kamala harris barack obama michelle

L’UNICA CHE PUÒ SALVARE I DEMOCRATICI AMERICANI È MICHELLE OBAMA (MA LEI NON NE HA LA MINIMA VOGLIA) - JOE BIDEN È IN DECOMPOSIZIONE, KAMALA HARRIS NON NE IMBROCCA UNA, E TRA I DEM CRESCE LA VOGLIA DI LANCIARE LA MOGLIE DI BARACK. CHE PERÒ SI DOVREBBE RIMANGIARE ANNI DI DICHIARAZIONI, CON IL RISCHIO DI PERDERE CONTRO TRUMP. INSOMMA: MEGLIO CONTINUARE A GUADAGNARE MILIONI CON LIBRI E FILM…

Michelle Obama e Barack

1 - VISTO LO STATO DI DECOMPOSIZIONE DI JOE BIDEN, FRA I DEMOCRATICI USA STA MONTANDO L’IDEA DI LANCIARE MICHELLE OBAMA ALLA PRESIDENZA NEL 2024. IL PODCASTER JOE ROGAN: “È FANTASTICA, È INTELLIGENTE, È LA MOGLIE DEL MIGLIOR PRESIDENTE CHE ABBIAMO AVUTO. SE DECIDESSE DI CANDIDARSI, VINCEREBBE” – L’EVENTUALE TICKET OBAMA-HARRIS DOVREBBE VEDERSELA CONTRO L'EX PRESIDENTE DONALD TRUMP E IL GOVERNATORE DELLA FLORIDA RON DESANTIS

michelle obama joe biden

https://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/flash-ndash-visto-stato-decomposizione-joe-biden-294355.htm

 

2 - MICHELLE VS KAMALA

Simona Siri per "La Stampa"

 

joe biden kamala harris

Quando le cose per i democratici si stanno mettendo male, lo si capisce sempre da un dettaglio: la discesa in campo di Michelle Obama. Invocata da molti, sognata da ancora di più, la candidatura presidenziale della ex First Lady è una di quelle fantasie che non si avvereranno mai, avendo lei stessa ripetuto più e più volte che no, detesta la politica e uscire dalla Casa Bianca è stata una liberazione, figuriamoci se pensa a rientrarci.

kamala harris 2

 

Eppure puntualmente succede: il suo nome tirato fuori come la soluzione a tutti i mali, l'unica in grado di mettere tutti d'accordo, l'unica in grado di far dimenticare la delusione di Kamala Harris, crollata nel consenso popolare e sempre più in ombra mediatica. L'unica, insomma, in grado di dare ai democratici la speranza di una vittoria contro Donald Trump, probabile ricandidato repubblicano nel 2024.

michelle obama and family

 

«Se si candida Michelle, contro Trump vince sicuro», ha detto durante la puntata di Natale del suo podcast Joe Rogan, il controverso e popolare presentatore. Eppure non succederà, a meno di non rimangiarsi anni di dichiarazioni con il risultato di fare quella che cambia idea sotto la disperata pressione del partito, una figura da messia salvatore del popolo.

 

michelle obama fotografata da barack nel 1991, a lamu, kenya

Non esattamente in linea con il brand Michelle Obama, a ben vedere. Ma non candidarsi non vuol dire non impegnarsi, anzi. Mantenendo una attitudine defilata il giusto, ma influente quanto basta, la ex First Lady è nella posizione perfetta per occuparsi di ciò che le sta davvero a cuore, aumentare consenso senza davvero rischiare di perderne. Quella che si dice una win-win situation: solo vantaggi, zero disavanzi. È così che si possono interpretare le sue recenti mosse pubbliche in vista delle elezioni di midterm che si terranno a novembre, la cui campagna inizia ufficialmente adesso.

 

Al grido di «dobbiamo votare come se da ciò dipendesse il futuro della nostra democrazia», il volto più popolare della politica Usa ha deciso infatti - come peraltro aveva già fatto per le presidenziali del 2020 - di esporsi in prima persona.

