matteo renzi giorgia meloni

“LEI È CAMPIONESSA DELL'INCOERENZA” – SEMPRE PIU' IRRILEVANTE ELLY SCHLEIN, L'OPPOSIZIONE AL GOVERNO MELONI ARRIVA DAL SENATORE SEMPLICE DI RIAD - MATTEO RENZI AZZANNA "IO SONO GIORGIA" AL QUESTION TIME AL SENATO: “HA CAMBIATO IDEA SU TUTTO. SU COSA LA GIUDICHIAMO?” – LA STATISTA DELLA GARBATELLA RIBATTE, PICCATA: “LE DIMISSIONI IN CASO DI SCONFITTA AL REFERENDUM? LO FAREI ANCHE VOLENTIERI, MA NON FAREI MAI NIENTE CHE ABBIA GIÀ FATTO LEI” – LA REPLICA DI MATTEONZO: “NEL 2015 IN TV DISSE CHE TRA PUTIN E  MATTARELLA STAVA DALLA PARTE DEL PRESIDENTE RUSSO. TRA LEI E PUTIN IO STO DALLA SUA PARTE, PERCHÉ SONO UN PATRIOTA VERO CHE CREDE ALL'ITALIA” – VIDEO

1. BOTTA E RISPOSTA MELONI-RENZI AL SENATO

matteo renzi - question time al senato

(ANSA) - Botta e risposta tra la premier Giorgia Meloni e il senatore di Italia viva, Matteo Renzi durante il premier time al Senato. Renzi a nome del suo gruppo ha rivolto un quesito su più punti, dalla posizione sull'internazionalizzazione del governo, alle riforme costituzionali promesse al sistema delle preferenze, e concludendo che la premier ha cambiato idea su quasi tutti, definendola "campionessa dell'incoerenza".

 

Meloni ha preso la parola con tono sarcastico: "Sinceramente mi è sfuggita la domanda", ha esordito premettendo di aver "ereditato una situazioncina un tantino compromessa". Poi, sul premierato ha aggiunto: "La considero ancora la madre di tutte le riforme ma non dipende da me ma dal Parlamento. Sicuramente la maggioranza è intenzionata a procedere spedita, così come sulla riforma della giustizia". E ha detto di essere favorevole alle preferenze.

 

giorgia meloni - question time al senato - foto lapresse

Infine una stoccata all'ex premier sulle dimissioni in caso di sconfitta al referendum: "Lo farei anche volentieri - ha scandito Meloni - ma non farei mai niente che abbia già fatto lei".

 

Nei due minuti di replica Renzi ha ironizzato: "Ce ne siamo accorti che non sta facendo la stesse cose che ho fatto io", citando ad esempio il piano Industria 4.0. Le sue parole sono state interrotte dal vociare dei senatori di maggioranza, tra cui qualcuno che gli ha urlato.

 

"Smettila di fare politica" il che ha richiesto l'intervento del presidente La Russa per fare silenzio. Renzi ha concluso accusando la premier di aver cambiato idea anche rispetto alla Russia. "Tra lei e Putin io sono patriota vero".

 

2. BOTTA E RISPOSTA CON RENZI SU LEGGE ELETTORALE E RIFORME

Estratto dell’articolo da www.repubblica.it

 

giorgia meloni - question time al senato - foto lapresse

"Confermo di essere favorevole all'introduzione delle preferenze nella legge elettorale". Così la presidente del Consiglio ha risposto al leader di Italia viva Matteo Renzi. Molto aspro il confronto tra i due.

 

"Lei, presidente Meloni, ha promesso una riforma della giustizia garantista – ha incalzato Renzi – .

 

Detto da voi, fa quasi ridere. Se vogliamo credervi, fate una cosa: prima di approvare in via definitiva la riforma garantista sulla giustizia perché non fate quello che avete detto, cioè andate a Bibbiano. La stanno ancora aspettando per chiedere scusa a quella comunità per il vostro giustizialismo. Dall'euro alla Nato, da Putin alle trivelle. Lei è campionessa mondiale di incoerenza. Su cosa la giudichiamo visto che cambia idea su tutto?".

