sonia toni beppe grillo

TRA L'EX MOGLIE E IL MARITO NON METTERCI IL GRILLO - SONIA TONI, PRIMA MOGLIE DI BEPPONE, VUOLE CANDIDARSI SINDACO A RIMINI E SFIDA I PENTASTELLATI CHE HANNO GIÀ UN CANDIDATO: ''LEI NON HA MAI PARTECIPATO AL NOSTRO MEETUP'' - GRILLO E CASALEGGIO DOVRANNO SCEGLIERE DA CHE PARTE STARE

Andrea Emmanuele Cappelli per “Libero Quotidiano

 

SONIA TONI PRIMA MOGLIE BEPPE GRILLOSONIA TONI PRIMA MOGLIE BEPPE GRILLO

A pochi mesi dalle elezioni amministrative di Rimini (dove l' uomo da battere è il piddino Andrea Gnassi, sindaco uscente) tra le fila degli attivisti del Movimento 5 Stelle è scoppiata una guerra intestina fatta di violenti botta e risposta e reciproche scomuniche: da una parte Davide Grassi, avvocato penalista designato dai 50 attivisti-votanti (tra i quali la deputata Giulia Sarti, l' europarlamentare Marco Affronte e la consigliera regionale Raffaella Sensoli) lo scorso 22 gennaio per ricoprire il ruolo di candidato sindaco per l' M5S; dall' altra Sonia Toni, ex moglie del lìder maximo Beppe Grillo (anch' essa attivista pentastellata nel capoluogo della riviera romagnola), decisa a ricoprire il ruolo che i militanti hanno assegnato a Grassi.

 

BEPPE GRILLO E LA PRIMA MOGLIE SONIA TONIBEPPE GRILLO E LA PRIMA MOGLIE SONIA TONI

Procediamo con ordine: le prime avvisaglie del conflitto sono giunte per bocca della consigliera comunale Carla Franchini, la quale ha precisato che senza la certificazione dei garanti nazionali non poteva essere utilizzato il logo del Movimento. Poche ore dopo viene emanato un «richiamo ufficiale» proprio dal Blog di Beppe Grillo, dai toni piuttosto netti: «Le liste non certificate non possono usare il simbolo dell' M5S e non possono presentarsi come tali».

 

La miccia era ormai accesa e a menare i primi fendenti è stata Sonia Toni che, rifacendosi al comunicato del blog, ha commentato sul suo profilo Facebook: «Al momento per quanto riguarda il Comune di Rimini non ci sono né liste né candidati sindaci. E chi si trova nel Movimento da anni dovrebbe conoscere - e rispettare - le regole meglio di qualcuno arrivato da poco. La conferenza stampa indetta ieri per la presentazione del candidato è farlocca».

 

SONIA TONISONIA TONI

Rincarando la dose, Toni ha espresso il suo «stupore e imbarazzo di fronte a tutte le capriole isteriche e politicamente scorrette che un gruppo di attivisti del M5S sta facendo a Rimini». Incalzato a più riprese, il candidato designato Davide Grassi ha scelto di rispondere alle accuse: «Sonia Toni? Da quello che mi risulta da parte sua non c' è mai stata partecipazione nel gruppo di Rimini. Forse parla a titolo personale».

 

E prosegue: «Mi dispiace questo atteggiamento della Toni perché sembra più portato a demolire un gruppo affiatato e radicato sul territorio invece che dare una mano, non capisco che interesse abbia. Io e lei non ci siamo mai parlati, se volesse farlo nessun problema, ma apprezzo meno gli attacchi personali da persone che poi non partecipano alle assemblee». Sulla sua investitura taglia corto: «Al momento a Rimini c' è una sola lista di attivisti M5S votata dall' assemblea con lo stesso metodo utilizzato nelle altre città ed è la stessa gente che lavora sodo per i Cinque Stelle e che ha votato le candidature».

BEPPE GRILLO SONIA TONIBEPPE GRILLO SONIA TONI

 

Concludendo, Grillo (e Casaleggio) dovranno presto scegliere da che parte stare: appoggeranno la lista guidata dal Meetup locale o quella eventualmente capeggiata dall' ex moglie del comico genovese? Prima della sfida - impegnativa - con il candidato Pd Andrea Gnassi e con le altre forze politiche, l' M5S dovrà quindi sanare i tanti conflitti al suo interno, sperando che il candidato definitivo tra Grassi e Toni non resti vittima delle lacerazioni in seno al Movimento, perdendo la possibilità di conquistare l' ambita poltrona del capoluogo romagnolo.

