 direttore generale dello Ior, l'Istituto per le Opere di Religione, la cosiddetta «Banca Vaticana».

L'istituto nel 2012 ha gestito un patrimonio complessivo di 7,1 miliardi di euro, con un utile netto di 86,6 milioni e 18.900 clienti. Su questi, con l'arrivo del nuovo presidente, Ernst von Freyberg, sono stati attivati controlli per verificare eventuali irregolarità. Ed è solo il primo passo della rivoluzione che riguarda lo Ior: l'istituto sta cambiando, in linea con la voglia di riforma voluta da Papa Francesco.

Direttore, per il Vaticano è necessario avere un istituto finanziario?
«Il nostro fine è sostenere la Chiesa nella gestione dei propri bisogni finanziari per il raggiungimento degli alti fini istituzionali carismatici dei vari istituti ed enti ecclesiastici. È vero, altri istituti finanziari possono fornire spesso gli stessi servizi, ma con una logica di profitto e non di missione. Secondo il mio modesto parere la garanzia di un'indipendenza finanziaria, affinché la Chiesa possa operare per il raggiungimento delle sue finalità senza dover sottostare a pressioni di Stati o poteri terzi, è estremamente necessaria. Il poter disporre quindi di un'istituzione propria che è preposta a ciò non solo è essenziale ma è doveroso».

Però qualcuno insiste sul fatto che lo Ior non sia necessario. Pensa che il Papa voglia chiuderlo?
«Non posso essere così presuntuoso da sapere i desiderata del Santo Padre! Il Papa ha detto di apprezzare lo Ior per i servizi che ha svolto e svolge e che dà fiducia alle persone che sono addette all'adeguamento agli standard che chiedono le varie istanze internazionali».

Si parla però sempre più insistentemente di una riforma
«Stiamo già effettuando da diverso tempo grandi cambiamenti rispetto al passato, per adeguarci ai tempi in relazione alle necessità e alle nuove normative, prima inesistenti. Lo Ior è e dovrà sempre essere in linea con le direttive internazionali».

Il vostro Presidente ha già annunciato, infatti, grandi novità (nascita di un sito web, bilanci online)...
«La visione pubblica dell'istituto deriva da una mancanza di corrette informazioni, anche se per quanto riguarda i bilanci, questi sono già pubblici all'interno della Santa Sede. L'arrivo del nuovo Presidente ha dato quella spinta che noi dipendenti chiedevamo da tempo, le verifiche che sta effettuando sulla nostra operatività ci permetteranno di confermare che abbiamo tutti i requisiti per poter operare a livello internazionale senza problemi».

Parlava di visione pubblica dell'istituto: quando si parla di IOR si pensa subito a conti cifrati, al riciclaggio, ecc...
«Quello che mi sono imposto con il mio Vice dal primo giorno della nostra nomina è stato di dare un preciso volto all'istituto per permettere di operare secondo le regole internazionali. Posso affermare con certezza che allo IOR non esistono conti cifrati, né tantomeno anonimi. Ogni transazione è sempre registrata nei nostri sistemi con la precisa indicazione del titolare del rapporto. Per sgomberare il campo da ogni dubbio dobbiamo iniziare a comunicare nel modo più chiaro possibile. Mi auguro che l'opinione pubblica riesca a capire che la via intrapresa da tutti noi è quella della trasparenza nel rispetto della privacy».

A proposito di trasparenza, l'Aif, l'Autorità d'Informazione Finanziaria, nel rapporto annuale 2012 parla di 6 operazioni sospette che riguardano lo Ior...
«L'istituto ha predisposto procedure per prevenire i rischi di riciclaggio di denaro. Così quando una transazione è registrata nei nostri sistemi operativi è automaticamente sottoposta a una serie di controlli. Per le operazioni citate i sistemi hanno rilevato alcune anomalie che non corrispondono a movimenti abituali, quindi abbiamo segnalato la cosa all'Aif perché facesse delle verifiche. Naturalmente la segnalazione all'autorità di controllo non significa che queste operazioni comportino riciclaggio di denaro, presentano però delle caratteristiche che richiedono verifiche».

