LA SAIPEM L’ULTIMA? IL GIALLO DELLE TANGENTI PETROLIFERE: NELL’INCHIESTA PER CORRUZIONE INTERNAZIONALE SULL’ENI SPUNTA IL NOME DI BAFFINO D’ALEMA, MA POI TUTTI SMENTISCONO. E LUI NON È INDAGATO

Luigi Ferrarella per "Il Corriere della Sera"

 

MASSIMO D'ALEMA OTRICOLI PRESENTAZIONE DEL SUO VINOMASSIMO D'ALEMA OTRICOLI PRESENTAZIONE DEL SUO VINO

«Lei (Pietro Varone, ex direttore operativo di Saipem, ndr ) ricorda di aver parlato con Tullio Orsi (ex presidente di Saipem, ndr ), nel periodo in cui quest’ultimo si trovava in Dubai (primavera 2010, ndr ), di commissioni ricollegate a contratti in Qatar e di un possibile interesse di Massimo D’Alema rispetto a tale affare?». «Escludo di aver detto questa cosa a Orsi». ?

 

Per la prima volta, nelle varie inchieste sulle presunte corruzioni internazionali contestate dalla Procura di Milano all’Eni, almeno in apparenza compare l’evocazione di un interesse di politici italiani. Ma la circostanza è in concreto doppiamente spiazzante. Perché il nome di D’Alema sembra buttato lì da chi lo fa, a freddo, senza pertinenza con il contesto della parte restante del verbale.

PAOLO SCARONI GIANCARLO ELIA VALORI MASSIMO DALEMA PAOLO SCARONI GIANCARLO ELIA VALORI MASSIMO DALEMA

 

E perché sul nome di D’Alema, che risulta totalmente estraneo all’indagine, si consuma un secco contrasto tra Orsi e Varone, cioè tra le due maggiori fonti dichiarative nell’inchiesta sul pagamento tra il 2007 e il 2010 di tangenti per 197 milioni di euro da Saipem (interessata a contratti petroliferi per 8 miliardi) a una società di Dubai dell’intermediario Farid Bedjaoui, fiduciario di politici algerini, quali l’allora ministro dell’energia Chekib Kelil. ?

 

Il nome di D’Alema affiora di colpo quando Orsi parla non dell’Algeria ma del Qatar, in un passo dell’interrogatorio del 12 dicembre 2012 fino ad ora non noto perché coperto da omissis nel deposito degli atti fatto ieri dai pubblici ministeri De Pasquale-Palma-Baggio in vista dell’«incidente probatorio» in cui Orsi e Varone saranno controinterrogati l’1 e 2 dicembre davanti alla gip Ferraro dai difensori degli altri indagati, tra i quali ci sono l’ex numero uno di Eni, Paolo Scaroni, e le società Eni e Saipem. ?

pietro varonepietro varone

 

«In occasione del matrimonio» di una manager che, a detta di Orsi, Varone aveva fatto assumere dal mediatore algerino Bedjaoui, «Varone mi disse che aveva un appuntamento con un emiro del Qatar e mi chiese di conoscerlo perché era lo sponsor di Saipem in Qatar. Io effettivamente incontrai questa persona, che in questo momento non ricordo come si chiami, ma cercherò di rintracciare tra i miei appunti.

 

Dopo l’incontro, Varone mi spiegò che c’era stata una situazione critica con l’emiro, il quale era molto arrabbiato. Mi spiegò che una spartizione di denaro collegata a contratti in Qatar era andata in crisi per motivi che non mi furono detti.

 

SAIPEM ALGERIA SAIPEM ALGERIA

Mi disse che in quella vicenda spartitoria avrebbe dovuto ricevere denaro anche Massimo D’Alema, e il fatto che quest’ultimo fosse rimasto insoddisfatto era il motivo che aveva creato la crisi del rapporto con l’emiro. Io non so se questo fatto corrisponda a verità.

 

In qualche altra occasione Varone mi disse che aveva rapporti con politici: mi fece ad esempio il nome di Franco Frattini ma senza ricollegarlo a questioni economiche». ?Sia D’Alema sia Frattini (anche lui non indagato) sono stati ministri degli Esteri, nel 2010 D’Alema presiedeva il Comitato parlamentare di controllo sui servizi segreti.

 

Ma Varone, richiamato lunedì scorso dai pm smentisce Orsi. Afferma che di vero c’è solo il fatto che «ci siamo incontrati al matrimonio».

franco frattinifranco frattini

 

Orsi, che in quella «primavera 2010 era stato appena trasferito a Dubai per toglierlo dall’Algeria e aveva vissuto questa cosa in modo molto negativo, continuava a parlarmi di lavoro e quindi non escludo che possa aver fatto un accenno a questa storia del Qatar. Io molto spesso lo ascoltavo con poca attenzione, ma non ho un ricordo preciso di questi discorsi, tantomeno d’aver sentito riferimenti a Massimo D’Alema», e «comunque ribadisco che non sono stato certamente io a dirgli di questa storia del Qatar».

 

Solo «per completezza voglio dire che è vero che gli ho menzionato in una occasione di aver incontrato Franco Frattini», ma solo «perché il contratto relativo al Kuwait venne firmato presso il ministero degli Esteri a Roma. Io riferii questa cosa a Orsi che forse l’ha un po’ ingigantita, perché io in realtà ho avuto rapporti con Frattini solo in quell’occasione». ?

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