I ‘CONTI’ NON TORNANO - CHE RAPPORTO C’È TRA IL SENATORE PDL RICCARDO CONTI, L’ENPAP E MASSIMO CAPUTI, IL CONSIGLIERE CHE GESTIVA IL FONDO PER CONTO DI INTESA SANPAOLO? - COME MAI L’ENPAP HA ACQUISTATO A UN INCREDIBILE SOVRAPPREZZO IL PALAZZO DA CONTI, E NON INVECE DAL PRIMO PROPRIETARIO? QUAL È STATO L'AFFARE PER L’ENPAP? - TUTTO SULLA PAROLA: CONTI VERSA LA PRIMA RATA AL VENDITORE CAPUTI SOLO DOPO AVER INCASSATO DAL COMPRATORE!...

Alberto Custodero per "la Repubblica"

Compra un palazzo nel cuore di Roma a 26,5 milioni di euro. E lo stesso giorno lo rivende a 44,5 milioni. In sole 24 ore il senatore del Pdl Riccardo Conti (membro della 6ª Commissione permanente "Finanze e tesoro"), ha avuto un utile di 18 milioni.

L'operazione immobiliare - svelata dal Tg La7 di Enrico Mentana - è ora al vaglio della magistratura. L'immobile oggetto dell'acquisto con rivendita lampo si trova nel cuore di Roma, in via della Stamperia 64, a un passo dalla Fontana di Trevi.

Quei 3900 metri quadri distribuiti su 5 piani (seminterrati compresi), sono destinati ad ospitare la nuova sede dell'Enpap, l'Ente nazionale di previdenza e assistenza per gli psicologi. Ecco come s'è articolata la transazione commerciale. Il 31 gennaio 2011 la società a responsabilità limitata "Estate 2" di Brescia, amministratore unico il senatore Conti - capitale sociale appena 73 mila euro - compra il lussuoso edificio dal "Fondo Omega" al prezzo di 26,5 milioni.

È, questo, un fondo immobiliare gestito dalla Fimit di Massimo Caputi per conto di Intesa San Paolo. Immediatamente dopo aver fissato il prezzo, scatta la rivendita dalla srl bresciana all'ente di previdenza degli psicologi presieduto da un paio d'anni dallo specialista friulano Angelo Arcicasa: nella giornata il valore lievita grazie una "plusvalenza" di 18 milioni. Costo finale per metro quadro, dunque, 14 mila euro, forse esagerato anche per una zona come i dintorni della Fontana di Trevi.

L'Iva al 20 per cento porta il prezzo finale del fulmineo passaggio di proprietà, per l'Enpap, a 54 milioni. Come mai tutta quella fretta? E perché il "fondo Omega", costituito nel 2008 per valorizzare nell'arco di un triennio le 300 proprietà immobiliari del Gruppo, "valorizza" il palazzo di via della Stamperia "svendendolo" a 26,5 milioni? Possibile che non sapessero- alla Fimit, al "fondo Omega" e ai vertici di Intesa San Paolo - che lo stesso giorno il senatore Conti se lo sarebbe rivenduto agli psicologi a quasi il doppio?

Un vero colpo da maestro, per Conti, se si considera che la sua società ha fatto un business di 18 milioni in un solo giorno senza tirare fuori un euro dalle sue casse. E senza aver fornito alcuna garanzia per il venditore. Grazie a chissà quali accordi con Fimit, la proprietà, infatti, gli viene trasferita sulla parola: Conti verserà i primi 5 milioni al venditore solo il 3 febbraio 2011, due giorni dopo averne incassati sette dall'Enpap.

Con la stessa anomale formula sulla fiducia (prima l'incasso dalla vendita, poi il pagamento per l'acquisto), il parlamentare ha poi onorato le restanti tranche. Resta da capire quali rapporti ci siano stati tra il senatore Pdl e il presidente degli psicologi: come mai Arcicasa ha acquistato a un incredibile sovrapprezzo il palazzo da Conti, e non invece dal primo proprietario?

Qual è stato l'affare per l'ente da lui presieduto? Ovviamente, gli attori di questa triangolazione commerciale milionaria perfezionata in giornata offrono la loro versione. «L'immobile in questione - precisa Massimo Caputi, consigliere delegato della Fimit che gestiva il fondo Omega - è stato comprato da Omega per 16 milioni e poi rivenduto a 26 milioni alla Estate 2 srl di Brescia».

«L'immobile - aggiunge Caputi - era inagibile e dunque necessitava di ampia ristrutturazione. Chi lo ha comprato potrebbe aver fatto un preliminare di vendita a una cifra più alta comprendendo la ristrutturazione comprensiva di arredamento che costa circa 2000 euro al metro.

Essendo circa 4mila metri quadri, il prezzo finale di vendita ristrutturato sarebbe intorno a 10mila euro al metro quadro, valore compatibile con quella zona». Omega, conclude il consigliere Fimit, dice di aver incassato il prezzo di 26 milioni non appena si sono verificate le cosiddette «condizioni di avveramento che necessitano per gli immobili che hanno più di 50 anni».

 

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