donald trump doug emhoff kamala harris

CHE FINACCIA PER KAMALA HARRIS: "TRADITA" ANCHE DAL MARITO - LO STUDIO LEGALE IN CUI LAVORA DOUG EMHOFF, MARITO DELL'EX VICEPRESIDENTE DEGLI STATI UNITI, FORNIRÀ SERVIZI LEGALI GRATUITI ALLA CASA BIANCA, PER UN VALORE DI 100 MILIONI DI DOLLARI. UN MODO PER ACCATTIVARSI IL FAVORE DEL PRESIDENTE E NON FINIRE VITTIMA DEI SUOI ORDINI ESECUTIVI (COME È SUCCESSO AD ALTRI CINQUE POTENTI STUDI...)

TRUMP DICHIARA GUERRA A CINQUE STUDI LEGALI, ACCUSE E RICORSI

 

KAMALA HARRIS - DOUGLAS EMHOFF

(AGI) - La guerra è ormai aperta. In due mesi a capo dell'amministrazione americana, Donald Trump ha messo nel mirino già cinque studi legali che in passato avevano rappresentato suoi avversari politici o erano stati coinvolti in cause civili o penali contro di lui. Alcuni hanno deciso di combattere, altri si sono arresi alle pressioni. Nei cinque ordini esecutivi firmati fin qui, il presidente ha revocato agli studi le autorizzazioni di sicurezza necessarie a lavorare con l'esecutivo, ordinato la risoluzione dei contratti governativi e limitato l'accesso agli edifici di Washington ai dipendenti delle aziende.

 

kamala harris Doug Emhoff

Il caso più clamoroso è quello della WilmerHale, l'ex studio legale di Robert Mueller, direttore dell'Fbi dal 2001 al 2013, incaricato nel 2017 di indagare sulle interferenze della Russia nella campagna per le presidenziali del 2016 e i presunti legami con i responsabili della campagna di Trump. L'ordine è stato firmato dal presidente giovedì e due giorni prima era già finita nel mirino la Jenner & Block, per cui aveva lavorato l'ex procuratore Andrew Weissmann, membro di spicco della squadra investigativa di Mueller.

 

 

Trump è stato esplicito. Nel testo dell'ordine esecutivo si citano apertamente i legami di WilmerHale con Mueller, in pensione dallo studio dal 2021, oltre ad accusare l'azienda di lavorare 'pro bono' a sostegno di cause "distruttive" relative all'immigrazione, e di discriminazione razziale.

dibattito tra donald trump e kamala harris 6

 

Le due società hanno presentato ricorso, con cause separate. L'ordine esecutivo di Trump è "un abuso di potere incostituzionale contro gli avvocati, i loro clienti e il sistema legale per costringerli a smettere di criticare l'amministrazione", ha scritto la Jenner & Block. E ieri sera due giudici federali hanno per il momento bloccato le ritorsioni decise da Trump.

 

Il giudice John D. Bates, nominato a suo tempo da George W. Bush, ha vietato all'amministrazione di applicare un ordine che ha definito "preoccupante". Stessa linea nella sentenza sulla WilmerHale emanata dal giudice Richard Leon, anch'egli nominato da Bush: l'ordine dell'amministrazione è "una ritorsione che colpisce la libertà di parola e la difesa legale, o si qualifica come un danno alla Costituzione". Soddisfatto lo studio legale: La decisione "rende giustizia ai nostri diritti fondamentali e quelli dei nostri clienti sanciti dal Primo Emendamento", si legge in una nota.

 

doug emhoff kamala harris cena di gala alla casa bianca

Anche la Perkins Coie ha intentato una causa contro l'amministrazione e ottenuto un ordine restrittivo da un giudice che blocca temporaneamente le sanzioni. Hanno invece scelto la via della conciliazione amichevole altre due società, la Paul Weiss e la Skadden Arps, che hanno stipulato accordi con Trump per evitare sanzioni. Paul Weiss ha accettato di lavorare 'pro bono' per il governo per un totale di 40 milioni di dollari. Più salato il conto per la Skadden Arps: 100 milioni in cause gratuite.

