DAGOREPORT - UCCI UCCI, TUTTO SUL CASO RANUCCI: DAI PRESUNTI CONTATTI DI SIGFRIDO CON I SERVIZI SEGRETI PER L'INCHIESTA DI "REPORT" SUL PADRE DI GIORGIA MELONI AL PEDINAMENTO DI SIGFRIDO, CHE COINVOLGEREBBE FAZZOLARI, IL BRACCIO DESTRO (E TESO) DI LADY GIORGIA – RANUCCI, OSPITE IERI SERA DI BIANCA BERLINGUER, HA PRECISATO, MA CON SCARSA CHIAREZZA, COSA E' ACCADUTO NELLE DUE VICENDE: “NON SONO STATO SPIATO DA FAZZOLARI. SO CHE È STATO ATTIVATO UN MECCANISMO PER CAPIRE CHI FOSSE IL NOSTRO INFORMATORE. SI TEMEVA FOSSE QUALCUNO DEI SERVIZI, MA NON È ACCADUTO” - SULL'ALTRA VICENDA DEL PEDINAMENTO: "NON SO SE SONO STATO SEGUITO MATERIALMENTE" – RIGUARDO L'ATTENTATO: "NON HO MAI PENSATO CHE DIETRO CI FOSSE UNA MANO POLITICA" - DAGOSPIA CERCA DI FAR LUCE SUI FATTI E I FATTACCI... - VIDEO
UNA BRUTTA STORIA CHE FINIRA' MALE, MOLTO MALE - RANUCCI RIVELA DI ESSERE STATO PEDINATO DA UOMINI DEI SERVIZI SEGRETI. E CHIAMA IN CAUSA IL BRACCIO DESTRO DI MELONI, FAZZOLARI - IN COMMISSIONE ANTIMAFIA, IL SENATORE DEL M5S ROBERTO SCARPINATO, GLI CHIEDE: "DOPO UNA PUNTATA DI ''REPORT'' CHE RIGUARDAVA LA PRESIDENTE MELONI, LEI HA DICHIARATO DI ESSERE STATO PEDINATO SU RICHIESTA DEL SOTTOSEGRETARIO FAZZOLARI" - RANUCCI, PRIMA DI RISPONDERE, CHIEDE DI SPEGNERE AUDIO E TELECAMERE. MA “REPUBBLICA” RIVELA: "FAZZOLARI NON SA, O FA FINTA DI NON SAPERE, CHE RANUCCI HA CONFERMATO TUTTO" - LE DUE VICENDE NEL MIRINO: NEL 2023 "REPORT" TRASMETTE L'INCHIESTA SUL PADRE DELLA MELONI, FAZZOLARI SI FA RECUPERARE UN VECCHIO DOSSIER SUL GIORNALISTA, SI CONVINCE CHE LA SUA FONTE È DENTRO I SERVIZI E ORDINA UN'INDAGINE INTERNA ALL'INTELLIGENCE PER CAPIRE CHI SIA - SECONDA VICENDA: NEL CORSO DI UN EVENTO PUBBLICO, RANUCCI SI ACCORGE CHE QUALCUNO LO STA SEGUENDO E SI PREOCCUPA, SALVO SCOPRIRE CHE SI TRATTAVA DI UN AGENTE DELL'AISI – LA COMMISSIONE SI RIVOLGERÀ AL COPASIR PER SAPERE SE È VERO CHE GLI 007 HANNO PEDINATO RANUCCI E SE FAZZOLARI HA CHIESTO INFORMAZIONI AI SERVIZI SU DI LUI - (MA NON E' MANTOVANO CHE HA LA DELEGA SULL'INTELLIGENCE?)
sigfrido ranucci e sempre cartabianca 1
DAGOREPORT
Quando si parla di servizi segreti, dossier, spionaggio e pedinamenti, bisogna andarci con i piedi di piombo.