 

matteo renzi (8)

"Mi ha chiesto di dimissioni in caso di bocciatura del referendum. Lo farei anche volentieri, ma non farei mai niente che abbia già fatto lei", il passaggio più duro della premier.

 

"Il premierato sta andando avanti, continuo a considerarla la madre di tutte le riforme e, non dipende da me ma dal Parlamento, ma la maggioranza è intenzionata a procedere spedita su questa riforma esattamente come è intenzionata a procedere spedita sulla riforma della giustizia", ha aggiunto la premier. [...]

 

L’INTERROGAZIONE DI MATTEO RENZI A GIORGIA MELONI

Trascrizione

 

giorgia meloni premierato

Lei, Presidente del Consiglio, ha detto in una recente intervista che vuole essere valutata sulla base del rapporto tra le promesse elettorali e le riforme realizzate e ha sintetizzato, detto fatto.

 

Noi vorremmo giudicarla su quello che ha detto, perché ha cambiato idea su tutto.

 

Presidente, lei alla Camera ha detto che le infrastrutture strategiche debbono essere nazionalizzate o comunque in mano agli italiani. Da quando c'è lei, gli spagnoli sono in Sparkle. Gli americani in Telecom, i tedeschi in Alitalia, gli australiani in Autostrade. 

 

renzi meloni

Più che l'Internazionale sovranista sembra Giochi senza frontiere. Era dai tempi del Britannia che non si vedeva una stagione di privatizzazione come questo. Non si sente in contraddizione con ciò che aveva detto? 

 

Due, le riforme. Lei in campagna elettorale ha detto Presidenzialismo, che è diventato elezione diretta del premier, che poi è diventato elezione semi diretta, che poi puff è sparita. Hanno ghostato la ministra Casellati.

 

Presidente del Consiglio, la madre di tutte le riforme è diventata una suocera di cui non parla più nessuno. Però ora si parla di legge elettorale. Una cosa chiedo, lei ha sempre detto da 10 anni a questa parte che lei vuole le preferenze senza capolista bloccati contro l'Italicum senza collegi. È disponibile qui a dire preferenze senza se e senza ma? Io voto a favore. 

 

elisabetta casellati giorgia meloni - foto lapresse

Terzo punto, le riforme costituzionali. Perché me la chiamo da solo. Ah ma tu sei quello che doveva, hai perso il referendum. Bene Presidente, lei ha detto di no al titolo Quinto perché voleva abolire le regioni. Ha cambiato idea? Detto, fatto. Ha detto di no il bicameralismo paritario, al superamento del bicameralismo paritario, promettendo che non avrebbe mai fatto una lettura sola in Parlamento. 

 

E invece anche l'ultima legge di bilancio… Ha messo il Cnel con il ministro Brunetta a fare quello che sappiamo e soprattutto dice, io non mi dimetterò se i cittadini sfiduciano una legge del governo, davvero lei pensa che valga più il voto di fiducia in Parlamento che non il voto di fiducia dei cittadini? 

 

matteo renzi - question time al senato - foto lapresse

Io credo che su questo stia facendo il contrario di ciò che ha detto e finisco con la giustizia. Lei ha promesso una riforma garantista, e detto da voi fa quasi ridere. Ma prima di approvare in via definitiva la riforma garantista sulla giustizia, perché non fate quello che avevate detto?

 

 Cioè andate a Bibbiano, avevate detto a Bibbiano, siamo i primi ad arrivare, saremo gli ultimi ad andarsene. Ecco, la stanno ancora aspettando per chiedere scusa a quella comunità. Il sindaco Carletti, e a quelli che sono stati ingiustamente, vigliaccamente insultati dal vostro giustizialismo. 

giorgia meloni a bibbiano

 

[...]  Dall'euro alla NATO, da Putin alle trivelle. Lei è campionessa mondiale di incoerenza. Allora Detto fatto, ma su cosa la giudichiamo, visto che cambia idea su tutto.

 

 

La replica di Giorgia Meloni

 

Guardi, francamente, a parte quella sue preferenze, mi è sfuggita la domanda, comunque molto velocemente.

