kyenge ius soli

IUS “SÒLA” O NO? - “IL GIORNALE” VI OFFRE CINQUE MOTIVI PER ESSERE CONTRO LO IUS SOLI CHE IL PD VUOLE A TUTTI I COSTI - “PERCHÉ NEL MONDO ALLORA NESSUNO LO ADOTTA? SEMPLICE: PER TUTELARE LA CULTURA E L' IDENTITÀ DELLA POPOLAZIONE E, QUINDI, LA SUA SOPRAVVIVENZA, MESSA A RISCHIO DA UNO SBILANCIAMENTO ETNICO E DEMOGRAFICO…”

IUS SOLIIUS SOLI

Riccardo Pelliccetti per “il Giornale”

 

La sinistra forza la mano ed è scontro durissimo al Senato sullo ius soli. Perché tutta questa bagarre? Cosa si nasconde dietro questa legge che i progressisti vogliono approvare a tutti i costi? Cominciamo col dire sinteticamente che lo ius soli è di fatto la concessione automatica della cittadinanza a chiunque nasca nel nostro Paese, indipendentemente dalla cittadinanza dei genitori. Ma cerchiamo di chiarire il perché non possa funzionare in Italia e quali rischi si correrebbero trasformando lo ius soli in legge.

 

1 LE MOTIVAZIONI ASSURDE

ius soli cittadinanza italiana agli immigrati ius soli cittadinanza italiana agli immigrati

Le motivazioni addotte per giustificare questo colpo di mano sono essenzialmente due, depurate naturalmente dai tanti deliri buonisti: il diritto all' uguaglianza e la presenza di troppi immigrati in attesa di diventare cittadini. Ebbene, sono entrambe ragioni che non stanno in piedi. La prima è addirittura una fandonia perché in Italia non viene violato alcun principio di uguaglianza: tutti i minori, a prescindere dalla cittadinanza, godono degli stessi diritti, dall' istruzione alle cure sanitarie fino all' iscrizione a società sportive o ad altre associazioni.

 

La seconda motivazione, invece, è inaccettabile perché di fatto affermerebbe il principio della scorciatoia (con tutte le conseguenze che vedremo nel caso ius soli), negato ad esempio a milioni di italiani in attesa di una sentenza civile o penale, di un ricorso fiscale, di riscuotere un credito dallo Stato, di ricevere una cura sperimentale eccetera.

IUS SOLI IL DIRITTO DI ESSERE ITALIANI IUS SOLI IL DIRITTO DI ESSERE ITALIANI

 

2 PERCHÉ NESSUN PAESE LO ADOTTA

Se 160 Paesi nel mondo non applicano lo ius soli ci sarà un motivo o vogliamo definirli tutti xenofobi? Detto che lo ius soli è tipico dei Paesi anglosassoni, soprattutto il Nord America, territorio d' immigrazione, bisogna ricordare che la Gran Bretagna e l' Eire, dove era in vigore, hanno deciso di abolirlo, rispettivamente nel 1983 e nel 2005. Anche la Germania, che applica lo ius soli, ha messo dei rigidi paletti: cittadinanza ai nuovi nati solo se i genitori hanno un permesso di soggiorno da tre anni e risiedano nel Paese da almeno otto anni.

 

Perché nel mondo allora nessuno lo adotta? Semplice: per tutelare la cultura e l' identità della popolazione e, quindi, la sua sopravvivenza, messa a rischio da uno sbilanciamento etnico e demografico con generazioni che per cultura e fede difficilmente potranno integrarsi nella comunità nazionale.

 

ius soli cittadinanza italiana agli immigrati ius soli cittadinanza italiana agli immigrati

3 CONSEGUENZE SOCIO ECONOMICHE

Se la legge entrasse in vigore, immediatamente quasi un milione di stranieri diventerebbero cittadini italiani. La «cittadinanza facile», provocherebbe un' altra spinta all' immigrazione, già a livelli insostenibili, aumentando il peso sul sistema sanitario, sulla previdenza e sull' occupazione. Nel 2016 quasi 200mila stranieri hanno ottenuto la cittadinanza italiana senza ius soli e il ritmo cresce di anno in anno.

