1- FIATO ALLE TROMBETTE! L’ITALIA SI PREPARA AL RITORNO DEI CENTROSINISTRI AL GOVERNO (PER ASSENZA DI AVVERSARI) E COMINCIANO LE GRANDI MANOVRE DEI RESUSCITATI 2- SABATO A BOLOGNA TORNA PRODI E GLI ULIVISTI “SUONANO LA SVEGLIA” A CULATELLO 3- RISPUNTA PERSINO WALTERLOO VELTRONI, NIENTE MENO CHE CON UNA DICHIARAZIONE DI SOLIDARIETÀ A CALTARICCONE PER IL BLITZ SU ACEA A BASE DI UOVA E VERNICE 4- SOPRATTUTTO SCENDE IN CAMPO LA CORAZZATA “REPUBBLICA”: A GIUGNO CON LA FESTA DEL GRUPPO A BOLOGNA VIENE LANCIATA IN POMPA MAGNA LA “LISTA CIVICA” BY SCALFARI 5- QUATTRO GIORNI DI DIBATTITI, READING, MONOLOGHI, ECO E BARICCO. LA MANIFESTAZIONE SARÀ APERTA IN PIAZZA SANTO STEFANO DA EZIO MAURO IN PERSONA. PREVISTO PER IL 16 IL MOMENTO CLOU: MAURO E SCALFARI INTERVISTERANNO INSIEME MARIO MONTI 6- CADE IN DISGRAZIA NAPOLITANER (CHE SOGNAVA LO STORICO BIS). IL GOVERNO MONTI È FINITO IN FLOP E INIZIANO I GRATTACAPI: DOPO LE GAFFE DI MARTONE, IMPALLINATO ZOPPINI. COS’HANNO IN COMUNE? LA GRANDE AMICIZIA CON GIULIO NAPOLITANO

1 - PD: PARLAMENTARI ULIVISTI 'SUONANO LA SVEGLIA' A BERSANI, "ASSUMA L'INIZIATIVA"...
(Adnkronos) - I parlamentari del Pd Antonio La Forgia, Sandra Zampa e Albertina Soliani, ulivisti e prodiani, 'suonano la sveglia' al leader Pier Luigi Bersani. Di fronte alla
crisi economica che incalza, all'incubo contagio dalla Grecia e alla crisi di credibilita' della politica, con lo spettro di Grillo e dell'antipolitica dietro l'angolo, i tre esponenti emiliani del Pd chiedono al partito uno scatto in avanti.

"A Bersani chiedo che assuma l'iniziativa per rispondere a quanto la gente ci chiede ormai da troppo tempo" sintetizza Zampa, per la quale "il tema non e' quello della leadership", quanto piuttosto la necessita' di ritrovare "l'entusiasmo, che sembra ormai lontano, ma che c'e' stato attorno all'iniziativa referendaria" per la cancellazione del porcellum. Una valanga di firme che pero' si e'

bloccata davanti alla sentenza di innammissibilita' del quesito emessa dalla Consulta. Una riflessione che prendera' corpo sabato prossimo a Bologna con l'incontro 'Democrazia? Democrazia!' in programma dalle 10.30 alle 17.30 al nuovo cinema Nosadella. Al dibattito, oltre ai tre parlamentari promotori, parteciperanno anche l'ex ministro Arturo Parisi, il politilogo Angelo Panebianco e l'ex presidente della Cassa Depositi e Prestiti e federalista europeo Alfonso Iozzo. Ci sara' anche l'ex premier Romano Prodi. (segue)

2 - PD: BONDI (PDL), GRUPPO DE BENEDETTI VUOLE LISTA CIVICA?...
(AGI) - "Due elementi mi fanno riflettere: l'editoriale di domenica scorsa del dottor Eugenio Scalfari si concludeva con l'ipotesi, ritenuta opportuna, della presentazione alle prossime elezioni politiche di una lista civica apparentata con il Pd e rappresentativo del principio di legalita; oggi infine la notizia dell'appuntamento dato alla propria community di lettori a Bologna dal 14 al 17 giugno per La Repubblica delle idee, la prima festa organizzata dal quotidiano diretto da Ezio Mauro. Non sara - si chiede il coordinatore del pdl Sandro Bondi - che il gruppo editoriale che fa capo al dottor Carlo De Benedetti si prepara a patrocinare una lista civica a fianco del Pd per condizionare e influire ancor di piu nella vita politica italiana?", conclude Bondi.

3 - ACEA: VELTRONI, VIOLENZE INACCETTABILI DA NON SOTTOVALUTARE...

(AGI) - "Violenze e aggressioni come quelle verificatesi contro il Gruppo Caltagirone, a cui va la mia solidarieta, sono gravi inaccettabili e da non sottovalutare, specie in un momento come questo in cui alle difficolta e alle tensioni sociali qualcuno cerca di mescolare provocazioni e gesti teppistici". Lo sottolinea in una nota Walter Veltroni. "Si tratta - prosegue il parlamentare del Pd, ex sindaco di Roma - di un episodio da condannare duramente da parte di tutti: cosa c'entra la rivendicazione dell'acqua pubblica con queste violenze e intimidazioni e davvero incomprensibile agli occhi di tutti i romani".

