estremismo islamico europa

L’EUROPA S'ACCORGE DELL'ESTREMISMO ISLAMICO, MA L’ITALIA DORME - AL SUMMIT EUROPEO DI VIENNA, DOVE VERRA' DISCUSSO UN REPORT SUI FRATELLI MUSULMANI, L’ITALIA NON PARTECIPERÀ – L’INCONTRO È STATO ORGANIZZATO PER ELABORARE DELLE STRATEGIE DI CONTRASTO ALLA MINACCIA ESTREMISTA - I FRATELLI MUSULMANI ESERCITANO INFLUENZA SULLE COMUNITÀ ISLAMICHE EUROPEE GRAZIE ALLA DISPONIBILITÀ DI RISORSE ECONOMICHE...

Alberto Giannoni per "il Giornale"

 

FRATELLI MUSULMANI

L'integralismo islamico punta al cuore, al cervello e al portafogli dell'Europa. Ma proprio quando mezzo continente apre gli occhi sul separatismo islamista, l'Italia non c'è. I ministri dei sei Paesi si riuniranno oggi a Vienna per elaborare delle strategie di contrasto alla minaccia estremista. 

 

Analizzeranno un report inedito sui Fratelli musulmani, organizzazione composta nel suo nucleo puro da poche centinaia di personaggi che grazie al potere economico, all'abilità politica propria e all'accondiscendenza altrui sono stati capaci accreditarsi come «monopolisti» dell'islam, esercitando una egemonia schiacciante su una massa enorme di fedeli. 

 

FRATELLI MUSULMANI

Mentre gli attacchi jihadisti hanno un andamento intermittente - ma gli ultimi sono di pochi giorni fa - l'approccio degli Stati europei sta cambiando. Superando la logica securitaria, vari governi ora provano ad analizzare l'ombra islamista come un fenomeno politico, come minaccia alla democrazia e all'integrazione. 

 

Non è un caso che la legge voluta dal presidente francese Emmanuel Macron sia dedicato al «separatismo religioso», e non è un caso che a Vienna si riuniscano i ministri degli Affari sociali e non degli Interni. 

 

la strage del bataclan

La Francia, forse più che dopo la strage del «Bataclan», si è interrogata sotto choc per la tragica fine di Samuel Paty, l'insegnate decapitato da un fanatico per aver mostrato le vignette di Charlie Hebdo. La Francia ha un governo «centrista», l'Austria di centrodestra, la Danimarca di sinistra: l'astro nascente è il ministro dell'Integrazione Mattias Tesfaye, socialista di origine etiope. Il nuovo approccio è trasversale. 

 

L'Italia però non sarà della partita ed è un paradosso visto che fra i protagonisti del summit sarà Lorenzo Vidino, milanese, direttore del Programma sull'estremismo della «George Washington university», massimo esperto di radicalismo islamico. A Vidino è stato commissionato il report sulla struttura della Fratellanza. 

 

estremismo islamico finanziamenti

E lo studioso italiano, con Sergio Altuna, ha disegnato una sorta di mappa e di radiografia di questa «confraternita», una nomenclatura nepotista e arabofona (per lo più siriana e giordana) che grazie alle capacità di mobilitazione e alla disponibilità di risorse esercita un'influenza sproporzionata sulle comunità accreditando i propri dirigenti come rappresentanti legittimi dei musulmani. L'islam ideologico vuole conquistare l'egemonia anche simbolicamente, come dimostra il progetto della più grande moschea del Continente, a Strasburgo. 

FRATELLI MUSULMANI

 

I Fratelli lavorano su più livelli, e in quello «presentabile» costruiscono una narrazione vittimistica grazie all'«islamofobia», paravento usato per mettere all'indice i critici. Intanto l'Europa finanzia progetti di sigle vicine, formalmente autonome ma in realtà controllate, come prevede appunto la struttura «binaria», in parte occulta e in parte pubblica (e impegnata a negare anche in tribunale i suoi legami con l'altra). 

 

FRATELLI MUSULMANI

Il report menziona le sigle di questa faccia «presentabile» (Fioe, Femyso, l'Istituto europeo di Scienze umane, il Consiglio europeo per Fatwa e ricerca, Europe trust) e indica il più in vista fra gli esponenti italiani di questo ambiente, l'imam di Segrate Ali Abu Shwaima, ricordando come la disputa sulla ormai ex consigliera Pd di Milano Sumaya Abdel Qader vertesse proprio sulla sua adesione a Fioe e sui legami di questa Federazione. 

 

SOSTENITRICI DEI FRATELLI MUSULMANI SFILANO AL CAIRO

protesta a istanbul contro macronprotesta a tel aviv di arabi contro macronsharia e islam franciagli estremisti islamici di hizb ut tahrir in danimarca 3gli estremisti islamici di hizb ut tahrir in danimarca 4islam in francia 1

FRATELLI MUSULMANI

La Fratellanza vive nella legalità, ha scartato strategicamente la violenza e la biasima pubblicamente - salvo quella della branca palestinese Hamas - tratta i terroristi come un tempo i «compagni che sbagliano», rassicurando sulla propria diversità. L'Europa però sta aprendo gli occhi ed è intenzionata a rendere più difficile la vita agli islamisti.

