donald tustk keir starmer emmanuel macron e friedrich merz e volodymyr zelensky a kiev

I VOLENTEROSI VOLANO DA ZELENSKY. E GIORGIA RESTA A ROMA – MACRON, STARMER, MERZ E TUSK SONO A KIEV. E LANCIANO UN MESSAGGIO A PUTIN: “CHIEDIAMO ALLA RUSSIA DI CONCORDARE UN CESSATE IL FUOCO COMPLETO E INCONDIZIONATO DI 30 GIORNI. FINCHÉ NON ACCETTERÀ, AUMENTEREMO LA PRESSIONE SULLA MACCHINA DA GUERRA RUSSA” – MELONI, MESSA IN UN ANGOLO DALL’ATTIVISMO FRANCO-INGLESE, RESTA DI NUOVO FUORI DALLA FOTO DEI LEADER EUROPEI: HA DECISO DI COLLEGARSI IN VIDEO…

 

'MACRON, STARMER E MERZ ARRIVATI A KIEV

keir starmer emmanuel macron e Friedrich Merz a kiev

(ANSA-AFP) - KIEV, 10 MAG - Il presidente francese, Emmanuel Macron, il primo ministro britannico, Keir Starmer, e il cancelliere tedesco, Friedrich Merz, sono arrivati a Kiev, dove si riuniranno con il premier polacco, Donald Tusk, per una visita congiunta al leader ucraino, Volodymyr Zelensky.

 

MACRON, STARMER, MERZ E TUSK, 'MOSCA ACCETTI TREGUA 30 GIORNI'

(ANSA-AFP) - "Insieme agli Stati Uniti, chiediamo alla Russia di concordare un cessate il fuoco completo e incondizionato di 30 giorni per creare lo spazio per i colloqui su una pace giusta e duratura": lo hanno detto quattro leader europei (Emmanuel Macron, Keir Starmer, Friedrich Merz e Donald Tusk) in una dichiarazione congiunta prima della visita a Kiev, dove sono arrivati stamani per incontrare il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky.

 

keir starmer emmanuel macron e Friedrich Merz a kiev

"Siamo pronti a sostenere i colloqui di pace il prima possibile, a discutere l'attuazione tecnica del cessate il fuoco e a preparare un accordo di pace completo", hanno aggiunto. "Vogliamo essere chiari: lo spargimento di sangue deve cessare, la Russia deve fermare la sua invasione illegale e l'Ucraina deve poter prosperare come nazione sicura, protetta e sovrana all'interno dei suoi confini riconosciuti a livello internazionale per le generazioni future".

 

I quattro leader hanno aggiunto: "Continueremo ad aumentare il nostro sostegno all'Ucraina. Finché la Russia non accetterà un cessate il fuoco duraturo, aumenteremo la pressione sulla macchina da guerra russa". In un'intervista rilasciata sabato al canale di notizie ABC, il portavoce del Cremlino Dmitrij Peskov ha affermato che le forniture di armi dagli alleati dell'Ucraina devono cessare prima che la Russia accetti un cessate il fuoco.

 

donald tustk keir starmer emmanuel macron e Friedrich Merz e volodymyr zelensky a kiev

Una tregua sarebbe altrimenti un "vantaggio per l'Ucraina" in un momento in cui "le truppe russe stanno avanzando... con una certa sicurezza" sul fronte, ha detto Peskov, aggiungendo che l'Ucraina "non è pronta per negoziati immediati". È la prima volta che i leader delle quattro nazioni europee effettuano una visita congiunta in Ucraina.

 

A più di tre anni dall'invasione russa, questa dimostrazione di unità europea di valore simbolico, arriva il giorno dopo che il presidente Vladimir Putin ha assunto un tono di sfida durante una parata a Mosca per celebrare gli 80 anni dalla vittoria nella Seconda Guerra Mondiale.

 

Il presidente Usa, Donald Trump, ha proposto un cessate il fuoco incondizionato di 30 giorni come passo per porre fine al conflitto. Ma Putin finora ha opposto resistenza.

 

OGGI I LEADER UE A KIEV MA MELONI SARÀ IN REMOTO “TREGUA O SANZIONI DURE”

Estratto dell’articolo di PAOLO BRERA e TOMMASO CIRIACO per “la Repubblica”

 

GIORGIA MELONI - EMMANUEL MACRON

In una capitale straordinariamente blindata sbarcano oggi a Kiev i leader della “coalizione dei Volenterosi”: così li ha annunciati ieri il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Senza fare nomi per ragioni di sicurezza, ma non ci sono dubbi sul livello altissimo dei partecipanti tra i quali non ci sarà Giorgia Meloni: la premier resterà fuori dalla foto dei leader europei, anche se nei due anni e mezzo al governo ha sempre sostenuto le ragioni dell’Ucraina.

 

Dopo dubbi e lunghe riflessioni, Palazzo Chigi diffonde a sera la notizia: la presidente del Consiglio parteciperà in videocollegamento.

