renzi duce

I FUMI ONIRICI DEL DUCETTO: UNA MANOVRA SENZA TASSE (E GENTILONI ALZA L’IVA), LA COMMISSIONE SULLE BANCHE CONTRO D’ALEMA (MA DECADE CON LE ELEZIONI), “E SE VADO AL BALLOTTAGGIO PER LA SEGRETERIA, ORLANDO ED EMILIANO NON SI UNIRANNO CONTRO DI ME” (#MATTEOSTAISERENO) – RENZI MANDA LOTTI AL PROCESSO DEL GRUPPO PD

 

Amedeo La Mattina per la Stampa

matteo renzi assemblea pdmatteo renzi assemblea pd

 

Renzi è arrivato ieri mattina a Roma in treno da Firenze e ha subito incontrato il capogruppo al Senato Luigi Zanda. «Andiamo dritti al voto sulla mozione di sfiducia. Non dobbiamo non temere nulla. Prima si vota meglio è. Non dobbiamo dare l' idea di volere rinviare», gli ha detto. Così la sfiducia dei 5 Stelle a Luca Lotti è stata calendarizzata al Senato per il 15 marzo.

 

luca lotti maria elena boschi al quirinaleluca lotti maria elena boschi al quirinale

Poi l' ex premier ha visto l' altro capogruppo, Ettore Rosato: gli ha chiesto di convocare al più presto l' assemblea dei deputati, come vuole Francesco Boccia, sostenitore della candidatura di Michele Emiliano, per ascoltare il ministro dello Sport sulla vicenda Consip. «Luca ci andrà volentieri e avrà molte cose da dire». L' ex premier spiega ai suoi più stretti collaboratori che non bisogna avere paura di nulla e di nessuno, che bisogna anzi andare all' attacco perché non c' è nulla da nascondere. «Sono altri che hanno scheletri nell' armadio», precisa il leader dei Democratici che non a caso ieri ha rilanciato, con un articolo sul Sole 24 ore, la richiesta di istituire la commissione d' inchiesta sul sistema bancario.

DALEMA RENZIDALEMA RENZI

 

«Aspettiamo con curiosità - scrive Renzi - che il Parlamento approvi la commissione di inchiesta sulle banche. Sarà interessante per capire le vere responsabilità. Per me la trasparenza è un concetto irrinunciabile. Spero lo sia anche per tutti gli altri partiti e soggetti coinvolti». Renzi vuole indagare sull' acquisizione della Banca 121, istituto del Salento (ex feudo elettorale di D' Alema), di Antonveneta, pagata circa 9 miliardi di euro dal Monte dei Paschi. E poi sollevare il velo su Banca popolare di Vicenza e Veneto Banca, sui «comportamenti scorretti dei vertici degli istituti per troppo tempo sottovalutati o tollerati, anche a livello locale».

SHARON STONE TESTIMONIAL PER BANCA 121SHARON STONE TESTIMONIAL PER BANCA 121

 

Renzi mette la Lega nel mirino e quando parla di dodici mesi di lavoro per la commissione d' inchiesta ammette che si andrà a votare nel 2018 e di aver rinunciato alle elezioni anticipate. Parlando con i suoi collaboratori, spiega di essere tranquillo nel suo rapporto con Gentiloni. È sicuro che non verranno alzate le tasse. Gentiloni ha fatto di più: il premier ha prospettato la riduzione delle tasse sul costo del lavoro. Per Renzi questa è la condizione migliore per fare una campagna congressuale all' attacco e affrontare le elezioni nel 2018 con un messaggio positivo e forte: si riducono le tasse e si crea nuova occupazione.

