IN TEMPI DI CRISI SI RUBA PURE AI MORTI: AUMENTANO I FURTI DI CROCI E ARREDI FUNEBRI DI BRONZO

Elena Panarella per "Il Messaggero"

Sparisce dai binari, dalle centraline elettriche, dai centri raccolta dell'Ama e adesso sempre più dai cimiteri. La corsa al rame si è fatta sfrenata, al mercato nero poi garantisce affari da capogiro. E loro, gli specialisti dell'oro rosso, arraffano tutto: grondaie, vasi di fiori, croci, lettere dalle lapidi. Non c'è pace nemmeno per la luce perpetua.

Di perpetuo c'è solo la continua sottrazione dei fili elettrici dagli impianti di illuminazione di loculi e tombe. «Non hanno alcun rispetto per i defunti. Ed è anche grave che nessuno intervenga per porre un freno a questo vero e proprio oltraggio», racconta Francesca Tassotti, dopo aver saputo dell'ennesimo furto al Verano. «Ogni giorno vado a trovare mio marito - prosegue la donna - e mai mi sarei aspettata un giorno di non trovare più la croce di bronzo sulla sua lapide».

LA TECNICA
È sempre la stessa. I malviventi (dopo un sopralluogo) si introducono all'interno del cimitero, mettono a segno il colpo, raccolgono il materiale in un punto preciso e poi quando possono tornano a prendere il bottino. In alcuni casi sono stati addirittura portati via piccoli pannelli di bronzo con impresse le fotografie dei defunti e tolto le scritte dei nomi.

Altre volte sono state mutilate le statue, per esempio agli angeli hanno sottratto le ali. A una cappella gentilizia invece sono stati tolti i canali di scolo. Le storie del cimitero monumentale Verano sono quelle dei predatori che colpiscono nella parte più antica, al Pincetto, ricco di lapidi e sculture di pregio.

«Ladri su commissione», tuona un operaio. Ma ci sono anche i piccoli furti. «Vede questo filo di ferro? - dice Maurizio Campana - Lo uso ogni giorno per legare il vaso alla tomba dei miei cari. È uno stratagemma che mi sono inventato per evitare i furti. In passato ho anche lasciato dei cartelli con scritto vergogna. Ma non è servito a nulla».

L'AMA
«È vero nell'ultimo periodo, anche con l'aggravarsi della crisi economica, i furti di oggetti di bronzo e rame sono in netto aumento - dice il presidente di Ama, Piergiorgio Benvenuti - Non soltanto nei Centri di raccolta, come dimostra l'operazione dei carabinieri che ha portato all'arresto di quattro persone, ma anche all'interno dei cimiteri».

E aggiunge: «Come è noto si tratta di materiali molto "appetibili" per i malviventi considerando i guadagni che fruttano una volta immessi sul mercato criminale. Proprio per questo abbiamo intensificato, in stretta sinergia con le forze dell'ordine, l'attività di prevenzione degli episodi di microcriminalità all'interno dei cimiteri, anche grazie all'aiuto delle guardie giurate. Mentre al Verano e al Flaminio sono in funzione anche sistemi di videosorveglianza in funzione h24 con telecamere agli ingressi e in altri punti strategici».

RECUPERATI CROCI E VASI
Solo poche settimane fa, sono stati recuperati al Verano ben 38 crocifissi di bronzo smontati da alcune tombe e 80 pezzi di arredi funebri vari: vasi, sottovasi, statue. Tutti gli oggetti ritrovati vengono raccolti in un magazzino a disposizione dei cittadini che possono rivolgersi ai Cimiteri Capitolini per il recupero.

«Di tutto questo materiale strappato alla criminalità, molti pezzi vengono restituiti ai legittimi proprietari - conclude Benvenuti - Bisogna considerare, però, anche che i cimiteri capitolini sono ben 11 e che solamente il Verano e il Flaminio hanno complessivamente un'estensione di oltre 210 ettari e ospitano oltre 400mila concessioni territoriali. Si tratta dunque di strutture estese, aperte al pubblico e quindi complesse da gestire sotto il profilo del presidio territoriale».

 

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