Anche lei è stato accusato di riciclare denaro sporco: un faccendiere in un'intercettazione parla di lei come «amico» che riciclava denaro con operazioni di Ior Lussemburgo
«Non conosco e non ho avuto rapporti con quella persona. Con il mio legale abbiamo comunicato ai giornali che avevano pubblicato la notizia di ritenersi responsabili della verifica sulla veridicità di certe affermazioni. Nel giro di poche ore i quotidiani hanno pubblicato una smentita e quindi per me il caso è chiuso».

 

CARDINALE TARCISIO BERTONE BASTIONE NICCOLO' V - SEDE DELLO IORPAPA FRANCESCO BERGOGLIO ERNEST VON FREYBERG banca lussemburgo

Ultimi Dagoreport

donald trump vladimir putin giorgia meloni

DAGOREPORT - IL VERTICE DELLA CASA BIANCA È STATO IL PIÙ  SURREALE E “MALATO” DELLA STORIA POLITICA INTERNAZIONALE, CON I LEADER EUROPEI E ZELENSKY IN GINOCCHIO DA TRUMP PER CONVINCERLO A NON ABBANDONARE L’UCRAINA – LA REGIA TRUMPIANA: MELONI ALLA SINISTRA DEL "PADRINO", NEL RUOLO DI “PON-PON GIRL”, E MACRON, NEMICO NUMERO UNO, A DESTRA. MERZ, STARMER E URSULA, SBATTUTI AI MARGINI – IL COLMO?QUANDO TRUMP È SCOMPARSO PER 40-MINUTI-40 PER “AGGIORNARE” PUTIN ED È TORNATO RIMANGIANDOSI IL CESSATE IL FUOCO (MEJO LA TRATTATIVA PER LA PACE, COSÌ I RUSSI CONTINUANO A BOMBARDARE E AVANZARE) – QUANDO MERZ HA PROVATO A INSISTERE SULLA TREGUA, CI HA PENSATO LA TRUMPISTA DELLA GARBATELLA A “COMMENTARE” CON OCCHI SPACCANTI E ROTEANTI: MA COME SI PERMETTE ST'IMBECILLE DI CONTRADDIRE "THE GREAT DONALD"? - CILIEGINA SULLA TORTA MARCIA DELLA CASA BIANCA: È STATA PROPRIO LA TRUMPETTA, CHE SE NE FOTTE DELLE REGOLE DEMOCRATICHE, A SUGGERIRE ALL'IDIOTA IN CHIEF DI EVITARE LE DOMANDE DEI GIORNALISTI... - VIDEO

francesco milleri gaetano caltagrino christine lagarde alberto nagel mediobanca

TRA FRANCO E FRANCO(FORTE), C'E' DI MEZZO MPS - SECONDO "LA STAMPA", SULLE AMBIZIONI DI CALTAGIRONE E MILLERI DI CONTROLLARE BANCHE E ASSICURAZIONI PESA L’INCOGNITA DELLA BANCA CENTRALE EUROPEA - CERTO, PUR AVENDO IL 30% DI MEDIOBANCA, I DUE IMPRENDITORI NON POSSONO DECIDERE LA GOVERNANCE PERCHÉ NON HANNO REQUISITI DETTATI DALLA BCE (UNO FA OCCHIALI, L'ALTRO CEMENTO) - "LA STAMPA"  DIMENTICA, AHINOI!, LA PRESENZA DELLA BANCA SENESE, CHE I REQUISITI BCE LI HA TUTTI (E IL CEO DI MPS, LOVAGLIO, E' NELLE MANI DELLA COMPAGNIA CALTA-MELONI) - COSA SUCCEDERÀ IN CASO DI CONQUISTA DI MEDIOBANCA E DI GENERALI? LOR SIGNORI INDICHERANNO A LOVAGLIO DI NOMINARE SUBITO IL SOSTITUTO DI NAGEL (FABRIZIO PALERMO?), MENTRE TERRANNO DONNET FINO ALL'ASSEMBLEA DI GENERALI...