 

Senatore Renzi, sui dossier strategici c'è da dire che abbiamo, diciamo, ereditato delle situazioncine un tantino compromesse che cerchiamo di sistemare una a una

 

Il premierato sta andando avanti. È una è una legge che io continuo a considerare la madre di tutte le riforme e non dipende da me perché dipende dal Parlamento. Ma sicuramente la maggioranza è intenzionata a procedere spedita su questa riforma esattamente come è intenzionata a procedere spedita sulla riforma delle della giustizia.

 

Sulle preferenze le confermo di essere favorevole all'introduzione delle preferenze nella legge elettorale.

giorgia meloni - question time al senato - foto lapresse

 

E per quello che riguarda il caso di dimissioni in caso di sconfitta al referendum, senatore Renzi, guardi, lo farei anche volentieri, ma non farò mai niente che abbia già fatto lei.

 

La contro replica di Renzi

 

Fa piacere che la Presidente del Consiglio, leggermente innervosita, abbia visto sfuggire la domanda non era difficile, era da capire se siamo per le nazionalizzazioni o per le privatizzazioni.

 

Dicevate di essere per le nazionalizzazioni e siete per le privatizzazioni vi abbiamo chiesto se siete coerenti o meno all'abolizione delle regioni. Avevate detto che le volete abolire, le volevate abolire, ora siete per l'autonomia, poi ve l'ha bocciata la Corte di costituzionale, ma è un'altra storia. 

 

GIORGIA MELONI VLADIMIR PUTIN DONALD TRUMP

Vi abbiamo chiesto se siete sempre quei giustizialisti che uccidono sui media e non solo le persone, o se siete diventati davvero dei garantisti. Queste erano le tre domande semplici a cui lei non ha risposto,

 

Presidente, lei però risponde dicendo non farò quello che ho fatto io e che lei non faccia quello che ho fatto io. E ce ne siamo accorti perché noi abbiamo fatto industria 4.0, abbiamo fatto la riforma del lavoro, abbiamo messo 80 € in busta paga, abbiamo permesso ai cittadini di questo paese di avere non soltanto una stagione di riforme, ma persino la civiltà che quando parlava l'opposizione con noi la maggioranza stava ad ascoltare anziché a mugolare e a continuare a digrignare i denti, presidente. […]

giorgia meloni - question time al senato - foto lapresse

 

 Voglio dire soltanto una cosa, perché quando una maggioranza cerca di zittire un'opposizione che fa le domande  al Question Time. È la dimostrazione che non è che siete nervosi, siete preoccupati tant'è che volete cambiare la legge elettorale, 

 

La Presidente del Consiglio ha detto che lei non farà ciò che ho fatto io. Vede? Chiudo su questo. In una trasmissione del 2015.

 

La Presidente del Consiglio Meloni, interrogata dalla giornalista Lilli Gruber, disse che tra il Presidente russo Putin, era nella sua fase filo Putin, e il Presidente del Consiglio e il Presidente della Repubblica italiana, lei stava dalla parte del Presidente russo, Putin. 

 

IL TWEET CON CUI GIORGIA MELONI SI COMPLIMENTO' CON PUTIN PER LE ELEZIONI DEL 2018

Vede Presidente Meloni. Tra lei e Putin, Presidente, io sto dalla sua parte perché io sono un patriota vero, sono uno che crede all'Italia e tra il Presidente del Consiglio italiano e il Presidente della Russia sto dal Presidente del Consiglio. Ma lei oggi ha perso l'ennesima occasione per rispondere nel merito e ha continuato soltanto con l'aggressione personale. [...]

giorgia meloni e bibbiano meme by 50 sfumature di cattiveriaGIORGIA MELONI E VLADIMIR PUTIN - VIGNETTA BY GIANNELLI

 

