L'UE PROVA A "BLINDARE" IL REGNO UNITO PRIMA CHE ARRIVI AL GOVERNO NIGEL FARAGE - ALLE ELEZIONI DEL 2029, IL LEADER TRUMPIANO DI REFORM UK ARTEFICE DELLA "BREXIT", POTREBBE DIVENTARE PRIMO MINISTRO E MANDARE IN MALORA GLI ACCORDI, SIGLATI DAL 2016 A OGGI, TRA UNIONE EUROPEA E REGNO UNITO - L'INGHILTERRA È UN IMPORTANTE ALLEATO PER L'UE IN MATERIA DI SICUREZZA: SE I RAPPORTI TRA LONDRA E BRUXELLES SI DETERIORASSERO A GODERNE SAREBBE PUTIN - PER QUESTO I DIPLOMATICI EUROPEI SONO AL LAVORO PER SPIEGARE AI CITTADINI INGLESI CHE È NECESSARIO COLLABORARE...
Estratto dell'articolo di Luigi Ippolito per il "Corriere della Sera"
I diplomatici europei hanno una data fissa in mente, il 2029, quando si voterà in Gran Bretagna e Nigel Farage potrebbe diventare primo ministro: perché l’ingresso del tribuno della Brexit a Downing Street significherebbe la fine (e la regressione) della marcia di riavvicinamento di Londra alla Ue.
Il governo laburista di Keir Starmer ha fatto del «reset» con l’Europa una delle sue priorità e lo scorso maggio, al primo vertice formale tra la Gran Bretagna e l’Unione europea dopo il «divorzio», è stata siglata una partnership strategica per superare le divisioni e le incomprensioni della Brexit [...].
I diplomatici europei notano con sodisfazione che il governo laburista ha preso ad addossare pubblicamente all’uscita dall’Unione gran parte dei mali che affliggono la Gran Bretagna: ma ora tutto questo potrebbe essere rimesso in discussione se, come indicano i sondaggi, Farage dovesse vincere le prossime elezioni.
Il timore principale è per il futuro della sicurezza europea, di cui la Gran Bretagna resta un pilastro irrinunciabile in una fase di crescente confronto con la Russia: ecco allora che è partita una corsa contro il tempo per incardinare Londra alla Ue e mostrare a breve al pubblico britannico i risultati tangibili di un rapporto positivo con l’Europa, in modo da rendere poco auspicabile (se non impossibile) una marcia indietro.
Gli ostacoli però sono ancora tanti: la partecipazione britannica la fondo di riarmo europeo è oggetto di contenzioso, così come il progetto di un ritorno alla mobilità giovanile, incluso il rientro nell’Erasmus, vede Londra mettere tutta una serie di paletti, nel timore di vedere aumentare l’immigrazione.
La diplomazia europea punta soprattutto a raggiungere prima del voto un accordo sull’agroalimentare, in modo da abbattere le barriere doganali e portare benefici concreti alle piccole e medie aziende britanniche, che più hanno sofferto. [...]




