
I GIORNALISTI DEL TG1 FANNO BENE A ESSERE PREOCCUPATI – IMPAZZA IL FANTA-DIRETTORE PER IL TG1, SE DAVVERO GIAN MARCO CHIOCCI VENISSE PROMOSSO DA GIORGIA MELONI A PORTAVOCE DI PALAZZO CHIGI. IN BALLO CI SONO DUE ESTERNI E DUE INTERNI, TUTTI D’AREA FDI. CI SONO MARIO SECHI E IL PREZZEMOLINO TOMMASO CERNO, EX PIDDINO FOLGORATO SULLA VIA DELLA GARBATELLA. C’È IL DIRETTORE DEL GR NICOLA RAO, A CUI ROSSI AVEVA PROMESSO IL PRIMO TG. E POI SPUNTA IL CAPOLAVORO TRAGI-COMICO: SANGIULIANO! A UN ANNO DALLE DIMISSIONI DA MINISTRO PER IL BOCCIA-GATE, PER “GENNY DELON” SAREBBE IL CORONAMENTO DEL SOGNO DI UNA VITA. UN GIRO DI PORTE GIREVOLI VERGOGNOSO E MAI VISTO: LA RAI È STATA SEMPRE OSTAGGIO DEI PARTITI, MA MAI A QUESTO LIVELLO – L’USIGRAI: “L’AZIENDA FACCIA CHIAREZZA”
PALAZZO CHIOGGI - MEME BY EMILIANO CARLI
RAI: USIGRAI, AZIENDA FACCIA CHIAREZZA SU FUTURO TG1
(LaPresse) - "I vertici Rai non possono lasciare il Tg1 in balia di un direttore che da un momento all'altro potrebbe approdare nei palazzi della politica.
Serve a poco invocare i dati dell'Osservatorio di Pavia se poi si ammettono contatti per un possibile trasloco a Palazzo Chigi, non del tutto escluso".
Così in una nota l'esecutivo Usigrai. "L'indipendenza e l'autonomia dell'informazione si praticano nella scelta delle notizie, nel taglio dei servizi. Non basta il bilancino delle dichiarazioni dei politici ad ammantare un tg di pluralismo - aggiunge - Peraltro, sarebbe inaccettabile, come si legge sui quotidiani, che a sostituire l'esterno Chiocci sia un altro esterno, con un passato anche da portavoce della presidente del Consiglio.
Le scelte della Rai non possono che essere improntate a rafforzare la credibilità e l’autonomia del servizio pubblico e a una valorizzazione delle risorse interne. Il via vai da Palazzo Chigi, inaugurato da questo governo, con il benestare dei vertici dell'Azienda, non fa bene alla Rai, a chi ci lavora e ai cittadini".
I VERTICI RAI RESTANO SPIAZZATI MA PREPARANO LA SUCCESSIONE IL PD: SMENTISCA O LASCI SUBITO
Estratto dell’articolo di Giovanna Vitale per “la Repubblica”
giorgia meloni gian marco chiocci
A sentir loro, nessuno ne sapeva niente. In Rai persino i fedelissimi sono stati tenuti all'oscuro delle manovre delle sorelle Meloni che, come di consueto ogni fine estate, riservano sorprese a mezzo stampa per una ripresa col botto.
L'altr'anno era la separazione di Arianna dal ministro Francesco Lollobrigida. Quest'anno, il divorzio di Gian Marco Chiocci dal Tg1 per contrarre un nuovo matrimonio (professionale): stavolta con la premier in persona, che due anni orsono lo aveva imposto direttore della testata ammiraglia e adesso lo vuole ancora più vicino, a palazzo Chigi.
E se anche se le ricostruzioni sulla manina che ha svelato la trattativa divergono — c'è chi dice diffusa ad arte per preparare il terreno, perché non è normale passare senza soluzione di continuità dal più importante telegiornale pubblico alla sede del governo, e chi invece per bruciare Chiocci e far saltare l'operazione — fatto sta che la notizia ha gettato scompiglio ai piani alti di Viale Mazzini […].
Tutti convinti che non si tratti di un ballon d'essai. A dispetto dell'imbarazzata smentita del diretto interessato. Che ha finito per confermare l'esistenza di un negoziato sul probabile trasloco, sopraggiunto in un momento in cui le continue tensioni con l'ad Giampaolo Rossi hanno superato il livello di guardia.