 

gentiloni padoan1gentiloni padoan1TIZIANO E MATTEO RENZITIZIANO E MATTEO RENZI

La vicenda giudiziaria Consip oggi lo preoccupa di meno. È sicuro che babbo Tiziano non abbia commesso reati. Ma è stato il figlio a chiedere al padre di annullare l' assemblea del Pd a Rignano e, soprattutto (anche in maniera ruvida), di tenere d' ora in poi un profilo più basso. «Avanti con determinazione», è il messaggio che ieri Renzi ha dato alle truppe. «Se qualcuno pensava di farmi calare la testa ha sbagliato di grosso», ripete. Ma c' è una cosa che Renzi non riesce a digerire: l' atteggiamento degli scissionisti bersaniani che non voteranno la mozione di sfiducia, ma chiedono a Gentiloni di togliere le deleghe a Lotti.

VASCO ERRANI BERSANIVASCO ERRANI BERSANI

 

È come chiederne le dimissioni. Renzi ricorda quando sul banco degli accusati finì Vasco Errani (anche lui scissionista) e lui lo difese. E quando Errani venne assolto lo nominò commissario per il terremoto. «Avanti senza tentennamenti». Anche sulla sua candidatura a segretario Pd Renzi dice di essere tranquillo.

EMILIANOEMILIANO

 

OVAZIONE PER ANDREA ORLANDOOVAZIONE PER ANDREA ORLANDO

Ha in mano un sondaggio sulle primarie che lo vede quasi a 65%. Ha perso solo due punti con la vicenda Consip. Emiliano è al 20, Orlando al 15. Se poi le cose dovessero proprio andare male e non raggiungesse il 50%, «c' è sempre la possibilità essere eletto segretario nell' Assemblea nazionale». Non crede che si potranno sommare i voti dei delegati di Emiliano e Orlando: due minoranze che eleggono un segretario è una cosa che non si è mai vista.

 

Ultimi Dagoreport

marina pier silvio berlusconi giorgia meloni antonio tajani quirinale alfredo mantovano

DAGOREPORT - NON CI SARÀ ALCUNA ROTTURA TRA MARINA E PIER SILVIO: NONOSTANTE LA NETTA CONTRARIETÀ ALLA DISCESA IN POLITICA DEL FRATELLINO, SE DECIDESSE, UN GIORNO, DI PRENDERE LE REDINI DI FORZA ITALIA, LEI LO SOSTERRÀ. E L’INCONTRO CON LA CAVALIERA, SOLLECITATO DA UN ANTONIO TAJANI IN STATO DI CHOC PER LE LEGNATE RICEVUTE DA UN PIER SILVIO CARICATO A PALLETTONI, È SALTATO – LA MOLLA CHE FA VENIRE VOGLIA DI EMULARE LE GESTA DI PAPI E DI ‘’LICENZIARE’’ IL VERTICE DI FORZA ITALIA È SALTATA QUANDO IL PRINCIPE DEL BISCIONE HA SCOPERTO IL SEGRETO DI PULCINELLA: TAJANI SOGNA DI DIVENTARE PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA NEL 2029, INTORTATO DA GIORGIA MELONI CHE HA PROMESSO I VOTI DI FRATELLI D’ITALIA. UN SOGNO DESTINATO A SVANIRE QUANDO L’EX MONARCHICO SI RITROVERÀ COME CANDIDATO AL QUIRINALE UN ALTRO NOME CHE CIRCOLA NEI PALAZZI DEL POTERE ROMANO, QUELLO DI ALFREDO MANTOVANO…

giorgia meloni alfredo mantovano francesco lollobrigida carlo nordio andrea giambruno

DAGOREPORT - NON SI PUO' DAVVERO MAI STARE TRANQUILLI: MANTOVANO, IL SAVONAROLA DI PALAZZO CHIGI – D'ACCORDO CON GIORGIA MELONI, PRESA LA BACCHETTA DEL FUSTIGATORE DI OGNI FONTE DI ''DISSOLUTEZZA'' E DI ''DEPRAVAZIONE'' SI È MESSO IN TESTA DI DETTARE L’ORTODOSSIA MORALE  NON SOLO NEL PARTITO E NEL GOVERNO, MA ANCHE SCONFINANDO NEL ''DEEP STATE''. E CHI SGARRA, FINISCE INCENERITO SUL "ROGO DELLE VANITÀ" - UN CODICE ETICO CHE NON POTEVA NON SCONTRARSI CON LA VIVACITÀ CAZZONA DI ALCUNI MELONIANI DI COMPLEMENTO: CI SAREBBE LO SGUARDO MORALIZZATORE DI MANTOVANO A FAR PRECIPITARE NEL CONO D’OMBRA PRIMA ANDREA GIAMBRUNO E POI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA – IL PIO SOTTOSEGRETARIO PERÒ NON DORME SONNI TRANQUILLI: A TURBARLI, IL CASO ALMASRI E IL TURBOLENTO RAPPORTO CON I MAGISTRATI, MARTELLATI A TUTTA CALLARA DA RIFORME E PROCURE ALLA FIAMMA...

