SEDUTI PER TUTTA LA NOTTE: MORETTI CANCELLA I VAGONI LETTO - GLI SMONTEZEMOLATI DI CUNEO SI ALLEANO CON DI PIETRO - BALDUCCI “MORTIFICATO” DAL PM (“BISIGNANI? ME LO PRESENTÒ MASI”) - PETRONI LE DÀ DEL LEI (LORENZA) E LE NEGA L’AUMENTO - I “GIOVANI” DI NAPOLITANO: ETÀ MEDIA 69 ANNI - IL CSM SALVA LOMBARDO - AL “RIFORMISTA” NON CANTANO MESSA (PAOLO) - I RUINATI DIMENTICATI DA BAGNASCO - ONOREVOLI CACCIATORI…

Da "Panorama"

1. MORETTI CANCELLA I VAGONI LETTO...
Costretti a viaggiare seduti nonostante avessero prenotato il vagone letto: sono decine le lettere di reclamo inviate a Trenitalia da passeggeri che per tutta l'estate si sono visti cancellare le carrozze letto dai treni notturni. A causare l'interruzione del servizio, secondo quanto spiegato dall'azienda a Panorama, è il contenzioso fra la ditta della manutenzione (la Rsi) e il suo personale.

Finita l'estate sono stati ripristinati appena una ventina di treni dotati di vagone letto, previsti però solo fino al 23 ottobre. Cosa accadrà dopo non è chiaro. Il servizio è sovvenzionato dallo Stato perché strutturalmente in perdita e l'amministratore delegato Mauro Moretti, concentrato sull'alta velocità, punterebbe addirittura a eliminarlo. (S.C.)

2. MONTEZEMOLO SCENDE IN CAMPO CON DI PIETRO...
Luca Cordero di Montezemolo sceglie Cuneo per scendere in campo. Capeggiata dall'europarlamentare biellese Gianluca Susta (eletto con il Pd), Italia futura in Piemonte nel 2012 presenterà liste e candidati sindaco ad Asti e Cuneo. E proprio a Cuneo Montezemolo avrebbe scelto di allearsi con l'Idv di Antonio Di Pietro approfittando della grave crisi del centrosinistra locale. (G.P.)

3. BALDUCCI: «IL PM MI HA MORTIFICATO»...
«La frase sulla cricca e sul sistema gelatinoso mi ha mortificato» ha detto Angelo Balducci nell'interrogatorio a porte chiuse davanti al gup di Perugia il 19 settembre. Balducci ha riferito che fu Mauro Masi a presentargli Luigi Bisignani e ha detto di avere percepito in 10 anni redditi per 16-17 milioni, in parte finiti in Lussemburgo. (E.B.)

4. GIOVANI AMMINISTRATORI CRESCONO...
Amministratori in erba a scuola da politici di successo. È il senso della September School spa (Scuola per amministratori) promossa dal deputato del Pdl Francesco Paolo Sisto ad Alberobello (Ba). I 70 corsisti sono andati «a lezione» da Beppe Fioroni, Maurizio Lupi, Raffaele Fitto e Lorenzo Cesa in veste di docenti per i politici di domani.

5. AI SINDACI PIACE IL MONEY-TRANSFER...
Le agenzie di money-transfer potrebbero aiutare i comuni più colpiti dall'immigrazione. Lo propongono il sindaco di Pavia, Alessandro Cattaneo, e l'assessore all'Immigrazione di Prato, Giorgio Silli. Gli amministratori locali vorrebbero che parte della tassa del 2 per cento, prevista dalla manovra finanziaria sui trasferimenti di denaro che gli immigrati fanno partire verso l'estero con queste agenzie, finisse nelle casse delle amministrazioni locali.

In Italia nel 2010, attraverso i canali dei money transfer, sono usciti oltre 5 miliardi di euro. E solo da Prato verso la Cina ogni giorno partono 1,5 milioni di euro. Questo genere di sportelli finanziari sono passati dai 687 del 2002 agli oltre 34 mila del 2010. Nel 2009 c'è stato un incremento di 6.500 sportelli, più di tutti quelli dell'intero gruppo Intesa Sanpaolo messi insieme. (Cristina Manetti)

6. LEI VUOLE L'AUMENTO MA PETRONI NON CI STA...
Con «appena» 400 mila euro l'anno il direttore generale della Rai, Lorenza Lei l, guadagna meno dei suoi vicedirettori. Ma per l'aumento dovrà penare. La ostacola Angelo Maria Petroni, consigliere d'amministrazione di area tremontiana, l'unico a tenere le distanze dal dg dandole del lei. Il consiglio propone un aumento fino al termine del mandato, la dg lo vorrebbe invece permanente. Contrario Petroni: avrebbe detto che Lei deve adeguarsi al tetto fissato per i vertici delle aziende pubbliche, 330 mila euro. (A.P.)