 

L'intesa ha galvanizzato Trump. La Skadden Arps, ha scritto su Truth, fornirà assistenza a veterani e membri delle forze dell'ordine, lavorerà per garantire "l'equità nel nostro sistema giudiziario" e combattere l'antisemitismo. La transazione però non è piaciuta agli associati degli studi. Il presidente di Paul Weiss, Brad Karp, è stato costretto a scrivere ai suoi avvocati per spiegare le ragioni della decisione.

 

jill e joe biden con kamala harris e douglash emhoff

Nel merito, ha assicurato in una lettera trapelata alla stampa, non sarà Trump a decidere per quali cause lavoreranno gratis. Ma sul metodo non c'era scelta: "Trump avrebbe potuto facilmente distruggerci". Stessa linea difensiva ha scelto Jeremy London della Skadden Arps: "Era la via migliore per proteggere i nostri clienti, i nostri dipendenti e la nostra azienda", ha scritto in un'email a tutti gli associati.

 

 

 

I grandi studi legali si piegano

Dal “Corriere della Sera”

 

kamala harris e doug emhoff comprano padelle francesi 2

Uno studio legale potenzialmente minacciato dalle sanzioni dell’amministrazione Trump, e per il quale lavora il marito di Kamala Harris, ha raggiunto un accordo che gli consente di sfuggire alle sanzioni. Lo studio, Willkie Farr&Gallagher, impiega non solo il marito di Harris, Doug Emhoff, ma anche due degli investigatori della Commissione della Camera che indagano sull’assalto al Campidoglio del 6 gennaio 2021 da parte dei sostenitori di Donald Trump. L’accordo prevede che lo studio fornisca 100 milioni di dollari in servizi legali pro bono a cause sostenute da entrambe le parti. Un altro studio legale, Skaddenn, aveva raggiunto un accordo simile con l’amministrazione la scorsa settimana.

donald trump kamala harris donald trump kamala harris trump kamala harris taylor swift

Ultimi Dagoreport

amadeus programmi sul nove like a star chissa chi e la corrida tha cage sukuzi music party

DAGOREPORT: AMADEUS TORNA IN RAI - IL RITORNO A VIALE MAZZINI POTREBBE MATERIALIZZARSI GRAZIE ALLO ZAMPONE DI FIORELLO, CHE NON VEDE L'ORA DI RITROVARE LA SUA "SPALLA" - CON "AMA" AL SUO FIANCO, L'EX ANIMATORE DEI VILLAGGI TURISTICI POTREBBE RINGALLUZZIRSI AL PUNTO DA AFFIANCARLO AL FESTIVALONE DI SANREMO 2027 - L'USCITA DI AMADEUS NON SAREBBE OSTACOLATA DA "NOVE" DI DISCOVERY, ANZI: I DIRIGENTI DELL’EMITTENTE AMERICANA NON VEDONO L’ORA DI RECEDERE DALL’ONEROSISSIMO CONTRATTO QUADRIENNALE CON L’EX DISC JOCKEY - SECONDO GLI “ADDETTI AI LIVORI”, LA CATENA DI FLOP INANELLATA DA "AMA" SUL "NOVE" HA PESATO SUL BILANCIO DI DISCOVERY: PER PUBBLICITÀ INCASSATA E RIMBORSATA PER MANCATO RAGGIUNGIMENTO DELLO SHARE STABILITO NEI CONTRATTI, SI PARLA DI UNA SOMMETTA INTORNO AI 15 MILIONI - A DIFFERENZA DI CROZZA E FAZIO, PERSONAGGI-FORMAT, AMADEUS SENZA UN PROGRAMMA FORTE E LA GIUSTA CORNICE DI UNA EMITTENTE GENERALISTA PRIMARIA COME RAI1, È DESTINATO A SCOMPARIRE NEL MUCCHIO…

giorgia e arianna meloni come le gemelle di shining - fotomontaggio del fatto quotidiano

