
“L’ATTENTATO A RANUCCI È ALLARMANTE, E RICHIEDE UNA FORTE REAZIONE, COME STA AVVENENDO" – MATTARELLA, SEMPRE PIU’ DIFENSORE CIVICO, PARLA A BRUXELLES DELLA BOMBA CONTRO IL CONDUTTORE DI “REPORT”: “LE SOFFERENZE CHE LA CRIMINALITÀ HA PROVOCATO NEL NOSTRO PAESE CI HANNO INSEGNATO CHE OCCORRE SEMPRE ESSERE MOLTO VIGILI” – IL CAPO DELLO STATO INTERVIENE ANCHE SULL'APPROVAZIONE DEL BILANCIO PREVENTIVO DELLO STATO CHE IN TUTTI I PAESI È UN "MOMENTO TRAVAGLIATO" DELLA VITA PARLAMENTARE “MA ALLA FINE…”
Estratti da repubblica.it
Sergio Mattarella, incontrando oggi a Bruxelles i presidenti del Senato e della Camera belgi, Vincent Blondel e Peter de Roover, affronta la vicenda dell’attentato al giornalista Sigfrido Ranucci.
E rivolgendosi proprio al presidente della Camera belga, dice: "La ringrazio per il riferimento alla bomba, all'attentato di minacce nei confronti di un giornalista.
Questo accomuna tutti coloro che hanno la democrazia a cuore. Il giornalismo e la libertà di stampa, il giornalismo di inchiesta, qualunque forma di giornalismo è un presidio ineliminabile della nostra vita democratica".
Secondo il capo dello Stato "quanto avviene è allarmante - non è la prima volta che avviene, in tanti Paesi del mondo - ma è allarmante, e richiede una forte reazione, come sta avvenendo".
Mattarella parla anche dell'approvazione del bilancio preventivo dello Stato che in tutti i paesi è un "momento travagliato" della vita parlamentare, ma alla fine si riesce sempre a trovare un "punto di approdo".
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Sulla criminalità organizzata, aggiunge il presidente della Repubblica, "abbiamo purtroppo un'esperienza piuttosto ampia, che ha visto un avanzamento normativo di strumenti di indagine e di contrasto molto, molto efficaci, e anche dei successi di grande importanza nel nostro Paese. Le sofferenze che la criminalità ha provocato nel nostro Paese ci hanno insegnato che occorre sempre essere molto vigili, perché hanno un'attitudine ad aggiornare gli strumenti criminali che richiedono maggiore attitudine ad aggiornare gli strumenti di contrasto".
sigfrido ranucci e la nuova stagione di report
sergio mattarella