ivanka trump

IVANKA NON È TANTO FLORIDA - LA BELLA FIGLIA DI TRUMP NON SCALDA I CUORI DEGLI ABITANTI DI MIAMI E DINTORNI QUANTO PAPÀ - DONALD HA SPEDITO LEI PER FERMARE L’INESORABILE CROLLO DEI CONSENSI TRA LE DONNE BIANCHE E LAUREATE, MA L’ALGIDA IVANKA NON HA LO STESSO CARISMA (E FOLLIA) DI PAPÀ - LO STAFF PROVA A PARARSI IL CULO DALLE EVENTUALI DENUNCE: CHI ENTRA AI COMIZI ACCETTA DI ASSUMERSI “TUTTI I RISCHI” IN CASO DI CONTAGIO DA COVID

 

 

 

Viviana Mazza per www.corriere.it

ivanka trump in campagna elettorale a fort myers 7

 

Chi entrava al comizio di Ivanka Trump accettava di assumersi «tutti i rischi» in caso di contagio da Covid, c’era scritto sul biglietto. Così la campagna elettorale di suo padre moltiplica gli eventi in questo Stato che deve vincere se vuole restare alla Casa Bianca, ma si tutela da eventuali denunce.

 

LA NODDING LADY DI TRUMP

Al Bayfront Amphitheatre, un anfiteatro all’aperto sulla costa di Miami, ci si sedeva a posti alternati, separati da cartelli «Make America Great Again». Non appena, però, Los Tres de la Habana hanno cominciato a cantare dal palco il tormentone «Yo voy a votar por Donald Trump», il distanziamento sociale è diventato un lontano ricordo. Tutti a ballare la salsa in questo pomeriggio tropicale, molti senza mascherine.

ivanka trump in campagna elettorale a fort myers

 

C’era anche la ragazza che, quando Trump fu distrutto in un’intervista televisiva da Savannah Guthrie di Nbc proprio qui a Miami, era seduta dietro il presidente e venne filmata mentre annuiva continuamente: quella giovane era d’accordo con lui. È una cosa così rara in tv — mi spiegano — che è diventata una piccola icona delle donne trumpiane, anche se nessuno sa come si chiama, è solo la «nodding lady», la signorina che dice di sì.

 

 

ivanka trump campagna elettorale in florida

Donald Trump continua a pregare le donne di «suburbia» di eleggerlo: «Please like me!, Voglio piacervi! — dice ai comizi —. Ho salvato i vostri maledetti quartieri residenziali dalla criminalità, ok?».

 

Ma la missione impossibile di cercare di fermare il suo crollo dei consensi tra le donne bianche laureate (nel 2016 il 44% votò per lui, ora solo il 30% gli sarebbe rimasto fedele secondo i sondaggi) è affidata soprattutto a Ivanka.

 

La figlia prediletta ha fatto una ventina di tappe nell’ultimo mese e mezzo, soprattutto nelle zone residenziali di dieci Stati in bilico, con un messaggio più soft rispetto a quello di papà. Lui definisce gli scienziati «idioti» e il voto postale una «truffa»? Lei parla di gelati, posa con i bambini vestiti per Halloween, fa visita alle imprenditrici locali. Cerca di mobilitare di nuovo quelle che nel 2016 furono definite le «Ivanka Voters», signore che si identificavano con lei più che con lui.

ivanka trump visita una scuola a miami 2

 

«Io sono una donna bianca laureata e posso assicurarle che il presidente non ha perso il mio voto», mi dice in prima fila Patricia Freeman, 51 anni, igienista dentale di Hollywood (Florida, non California), un quartiere residenziale a un’ora d’auto. «Ivanka è aggraziata, elegante, eloquente, è un’imprenditrice: è quello che ogni donna dovrebbe essere — sospira — e che vorrei essere io». In Michigan, l’altro giorno quando Trump ha detto che Kamala — la vice di Joe Biden — non deve diventare presidente, la folla ha gridato: «Ivanka!».

