“LANDINI E’ FESTAIOLO, VIZIATO E CAPRICCIOSO” – LA LEGA ATTACCA IL SEGRETARIO DELLA CGIL, ORMAI DIVENUTO STAMPELLA DEL “CAMPO LARGO”, E METTE NEL MIRINO L’ENNESIMO SCIOPERO GENERALE, PREVISTO IL 12 DICEMBRE, CHE CADE DI VENERDI’: “LE FORME PIÙ RADICALI DI PROTESTA SONO STATE PREVISTE PER QUASI L'80% DEI CASI, OVVERO 17 SU 22, IL 77,2%, DI VENERDÌ O DI LUNEDÌ. E GLI ALTRI? DI SABATO. OPPURE NEI FESTIVI” - TAJANI CI METTE IL CARICO: “QUELLO INDETTO DALLA CGIL È UNO SCIOPERO POLITICO, ORGANIZZATO ROMPENDO L'UNITÀ SINDACALE” – FA ECO GASPARRI: “È UNA PERSONA CHE CERCA RIBALTA POLITICA” – LA RISPOSTA DI LANDINI: “LO SCIOPERO È UN DIRITTO COSTITUZIONALE, E I LAVORATORI LO PAGANO CON I LORO SALARI”
Estratto dell’articolo di Rosaria Amato per “la Repubblica”
Sindacalista «festaiolo, viziato e capriccioso». Il sabato è la giornata delle invettive nei confronti di Maurizio Landini, accusato anche di «avere mire politiche», come sostiene il vicepremier Antonio Tajani. Gli attacchi degli esponenti politici del centrodestra nei confronti del leader della Cgil diventano personali, neanche più si discute della legittimità del diritto di sciopero, come aveva fatto il giorno prima la premier Giorgia Meloni, che aveva ironizzato sulla giornata scelta dal sindacato per la protesta contro la manovra, il 12 dicembre.
Anche per questo forse la Cgil sceglie di non rispondere: non c'è nessuna replica agli interventi che si susseguono per tutta la giornata. La posizione del sindacato rimane quella espressa venerdì dal segretario: lo sciopero è un diritto costituzionale, e i lavoratori lo pagano con i loro salari. E se il governo vuole che lo sciopero non ci sia, «cambi la manovra».
Il primo attacco della giornata arriva dal ministro dell'Istruzione Giuseppe Valditara, che, a margine di una conferenza, rileva come «tutti i sindacati, tranne la Cgil, hanno sottoscritto il nuovo contratto per gli insegnanti».
[…] Più diretto il ministro degli Esteri Tajani: «Quello indetto dalla Cgil per il 12 dicembre è uno sciopero politico, organizzato rompendo l'unità sindacale». «È una persona che cerca ribalta politica», gli fa eco, ancora dalle file di Forza Italia, Maurizio Gasparri.
La Lega azzarda una statistica, e in una nota spiega che «varie sigle sindacali, Cgil in testa, nel 2025 hanno organizzato 22 scioperi generali, che si aggiungono a una miriade di mobilitazioni locali e di categoria. Guarda caso, le forme più radicali di protesta sono state previste per quasi l'80% dei casi - ovvero 17 su 22, il 77,2% - di venerdì o di lunedì. E gli altri? Di sabato. Oppure nei festivi».
GIORGIA MELONI E MAURIZIO LANDINI
Molti gli interventi di parlamentari del partito guidato da Matteo Salvini sullo sciopero indetto dalla Cgil. Il senatore Claudio Borghi cita persino Cicerone: «Fino a quando, o Landini, abuserai della nostra pazienza?», accusando il leader della Cgil di «svilire il diritto di sciopero» e di provocare «la perdita totale di credibilità di un'istituzione importante come il sindacato».
A difesa di Landini, e del diritto di sciopero, si levano alcune voci dal centrosinistra: «Vorrei ricordare che il diritto di sciopero, lo dico a chi è al governo e dovrebbe saperlo, è un diritto anche riconosciuto dal punto di vista costituzionale», afferma il presidente del Movimento 5 stelle Giuseppe Conte, a margine di un convegno. […]
Sulla delegittimazione dello sciopero quando si svolge di venerdì (o di sabato, o di lunedì) da parte del governo al momento non ci sono reazioni dal mondo sindacale. I leader di Cisl e Ugl si soffermano invece sulla opportunità dello sciopero indetto dalla Cgil: «Noi siamo dell'idea che non sia il momento di fare scioperi che rappresentano l'estrema ratio», dice Ignazio Ganga, segretario confederale Cisl. «Questo è il momento di rafforzare la coesione, ridurre le disuguaglianze e sostenere le realtà in affanno con un accordo fra sindacati, imprese e governo», aggiunge […]