7. NAPOLITANO APRE AI «GIOVANI»: 69 ANNI L'ETÀ MEDIA DEL SUO STAFF...
Il più giovane è Pasquale Cascella, 59 anni. I più anziani Carlo Guelfi e Salvatore Sechi, 74. Prima ci sono Arrigo Levi (85), che è un consulente, e Gaetano Gifuni (79), segretario generale, ma onorario: fra i due estremi, l'età media dei consiglieri del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, si attesta a 69 anni. Contro i 53 dello staff del presidente francese Nicolas Sarkozy e di quello del presidente Usa, Barack Obama. Sale a 55 l'età media del gabinetto del polacco Bronislaw Komorowski ed è 53,6 in Grecia come fanno sapere, precisi, dall'ufficio del presidente Karolos Papoulias. (D.M.)

8. IL CSM SALVA LOMBARDO: I PM PERDONO IL RICORSO...
Il plenum del Csm dà ragione al procuratore reggente di Catania, Michelangelo Patanè, che ha revocato a quattro pm l'inchiesta sul governatore siciliano, Raffaele Lombardo. Volevano rinviarlo a giudizio per concorso esterno alla mafia mentre Patanè gli ha contestato solo il voto di scambio. A perdere il round del ricorso al Csm è anche Giuseppe Gennaro (Unicost), candidato al vertice della procura catanese, con Giovanni Tinebra (Mi) e Giovanni Salvi (Md). E il 5 ottobre il Csm dovrà scegliere il nuovo procuratore di Catania. (A.M.G.)

9. AL «RIFORMISTA» NON CANTANO MESSA...
Salvataggio più lontano per il Riformista, diretto da Emanuele Macaluso. Enrico Cisnetto non ha ripreso i contatti finalizzati a rilevare la gestione della testata, avviati un anno fa. Mentre il fondatore di Formiche, Paolo Messa, continua a fare visita al quotidiano di via delle Botteghe Oscure, ma solo nell'ipotesi di una collaborazione fra le due testate.

10. DON CAMILLO VUOL DIVENTARE PEPPONE...
Don Camillo vorrebbe diventare Peppone. Il parroco di Vairano Scalo (6 mila abitanti, in provincia di Caserta), Luigi De Rosa, aspira a candidarsi a sindaco. Su Facebook ha annunciato di avere chiesto la dispensa ai propri superiori. Il suo programma: fare piazza pulita dei politici del passato. Don Luigi aspetta l'ok dall'alto, ma sulla sua bacheca di Fb le ambizioni politiche sono scomparse dopo poche ore e in tanti già prevedono un passo indietro. (C.P.)

11. BAGNASCO, COLPO DI SPUGNA SUL PASSATO...
Un colpo di spugna sul passato e un occhio al futuro del centrodestra. Forum delle famiglie, Retinopera, Scienza e vita: le iniziative del predecessore Camillo Ruini hanno perso l'interesse di Angelo Bagnasco. Il presidente della Cei guarda più al Forum promosso da Cisl, Mcl, Compagnia delle opere, Acli, Coldiretti, Confartigianato e Confcooperative. Il Forum ha già promosso il «manifesto per la buona politica» e il 17 ottobre a Todi sarà in conclave con intellettuali, imprenditori, leader di associazioni e sindacati, tra cui Corrado Passera, Raffaele Bonanni, Lorenzo Ornaghi. L'obiettivo, spiega il presidente dell'Mcl, Carlo Costalli, è «tornare a pensare insieme per dare un segnale di discontinuità».

12. CAMERA NASCOSTA...
BELCASTRO E LA MISS - Il sottosegretario all'Ambiente, il calabrese Elio Vittorio Belcastro (Noi Sud), è stato tempestato di telefonate: peggio di un tornado. Tutti volevano felicitarsi con lui perché è stato il primo a credere nell'elezione a Miss Italia della corregionale Stefania Bivone. Piccole donne (del Sud) crescono.

CACCI A CHE TI PASSA Sono molti gli onorevoli che, con i chiari di luna anticasta, cercano di non cadere in depressione trovando qualche hobby. Se il «responsabile» Massimo Calearo spara al fagiano in Veneto, Mario Valducci e Antonino Salvatore Germanà (Pdl) vanno in Romania. Obiettivo: le quaglie.