 

IUS SOLI IUS SOLI

Di fronte a questi numeri si comprende quanto sia inutile una maggiore apertura. Nelle classifiche mondiali del net immigration rate (che tiene conto di immigrati ed emigrati), l' Italia figura fra i Paesi in vetta, davanti a Londra, Madrid, Lisbona. Un tasso elevato, come rilevano questi istituti di statistica, può provocare crescente disoccupazione e conflitti etnici. E la riduzione di forza lavoro in settori chiave, se continuasse la fuga all' estero dei giovani italiani.

 

4 NON INTEGRAZIONE MA INVASIONE

L' introduzione dello ius soli, come dicevamo, invece di favorire l' integrazione aprirebbe la strada a un' ulteriore immigrazione senza alcuna integrazione. Quanti stranieri approfitterebbero subito della politica delle porte aperte per far nascere i figli in Italia? Consapevoli degli scarsi controlli, sarebbero incoraggiati dalle nostre stesse leggi.

Non esiste un' immigrazione contingentata e proporzionata alle necessità dell' Italia.

 

Ma non solo. I migranti che sbarcano negli ultimi anni provengono in stragrande maggioranza da Paesi musulmani, con una fede e una cultura del diritto troppo lontana da quella occidentale che, è sotto gli occhi di tutti, sono pochi a voler far propria.

IUS SOLI    IUS SOLI

 

La stessa Istat, nelle recenti proiezioni demografiche dei prossimi 40 anni senza lo ius soli, ha rilevato che la popolazione straniera potrebbe attestarsi a 20 milioni di persone. Che succederebbe con lo ius soli in vigore? Probabilmente in 20-30 anni, gli stranieri supererebbero la popolazione italiana e, acquisendo cittadinanza e diritto di voto, cambierebbero totalmente non solo gli equilibri sociali ma anche quelli politici.

 

5 IL RISCHIO TERRORISMO

Concludiamo con il rischio più grave, quello che minaccia la nostra sicurezza: il terrorismo. Lo ius soli diventerebbe il grimaldello per aprire anche le porte al terrore. Nel giro di pochi anni l' Italia si ritroverebbe inerme di fronte all' offensiva jihadista perché questa legge impedirebbe il ricorso alle espulsioni, che oggi ci permettono di neutralizzare la minaccia, rimpatriando quegli stranieri sospettati di fiancheggiare il terrorismo.

 

IUS SOLI   IUS SOLI

A questo si aggiungerà quel fenomeno, ormai tristemente noto in Francia, Gran Bretagna e altri Paesi europei, delle seconde e terze generazioni di immigrati musulmani considerate terreno fertile per la diffusione dell' integralismo islamico. La possibilità di espellere potenziali terroristi negli ultimi due anni è stata decisiva: dal 2015 a oggi sono stati infatti espulse 175 persone sospettate di collusione con il terrorismo.

Ultimi Dagoreport

amadeus programmi sul nove like a star chissa chi e la corrida tha cage sukuzi music party

DAGOREPORT: AMADEUS TORNA IN RAI - IL RITORNO A VIALE MAZZINI POTREBBE MATERIALIZZARSI GRAZIE ALLO ZAMPONE DI FIORELLO, CHE NON VEDE L'ORA DI RITROVARE LA SUA "SPALLA" - CON "AMA" AL SUO FIANCO, L'EX ANIMATORE DEI VILLAGGI TURISTICI POTREBBE RINGALLUZZIRSI AL PUNTO DA AFFIANCARLO AL FESTIVALONE DI SANREMO 2027 - L'USCITA DI AMADEUS NON SAREBBE OSTACOLATA DA "NOVE" DI DISCOVERY, ANZI: I DIRIGENTI DELL’EMITTENTE AMERICANA NON VEDONO L’ORA DI RECEDERE DALL’ONEROSISSIMO CONTRATTO QUADRIENNALE CON L’EX DISC JOCKEY - SECONDO GLI “ADDETTI AI LIVORI”, LA CATENA DI FLOP INANELLATA DA "AMA" SUL "NOVE" HA PESATO SUL BILANCIO DI DISCOVERY: PER PUBBLICITÀ INCASSATA E RIMBORSATA PER MANCATO RAGGIUNGIMENTO DELLO SHARE STABILITO NEI CONTRATTI, SI PARLA DI UNA SOMMETTA INTORNO AI 15 MILIONI - A DIFFERENZA DI CROZZA E FAZIO, PERSONAGGI-FORMAT, AMADEUS SENZA UN PROGRAMMA FORTE E LA GIUSTA CORNICE DI UNA EMITTENTE GENERALISTA PRIMARIA COME RAI1, È DESTINATO A SCOMPARIRE NEL MUCCHIO…

giorgia e arianna meloni come le gemelle di shining - fotomontaggio del fatto quotidiano