pier silvio berlusconi silvia toffanin

L’IMPRESA PIÙ ARDUA DI PIER SILVIO BERLUSCONI: TRASFORMARE SILVIA TOFFANIN IN UNA STAR DA PRIMA SERATA - ARCHIVIATA LA FAVOLETTA DELLA COMPAGNA RESTIA ALLE GRANDI OCCASIONI, PIER DUDI HA AFFIDATO ALL'EX LETTERINA DELLE SUCCULENTI PRIME SERATE: OLTRE A “THIS IS ME”, CON FASCINO E MARIA DE FILIPPI A MUOVERE I FILI E SALVARE LA BARACCA, C'E' “VERISSIMO” CHE OCCUPERÀ TRE/QUATTRO PRIME SERATE NELLA PRIMAVERA 2026. IL PROGRAMMA SARÀ PRODOTTO DA RTI E VIDEONEWS CON L’OK DELLA FASCINO A USARE LO “STUDIO-SCATOLA" UTILIZZATA DA MAURIZIO COSTANZO NEL FORMAT “L’INTERVISTA” - COSA C'E' DIETRO ALLE MANOVRE DI PIER SILVIO: E' LA TOFFANIN A COLTIVARE L'AMBIZIONE DI DIVENTARE LA NUOVA DIVA DI CANALE 5 (CON I CONSIGLI DELLA REGINA DE FILIPPI) O È LA VOLONTÀ DEL COMPAGNO DI INCORONARLA A TUTTI I COSTI, COME UN MIX DI LILLI GRUBER E MARA VENIER? 

wang

DAGOREPORT - CICLONE WANG SUL FESTIVAL DI RAVELLO! - PERCHÉ NEGARLO? E' COME VEDERE GIORGIA MELONI COL FAZZOLETTO ROSSO AL COLLO E ISCRITTA ALL’ASSOCIAZIONE DEI PARTIGIANI - YUJA WANG, LA STELLA PIU' LUMINOSA DEL PIANISMO CLASSICO, ENTRA IN SCENA STRIZZATA IN UN VESTITINO DI PAILLETTES CHE SCOPRE LE COSCE FINO ALL'INGUINE, TACCHI “ASSASSINI” E LA SCHIENA NUDA FINO ALL’OSSO SACRO. MA NON STIAMO ASSISTENDO ALLE SCIOCCHEZZE DA DISCOTECA DI CERTE “ZOCCOLETTE” DEL POP IN PREDA A SFOGHI DI TETTE, SCARICHI DI SEDERONI, SCONCEZZE DA VESPASIANO; NO, SIAMO NEL MONDO AUSTERO E SEVERO DEI CONCERTI DI “CLASSICA”: RACHMANINOFF, PROKOFIEV, MOZART, CHOPIN, CAJKOVSKIJ. MA ALLA WANG BASTA UN MINUTO PER FAR “SUONARE” LE COSCE DESNUDE METTENDOLE AL SERVIZIO DELLE EMOZIONI E DELL’INTERPRETAZIONE MUSICALE, CONFERMANDO IN PIENO LE PAROLE DI LUDWIG VON BEETHOVEN: “LA MUSICA È LA MEDIATRICE TRA LA VITA SPIRITUALE E LA VITA SENSUALE” - VIDEO