juncker merkel tsipras grecia austerity grexit

VE LA RICORDATE LA “GREXIT”? NON E’ MAI STATA RISOLTA! - L’UE SBLOCCA 8,5 MILIARDI DI AIUTI IMMEDIATI SENZA I QUALI ATENE AVREBBE DOVUTO SOSPENDERE STIPENDI E PENSIONI - IL “RIVOLUZIONARIO” TSIPRAS HA FATTO IL LAVORO SPORCO: HA APPROVATO NUOVE MISURE DI AUSTERITY - NEL 2018, DOPO LE ELEZIONI IN GERMANIA, I CREDITORI ALLEGGERIRANNO IL DEBITO 

Alberto D’Argenio per “la Repubblica”

 

MERKEL TSIPRAS MYKONOSMERKEL TSIPRAS MYKONOS

Arriva in extremis la Grecia ottiene la nuova tranche di prestiti da 8,5 miliardi dai creditori europei. La nuova tappa del salvataggio di Atene arriva dopo settimane di negoziati critici, ma al termine di un Eurogruppo relativamente rapido, con i ministri delle Finanze della zona euro che evitano l' ennesima drammatica nottata di trattative e altri giorni di incertezza all' Europa.

 

I soldi saranno vitali per Atene, che altrimenti il prossimo mese non sarebbe stata in grado di pagare pensioni e stipendi con il governo Tsipras che negli ultimi mesi ha approvato un nuovo pacchetto di misure di austerity per accontentare le richieste dei partner.

 

merkel tsiprasmerkel tsipras

Ma c' è di più, gli europei promettono che nel 2018 saranno operative nuove misure per alleggerire gli obblighi sul debito di Atene verso i creditori internazionali. Il che ha finalmente permesso a Christine Lagarde, direttore dell' Fmi ospite dell' Eurogruppo, di aprire alla partecipazione dell' istituzione di Washington al terzo programma di salvataggio per la Grecia, condizione senza la quale i tedeschi non avrebbero dato il benestare alla nuova tranche di aiuti.

 

grexitgrexit

Dunque ieri sono arrivate una serie di decisioni a cascata - compromesso negoziato per mesi tra Bruxelles, Washington, Berlino e Atene - che evitano un nuovo dramma greco come quello del 2015. Gli europei verseranno altri 8,5 miliardi di euro alle casse di Atene: 7,7 subito, 800 milioni dopo l' estate portando il terzo piano di salvataggio, quello approvato nel 2015 ai tempi del referendum anti euro di Tsipras, a 31,5 miliardi di prestiti. Inoltre gli europei promettono che entro la metà del prossimo anno prenderanno una serie di misure che scatteranno al termine del programma di salvataggio, previsto per l' estate 2018, per alleggerire gli oneri di Atene nel rimborso dei prestiti.

 

Così Lagarde ha annunciato che entro 24 ore proporrà al direttorio dell' Fmi un accordo di compromesso con l' Eurogruppo che prevede il ritorno del Fondo al piano di aiuti, ma con l' effettivo versamento di finanziamenti congelato fino a che l' alleggerimento del debito greco non sarà nero su bianco (Washington da un lato chiedeva la sforbiciata, dall' altro i nuovi tagli portati a casa non senza problemi da Tsipras).

grexitgrexit

 

Quando il reprofiling del debito greco sarà realtà, il Fondo verserà una tranche da 2 miliardi di dollari alla Grecia. Un compromesso sufficiente al ministro tedesco, Wolfgang Schaeuble, per dare l' ok di Berlino al nuovo prestito, che senza l'arrivo del Fondo sarebbe stato impallinato dal Parlamento tedesco che a breve si dovrà esprimere sul pacchetto.

 

D' altra parte Angela Merkel prima delle elezioni di settembre non vuole entrare nel merito dell' alleggerimento del debito greco. Una curiosità: è la prima volta che un' economia avanzata si piega alla partecipazione «in principio» del Fondo a un salvataggio: una procedura in voga negli anni '80 per Paesi come Sudan, Zaire, Argentina o Congo.

MERKEL TSIPRASMERKEL TSIPRAS

 

 

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni donald trump al sisi

FLASH! - LA BOCCIATURA DEL PONTE SULLO STRETTO DA PARTE DELLA CORTE DEI CONTI HA FATTO SALTARE I NERVI NON SOLO A SALVINI MA SOPRATTUTTO ALLA MELONI – LA PREMIER, CHE SI ERA SPESA MOLTO IN EUROPA PER LA REALIZZAZIONE DEL PONTE, SI È TALMENTE INCAZZATA (“E’ L’ENNESIMO ATTO DI INVASIONE DE GIUDICI SULLE SCELTE DEL GOVERNO”) CHE HA CANCELLATO IL VIAGGIO AL CAIRO DI SABATO PER L’INAUGURAZIONE DEL MUSEO GEM - ALLA NOTIZIA CHE AL POSTO DELLA STATISTA, SBARCA IL FARAONE GIULI, ANCHE AL SISI NON L’HA PRESA PER NIENTE BENE…

giorgia meloni giampaolo rossi antonino monteleone laura tecce antonio preziosi monica giandotti pierluigi diaco