Ultimi Dagoreport

orcel giorgetti

DAGOREPORT – GIORGETTI SI CONFERMA UN SUPPLÌ CON LE UNGHIE: ALL’INCONTRO CON I RAPPRESENTANTI DI UNICREDIT PER LA MODIFICA DEL DECRETO GOLDEN POWER CHE BLINDA L'OPS SU BPM, BANCA CARA ALLA LEGA, CHI HA INCARICATO IL MINISTRO DI CAZZAGO? STEFANO DI STEFANO, DIRETTORE GENERALE DELLE PARTECIPAZIONI DEL MEF, MA ANCHE COMPONENTE DEL CDA DI MPS. INSOMMA, LA PERSONA GIUSTA AL POSTO GIUSTO... – CALTA C’È: LA GIRAVOLTA DEL CEO DI MPS, LUIGI LOVAGLIO, SULL'OPERAZIONE MEDIOBANCA-BANCA GENERALI…

guzzetti bazoli meloni fazzolari e caltagirone scannapieco giuseppe francesco gaetano dario cdp giorgia

DAGOREPORT - AVVISATE ‘’PA-FAZZO CHIGI’’ CHE IL GRANDE VECCHIO DELLE FONDAZIONI BANCARIE, GIUSEPPE GUZZETTI, HA PRESO IL BAZOOKA - L’INDOMABILE NOVANTENNE NON NE PUÒ PIÙ DI VEDERE CASSA DEPOSITI E PRESTITI (DI CUI LE FONDAZIONI HANNO IL 30%) RIDOTTA A CAGNOLINO SCODINZOLANTE DEI FRATELLI DI FAZZOLARI: AFFONDATA LA NOMINA DI DI CIOMMO ALLA PRESIDENZA DEL CDA DEL FONDO F2I - MA IL CEFFONE PIÙ SONORO AL SOVRANISMO BANCARIO DEL GOVERNO DUCIONI È STATO SFERRATO DAL TERRIBILE VECCHIETTO CON LA VENDITA DELLA QUOTA DELLA FONDAZIONE CARIPLO IN MPS, IL CAVALLO DI TROIA DEL FILO-GOVERNATIVO CALTAGIRONE PER ESPUGNARE, VIA MEDIOBANCA, GENERALI – STRATEGIE DIVERSE SUL RISIKO TRA GUZZETTI E IL SUO STORICO ALLEATO, IL GRANDE VECCHIO Di BANCA INTESA, “ABRAMO” BAZOLI…

giorgia meloni incontra george simion e mateusz morawiecki nella sede di fratelli d italia sergio mattarella frank walter steinmeier friedrich merz

DAGOREPORT –LA CAMALEONTE MELONI NON SI SMENTISCE MAI E CONTINUA A METTERE IL PIEDINO IN DUE STAFFE: IERI HA INCONTRATO NELLA SEDE DI FDI IN VIA DELLA SCROFA L’EURO-SCETTICO E FILO-PUTINIANO, GEORGE SIMION, CHE DOMENICA POTREBBE DIVENTARE IL NUOVO PRESIDENTE ROMENO. UN VERTICE CHE IN MOLTE CANCELLERIE EUROPEE È STATO VISTO COME UN’INGERENZA – SABATO, INVECE, LA DUCETTA DEI DUE MONDI INDOSSERÀ LA GRISAGLIA PER PROVARE A INTORTARE IL TEDESCO FRIEDRICH MERZ, A ROMA PER LA MESSA DI INIZIO DEL PONTIFICATO DI PAPA LEONE XIV, CHE E' GIÀ IRRITATO CON L’ITALIA PER LA POSIZIONE INCERTA SUL RIARMO EUROPEO E SULL’AZIONE DEI "VOLENTEROSI" A DIFESA DELL'UCRAINA - MENO MALE CHE A CURARE I RAPPORTI PER TENERE AGGANCIATA L'ITALIA A BRUXELLES E A BERLINO CI PENSANO MATTARELLA E IL SUO OMOLOGO STEINMEIER NELLA SPERANZA CHE LA MELONI COMPRENDA CHE IL SUO CAMALEONTICO EQUILIBRISMO E' ORMAI GIUNTO AL CAPOLINEA (TRUMP SE NE FOTTE DEL GOVERNO DI ROMA...)

donald trump volodymyr zelensky vladimir putin terre rare

FLASH! – L’EX COMICO ZELENSKY SI È RIVELATO MOLTO PIÙ ABILE DI TANTI DIPLOMATICI - LA POLIZZA SULLA VITA DELL’UCRAINA È STATA LA FIRMA DELL’ACCORDO SULLE TERRE RARE, CHE RAPPRESENTA UNA “GARANZIA DI SICUREZZA” DI AVERE TRUMP DALLA SUA PARTE - COME POTRANNO GLI AMERICANI PERMETTERE A PUTIN DI PRENDERSI IMPIANTI E MINIERE IN COMPROPRIETÀ USA-UCRAINA? L’INTESA SUI MINERALI HA SORPRESO "MAD VLAD": ERA CONVINTO CHE ZELENSKY NON AVREBBE MAI MESSO DA PARTE L’ORGOGLIO, FERITO CON L’UMILIAZIONE ALLA CASA BIANCA…