DAGOREPORT – VI RICORDATE QUANDO GIORGIA MELONI DEFINIVA LA SORELLA ARIANNA UNA “PRIVATA CITTADINA SENZA INCARICHI”? DIMENTICATELO: È IN CORSO UN TENTATIVO DI TRASFORMARE LA PRIMOGENITA DI ANNA PARATORE IN UNA POLITICA NAVIGATA. ECCO COME NASCE L’IMBARAZZANTE NTERVISTA RILASCIATA OGGI DALL'EX MOGLIE DI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA AL “CORRIERE DELLA SERA”, IN CUI ARIANNA RICORDA QUANDO “GUIDAVA IL CAMION NEI VICOLI DI ROMA” PER IL PARTITO, E RIVENDICA: “DA 30 ANNI SIAMO IN POLITICA” – LA FIAMMA MAGICA VUOLE TOGLIERLE L’ETICHETTA DI “SORELLA D’ITALIA”. IL GUAIO È CHE ‘GNA FA: L’UNICO PREGIO CHE ANCHE I COLLEGHI DI PARTITO LE RICONOSCONO È… LA SOMIGLIANZA ALLA SORELLA

del vecchio la stampa angelucci elkann

DAGOREPORT - NON SI STA MAI TRANQUILLI: AL RISIKO FINANZIARIO (MPS-MEDIOBANCA) FINITO TRA LE CARTE DELLA PROCURA DI MILANO, ORA SI AGGIUNGE IL RISIKO EDITORIALE: LA VENDITA DI ‘’’REPUBBLICA’’ E ‘’STAMPA’’ AL GRECO KYRIAKOU DIVENTA, GIORNO DOPO GIORNO, UN BORDELLO DI VOCI E RUMORS - C’È CHI ASSICURA CHE LO SBARCO DEL GRECO NON VADA ASSOLUTAMENTE A GENIO AL BOSS DELL’IMPERO MEDIASET, PIER SILVIO BERLUSCONI – CHI SPIFFERA DI UN PRESUNTO INTERESSAMENTO DELLA FAMIGLIA ANGELUCCI, EDITORE DE “IL GIORNALE” E DI “LIBERO”, ALL’ACQUISIZIONE DEL QUOTIDIANO “LA STAMPA”, CHE ELKANN HA MESSO IN VENDITA PER LA SOMMETTA DI 65 MILIONI DI EURO, CHE NON RIENTREREBBE NEL PERIMETRO DEL GRECO CON L’ANTENNA. MA PER IL BOSS DELLA SANITÀ CARO AL GOVERNO L’UNICO MODO DI COMPRARI ''LA STAMPA'' È ALL’EDICOLA: ELKANN NON GLIELO VENDERÀ MAI - A PROPOSITO DI EDITORIA COME ULTIMA UMANA VOLUTTÀ, SI VOCIFERA CHE LEONARDINO DEL VECCHIO VOGLIA COMPRARSI NIENTEMENO CHE “IL FATTO QUOTIDIANO” (DAVVERO URGE LA RIAPERTURA DEI MANICOMI…)