DAGOREPORT – VI RICORDATE QUANDO GIORGIA MELONI DEFINIVA LA SORELLA ARIANNA UNA “PRIVATA CITTADINA SENZA INCARICHI”? DIMENTICATELO: È IN CORSO UN TENTATIVO DI TRASFORMARE LA PRIMOGENITA DI ANNA PARATORE IN UNA POLITICA NAVIGATA. ECCO COME NASCE L’IMBARAZZANTE NTERVISTA RILASCIATA OGGI DALL'EX MOGLIE DI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA AL “CORRIERE DELLA SERA”, IN CUI ARIANNA RICORDA QUANDO “GUIDAVA IL CAMION NEI VICOLI DI ROMA” PER IL PARTITO, E RIVENDICA: “DA 30 ANNI SIAMO IN POLITICA” – LA FIAMMA MAGICA VUOLE TOGLIERLE L’ETICHETTA DI “SORELLA D’ITALIA”. IL GUAIO È CHE ‘GNA FA: L’UNICO PREGIO CHE ANCHE I COLLEGHI DI PARTITO LE RICONOSCONO È… LA SOMIGLIANZA ALLA SORELLA

del vecchio la stampa angelucci elkann

DAGOREPORT - NON SI STA MAI TRANQUILLI: AL RISIKO FINANZIARIO (MPS-MEDIOBANCA) FINITO TRA LE CARTE DELLA PROCURA DI MILANO, ORA SI AGGIUNGE IL RISIKO EDITORIALE: LA VENDITA DI ‘’’REPUBBLICA’’ E ‘’STAMPA’’ AL GRECO KYRIAKOU DIVENTA, GIORNO DOPO GIORNO, UN BORDELLO DI VOCI E RUMORS - C’È CHI ASSICURA CHE LO SBARCO DEL GRECO NON VADA ASSOLUTAMENTE A GENIO AL BOSS DELL’IMPERO MEDIASET, PIER SILVIO BERLUSCONI – CHI SPIFFERA DI UN PRESUNTO INTERESSAMENTO DELLA FAMIGLIA ANGELUCCI, EDITORE DE “IL GIORNALE” E DI “LIBERO”, ALL’ACQUISIZIONE DEL QUOTIDIANO “LA STAMPA”, CHE ELKANN HA MESSO IN VENDITA PER LA SOMMETTA DI 65 MILIONI DI EURO, CHE NON RIENTREREBBE NEL PERIMETRO DEL GRECO CON L’ANTENNA. MA PER IL BOSS DELLA SANITÀ CARO AL GOVERNO L’UNICO MODO DI COMPRARI ''LA STAMPA'' È ALL’EDICOLA: ELKANN NON GLIELO VENDERÀ MAI - A PROPOSITO DI EDITORIA COME ULTIMA UMANA VOLUTTÀ, SI VOCIFERA CHE LEONARDINO DEL VECCHIO VOGLIA COMPRARSI NIENTEMENO CHE “IL FATTO QUOTIDIANO” (DAVVERO URGE LA RIAPERTURA DEI MANICOMI…)

