fini laboccetta

VUOTARE LABOCCETTA - L’EX DEPUTATO DI AN, EX AMICO E ORA PRINCIPALE ACCUSATORE DI FINI: ‘SONO SALTATE LE SUE FORTISSIME COPERTURE POLITICHE, E ORA I MAGISTRATI LO HANNO INQUADRATO. AVEVA CREDUTO A NAPOLITANO CHE GLI AVEVA PROMESSO DI FARE IL PREMIER DI UN GOVERNO ISTITUZIONALE. MI QUERELA? LO FACCIA, HO SCRITTO TUTTO IN UN LIBRO E NESSUNO HA MAI SMENTITO’

IL LIBRO DI AMEDEO LABOCCETTAIL LIBRO DI AMEDEO LABOCCETTA

 

Paolo Bracalini per il Giornale

 

«Fini non ha più le coperture di un tempo, direi che è un po' orfano di protezioni, o almeno si sono indebolite. Eppure in quegli anni la terza carica dello Stato italiano, e cioè il signor Fini, godeva di una super protezione, tanto a livello nazionale che internazionale. Non tocca a me dare le pagelle ai magistrati. Sono convinto che la Procura di Roma e il gip che ha formulato la richiesta di arresto per Tulliani abbiano ben inquadrato la figura di Fini in tutta questa vicenda.Adesso si tratta di avere pazienza e aspettare la fine della storia».

 

L' ex parlamentare di An Amedeo Laboccetta è diventato il principale accusatore di Fini nell' inchiesta sui soldi di Corallo e gli affari della famiglia Tulliani, inchiesta che riguarda lo stesso Laboccetta come ex consulente dell' imprenditore delle slot e ufficiale di collegamento tra la Atlantis e l' allora presidente della Camera.

 

Fu lei a presentarli, e sempre lei a raccontare che fu Fini in persona a chiedere a Corallo di attivarsi per trovare casa a Montecarlo.

AMEDEO LABOCCETTA AMEDEO LABOCCETTA

«È quello che ho riferito con precisione ai magistrati. In quell' incontro Fini fece intendere che l' aspirazione sua e della compagna Elisabetta Tulliani fosse quella di avere una casa a Montecarlo. E Corallo si mostrò disponibile».

 

Dunque Fini non sarebbe il «coglione» (epiteto usato da lui stesso) utilizzato a sua insaputa dai Tulliani, ma avrebbe un ruolo da protagonista in tutta la vicenda.

FINI, ELI, GIANCARLO TULLIANI, LABOCETTA, FINI, ELI, GIANCARLO TULLIANI, LABOCETTA,

«Macché coglione... Solo politicamente è stato un coglione, perché si è fatto illudere da Napolitano che facendo il killer di Berlusconi sarebbe diventato premier di un governo istituzionale. Ma sulla casa di Montecarlo no, sapeva tutto. Io penso che sia arrivato il tempo per Fini di raccontare la verità, gli italiani hanno capito com' è andata la storia, se continua in questo suo atteggiamento si fa male da solo. Apra il suo cuore e gli archivi, magari potrebbe aiutare a riabilitare la sua immagine. Anche se non sarà facile».

 

Fini ha già annunciato che la querela.

«Che ci provi, controquerelerò subito lui per calunnia. Lo sfido in qualsiasi sede in un contraddittorio. Io ho ricostruito in un libro, con testimonianze dirette, quel che ho visto, sentito, toccato con mano durante l' ignobile manovra di palazzo, un vero colpo di Stato, andato in scena nel 2010. Nessuno mai ha smentito, né Fini né tantomeno Napolitano. Dovrebbe essere il Parlamento ad avviare una seria attività di indagine su quegli anni opachi. Altrimenti lo farà la magistratura».

 

fini laboccetta in vacanzafini laboccetta in vacanza

Lei conosceva Fini da molto tempo, già dagli anni del Msi. Come spiega il suo comportamento?

«Non voglio entrare nelle vicende personali altrui, ma sicuramente la famiglia Tulliani ha molto condizionato l' operato e le scelte di Fini sul piano politico e dei rapporti istituzionali. In particolare Giancarlo Tulliani, una persona innamorata solo della bella vita, del lusso e della ricchezza».

 

Sta dicendo che ha contagiato Fini.

«Le racconto un aneddoto, per farle capire a che punto di boria era arrivato. Ci portò all' Antica Pesa di Roma: io, Corallo, Elisabetta e Giancarlo Tulliani. In questo ristorante mi hanno dedicato una bottiglia d' acqua personalizzata disse Fini. Arrivò in effetti un cameriere con una bottiglia e l' etichetta dedicata al presidente della Camera. La imbottigliano solo per me. Un gesto di attenzione per un uomo importante come me. Rimasi sbigottito. Non riuscivo a capacitarmi di come Fini non capisse che era un' usanza per i clienti più in vista, nulla più. E infatti ce n' era anche una dedicata ad Alemanno.

elisabetta tulliani e gianfranco finielisabetta tulliani e gianfranco fini

Quando lo dissi a Fini, sbiancò».