 

Kamala Harris

Domenica sul New York Times è apparsa a tutta pagina, pubblicata come un annuncio, una lettera intitolata "Fight For Our Vote" firmata da lei e da When We All Vote l'organizzazione fondata nel 2018 che ha come obiettivo l'aumento della partecipazione al voto nella fascia dei più giovani e tra le minoranze etniche. In modo pragmatico, nella lettera si delinea un piano d'azione e afferma che entro il prossimo anno When We All Vote e la coalizione di altre organizzazioni lavoreranno per «reclutare e formare almeno 100 mila volontari e per registrare più di un milione di nuovi elettori».

 

barack obama insieme a michelle e alle figlie malia e sasha

Non solo, la coalizione arruolerà anche migliaia di avvocati per proteggere gli elettori americani, lavorerà per educare gli americani su come garantire che il loro voto sia sicuro e incoraggerà almeno 100 mila cittadini a chiedere ai loro senatori di sostenere il Freedom to Vote Act e il John Lewis Voting Rights Advancement Act, le due proposte di legge attualmente bloccate al Senato.

 

Anche i tempi di pubblicazione della lettera non sono casuali: messo alle spalle l'anniversario dell'assalto a Capitol Hill del 6 gennaio 2020 e con un partito repubblicano più dipendente da Trump e sempre legato alla falsa narrazione dei brogli elettorali, i democratici stanno cercando di fare pressioni sperando nell'aiuto dell'opinione pubblica. E in questo senso la signora Obama è la testimonial perfetta, in grado di arrivare dove nessun altro può neanche sperare.

 

kamala harris

Una settimana fa è apparsa in Black-ish, la sitcom in onda su Abc. Nel primo episodio dell'ottava e ultima stagione ha fatto se stessa, ospite a un evento di raccolta fondi guarda caso della associazione When We All Vote a cui partecipano la protagonista della serie Bow (interpretata da Tracee Ellis Ross, sua cara amica) e il marito Dre (Anthony Anderson). Più che i comizi, la televisione. Più che la politica, l'attivismo. Da qui al 2024 la vita della non candidata che tutti vorrebbero candidata sarà così. A meno di clamorose smentite.

joe biden kamala harris 1michelle obamakamala harris e joe bidenkamala harris joe bidenmichelle obama e il vaccino contro il coronavirusmichelle obama 1il principe harry e michelle obamasymone sanders e joe bidenKamala Harriskamala harris 1Kamala Harris 9la regina elisabetta e il principe filippo con gli obamamichelle e barack obama barack e michelle obamamichelle obama e melania trumpil discorso di michelle obama alla convention dem di milwaukeejames woods contro michelle obama DONALD E MELANIA TRUMP CON MICHELLE E BARACK OBAMAmelania trump e michelle obamabarack obama, michelle obama e le figliei trump e e gli obamaMichelle Obama - Voguebarack e michelle obama all inaugurazione di biden barack e michelle obama MICHELLE OBAMAbarack e michelle obama all inauguration day di biden principe harry, barack obama, michelle obama, il principe william e kate middleton