PRIMA O POI, AFFONDE-RAI! - MENTRE IN CDA SI TRASTULLANO SUGLI ASCOLTI DECLINANTI DI “TG2 POST”, SI CHIUDONO GLI OCCHI SULLO STATO ALLA DERIVA DI RAI2 E DI RAI3 - UN DISASTRO CHE NON VIENE DAL CIELO. LA TRASFORMAZIONE DELLA PRODUZIONE DEI PROGRAMMI DALLE TRE RETI A DIECI DIREZIONI IN BASE AL "GENERE" (INTRATTENIMENTO, INFORMAZIONE, FICTION, ECC.), AVVIATA DA FUORTES NEL 2021 MA IMPLEMENTATA DALL’AD GIAMPAOLO ROSSI (CON LA NOMINA DELLA DIREZIONE DEL "COORDINAMENTO GENERI" AFFIDATA A STEFANO COLETTA), HA PORTATO ALLA PERDITA DI IDENTITÀ DI RAI2 E DI RAI3 MA ANCHE AL TRACOLLO DEGLI ASCOLTI (E DELLE PUBBLICITÀ) - LO SCIAGURATO SPACCHETTAMENTO HA PORTATO A UNA CENTRALIZZAZIONE DECISIONALE NELLE MANI DI ROSSI E A UN DOVIZIOSO AUMENTO DI POLTRONE E DI VICE-POLTRONE, CHE HA FATTO LA GIOIA DEI NUOVI ARRIVATI AL POTERE DI PALAZZO CHIGI - PURTROPPO IL SERVILISMO DI UNA RAI SOTTO IL TALLONE DELL'ARMATA BRANCA-MELONI NON PAGA. LE TRASMISSIONI CHE DOPO UNA MANCIATA DI PUNTATE FINISCONO NEL CESTINO ORMAI NON SI CONTANO PIÙ. TANTO CHE I DUE CANALI SONO STATI RIBATTEZZATI ‘’RAI2%’’ E ‘’RAI3%’’...

fabio pinelli soldi csm

DAGOREPORT – ALTRO CHE SPENDING REVIEW AL CSM TARGATO FABIO PINELLI – IL VICEPRESIDENTE DI NOMINA LEGHISTA SEMBRA MOLTO MENO ATTENTO DEL PREDECESSORE NELLA GESTIONE DELLE SUE SPESE DI RAPPRESENTANZA – SE NEL 2022, QUANDO ERA IN CARICA DAVID ERMINI, ERANO STATE SBORSATI APPENA 4.182 EURO SU UN BUDGET TOTALE DI 30 MILA, CON L’ARRIVO DI PINELLI NEL 2023 LE SPESE DI RAPPRESENTANZA PER TRASFERTE E CONVIVI SONO LIEVITATE A 19.972 EURO. E NEL 2024 IL PLAFOND DISPONIBILE È STATO INNALZATO A 50 MILA EURO. E PER LEGGE IL VICEPRESIDENTE DEL CSM NON DEVE DETTAGLIARE LE PROPRIE NOTE SPESE DI RAPPRESENTANZA...

giovambattista giovanbattista fazzolari vitti

FLASH – ROMA VINCE SEMPRE: IL SOTTOSEGRETARIO FAZZOLARI, DA SEMPRE RISERVATISSIMO E RESTÌO A FREQUENTARE I SALOTTI, ORA VIENE PIZZICATO DA DAGOSPIA NEL “SALOTTO” DI PIAZZA SAN LORENZO IN LUCINA, SPAPARANZATO AI TAVOLI DI “VITTI”, DOVE POLITICI, GIORNALISTI E POTENTONI AMANO ATTOVAGLIARSI (DENIS VERDINI FACEVA LE RIUNIONI LI' E CLAUDIO LOTITO AMA GOZZOVIGLIARE DA QUELLE PARTI, SPILUCCANDO NEI PIATTI ALTRUI) – ANCHE “FAZZO” È ENTRATO NELLA ROMANELLA POLITICA DE “FAMOSE DU’ SPAGHI”: L’EX DIRIGENTE DI SECONDA FASCIA DELLA REGIONE LAZIO CHIACCHIERA CON UN CANUTO SIGNORE DI CUI VORREMMO TANTO CONOSCERE L’IDENTITÀ. I DAGO-LETTORI POSSONO SBIZZARIRSI: HANNO QUALCHE SUGGERIMENTO PER NOI?

giampaolo rossi rai report sigfrido ranucci giovanbattista fazzolari francesco lollobrigida filini

DAGOREPORT – RAI DELLE MIE BRAME: CHIAMATO A RAPPORTO L'AD GIAMPAOLO ROSSI ALLA CAMERA DEI DEPUTATI DOVE SI E' TROVATO DAVANTI, COL DITO ACCUSATORIO, I PLENIPOTENZIARI RAI DEI TRE PARTITI DI MAGGIORANZA: GASPARRI (FI), MORELLI (LEGA) E FILINI (FDI) CHE, IN CORO, GLI HANNO COMANDATO DI TELE-RAFFORZARE LA LINEA DEL GOVERNO - IL PIÙ DURO È STATO IL SOTTOPANZA DI FAZZOLARI. FILINI SPRIZZAVA FIELE PER L’INCHIESTA DI “REPORT” SUI FINANZIAMENTI DI LOLLOBRIGIDA ALLA SAGRA DEL FUNGO PORCINO - ROSSI, DELLE LORO LAMENTELE, SE NE FOTTE: QUANDO VUOLE, IL FILOSOFO CHE SPIEGAVA TOLKIEN A GIORGIA NELLE GROTTE DI COLLE OPPIO, PRENDE IL TELEFONINO E PARLA DIRETTAMENTE CON LA PREMIER MELONI... - VIDEO