LA NODDING LADY DI TRUMP

 

A Sarasota, città saldamente repubblicana, altra tappa della first daughter martedì in Florida, la stampa locale scrive che c’erano 3.500 persone ad aspettarla davanti a un porticciolo di barche a vela: soprattutto donne. Però, a Miami gran parte delle 2.672 sedie del Bayfront Amphitheatre erano vuote.

 

ivanka trump con la mascherina

La figlia non attira quanto papà. Leslie Panter, 50 anni, che gira per gli eventi trumpiani con due amiche («tanto sono disoccupata»), spiega non è qui «per Ivanka» (anche se «certo è brillante... come pure suo fratello Don Jr») ma «per appoggiare il mio presidente». Persino Patricia ci mostra sul cellulare le foto di un altro comizio, in Georgia, dove invece c’era Donald Trump: «Ero proprio dietro di lui (parzialmente coperta da un bambino con la parrucca arancione, ndr) e lì, sì, c’era una gran folla».

 

Eccitante, imprevedibile, «divertente» — parole che le signore, le quali nel frattempo hanno riposto in borsa le mascherine, usano per definire lui — non si applicano alla figlia. Prima del discorso di 30 minuti, Ivanka ha preso un cafecito al ristorante cubano Versailles, tappa obbligata dei repubblicani, e ha visitato una scuola a Little Havana indossando una mascherina a strisce azzurre con le perline.

donald trump con ivanka e melania

 

Ne ha molte, abbinate agli abiti, ma quando ne ha promosso l’uso sui social lo scorso luglio, i fan papà l’hanno insultata: «Non siamo stati creati per avere quella cosa in faccia, toglitela».

 

donald e ivanka trump

La vicegovernatrice Jeanette Nuñez nel presentarla accenna un passo di danza, mentre Ivanka è rigida nel suo abito bianco da mille euro «riciclato», scrivono i tabloid, nel senso che l’aveva già messo in Africa, forse un tentativo d’essere meno alla moda vista la crisi. «Ho un messaggio da mio padre — esordisce così —: l’America non sarà mai un Paese socialista». Ivanka la messaggera, l’ambasciatrice, ma forse è troppo presto per parlare di Ivanka 2024.

donald ivanka eric e donald junior trumpivanka trump visita una scuola a miami 1ivanka trump con la mascherinaivanka trump campagna elettorale in florida 8melania trump sorride a ivanka (per finta)lo sguardo di melania trump dopo aver salutato ivanka lo sguardo gelido di melania trump ivanka e tiffany trump con la mascherinaivanka trump in campagna elettorale a fort myers 3ivanka trump eric e ivanka trump nel pubblico del primo dibattito trump biden ivanka trump campagna elettorale in florida 6ivanka trump in campagna elettorale a fort myers 2ivanka trump visita una scuola a miamiivanka trump in campagna elettorale a fort myers 6ivanka trump campagna elettorale in florida 3ivanka trump campagna elettorale in florida 1ivanka trump in campagna elettorale a fort myers 4ivanka trump in campagna elettorale a fort myers 5ivanka trump campagna elettorale in florida 4ivanka trump in campagna elettorale a fort myers 1ivanka trump campagna elettorale in florida 7ivanka trump visita una scuola a miami 3ivanka trump visita una scuola a miami 4pubblico al comizio di ivanka trumpivanka trump incontra il cantante pitbull a miamiLA NODDING LADY DI TRUMP