Ultimi Dagoreport

donald trump benjamin netanyahu iran israele stati uniti khamenei fordow

DAGOREPORT – COME MAI TRUMP HA PERSO LA PAZIENZA, IMPRECANDO IN DIRETTA TV, SULLE "VIOLAZIONI" DELLA TREGUA IN MEDIO ORIENTE DA PARTE DI NETANYAHU? "NON SANNO COSA CAZZO STANNO FACENDO. DOBBIAMO FAR CALMARE ISRAELE, PERCHÉ STAMATTINA SONO ANDATI IN MISSIONE"? - È EVIDENTE IL FATTO CHE IL “CESSATE IL FUOCO” CON L’IRAN NON RIENTRAVA NEI PIANI DI BIBI NETANYAHU. ANZI, IL PREMIER ISRAELIANO PUNTAVA A PORTARE A TERMINE GLI OBIETTIVI DELL’OPERAZIONE “RISING LION” (DOVE SONO FINITI 400 CHILOGRAMMI DI URANIO?), MA È STATO COSTRETTO AD ACCETTARLO DA UN TRUMP IN VENA DI PREMIO NOBEL PER LA PACE. D’ALTRO CANTO, ANCHE A TEHERAN LA TREGUA TRUMPIANA NON È STATA PRESA BENE DALL’ALA OLTRANZISTA DEI PASDARAN… – VIDEO

elly schlein gaetano manfredi giorgio gori stefano bonaccini pina picierno vincenzo de luca matteo ricci

DAGOREPORT - MENTRE ASSISTIAMO A UNO SPAVENTOSO SVALVOLAMENTO GLOBALE, IN ITALIA C’È CHI SI CHIEDE: ‘’COME SI FA A MANDARE A CASA LA SPERICOLATA ELLY SCHLEIN?’’ - ANCHE SE HA UN IMPATTO MEDIATICO PIÙ TRISTE DI UN PIATTO DI VERDURE LESSE, LA FANCIULLA COL NASO AD APRISCATOLE HA DIMOSTRATO ALTE CAPACITÀ DI TESSERE STRATEGIE DI POTERE, PRONTA A FAR FUORI IL DISSENSO DELL’ALA CATTO-DEM DEL PD - SE IL CENTRO RIFORMISTA HA LA MAGGIORANZA DEGLI ISCRITTI DEL PD, HA PERMESSO DI AVERE UN RISULTATO IMPORTANTE ALLE EUROPEE E FA VINCERE CON I SUOI CANDIDATI LE PROSSIME REGIONALI, PERCHÉ NON TIRA FUORI UN LEADER ALTERNATIVO AL SINISTRISMO FALCE & MART-ELLY? -  LIQUIDATO BONACCINI, ORMAI APPIATTITO SULLA SCHLEIN, SCARTATO DECARO PRIVO DEL CORAGGIO PER SPICCARE IL VOLO, SULLA RAMPA DI LANCIO CI SONO IL SINDACO DI NAPOLI, GAETANO MANFREDI, MA SOPRATTUTTO GIORGIO GORI. L’EUROPARLAMENTARE ED EX SINDACO DI BERGAMO È IN POSSESSO DEL FISICO DEL RUOLO PER BUCARE LO SCHERMO E IL MELONISMO PAROLAIO. A PARTE LE GELOSIE INTERNE DEI RIFORMISTI, LA BASE, CON LA GRUPPETTARA ELLY AL COMANDO, OGGI È TALMENTE RADICALIZZATA CHE RIUSCIRÀ AD INGOIARE UN EX MANAGER DI MEDIASET SULLA PRIMA POLTRONA DEL NAZARENO?

alessandro giuli

DAGOREPORT - MA COME SCEGLIE I COMPONENTI DELLE COMMISSIONI L’INFOSFERICO MINISTRO DELLA CULTURA, ALESSANDRO GIULI? I DIRETTORI DI CINQUE MUSEI STATALI (MUSEI REALI DI TORINO, GALLERIA DELL’ACCADEMIA E BARGELLO DI FIRENZE, COLOSSEO, MUSEO NAZIONALE ROMANO E MUSEO ARCHEOLOGICO DI NAPOLI) SARANNO SELEZIONATI DA UNA COMMISSIONE FORMATA DALLA STRAGRANDE MAGGIORANZA DA GIURISTI - PEGGIO CI SI SENTE SE SI PENSA CHE I TRE CANDIDATI PER CIASCUN MUSEO SCELTI DA QUESTA COMMISSIONE GIURISPRUDENZIALE SARANNO POI SOTTOPOSTI AL VAGLIO FINALE DEL LAUREANDO MINISTRO…