4 - NAPOLITANO BYE BYE...
Sognava la riconferma, il bis quirinalizio che nessuno ha mai raggiunto. Ma per Giorgio Napolitano inizia invece la stagione degli addii. La sua creatura, il governo Monti, è arrivato virtualmente al capolinea. Tra crisi economica, partiti in campagna elettorale e gaffe, Rigor Monti arriverà forse a fine legislatura, ma senza più carte da giocare. Ma i veri grattacapi per Napolitaner sono altri. Le dimissioni del sottosegretario Zoppini non sono passate inosservate sul colle più alto della politica romana. Il giovane avvocato, infatti, condivide con Michel Martone, altro membro del governo finito nell'occhio del ciclone mediatico in passato, una importante amicizia: quella con Giulio Napolitano, figlio del presidentissimo.

5 - LA REPUBBLICA DELLE IDEE, COSÌ IL CLUB DI MAURO SI BUTTA IN POLITICA (FORSE)
Alessandra Sardoni per "il Foglio"

Volare alto, altissimo. Più di Roberto Saviano, che per ora nel programma ufficiale di decollo non c'è, forse per eccesso di pesantezza (metaforica) in tv. Librarsi, per evitare lo spiacevole effetto imitazione delle già collaudate feste del Fatto quotidiano (Pietrasanta) o di Internazionale (Ferrara). Perché nessuno possa dire "è la festa dell'Unità di Repubblica", malignando sulla scelta del luogo (Bologna).

A Largo Fochetti non si parla d'altro che del grande evento di giugno, "La Repubblica delle idee", quattro giorni di dibattiti, reading, monologhi. Tentazione platonica nel titolo, un po' meno negli obiettivi, la manifestazione sarà aperta in piazza Santo Stefano da Ezio Mauro in persona. Dal 14 al 17 giugno il giornale- partito si farà corpo: gli intellettuali, le firme di punta del Gruppo, artisti di casa come Baricco, Bergonzoni, Bertolucci, De Gregori, alcune guest star straniere (David Grossman, Tahar Ben Jelloun e Anthony Giddens) e gli economisti Nouriel Roubini e il Nobel Thomas J. Sargent occuperanno palazzi storici e cortili.

Previsto per il 16 il momento clou: Mauro e Scalfari intervisteranno insieme Mario Monti. Quanto basta a dichiarare, contemporaneamente, surclassati i succitati modelli nonché il Corriere, che avrà pure avuto fin qui un rapporto migliore con il premier, ma che la festa non ce l'ha. L'editore Laterza è partner dell'iniziativa e schiera i suoi autori. Ci saranno tutti quelli che è naturale ci siano, quelli che "la sera leggono Kant", come disse al Palasharp Umberto Eco, ovviamente presente.

Da Zagrebelsky a Scalfari fino a Ilvo Diamanti, ma anche Concita De Gregorio e Zucconi, Merlo e Pirani. Per L'Espresso ci sarà il direttore Bruno Manfellotto. E Lucia Annunziata, in veste di neodirettore dell'Huffington Post versione italiana. Sarà la celebrazione della "community", come piace dire a Ezio Mauro, già sperimentata nell'era delle grandi campagne anti berlusconiane, degli appelli e delle domande, con tanto di mobilitazione on line e gazebo in piazza del Popolo e che ora ritorna con ambizioni politico culturali. Se non fosse parola dalle connotazioni forti, si potrebbe dire ideologiche.

Perché questo sembra il lato A dell'iniziativa: la salvaguardia del mondo azionista, moralista, e il suo aggiornamento. Il lato B è politico e ha già fatto scattare l'allarme di una parte del Pd. Almeno a voler leggere in sequenza l'annunciato evento bolognese e l'ultima colonna dell'editoriale di Scalfari di domenica scorsa, in cui si lanciava l'idea di "una lista civica apparentata al Pd", nel caso in cui dovesse restare il Porcellum.

"Rappresentativa" - scriveva Scalfari - "del principio di legalità del cui recupero c'è urgente bisogno e che interpella la società civile prima ancora dei partiti politici". Persone "competenti e civilmente impegnate", molto somiglianti alle star della Repubblica delle idee. Come se il giornale del gruppo l'Espresso volesse serrare le file e riavviare in forme nuove l'eterodirezione, o semplicemente promuoversi nel ruolo di "fornitore di contenuti" per un Pd considerato in difficoltà e minacciato da grillismi vari.

"Non è che ora candidano davvero Saviano, con la storia della lista civica?", si chiedeva un tantino smarrito un dirigente del Pd a Montecitorio. "Bersani sembrava tentato dall'abbraccio, nell'intervista all'Unità", osservava un altro perplesso. Tutto sa di una nuova stagione di impegno, coerente con le tesi dell'ultimo saggio di Carlo Galli, altro editorialista di Repubblica, "I riluttanti", in uscita a fine mese proprio per Laterza: le élite devono ritrovare il senso della loro responsabilità, smetterla di esitare. A giudicare dal programma, la riluttanza delle élite di Rep. sembra essere superata.

Gli insider però si concentrano sul lato industriale: la caccia al pubblico più giovane, poco interessato al quotidiano di carta, ma target fondamentale per le sperimentazioni tecnologiche, Internet, iPad, e grande frequentatore dei festival. E' ancora tutto da dimostrare che il rito della riunione di redazione in trasferta dal sito a Bologna e rappresentata in pubblico possa essere calamita per le giovani generazioni, ma pare che il direttore ci tenga molto. Quanto all'editore, ospite d'onore al festival dell'Economia di Trento, non è ancora chiaro se farà un salto anche nella Bologna delle Idee di Ezio Mauro.

 

 

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