Con il Tg1 in crisi d'ascolti al punto da subire ieri l'altro il clamoroso sorpasso del Tg5, imputato dal direttore allo scarso traino dello show condotto da Pino Insegno, mentre per i vertici Rai la colpa ricadrebbe per intero sulla testa di chi confeziona un notiziario senza appeal.
FAZZOLARI DIRETTORE DEL TG1 - MEME BY IL GIORNALONE - LA STAMPA
Sia quel che sia, quanto sta accadendo ha scatenato […] il toto-direttore. Al momento concentrato su una quaterna di nomi: due esterni e due interni, questi ultimi più accreditati dei primi, anche per evitare di turbare i precari equilibri di un'azienda già ostaggio di ricatti e liti fra alleati. Con un'unica certezza: il Tg1 resterà appannaggio di FdI.
Gli esterni in campo sono Mario Sechi, l'ex direttore dell'agenzia Agi chiamato nel 2023 a guidare la comunicazione della premier e dopo qualche mese dirottato alla direzione di Libero, uno dei quotidiani della galassia Angelucci, deputato leghista ormai attratto nell'orbita meloniana.
L'outsider è invece Tommaso Cerno, ex direttore dell'Espresso e senatore Pd, folgorato sulla via del sovranismo militante sino a scalare la vetta del Tempo e ora pure i palinsesti Rai. Più probabile che a contendersi la poltrona siano due "dipendenti" di rango: Gennaro Sangiuliano che preme per rientrare da Parigi, dove è stato trasferito dopo le dimissioni da ministro a causa del Boccia-gate, e Nicola Rao, appena nominato alla cloche della Radio.
È lui il prediletto dell'ad: il Tg1 gli era stato promesso due anni fa, quando fu costretto a cedere la guida del Tg2 al forzista Antonio Preziosi. Poi però la premier scelse Chiocci e lui dovette fare un passo indietro. Adesso potrebbe arrivare la rivincita.
[…]
CHIOCCI VERSO L’ADDIO AL TG1 “SARÀ IL PORTAVOCE DELLA PREMIER
Estratto dell’articolo di Michela Tamburrino per “La Stampa”
[…] La notizia ha scatenato un putiferio, racconta il consigliere di amministrazione Rai Roberto Natale: «Qualunque sia la decisione del direttore del Tg1, il danno che ha arrecato alla testata e alla Rai è grave e certifica che la definizione Telemeloni è la precisa fotografia di un rapporto patologico tra servizio pubblico e governo». Durissime le opposizioni con il Pd che chiede a Chiocci di smentire o dimettersi.
GENNARO SANGIULIANO CORRISPONDENTE RAI DA PARIGI
Vero o falso che sia, è partito automatico il toto-direttore per sostituire Chiocci su una poltrona che fa gola. I nomi sono i soliti più qualche outsider. Nicola Rao ovviamente, vicino alla destra storica. Il problema con Rao, già vicedirettore del Tg1, più volte prossimo alla promozione e poi scartato all'ultimo, è che è stato appena messo alla guida del Giornale Radio Rai e di Rai Radio: il suo spostamento aprirebbe un ulteriore buco e questo rende la sua posizione meno competitiva.
Poi c'è Incoronata Boccia, attuale capo ufficio stampa, dopo l'avvicendamento con Fabrizio Casinelli assurto a più alti incarichi.
patrizia scurti mario sechi giorgia meloni
Anche Boccia, detta Cora, è stata vicedirettore del Tg1, conosce la macchina, è apprezzata dal centrodestra. La sua intemerata battaglia contro l'aborto ne fece un'icona meloniana. La signora però è in concorrenza con Mario Sechi, ex direttore de Il Tempo, ascoltatissimo nel centrodestra.
Si mormora che la sua potrebbe essere la scelta naturale per rafforzare il legame tra governo e informazione pubblica. Altro nome forte è quello di una outsider dai numeri vincenti, vale a dire Alessia Lautone, classe 1966, romana, molto apprezzata da FdI nonché inserita da Forbes tra le 100 donne più influenti d'Italia, già direttrice de LaPresse dopo una carriera tra radio, tv, carta stampata e agenzie (per 7 anni ha diretto l'Adnkronos). È presto per dire chi la spunterà, Chiocci intanto giura di voler restare al suo posto.
alessia lautone 14
mario sechi (5)
CHIGI1 - MEME BY EMILIANO CARLI - IL GIORNALONE - LA STAMPA
marco chiocci
tommaso cerno giorgia meloni francesco acquaroli
meloni chiocci