 

 

giulia sarti giulia sarti

Ultimi Dagoreport

berlusconi john elkann

FLASH! – “AHI, SERVA ITALIA, DI DOLORE OSTELLO...”: DA QUALE FANTASTICA IPOCRISIA SPUNTA LA FRASE “MESSA IN PROVA” PER LIQUIDARE IL PATTEGGIAMENTO DI JOHN ELKANN, CONDANNATO A 10 MESI DI LAVORO DAI SALESIANI? - QUANDO TOCCÒ AL REIETTO SILVIO BERLUSCONI DI PATTEGGIARE CON LA GIUSTIZIA, CONDANNATO A UN ANNO DI LAVORO PRESSO UN OSPIZIO DI COLOGNO MONZESE, A NESSUNO VENNE IN MENTE DI TIRARE FUORI LA FRASE “MESSA IN PROVA”, MA TUTTI TRANQUILLAMENTE SCRISSERO: “SERVIZI SOCIALI”…

bomba doha qatar trump netanyahu epstein ghislaine maxwell

DAGOREPORT - COME MAI DONALD TRUMP,  PRESIDENTE DELLA PIÙ GRANDE POTENZA PLANETARIA, NON È NELLE CONDIZIONI DI COMANDARE SUL PREMIER ISRAELIANO BENJAMIN NETANYAHU? - COME E' RIUSCITO "BIBI" A COSTRINGERE L’IDIOTA DELLA CASA BIANCA A NEGARE PUBBLICAMENTE DI ESSERE STATO PREAVVISATO DA GERUSALEMME DELL'ATTACCO CONTRO ALTI ESPONENTI DI HAMAS RIUNITI A DOHA? - DATO CHE IL QATAR OSPITA LA PIÙ GRANDE BASE AMERICANA DEL MEDIO ORIENTE, COME MAI LE BOMBE SGANCIATE VIA DRONI SUI VERTICI DI HAMAS RIUNITI A DOHA SONO RIUSCITE A PENETRARE IL SISTEMA ANTIMISSILISTICO IRON DOME ('CUPOLA DI FERRO') DI CUI È BEN DOTATA LA BASE AMERICANA? - TRUMP ERA STATO OVVIAMENTE AVVISATO DELL’ATTACCO MA, PUR CONTRARIO A UN BOMBARDAMENTO IN CASA DI UN ALLEATO, TUTTO QUELLO CHE HA POTUTO FARE È STATO DI SPIFFERARLO ALL’EMIRO DEL QATAR, TAMIN AL-THANI - SECONDO UNA TEORIA COMPLOTTISTICA, SOSTENUTA ANCHE DAL MOVIMENTO MAGA, NETANYAHU AVREBBE IN CASSAFORTE UN RICCO DOSSIER RICATTATORIO SUI SOLLAZZI SESSUALI DI TRUMP, FORNITO ALL’EPOCA DA UN AGENTE DEL MOSSAD ''SOTTO COPERTURA'' IN USA, TALE JEFFREY EPSTEIN...

giorgia meloni matteo salvini adolfo urso abodi giorgetti tajani giorgio armani

UN PO’ PIU’ DI RISPETTO SE LO MERITAVA GIORGIO ARMANI DA PARTE DEL GOVERNO – SOLO IL MINISTRO DELL’UNIVERSITA’, ANNA MARIA BERNINI, HA RESO OMAGGIO ALL’ITALIANO PIU’ CONOSCIUTO AL MONDO RECANDOSI ALLA CAMERA ARDENTE DOVE, TRA SABATO E DOMENICA, SONO SFILATE BEN 16 MILA PERSONE - EPPURE MILANO E’ A DUE PASSI DA MONZA, DOVE IERI ERA PRESENTE AL GP, OLTRE AL VICEPREMIER MATTEO SALVINI, IL MINISTRO DELLO SPORT ANDREA ABODI, SMEMORATO DEL PROFONDO LEGAME DELLO STILISTA CON BASKET, CALCIO, TENNIS E SCI - A 54 KM DA MILANO, CERNOBBIO HA OSPITATO NEL WEEKEND TAJANI, PICHETTO FRATIN, PIANTEDOSI, CALDERONE E SOPRATTUTTO ADOLFO URSO, MINISTRO DEL MADE IN ITALY, DI CUI ARMANI E’ L’ICONA PIU’ SPLENDENTE – E IGNAZIO LA RUSSA, SECONDA CARICA DELLO STATO, DOMENICA ERA A LA SPEZIA A PARLARE DI ''PATRIOTI'' AL DI LA’ DI RITUALI POST E DI ARTICOLETTI (MELONI SUL “CORRIERE”), UN OMAGGIO DI PERSONA LO MERITAVA TUTTO DAL GOVERNO DI CENTRODESTRA PERCHE’ ARMANI E’ STATO UN VERO “PATRIOTA”, AVENDO SEMPRE PRESERVATO L’ITALIANITA’ DEL SUO IMPERO RIFIUTANDO LE AVANCES DI CAPITALI STRANIERI…