 

EMMANUEL MACRON - keir starmer - DONALD TRUMP - ZELENSKY - INCONTRO PRIMA DEL FUNERALE DI PAPA FRANCESCO

L’obiettivo principale della missione è ribadire l’appoggio a Kiev formalizzando il supporto al cessate il fuoco di 30 giorni già concordato tra Zelensky e il presidente americano Donald Trump. […]

 

È l’ultima delle tre mosse con cui l’Europa, a lungo messa all’angolo da Trump, prova a tornare protagonista. Le altre due sono arrivate ieri dai ministri degli Esteri riuniti a Leopoli: hanno celebrato la festa dell’Europa proclamando la decisione di istituire un tribunale internazionale all’Aia che processi il crimine di aggressione, una delle grandi richieste ucraine rimasta finora sulla carta per non inasprire i toni con la Russia.

 

E hanno sbloccato un miliardo di euro, presi dai fondi russi congelati, per comprare armi per la difesa di Kiev: Danimarca, Francia e Italia sono i tre firmatari insieme alla presidenza europea.

 

[…]  L’operazione di Macron e Starmer, però, è andata avanti. Gli americani siedono spesso al tavolo dei Volenterosi. E ai due leader europei che continuano a dialogare costantemente con Trump — a sua volta aperto a un impegno europeo rafforzato per Kiev — si aggiunge ora il nuovo cancelliere Merz. Ieri ha sorpreso con l’annuncio: «Nutro grandi speranze che si giunga a un accordo per un cessate il fuoco in Ucraina questo fine settimana». La scelta di partecipare, per Meloni, ha dunque un costo.

 

Come informa Palazzo Chigi si tratta un collegamento «con i leader europei sulla pace e sicurezza dell’Ucrain ». Il problema è che Zelensky annuncia il vertice indicando il formato più sgradito agli italiani: «In Ucraina ci stiamo preparando a incontrare anche i leader della coalizione dei Volenterosi».

 

volodymyr zelensky emmanuel macron keir starmer foto lapresse

Tutto, naturalmente, si inserisce in un quadro di rapporti sempre più deteriorati con Macron. Una tensione che spinge Meloni a tentare di costruire un rapporto con Merz, sponda obbligata per provare a riequilibrare l’attivismo francese. Anche ieri la premier ha sentito il tedesco al telefono per esaltare il «partenariato strategico» tra i due Paesi.

 

Alcuni segnali, però, vanno in direzione opposta. E confermano che la tradizionale saldatura tra Francia e Germania è già pronta a riproporsi. Di più: proprio la foto di Kiev lancerà quel quartetto di testa di cui fanno parte anche la Polonia e il Regno Unito. Dopo l’Eliseo, Merz ha visitato proprio Varsavia. […]

giorgia meloni emmanuel macron foto lapresseVERTICE DI LONDRA - ZELENSKY STARMER MACRON volodymyr zelensky keir starmer emmanuel macron foto lapresse

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni regionali de luca zaia salvini conte stefani decaro fico

DAGOREPORT: COME SI CAMBIA IN 5 ANNI - PER CAPIRE COME SIA ANDATA DAVVERO, OCCORRE ANALIZZARE I VOTI ASSOLUTI RIMEDIATI DAI PRINCIPALI PARTITI, RISPETTO ALLE REGIONALI DEL 2022 - LA LEGA HA BRUCIATO IL 52% DEI VOTI IN VENETO. NEL 2020 LISTA ZAIA E CARROCCIO AVEVANO OTTENUTO 1,2 MILIONI DI PREFERENZE, QUESTA VOLTA SOLO 607MILA. CONSIDERANDO LE TRE LE REGIONI AL VOTO, SALVINI HA PERSO 732MILA VOTI, IL 47% - TONFO ANCHE PER I 5STELLE: NEL TOTALE DELLE TRE REGIONI HANNO VISTO SFUMARE IL 34% DELLE PREFERENZE OTTENUTE 5 ANNI FA – IL PD TIENE (+8%), FORZA ITALIA IN FORTE CRESCITA (+28,3%), FDI FA BOOM (MA LA TENDENZA IN ASCESA SI È STOPPATA) – I DATI PUBBLICATI DA LUIGI MARATTIN....