Ultimi Dagoreport

francesco milleri andrea orcel carlo messina nagel donnet generali caltagirone

DAGOREPORT - COSA FRULLA NELLA TESTA DI FRANCESCO MILLERI, GRAN TIMONIERE DEGLI AFFARI DELLA LITIGIOSA DINASTIA DEL VECCHIO? RISPETTO ALLO SPARTITO CHE LO VEDE DA ANNI AL GUINZAGLIO DI UN CALTAGIRONE SEMPRE PIÙ POSSEDUTO DAL SOGNO ALLUCINATORIO DI CONQUISTARE GENERALI, IL CEO DI DELFIN HA CAMBIATO PAROLE E MUSICA - INTERPELLATO SULL’OPS LANCIATA DA MEDIOBANCA SU BANCA GENERALI, MILLERI HA SORPRESO TUTTI RILASCIANDO ESPLICITI SEGNALI DI APERTURA AL “NEMICO” ALBERTO NAGEL: “ALCUNE COSE LE HA FATTE… LUI STA CERCANDO DI CAMBIARE IL RUOLO DI MEDIOBANCA, C’È DA APPREZZARLO… SE QUESTA È UN’OPERAZIONE CHE PORTA VALORE, ALLORA CI VEDRÀ SICURAMENTE A FAVORE” – UN SEGNALE DI DISPONIBILITÀ, QUELLO DI MILLERI, CHE SI AGGIUNGE AGLI APPLAUSI DELL’ALTRO ALLEATO DI CALTARICCONE, IL CEO DI MPS, FRANCESCO LOVAGLIO - AL PARI DELLA DIVERSITÀ DI INTERESSI BANCARI CHE DIVIDE LEGA E FRATELLI D’ITALIA (SI VEDA L’OPS DI UNICREDIT SU BPM), UNA DIFFORMITÀ DI OBIETTIVI ECONOMICI POTREBBE BENISSIMO STARCI ANCHE TRA GLI EREDI DELLA FAMIGLIA DEL VECCHIO RISPETTO AL PIANO DEI “CALTAGIRONESI’’ DEI PALAZZI ROMANI…

sergio mattarella quirinale

DAGOREPORT - DIRE CHE SERGIO MATTARELLA SIA IRRITATO, È UN EUFEMISMO. E QUESTA VOLTA NON È IMBUFALITO PER I ‘’COLPI DI FEZ’’ DEL GOVERNO MELONI. A FAR SOBBALZARE LA PRESSIONE ARTERIOSA DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA SONO STATI I SUOI CONSIGLIERI QUIRINALIZI - QUANDO HA LETTO SUI GIORNALI IL SUO INTERVENTO A LATINA IN OCCASIONE DEL PRIMO MAGGIO, CON LA SEGUENTE FRASE: “TANTE FAMIGLIE NON REGGONO L'AUMENTO DEL COSTO DELLA VITA. SALARI INSUFFICIENTI SONO UNA GRANDE QUESTIONE PER L'ITALIA”, A SERGIONE È PARTITO L’EMBOLO, NON AVENDOLE MAI PRONUNCIATE – PER EVITARE L’ENNESIMO SCONTRO CON IL GOVERNO DUCIONI, MATTARELLA AVEVA SOSTITUITO AL VOLO ALCUNI PASSI. PECCATO CHE IL TESTO DELL’INTERVENTO DIFFUSO ALLA STAMPA NON FOSSE STATO CORRETTO DALLO STAFF DEL COLLE, COMPOSTO DA CONSIGLIERI TUTTI DI AREA DEM CHE NON RICORDANO PIU’ L’IRA DI MATTARELLA PER LA LINEA POLITICA DI ELLY SCHLEIN… - VIDEO