 

Lei lo ha definito «un uomo ossessionato dal potere».

«E un piccolo politico. Una volta Almirante ci disse: Ricordate, passeranno vent' anni almeno prima che gli italiani capiscano chi è davvero Fini. Solo un gran bel megafono».

 

 

Ultimi Dagoreport

osnato fazzolari savona banco bpm

FLASH! – NONOSTANTE SIA FINITO NEL MIRINO DI FAZZOLARI (TRAMITE IL BRACCIO ARMATO, MARCO OSNATO), IL PRESIDENTE DELLA CONSOB, PAOLO SAVONA, NON È UN TIPINO FACILE DA “PIEGARE”, VISTA ANCHE LA SUA “SARDITUDINE”: SA CHE SE DOVESSE PARTIRE DA PALAZZO CHIGI L’ORDINE DI RASSEGNARE LE SUE DIMISSIONI, SI REGISTREREBBE UN PESANTISSIMO CONTRACCOLPO SULLA BORSA DI MILANO – COSE MAI VISTE NELLA GUERRA IN CORSO TRA LA FINANZA MILANESE E IL GOVERNO DI ROMA: IERI E' APPARSA UNA PAGINA DI PUBBLICITÀ SUL “GIORNALE” DI ANGELUCCI, CON CUI BANCO BPM, CARO ALLA LEGA DEL MINISTRO GIORGETTI, SPARA UN GIGANTESCO "NO" ALL’OPS DI UNICREDIT...

simone inzaghi arabia saudita massimiliano allegri antonio conte vincenzo italiano

DAGOREPORT - QUEL DEMONE DI SIMONE INZAGHI, ALLA VIGILIA DELLE DUE PARTITE PIÙ IMPORTANTI DELLA STAGIONE CON IL COMO IN CAMPIONATO E CON IL PSG IN CHAMPIONS, SAREBBE FORTEMENTE TENTATO DALL’OFFERTA DA 20 MILIONI DI PETRO-DOLLARI ANNUI DELL’AL HILAL - L'INTER, CON LA REGIA DI MAROTTA, STAREBBE GIÀ CERCANDO DI BLOCCARE IL CONTE MAX ALLEGRI, CHE AVREBBE RICEVUTO UN’OFFERTA DA 6 MILIONI DI EURO DAL NAPOLI DI AURELIONE DE LAURENTIIS CHE SI STA CAUTELANDO DAL PROBABILE ADDIO DI ANTONIO CONTE, CORTEGGIATO DALLA JUVENTUS – E IL MILAN, SFUMATO VINCENZO ITALIANO, CHE RESTA A BOLOGNA, STAREBBE VIRANDO SU…

rai giampaolo rossi giancarlo giorgetti silvia calandrelli antonio marano felice ventura

DAGOREPORT – COME MAI LA LEGA HA DATO L’OK A FELICE VENTURA, IN QUOTA FDI, E GIA' CAPO DEL PERSONALE RAI, AL DOPPIO INCARICO CON LA PRESIDENZA DI RAI PUBBLICITÀ? - DOPO LO SHAMPOO DI GIORGETTI ALL'AD ROSSI CHE VOLEVA LA DEM CALANDRELLI (IL MEF E' L'AZIONISTA AL 99,56% DELLA RAI), È ANDATA IN SCENA LA PIÙ CLASSICA DELLE SPARTIZIONI DI POTERE, SOTTO L'ABILE REGIA DI MARANO, PRESIDENTE PRO-TEMPORE DI VIALE MAZZINI, IN QUOTA LEGA: IL CARROCCIO, IN CAMBIO DELL’OK A VENTURA, OTTIENE DUE VICEDIREZIONI A RAISPORT (CON BULBARELLI E DE LUCA) - UN COLPO IMPORTANTE PER LA LEGA IN VISTA DELLE "SUE" OLIMPIADI INVERNALI MILANO-CORTINA (RAISPORT HA UNA SEDE A MILANO)...

il patriarca kirill con vladimir putin alla veglia pasquale

FLASH – QUANDO IL MINISTRO DEGLI ESTERI RUSSO, SERGEI LAVROV, CHIUDE LA PORTA ALNEGOZIATO IN VATICANO SOSTENENDO CHE NON SIA “ELEGANTE CHE PAESI ORTODOSSI (RUSSIA E UCRAINA) DISCUTANO IN UNA SEDE CATTOLICA” DELLA PACE, UTILIZZA UN ARGOMENTO PRETESTUOSO. INNANZITUTTO PERCHÉ L’UNITÀ ORTODOSSA SI È ROTTA CON L’INVASIONE DELL’UCRAINA DEL 2022 (LA CHIESA DI KIEV HA PRESO LE DISTANZE DA QUELLA DI MOSCA). E POI PERCHÉ RIVOLGERSI AL PAPA FAREBBE OMBRA AL PATRIARCA DI MOSCA, KIRILL, CHE HA BENEDETTO PUTIN E LA SUA “OPERAZIONE SPECIALE” PARLANDO DI “GUERRA SANTA…”