donald trump grandi della terra differenza mandati

FLASH! - FA MALE AMMETTERLO, MA HA VINTO DONALD TRUMP: NEL 2018, AL G7 IN CANADA, IL TYCOON FU FOTOGRAFATO SEDUTO, COME UNO SCOLARO CIUCCIO, MENTRE VENIVA REDARGUITO DALLA MAESTRINA ANGELA MERKEL E DAGLI ALTRI LEADER DEL G7. IERI, A WASHINGTON, ERA LUI A DOMINARE LA SCENA, SEDUTO COME DON VITO CORLEONE ALLA CASA BIANCA. I CAPI DI STATO E DI GOVERNO EUROPEI, ACCORSI A BACIARGLI LA PANTOFOLA PER CONVINCERLO A NON ABBANDONARE L'UCRAINA, NON HANNO MAI OSATO CONTRADDIRLO, E GLI HANNO LECCATO VERGOGNOSAMENTE IL CULO, RIEMPIENDOLO DI LODI E SALAMELECCHI...

pietrangelo buttafuoco alessandro giuli beatrice venezi

DAGOREPORT – PIÙ CHE DELL’EGEMONIA CULTURALE DELLA SINISTRA, GIULI E CAMERATI DOVREBBERO PARLARCI DELLA SEMPLICE E PERENNE EGEMONIA DELL’AMICHETTISMO E DELLA BUROCRAZIA – PIAZZATI I FEDELISSIMI E GLI AMICHETTISSIMI (LA PROSSIMA SARÀ LA DIRETTRICE DEL LATO B VENEZI, CHE VOCI INSISTENTI DANNO IN ARRIVO ALLA FENICE), LA DESTRA MELONIANA NON È RIUSCITA A INTACCARE NÉ LO STRAPOTERE BARONALE DELLE UNIVERSITÀ NÉ LE NOMINE DIRIGENZIALI DEL MIC. E I GIORNALI NON NE PARLANO PERCHÉ VA BENE SIA ALLA DESTRA (CHE NON SA CERCARE I MERITEVOLI) CHE ALLA SINISTRA (I BUROCRATI SONO PER LO PIÙ SUOI)

donald trump giorgia meloni zelensky macron tusk starmer

DAGOREPORT - DOVE DIAVOLO È FINITO L’ATTEGGIAMENTO CRITICO FINO AL DISPREZZO DI GIORGIA MELONI SULLA ‘’COALIZIONE DEI VOLENTEROSI”? - OGGI LA RITROVIAMO VISPA E QUERULA POSIZIONATA SULL'ASSE FRANCO-TEDESCO-BRITANNICO, SEMPRE PRECISANDO DI “CONTINUARE A LAVORARE AL FIANCO DEGLI USA” - CHE IL CAMALEONTISMO SIA UNA MALATTIA INFANTILE DEL MELONISMO SONO PIENE LE CRONACHE: IERI ANDAVA DA BIDEN E FACEVA L’ANTI TRUMP, POI VOLA DA MACRON E FA L’ANTI LE PEN, ARRIVA A BRUXELLES E FA L’ANTI ORBÁN, INCONTRA CON MERZ E FA L’ANTI AFD, VA A TUNISI E FA L’ANTI SALVINI. UNA, NESSUNA, CENTOMILA - A MANTENERE OGNI GIORNO IL VOLUME ALTO DELLA GRANCASSA DELLA “NARRAZIONE MULTI-TASKING” DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA, OLTRE AI FOGLI DI DESTRA, CORRONO IN SOCCORSO LE PAGINE DI POLITICA INTERNA DEL “CORRIERE DELLA SERA”: ‘’PARE CHE IERI MACRON SI SIA INALBERATO DI FRONTE ALL’IPOTESI DI UN SUMMIT A ROMA, PROPONENDO SEMMAI GINEVRA. MELONI CON UNA BATTUTA LO AVREBBE CALMATO” - SÌ, C’È SCRITTO PROPRIO COSÌ: “CON UNA BATTUTA LO AVREBBE CALMATO”, MANCO AVESSE DAVANTI UN LOLLOBRIGIDA QUALSIASI ANZICHÉ IL PRESIDENTE DELL’UNICA POTENZA NUCLEARE EUROPEA E MEMBRO PERMANENTE DEL CONSIGLIO DI SICUREZZA DELL'ONU (CINA, FRANCIA, RUSSIA, REGNO UNITO E USA) - RIUSCIRÀ STASERA L’EROINA DAI MILLE VOLTI A COMPIERE IL MIRACOLO DELLA ‘’SIRINGA PIENA E MOGLIE DROGATA’’, FACENDO FELICI TRUMP E MACRON?