CAST A AL CAVIALE - Il presidente della Federazione italiana tiro a volo, il pdl Luciano Rossi, ha festeggiato il matrimonio della figlia Angelica, sposa a Teheran con Arash, architetto e rampollo di una storica famiglia locale. A qualche collega il deputato umbro ha portato in dono del caviale grigio iraniano, il «top». Casta al caviale.
(Giancarlo Mazzuca, parlamentare Pdl)

 

Mauro Moretti LUCA CORDERO DI MONTEZEMOLO LUCA CORDERO DI MONTEZEMOLO DI PIETRO SI DISSETA Angelo Balducci LORENZA LEI ANGELO MARIA PETRONI GIORGIO NAPOLITANO RAFFAELE LOMBARDO 4ser06 emanuele macaluso x

Ultimi Dagoreport

donald trump giorgia meloni keir starmer emmanuel macron

DAGOREPORT - DIMENTICATE SCAZZI E VAFFA, DOMANI A ROMA TRA MACRON E MELONI SOLO BACI E ABBRACCI – SE L’EUROPA A TRAZIONE “VOLENTEROSI” HA BISOGNO DELL’ITALIA, DALL’ALTRA LA DUCETTA HA CAPITO DI ESSERE FINITA NEL VICOLO DELL’IRRILEVANZA - ACCANTONATI I SOGNI DI DIVENTARE LA REGINA DELLA DESTRA EUROPEA, MERZ E MATTARELLA LA SPINGONO VERSO IL PPE, USCENDO DAL GRUPPO DESTRORSO DI ECR - MACRON E MELONI SONO AMBEDUE ALLE PRESE CON L’ULTRA DESTRA DI MARINE LE PEN E DI MATTEO SALVINI (MA IL SECONDO SIEDE A PALAZZO CHIGI) - IL RENDEZ-VOUS DI DOMANI DOVRÀ RASSICURARE LA SORA GIORGIA CHE NON SARÀ PIÙ ESCLUSA DAI TAVOLI DEI NEGOZIATI SULL’UCRAINA, COME È SUCCESSO A TIRANA - SECONDO: ASSICURARSI L’INSOSTITUIBILE PRESENZA DELL’UNICO ALLEATO EUROPEO DOTATO DI POTENZA NUCLEARE ALLA CONFERENZA DEL 7 LUGLIO A ROMA SULLA RICOSTRUZIONE DELL’UCRAINA. SENZA MACRON, SAREBBE NON SOLO UN FALLIMENTO TOTALE, MA INUTILE - IL PRAGMATICO MERZ SI STAGLIA SEMPRE PIÙ COME IL LEADER PER ECCELLENZA DELL’UNIONE EUROPEA: MERCOLEDÌ È ATTESO A WASHINGTON. DI SICURO NON SI RIPETERÀ IL PESTAGGIO SUBITO DA ZELENSKY: A FAR COMPAGNIA A MUSK CON UN OCCHIO NERO QUESTA VOLTA SAREBBE IL CALIGOLA DI MAR-A-LAGO - VIDEO

massimo martinelli azzurra francesco gaetano caltagirone guido boffo roberto napoletano

FLASH! – MISTERO BOFFO! È DURATO APPENA UN ANNO GUIDO BOFFO ALLA DIREZIONE DE “IL MESSAGGERO”, CHE SARÀ AFFIDATA AD INTERIM AL DIRETTORE EDITORIALE MASSIMO MARTINELLI – BOFFO FU UNA SCELTA DI AZZURRA CALTAGIRONE, IN BARBA A PAPÀ CALTARICCONE – ALLA SCADENZA, ESATTAMENTE DOPO UN ANNO, IL CONTRATTO DI BOFFO NON È STATO RINNOVATO – NEL CUORE DI CALTA C’È IL RITORNO DI ROBERTO NAPOLETANO, ATTUALE DIRETTORE DE “IL MATTINO” DI NAPOLI, ALTRO QUOTIDIANO DEL GRUPPO CALTAGIRONE…

antonio tajani matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - IL PRANZO DEI VELENI È SERVITO: LUNEDÌ A PALAZZO CHIGI SONO VOLATI PIATTI E BICCHIERI TRA I TRE CABALLEROS DEL GOVERNO - MELONI E TAJANI HANNO MESSO ALL’ANGOLO IL "PATRIOTA" TRUMPUTINIANO SALVINI, ACCUSANDOLO DI SABOTARE L'ESECUTIVO CON LE SUE POSIZIONI ANTI-EUROPEE E GLI ATTACCHI A MATTARELLA SUL CODICE ANTI-MAFIA DEL PONTE DELLO STRETTO – QUANDO SONO ARRIVATI I RISULTATI DELLE COMUNALI, CON LA DEBACLE DEL CENTRODESTRA, "IL TRUCE" DELLA LEGA E' PARTITO ALL'ATTACCO, INCOLPANDO LA ''GIORGIA DEI DUE MONDI'' (COLLE OPPIO E GARBATELLA) PER LA SCONFITTA A GENOVA: SE NON AVESSE CONVINTO BUCCI A LASCIARE LA POLTRONA DI SINDACO DI GENOVA PER CORRERE PER LA PRESIDENZA DELLA REGIONE LIGURIA (STOPPANDO IL LEGHISTA RIXI), IL SINDACO SAREBBE RIMASTO AL CENTRODESTRA. A QUEL PUNTO, SI E' SVEGLIATO TAJANI CHE HA RICORDATO A ENTRAMBI CHE SENZA I VOTI DI CLAUDIO SCAJOLA OGGI CI SAREBBE IL PD DI ANDREA ORLANDO ALLA REGIONE LIGURIA…