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - BUM! ECCO LA RISPOSTA DI CALTAGIRONE ALLA MOSSA DI NAGEL CHE GLI HA DISINNESCATO LA CONQUISTA DI GENERALI - L’EX PALAZZINARO STA STUDIANDO UNA CONTROMOSSA LEGALE APPELLANDOSI AL CONFLITTO DI INTERESSI: È LEGITTIMO CHE SIA IL CDA DI GENERALI, APPENA RINNOVATO CON DIECI CONSIGLIERI (SU TREDICI) IN QUOTA MEDIOBANCA, A DECIDERE SULLA CESSIONE, PROPRIO A PIAZZETTA CUCCIA, DI BANCA GENERALI? - LA PROVA CHE IL SANGUE DI CALTARICCONE SI SIA TRASFORMATO IN BILE È NELL’EDITORIALE SUL “GIORNALE” DEL SUO EX DIPENDENTE AL “MESSAGGERO”, OSVALDO DE PAOLINI – ECCO PERCHÉ ORCEL HA VOTATO A FAVORE DI CALTARICCONE: DONNET L’HA INFINOCCHIATO SU BANCA GENERALI. QUANDO I FONDI AZIONISTI DI GENERALI SI SONO SCHIERATI A FAVORE DEL FRANCESE (DETESTANDO IL DECRETO CAPITALI DI CUI CALTA È STATO GRANDE ISPIRATORE CON FAZZOLARI), NON HA AVUTO PIU' BISOGNO DEL CEO DI UNICREDIT – LA BRUCIANTE SCONFITTA DI ASSOGESTIONI: E' SCESO IL GELO TRA I GRANDI FONDI DI INVESTIMENTO E INTESA SANPAOLO? (MAGARI NON SI SENTONO PIÙ TUTELATI DALLA “BANCA DI SISTEMA” CHE NON SI SCHIERERÀ MAI CONTRO IL GOVERNO MELONI)

giorgia meloni intervista corriere della sera

DAGOREPORT - GRAN PARTE DEL GIORNALISMO ITALICO SI PUÒ RIASSUMERE BENE CON L’IMMORTALE FRASE DELL’IMMAGINIFICO GIGI MARZULLO: “SI FACCIA UNA DOMANDA E SI DIA UNA RISPOSTA” -L’INTERVISTA SUL “CORRIERE DELLA SERA” DI OGGI A GIORGIA MELONI, FIRMATA DA PAOLA DI CARO, ENTRA IMPERIOSAMENTE NELLA TOP PARADE DELLE PIU' IMMAGINIFICHE MARZULLATE - PICCATISSIMA DI ESSERE STATA IGNORATA DAI MEDIA ALL’INDOMANI DELLE ESEQUIE PAPALINE, L’EGO ESPANSO DELL’UNDERDOG DELLA GARBATELLA, DIPLOMATA ALL’ISTITUTO PROFESSIONALE AMERIGO VESPUCCI, È ESPLOSO E HA RICHIESTO AL PRIMO QUOTIDIANO ITALIANO DUE PAGINE DI ‘’RIPARAZIONE’’ DOVE SE LA SUONA E SE LA CANTA - IL SUO EGO ESPANSO NON HA PIÙ PARETI QUANDO SI AUTOINCORONA “MEDIATRICE” TRA TRUMP E L'EUROPA: “QUESTO SÌ ME LO CONCEDO: QUALCHE MERITO PENSO DI POTER DIRE CHE LO AVRÒ AVUTO COMUNQUE...” (CIAO CORE!)

alessandro giuli bruno vespa andrea carandini

DAGOREPORT – CHI MEGLIO DI ANDREA CARANDINI E BRUNO VESPA, GLI INOSSIDABILI DELL’ARCHEOLOGIA E DEL GIORNALISMO, UNA ARCHEOLOGIA LORO STESSI, POTEVANO PRESENTARE UN LIBRO SULL’ANTICO SCRITTO DAL MINISTRO GIULI? – “BRU-NEO” PORTA CON SÉ L’IDEA DI AMOVIBILITÀ DELL’ANTICO MENTRE CARANDINI L’ANTICO L’HA DAVVERO STUDIATO E CERCA ANCORA DI METTERLO A FRUTTO – CON LA SUA PROSTRAZIONE “BACIAPANTOFOLA”, VESPA NELLA PUNTATA DI IERI DI “5 MINUTI” HA INANELLATO DOMANDE FICCANTI COME: “E’ DIFFICILE PER UN UOMO DI DESTRA FARE IL MINISTRO DELLA CULTURA? GIOCA FUORI CASA?”. SIC TRANSIT GLORIA MUNDI – VIDEO