Chi stamane ha letto l’articolo a firma di Giovanna Vitale su “Repubblica” può aver pensato a un totale coinvolgimento di Giovambattista Fazzolari, sottosegretario di Palazzo Chigi, con delega all’attuazione del programma, in una sorta di trama da 007 contro il conduttore di “Report”.
sigfrido ranucci bianca berlinguer enzo iacchetti e sempre cartabianca
Ieri sera, il conduttore di "Report", ospite di “È sempre Cartabianca” chez Madame Berlinguer, ha esposto il racconto dei vari episodi e vicende ad alta sensibilità istituzionale, ma con scarsa chiarezza che può aver dato adito a equivoci e malintesi, tali da non permettere ai telespettatori distratti di comprendere cosa fosse davvero accaduto in passato.
Dagospia è in grado di precisare il perimetro dei fatti.
Gli episodi a cui ha fatto riferimento Ranucci, nell’audizione di ieri in Commissione Antimafia, sono due, e ben distinti:
SERVIZIO DI REPORT SUL PADRE DI GIORGIA MELONI
1. il primo risale al 2023, quando “Report” trasmette l’inchiesta sul padre della Meloni. Racconta Ranucci a Bianca Berlinguer: “È una vicenda molto delicata che nasce quando noi facciamo l’inchiesta che riguardava il padre della Premier Meloni […]. A un certo punto noi raccontiamo che il padre si era messo a trasportare droga per il clan Senese. Quell’inchiesta aveva suscitato molta preoccupazione all’interno della gli ambiti della Presidenza del Consiglio”.
GIOVANBATTISTA FAZZOLARI A CINQUE MINUTI
La messa in onda dell'inchiesta non può non far saltare i fragili otoliti della premier. Convocato il suo fedelissimoo Fazzolari, il due si sarebbero posti il problema: chi è la fonte della trasmissione di Rai3?
Fazzolari, parlando con la premier, rievoca un vecchio episodio in cui Ranucci, registrato a sua insaputa (era il 2022) da due persone che avrebbero dovuto fornirgli un dossier sull’ex sindaco di Verona, Flavio Tosi, millantava rapporti consolidati con i servizi segreti. A quel punto, nella testa dell’ex dirigente di seconda fascia della Regione Lazio, scatta una domanda: non è che Ranucci prende notizie da qualcuno dei servizi?
SIGFRIDO RANUCCI IN COMMISSIONE ANTIMAFIA - FOTO LAPRESSE
Giorgia Meloni, a quel punto, chiede una indagine interna all'intelligence per verificare il sospetto, ma il risultato dirada ogni ombra: tra Ranucci e gli 007 non c’è stato alcun contatto riguardo la storia del padre.
Come ha confermato lo stesso giornalista a Rete4: “Io non sono una verginella, sono un figlio di uomo delle forze dell’ordine e immagino, sta nel gioco, diciamo così, che chi deve proteggere, ha per compito di proteggere il Presidente del Consiglio, di fronte a una trasmissione che può effettivamente destabilizzare, cerchi di capire meglio che cosa sta accadendo. Da quelle che sono state le mie informazioni eh si è cercato di capire chi fosse stata la nostra fonte”.
bomba distrugge le auto di sigfrido ranucci e della figlia 5
2. il secondo episodio è più recente: risale al 12 maggio 2025, quando Ranucci vola a Bagheria, vicino Palermo, per presentare il suo libro, “La Scelta”. Il giorno dopo l’evento, una persona di fiducia avverte Sigfrido che durante il viaggio verso la Sicilia, e durante l’incontro con il pubblico, era stato seguito da un agente dell’Aisi.
Il giornalista si è allarmato, e si è fidato delle parole della sua fonte. Pur credendo possibile una "attenzione" particolare nei suoi confronti, non ha notato alcun pedinamento.
Motivo per cui, dalla Berlinguer, ha detto: “Io non so se sono stato seguito materialmente. So che è stato attivato un meccanismo per cercare di capire chi fosse il nostro informatore. Si temeva che fosse qualcuno dei servizi, questo non è accaduto, per fortuna, tant’è vero che io questa cosa non l’ho mai raccontata per due anni”.
Trascrizione delle dichiarazioni di Sigfrido Ranucci a “È sempre Cartabianca”
SIGFRIDO RANUCCI IN COMMISSIONE ANTIMAFIA - FOTO LAPRESSE.