giancarlo giorgetti luigi lovaglio milleri francesco gaetano caltagirone

SUL CASO MPS-MEDIOBANCA, L'ARTICOLO-BOMBA DEL GIORNO È SUL "CORRIERE", DA CUI SI EVINCE CHE LE DICHIARAZIONI RILASCIATE ALLA CONSOB DA CALTAGIRONE E DAL MINISTRO GIORGETTI SONO IN APERTO CONTRASTO - E’ LO STESSO IMPRENDITORE ROMANO AD AMMETTERE CHE IL MINISTRO LEGHISTA SONDÒ ALCUNI POTENZIALI INVESTITORI NELLE SETTIMANE PRECEDENTI ALLA OSCURA “GARA” CHE FECE INTASCARE IL 15% DI MPS, IN MANO AL TESORO, AL QUARTETTO DELFIN-CALTAGIRONE-ANIMA-BPM - UNA VERSIONE IN APERTO CONFLITTO CON QUELLA DI GIORGETTI, CHE IL 29 LUGLIO 2025 ALLA CONSOB DISSE: “NON C’È STATA ALCUNA INTERLOCUZIONE, CONTATTO O SCAMBIO” - A QUESTO PUNTO, CHI RISCHIA DI FINIRE NEI GUAI CON LA PROCURA DI MILANO NON SONO SOLO I “FURBETTI DEL CONCERTINO”, MA LA STESSA CONSOB GUIDATA DA PAOLO SAVONA CHE, COME AUTORITÀ DI VIGILANZA DEL MERCATO FINANZIARIO, NON HA RILEVATO NEL SUO DOCUMENTO DI “ASSOLUZIONE” SULLA PRESUNTA CONCERTAZIONE DEI CALTA-MELONI, NESSUNA DISCORDANZA TRA LE DICHIARAZIONI DI CALTAGIRONE E DI GIORGETTI…

la scala opera attilio fontana ignazio la russa daniela santanche santanchè matteo salvini

A PROPOSITO DI… QUANTO PIACE LA MATRICIANA ROMANA - IL FORFAIT DELLE ISTITUZIONI ALLA PRIMA DELLA SCALA, IVI COMPRESO LA SECONDA CARICA DELLO STATO, IL SICULO-MILANESE IGNAZIO LA RUSSA, HA SPINTO IL GOVERNATORE DEL PIRELLONE LOMBARDO, ATTILIO FONTANA, INDOSSATI I PANNI DI NOVELLO ALBERTO DA GIUSSANO A DICHIARARE: “ANCHE SE TUTTI APPREZZIAMO LA MATRICIANA, IL NORD DÀ FASTIDIO” – DÀ COSÌ FASTIDIO CHE NEL GOVERNO DELLA “PULZELLA” DELLA GARBATELLA, SIEDONO BEN 6 MINISTRI “LUMBARD” SU 24. E BEN 5 SONO DELLA LEGA – A RISPONDERE A FONTANA, CI HA PENSATO IL RODOMONTE DEL CARROCCIO, SALVINI: “TRA UNA MATRICIANA E UNA CARBONARA TROVI I SOLDI PER SISTEMARE LE CASE POPOLARI”…

pam bondi

DAGOREPORT - COME MAI L’INFORMAZIONE ITALICA SI È TOTALMENTE DISINTERESSATA DELLO SBARCO A ROMA DEL MINISTRO DELLA GIUSTIZIA, LA FOSFORESCENTE SESSANTENNE PAM BONDI, ARRIVATA CON TANTO DI AEREO DI STATO IL 10 DICEMBRE? - EPPURE LA FEDELISSIMA DI TRUMP NON SI È TENUTA NASCOSTA: HA ALLOGGIATO ALL’HOTEL ST. REGIS, SI E’ ATTOVAGLIATA AL BOLOGNESE DI PIAZZA DEL POPOLO, HA INCONTRATO AL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA DI VIA ARENULA CARLETTO NORDIO, HA AVUTO L'INESPRIMIBILE GIOIA DI CONOSCERE IL VICEPREMIER MATTEO SALVINI A UN RICEVIMENTO DELL'AMBASCIATORE USA IN ITALIA, TILMAN J. FERTITTA. E, FORSE, LA BEN DOTATA DALLA NATURA PAMELONA HA PURE INCOCCIATO IL MINISTRO PIANTEDOSI - MA DELLA “VACANZA ROMANA” DELL'ITALOAMERICANA CARISSIMA A TRUMP, NON SI REGISTRA MANCO UNA RIGA SUI GIORNALONI DE' NOANTRI - VABBE', A NATALE BISOGNA ESSERE BUONI: MAGARI ERANO TUTTI TROPPO IMPEGNATI A SEGUIRE LA FESTILENZA DI ATREJU DEI FRATELLINI DI GIORGIA…