benjamin netanyahu matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT – QUANTO POTRÀ DURARE IL SILENZIO IMBARAZZATO E IMBARAZZANTE DI GIORGIA MELONI DI FRONTE AI 50MILA MORTI DI GAZA? LA DUCETTA NON VUOLE SCARICARE NETANYAHU PER NON LASCIARE A MATTEO SALVINI LA "PRIMAZIA" DEL RAPPORTO CON "BIBI". MA ANCHE PER NON IRRITARE LA POTENTE COMUNITÀ EBRAICA ITALIANA, STORICAMENTE PENDENTE A DESTRA – ORMAI ANCHE URSULA VON DER LEYEN E ANTONIO TAJANI (NON CERTO DUE CUOR DI LEONE) CONDANNANO LE STRAGI NELLA STRISCIA CON PAROLE DURISSIME: “AZIONI ABOMINEVOLI” – ANCHE LA POPOLAZIONE ISRAELIANA VUOLE SFANCULARE “BIBI”, COME STA FACENDO GIÀ TRUMP, CHE NEI GIORNI SCORSI HA ATTACCATO LA CORNETTA IN FACCIA A SEMPRE PIÙ IN-GAZATO PREMIER ISRAELIANO (OGGI HA RIVELATO DI AVERGLI "DETTO DI NON ATTACCARE L'IRAN")

andrea orcel castagna fazzolari meloni milleri caltagirone giuseppe giovanbattista giorgia giancarlo giorgetti

DAGOREPORT - IL GARBUGLIO DEL SUPER RISIKO BANCARIO SPACCA NON SOLO LA FINANZA MILANESE (DUELLO UNICREDIT-INTESA) MA STA FACENDO DERAGLIARE ANCHE IL GOVERNO DI DESTRA-CENTRO -GONG! OGGI È ANDATO IN SCENA UN PESANTISSIMO SHOWDOWN TRA MELONI, CHE È FAVOREVOLE AD APERTURE SUL GOLDEN POWER A UNICREDIT SULL’OPERAZIONE BANCO BPM CON TAJANI SOSTENITORE INDEFESSO DEL LIBERO MERCATO, E LA LEGA DI SALVINI CHE È PRONTA A FAR CADERE IL GOVERNO PUR DI NON MOLLARE IL “SUO” BANCO BPM A UNICREDIT - OGGI, ARMATO DI BAZOOKA, È SCESO IN CAMPO IL MINISTRO DELL’ECONOMIA, GIANCARLO GIORGETTI. INCALZATO DAI CRONISTI SULLE POSSIBILI APERTURE DEL GOVERNO ALLE PRESCRIZIONI DEL GOLDEN POWER APPLICATE ALLA BANCA DI ORCEL, L’ECONOMISTA DI CAZZAGO È SBOTTATO COME UN FIUME IN PIENA: “SE CI FOSSE IL MINIMO DISALLINEAMENTO (CON MELONI), NON CI SAREBBE UNA MINACCIA DI DIMISSIONI, MA LE DIMISSIONI STESSE. NON SI ANNUNCIANO LE DIMISSIONI, LE SI DANNO…”

donald trump zelensky vladimir putin russia ucraina

DAGOREPORT - TRUMP STREPITA MA NON COMBINA UN CAZZO – ZELENSKY PROPONE UN INCONTRO A TRE CON IL TYCOON E PUTIN MA NESSUNO LO CONSIDERA: PUTIN SI CHIAMA FUORI (“SOLO DOPO ACCORDI SPECIFICI”). E IL TYCOON? NON VUOLE UN INCONTRO DIRETTO CON PUTIN PERCHE', IL MOLTO PROBABILE BUCO NELL'ACQUA, SAREBBE L'ENNESIMA CONFERMA DELLA SUA INCAPACITA' DI RISOLVERE LA CRISI UCRAINA. LUI, CHE PRIMA DELLE ELEZIONI DICEVA “PORTERÒ LA PACE IN 24 ORE”, E A PIU' DI QUATTRO MESI DALL’INSEDIAMENTO SI RITROVA CON I DRONI E I MISSILI RUSSI CHE MARTELLANO PIÙ CHE MAI KIEV...