Bianca Berlinguer: Allora, tu oggi sei stato audito in commissione parlamentare antimafia, 2 ore.
Sigfrido Ranucci: Due ore.
Bianca Berlinguer: A un certo punto c’è stata una domanda che ti ha fatto il senatore del Movimento 5 Stelle Roberto Scarpinato che ti ha chiesto, a proposito, appunto, dell’attentato che hai subito qualche tempo fa, se poteva esserci qualche correlazione tra le inchieste di Report, i casi di cui vi siete occupati di Moro, Mattarella e l’eventuale partecipazione di soggetti esterni alle stragi del ‘92-’93.
SIGFRIDO RANUCCI IN COMMISSIONE ANTIMAFIA
E ti ha anche chiesto di spiegare meglio il fatto che tu avevi raccontato di esserti sentito pedinato, spiato, in particolare da sottosegretario, non da lui direttamente, ma che tutto potesse partire da un’indicazione del sottosegretario alla presidenza del Consiglio Fazzolari.
Sigfrido Ranucci: Allora.
Bianca Berlinguer: A quel punto hai voluto segretare la tua risposta.
Sigfrido Ranucci: Sì, perché c’erano determinati premetto che io non sono stato spiato da Fazzolari, questa vicenda è una vicenda molto delicata che nasce quando noi facciamo l’inchiesta che riguardava il padre della Premier Meloni, con la quale lei, ricordiamo, non aveva rapporti da quando.
giovambattista fazzolari attovagliato da vitti a piazza san lorenzo in lucina 1
A un certo punto noi raccontiamo che il padre si era messo a trasportare droga per il clan senese. Quell’inchiesta aveva suscitato molta preoccupazione all’interno della gli ambiti della Presidenza del Consiglio.
Io non sono una verginella, sono un figlio di uomo delle forze dell’ordine e immagino, sta nel gioco, diciamo così, che chi deve proteggere, ha per compito di proteggere il Presidente del Consiglio, di fronte a una trasmissione che può effettivamente destabilizzare, cerchi di capire meglio che cosa sta accadendo. Da quelle che sono state le mie informazioni eh si è cercato di capire chi fosse stata la nostra fonte.
GIORGIA MELONI GIOVANBATTISTA FAZZOLARI
Bianca Berlinguer: Cioè, quindi di seguirt per cercare di capire chi chi ti informava.
Sigfrido Ranucci: Io non so se sono stato seguito materialmente. So che è stato attivato un meccanismo per cercare di capire chi fosse il nostro informatore. Si temeva che fosse qualcuno dei servizi, questo non è accaduto, per fortuna, tant’è vero che io questa cosa non l’ho mai raccontata per due anni.
In una sede istituzionale come il Parlamento europeo qualcuno m’ha fatto una domanda, Tarquinio, quindi collega, chi mi conosce sa che a domanda io rispondo e ho spiegato quello che era a mia conoscenza, dando dei dettagli che ovviamente poi sono stati segretati.
sigfrido ranucci bianca berlinguer e sempre cartabianca
Ovviamente la parte più delicata era la prima, la parte della prima domanda, ma voglio dire a scanso di equivoci, perché poi qualcuno magari strumentalizza anche, io non ho mai pensato che dietro l’avvenimento del 16 ottobre ci fosse una mano politica, una volontà politica e tantomeno l’idea che ci fosse qualcuno del governo, è una stupidaggine.
Bianca Berlinguer: Ecco, no, perché poi c’è stato Fazzolari che se l’è presa soprattutto con Scarpinato e ha detto deliranti insinuazioni di Scarpinato che fa capire come se dietro l’attentato di Ranucci…
Sigfrido Ranucci: Secondo me il fatto che io abbia chiesto la seduta segreta, secondo me ha alimentato delle strumentalizzazioni che non ci sono.
bomba distrugge le auto di sigfrido ranucci e della figlia 8
Ho detto delle cose importanti che meritavano il segreto, perché ovviamente sono cose molto delicate, però insomma, non è questa la chiave di lettura.
Bianca Berlinguer: Non è questa la chiave di lettura. Ecco, quindi hai chiarito molto bene …
Sigfrido Ranucci: L’ho fatto con te adesso.
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