giancarlo giorgetti luigi lovaglio milleri francesco gaetano caltagirone

SUL CASO MPS-MEDIOBANCA, L'ARTICOLO-BOMBA DEL GIORNO È SUL "CORRIERE", DA CUI SI EVINCE CHE LE DICHIARAZIONI RILASCIATE ALLA CONSOB DA CALTAGIRONE E DAL MINISTRO GIORGETTI SONO IN APERTO CONTRASTO - E’ LO STESSO IMPRENDITORE ROMANO AD AMMETTERE CHE IL MINISTRO LEGHISTA SONDÒ ALCUNI POTENZIALI INVESTITORI NELLE SETTIMANE PRECEDENTI ALLA OSCURA “GARA” CHE FECE INTASCARE IL 15% DI MPS, IN MANO AL TESORO, AL QUARTETTO DELFIN-CALTAGIRONE-ANIMA-BPM - UNA VERSIONE IN APERTO CONFLITTO CON QUELLA DI GIORGETTI, CHE IL 29 LUGLIO 2025 ALLA CONSOB DISSE: “NON C’È STATA ALCUNA INTERLOCUZIONE, CONTATTO O SCAMBIO” - A QUESTO PUNTO, CHI RISCHIA DI FINIRE NEI GUAI CON LA PROCURA DI MILANO NON SONO SOLO I “FURBETTI DEL CONCERTINO”, MA LA STESSA CONSOB GUIDATA DA PAOLO SAVONA CHE, COME AUTORITÀ DI VIGILANZA DEL MERCATO FINANZIARIO, NON HA RILEVATO NEL SUO DOCUMENTO DI “ASSOLUZIONE” SULLA PRESUNTA CONCERTAZIONE DEI CALTA-MELONI, NESSUNA DISCORDANZA TRA LE DICHIARAZIONI DI CALTAGIRONE E DI GIORGETTI…

la scala opera attilio fontana ignazio la russa daniela santanche santanchè matteo salvini

A PROPOSITO DI… QUANTO PIACE LA MATRICIANA ROMANA - IL FORFAIT DELLE ISTITUZIONI ALLA PRIMA DELLA SCALA, IVI COMPRESO LA SECONDA CARICA DELLO STATO, IL SICULO-MILANESE IGNAZIO LA RUSSA, HA SPINTO IL GOVERNATORE DEL PIRELLONE LOMBARDO, ATTILIO FONTANA, INDOSSATI I PANNI DI NOVELLO ALBERTO DA GIUSSANO A DICHIARARE: “ANCHE SE TUTTI APPREZZIAMO LA MATRICIANA, IL NORD DÀ FASTIDIO” – DÀ COSÌ FASTIDIO CHE NEL GOVERNO DELLA “PULZELLA” DELLA GARBATELLA, SIEDONO BEN 6 MINISTRI “LUMBARD” SU 24. E BEN 5 SONO DELLA LEGA – A RISPONDERE A FONTANA, CI HA PENSATO IL RODOMONTE DEL CARROCCIO, SALVINI: “TRA UNA MATRICIANA E UNA CARBONARA TROVI I SOLDI PER SISTEMARE LE CASE POPOLARI”…

pam bondi

DAGOREPORT - COME MAI L’INFORMAZIONE ITALICA SI È TOTALMENTE DISINTERESSATA DELLO SBARCO A ROMA DEL MINISTRO DELLA GIUSTIZIA, LA FOSFORESCENTE SESSANTENNE PAM BONDI, ARRIVATA CON TANTO DI AEREO DI STATO IL 10 DICEMBRE? - EPPURE LA FEDELISSIMA DI TRUMP NON SI È TENUTA NASCOSTA: HA ALLOGGIATO ALL’HOTEL ST. REGIS, SI E’ ATTOVAGLIATA AL BOLOGNESE DI PIAZZA DEL POPOLO, HA INCONTRATO AL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA DI VIA ARENULA CARLETTO NORDIO, HA AVUTO L'INESPRIMIBILE GIOIA DI CONOSCERE IL VICEPREMIER MATTEO SALVINI A UN RICEVIMENTO DELL'AMBASCIATORE USA IN ITALIA, TILMAN J. FERTITTA. E, FORSE, LA BEN DOTATA DALLA NATURA PAMELONA HA PURE INCOCCIATO IL MINISTRO PIANTEDOSI - MA DELLA “VACANZA ROMANA” DELL'ITALOAMERICANA CARISSIMA A TRUMP, NON SI REGISTRA MANCO UNA RIGA SUI GIORNALONI DE' NOANTRI - VABBE', A NATALE BISOGNA ESSERE BUONI: MAGARI ERANO TUTTI TROPPO IMPEGNATI A SEGUIRE LA FESTILENZA DI ATREJU DEI FRATELLINI DI GIORGIA…