luca zaia matteo salvini alberto stefani

DAGOREPORT – DOPO LA VITTORIA DEL CENTRODESTRA IN VENETO, SALVINI NON CITA QUASI MAI LUCA ZAIA NEL SUO DISCORSO - IL “DOGE” SFERZA VANNACCI (“IL GENERALE? IO HO FATTO L'OBIETTORE DI COSCIENZA”) E PROMETTE VENDETTA: “DA OGGI SONO RICANDIDABILE” – I RAS LEGHISTI IN LOMBARDIA S’AGITANO PER L’ACCORDO CON FRATELLI D’ITALIA PER CANDIDARE UN MELONIANO AL PIRELLONE NEL 2028 - RICICCIA CON PREPOTENZA LA “SCISSIONE” SUL MODELLO TEDESCO CDU-CSU: UN PARTITO “DEL TERRITORIO”, PRAGMATICO E MODERATO, E UNO NAZIONALE, ESTREMISTA E VANNACCIZZATO…

luca zaia roberto vannacci matteo salvini

NON HA VINTO SALVINI, HA STRAVINTO ZAIA – IL 36,38% DELLA LEGA IN VENETO È STATO TRAINATO DA OLTRE 200 MILA PREFERENZE PER IL “DOGE”. MA IL CARROCCIO DA SOLO NON AVREBBE COMUNQUE VINTO, COME INVECE CINQUE ANNI FA: ALLE PRECEDENTI REGIONALI LA LISTA ZAIA PRESE DA SOLA IL 44,57% E IL CARROCCIO IL 16,9% - SE SALVINI PIANGE, MELONI NON RIDE: NON È RIUSCITA A PRENDERE PIÙ VOTI DELLA LEGA IN VENETO E IN CAMPANIA È TALLONATA DA FORZA ITALIA (11,93-10,72%). PER SALVINI E TAJANI SARÀ DIFFICILE CONTRASTARE LA RIFORMA ELETTORALE - PER I RIFORMISTI DEL PD SARÀ DURA DARE UN CALCIO A ELLY SCHLEIN, AZZERATE LE AMBIZIONI DI GIUSEPPE CONTE COME CANDIDATO PREMIER - "LA STAMPA": "IL VOTO È LA RIVINCITA DELLA ‘LEGA NORD’ SU QUELLA SOVRANISTA E VANNACCIANA: LA SFIDA IDEOLOGICA DA DESTRA A MELONI NON FUNZIONA. IL PARTITO DEL NORD COSTRINGERÀ SALVINI AD ESSERE MENO ARRENDEVOLE SUI TAVOLI DELLE CANDIDATURE. SUL RESTO È LECITO AVERE DUBBI…”

xi jinping vladimir putin donald trump

DAGOREPORT – L'INSOSTENIBILE PIANO DI PACE DI TRUMP, CHE EQUIVALE A UNA UMILIANTE RESA DELL'UCRAINA, HA L'OBIETTIVO DI  STRAPPARE LA RUSSIA DALL’ABBRACCIO ALLA CINA, NEMICO NUMERO UNO DEGLI USA - CIÒ CHE IL TYCOON NON RIESCE A CAPIRE È CHE PUTIN LO STA PRENDENDO PER IL CULO: "MAD VLAD" NON PUÒ NÉ VUOLE SFANCULARE XI JINPING - L’ALLEANZA MOSCA-PECHINO, INSIEME AI PAESI DEL BRICS E ALL'IRAN, È ANCHE “IDEOLOGICA”: COSTRUIRE UN NUOVO ORDINE MONDIALE ANTI-OCCIDENTE – IL CAMALEONTISMO MELONI SI INCRINA OGNI GIORNO DI PIÙ: MENTRE IL VICE-PREMIER SALVINI ACCUSA GLI UCRAINI DI ANDARE “A MIGNOTTE” COI NOSTRI SOLDI, LA MELONI, DAL PIENO SOSTEGNO A KIEV, ORA NEGA CHE IL PIANO DI TRUMP ACCOLGA PRATICAMENTE SOLO LE RICHIESTE RUSSE ("IL TEMA NON È LAVORARE SULLA CONTROPROPOSTA EUROPEA, HA SENSO LAVORARE SU QUELLA AMERICANA: CI SONO MOLTI PUNTI CHE RITENGO CONDIVISIBILI...")

donald trump volodymyr zelensky vladimir putin servizi segreti gru fsb cia

DAGOREPORT - L’OSCENO PIANO DI PACE SCODELLATO DA TRUMP, CHE EQUIVALE A UNA CAPITOLAZIONE DELL’UCRAINA, ANDAVA CUCINATO BENE PER FARLO INGOIARE A ZELENSKY - E, GUARDA LA COINCIDENZA!, ALLA VIGILIA DELL’ANNUNCIO DEL PIANO TRUMPIANO SONO ESPLOSI GLI SCANDALI DI CORRUZIONE A KIEV, CHE VEDONO SEDUTO SU UN CESSO D’ORO TIMUR MINDICH, L’EX SOCIO DI ZELENSKY CHE LO LANCIÒ COME COMICO - PER OTTENERE ZELENSKY DIMEZZATO BASTAVA POCO: È STATO SUFFICIENTE APRIRE UN CASSETTO E DARE ALLA STAMPA IL GRAN LAVORIO DEI SERVIZI SEGRETI CHE “ATTENZIONANO” LE TRANSIZIONI DI DENARO CHE DA USA E EUROPA VENGONO DEPOSITATI AL GOVERNO DI KIEV PER FRONTEGGIARE LA GUERRA IN CORSO…