FLASH! – SE URBANO CAIRO NON CONFERMA MENTANA ALLA DIREZIONE DEL TGLA7 ENTRO IL PROSSIMO 30 GIUGNO, CHICCO ALZA I TACCHI E SE NE VA – IL CONTRATTO SCADE A FINE 2026 MA A LUGLIO C’E’ LA PRESENTAZIONE DEI PALINSESTI – PARE CHE QUESTA VOLTA NON CI SIA DI MEZZO IL DIO QUATTRINO, BENSI’ QUESTIONI DI LINEA POLITICA (GIA' NEL 2004 MENTANA FU PRATICAMENTE “CACCIATO” DAL TG5 DOPO UN VIOLENTISSIMO SCAZZO CON SILVIO BERLUSCONI E I SUOI “DESIDERATA”, E FU SOSTITUITO DAL SUO VICE MIMUN…)

meloni macron merz starmer trump iran usa attacco bombardamento

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI STA SCOPRENDO CHE VUOL DIRE ESSERE PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DI UN PAESE CHE NON HA MAI CONTATO UN TUBO: PRIMA DI PROCEDERE AL BOMBARDAMENTO DEI SITI IRANIANI, TRUMP HA CHIAMATO IL PREMIER BRITANNICO, KEIR STARMER, E POI, AD ATTACCO IN CORSO, HA TELEFONATO AL TEDESCO MERZ. MACRON È ATTIVISSIMO COME MEDIATORE CON I PAESI ARABI: FRANCIA, REGNO UNITO E GERMANIA FANNO ASSE NEL GRUPPO "E3", CHE TIENE IL PALLINO DEI NEGOZIATI CON L'IRAN  – L’AFFONDO DI RENZI: “LA POLITICA ESTERA ITALIANA NON ESISTE, MELONI E TAJANI NON TOCCANO PALLA”. HA RAGIONE, MA VA FATTA UN’INTEGRAZIONE: L’ITALIA È IRRILEVANTE SULLO SCACCHIERE GLOBALE, INDIPENDENTEMENTE DA CHI GOVERNA...

donald trump mondo terra brucia guerra iran nucleare

DAGOREPORT – BENVENUTI AL CAOS MONDIALE! AL DI LA' DEL DELIRIO DI PAROLE, ANNUNCI E BOMBARDAMENTI DI TRUMP, C’È LA DURISSIMA REALTÀ DEI FATTI. L’ATTACCO ALL’IRAN AVRÀ CONSEGUENZE POTENZIALMENTE DEVASTANTI IN OGNI ANGOLO DEL MONDO – UN'EVENTUALE CHIUSURA DELLO STRETTO DI HORMUZ FAREBBE SCHIZZARE IL PREZZO DEL PETROLIO, CON CONTRACCOLPI ENORMI SULLA CINA (PRIMO CLIENTE DEL GREGGIO IRANIANO) E DANNI PESANTI SULL'EUROPA – I TRE POSSIBILI SUCCESSORI DI KHAMENEI SONO TUTTI PASDARAN: SE MUORE LA GUIDA SUPREMA, IL REGIME DIVENTERÀ ANCORA PIÙ OLTRANZISTA – UN'ALTRA FACCIA DEL BUM-BUM TRUMPIANO E' LA FRATTURA NEL PARTITO REPUBBLICANO USA: L'ALA “MAGA” CAPITANATA DA JD VANCE SI SENTE TRADITA DAL TRUMP BOMBAROLO (L’HA VOTATO PERCHÉ SI OCCUPASSE DI FAR TORNARE "L'ETA' DELL'ORO" IN AMERICA, NON PER BUTTARE MILIARDI DI DOLLARI PER ARMI E INTELLIGENCE IN UCRAINA E ISRAELE)