Ultimi Dagoreport

roberto vannacci matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - UNO SPETTRO SI AGGIRA MINACCIOSO PER L'ARMATA BRANCA-MELONI: ROBERTINO VANNACCI - L’EX GENERALE DELLA FOLGORE STA TERREMOTANDO NON SOLO LA LEGA (SE LA VANNACCIZZAZIONE CONTINUA, ZAIA ESCE DAL PARTITO) MA STA PREOCCUPANDO ANCHE FRATELLI D’ITALIA - IL RICHIAMO DEL GENERALISSIMO ALLA DECIMA MAS E ALLA PACCOTTIGLIA DEL VENTENNIO MUSSOLINIANO (“IO FASCISTA? NON MI OFFENDO”)  ABBAGLIA LO “ZOCCOLO FASCIO” DELLA FIAMMA, INGANNATO DA TRE ANNI DI POTERE MELONIANO IN CUI LE RADICI POST-MISSINE SONO STATE VIA VIA DEMOCRISTIANAMENTE “PETTINATE”, SE NON DEL TUTTO SOTTERRATE - IL PROGETTO CHE FRULLA NELLA MENTE DI VANNACCI HA COME TRAGUARDO LE POLITICHE DEL 2027, QUANDO IMPORRÀ A SALVINI I SUOI UOMINI IN TUTTE LE CIRCOSCRIZIONI. ALTRIMENTI, CARO MATTEO, SCENDO DAL CARROCCIO E DO VITA AL MIO PARTITO - INTANTO, SI È GIÀ APERTO UN ALTRO FRONTE DEL DUELLO TRA LEGA E FRATELLI D’ITALIA: LA PRESIDENZA DEL PIRELLONE…

berlusconi john elkann

FLASH! – “AHI, SERVA ITALIA, DI DOLORE OSTELLO...”: DA QUALE FANTASTICA IPOCRISIA SPUNTA LA FRASE “MESSA IN PROVA” PER LIQUIDARE IL PATTEGGIAMENTO DI JOHN ELKANN, CONDANNATO A 10 MESI DI LAVORO DAI SALESIANI? - QUANDO TOCCÒ AL REIETTO SILVIO BERLUSCONI DI PATTEGGIARE CON LA GIUSTIZIA, CONDANNATO A UN ANNO DI LAVORO PRESSO UN OSPIZIO DI COLOGNO MONZESE, A NESSUNO VENNE IN MENTE DI TIRARE FUORI LA FRASE “MESSA IN PROVA”, MA TUTTI TRANQUILLAMENTE SCRISSERO: “SERVIZI SOCIALI”…

bomba doha qatar trump netanyahu epstein ghislaine maxwell

DAGOREPORT - COME MAI DONALD TRUMP,  PRESIDENTE DELLA PIÙ GRANDE POTENZA PLANETARIA, NON È NELLE CONDIZIONI DI COMANDARE SUL PREMIER ISRAELIANO BENJAMIN NETANYAHU? - COME E' RIUSCITO "BIBI" A COSTRINGERE L’IDIOTA DELLA CASA BIANCA A NEGARE PUBBLICAMENTE DI ESSERE STATO PREAVVISATO DA GERUSALEMME DELL'ATTACCO CONTRO ALTI ESPONENTI DI HAMAS RIUNITI A DOHA? - DATO CHE IL QATAR OSPITA LA PIÙ GRANDE BASE AMERICANA DEL MEDIO ORIENTE, COME MAI LE BOMBE SGANCIATE VIA DRONI SUI VERTICI DI HAMAS RIUNITI A DOHA SONO RIUSCITE A PENETRARE IL SISTEMA ANTIMISSILISTICO IRON DOME ('CUPOLA DI FERRO') DI CUI È BEN DOTATA LA BASE AMERICANA? - TRUMP ERA STATO OVVIAMENTE AVVISATO DELL’ATTACCO MA, PUR CONTRARIO A UN BOMBARDAMENTO IN CASA DI UN ALLEATO, TUTTO QUELLO CHE HA POTUTO FARE È STATO DI SPIFFERARLO ALL’EMIRO DEL QATAR, TAMIN AL-THANI - SECONDO UNA TEORIA COMPLOTTISTICA, SOSTENUTA ANCHE DAL MOVIMENTO MAGA, NETANYAHU AVREBBE IN CASSAFORTE UN RICCO DOSSIER RICATTATORIO SUI SOLLAZZI SESSUALI DI TRUMP, FORNITO ALL’EPOCA DA UN AGENTE DEL MOSSAD ''SOTTO COPERTURA'' IN USA, TALE JEFFREY EPSTEIN...