ignazio leonardo apache la russa

LEONARDO APACHE LA RUSSA, FIGLIO DEL PRESIDENTE DEL SENATO, E’ ACCUSATO DI STUPRO DOPO UNA SERATA IN DISCOTECA A MILANO - LA RAGAZZA CHE LO ACCUSA SOSTIENE DI ESSERSI SVEGLIATA "NUDA E IN STATO CONFUSIONALE" NEL LETTO DEL RAGAZZO: "MI HA DROGATO E STUPRATO CON UN AMICO" - SECONDO LA 22ENNE, RISULTATA POSITIVA ALLA COCA, LA MATTINA DOPO IN CASA C’ERA ANCHE IGNAZIO LA RUSSA: “SI È AFFACCIATO IN CAMERA, MI HA VISTO NEL LETTO. POI SE NE E’ANDATO VIA” – LA RUSSA JR SI DIFENDE: “NESSUNA COSTRIZIONE"

Estratto da open.online

 

 

IGNAZIO E LEONARDO APACHE LA RUSSA

Leonardo Apache La Russa, il figlio 19enne del presidente del Senato Ignazio La Russa, è accusato di stupro. Una ragazza di 22 anni si è presentata alla procura di Milano per raccontare una serie di abusi. Che sarebbero avvenuti in seguito a una serata in discoteca. Leonardo è il terzogenito del presidente del Senato. Gli altri due si chiamano Lorenzo Kocis e Geronimo.

 

È figlio di Laura De Cicco. L’inchiesta, scrive il Corriere della Sera, è coordinata dalla pubblica ministera Rosaria Stagnaro e coordinata dall’aggiunta Letizia Mannella. Secondo la difesa del giovane non c’è stata invece «nessuna costrizione». Lei ha detto di essersi svegliata nuda e in stato confusionale nel letto del 19enne. L’avvocato che la assiste è Stefano Benvenuto.

 

 

ignazio e leonardo la russa

Il rapper

Del figlio di La Russa Leonardo si parlò qualche tempo fa sui giornali perché era un rapper con il nome d’arte di Larus. In un video in cui canta un brano dice: «Sono tutto matto / Sono tutto fatto». 

 

(...)

 

L’indagine per stupro

IGNAZIO LA RUSSA E I FIGLI

Il Corriere racconta che l’accusa a Leonardo La Russa è simile a quella di tante altre. La ragazza era a una serata in discoteca con amici. Dice di aver perso il controllo di sé stessa e di essersi risvegliata con la sensazione di aver subito una violenza sessuale. L’avvocato di lei dice: «È una questione delicata. Non rilascio dichiarazioni per rispetto della legge penale». Il tutto sarebbe accaduto il 18 maggio scorso. Lei ha 22 anni e viene da una famiglia benestante milanese.

 

Era uscita a mezzanotte con un’amica per andare in una discoteca del centro vicino al Duomo: «Mentre ballavamo mi ero accorta della presenza di un mio compagno di scuola di liceo (…) Leonardo La Russa, figlio di Ignazio La Russa. Ci salutammo e da quel momento non ricordo più niente». Ma ricorda di aver bevuto due drink prima di risvegliarsi nel letto di Leonardo.

 

Il mattino dopo

IGNAZIO E LEONARDO APACHE LA RUSSA

Il mattino dopo la ragazza dice che si trovava «in assoluto stato confusionale». Dice che era «nuda nel letto con a fianco Leonardo La Russa». Il racconto riprende dal mattino dopo quando, intorno a mezzogiorno, si sveglia «in assoluto stato confusionale», «nuda nel letto con a fianco Leonardo La Russa», nudo anche lui. «Gli ho chiesto immediatamente spiegazioni del perché fossi lì in quanto non mi ricordavo nulla della serata», sostiene la ragazza. Che, «spaventata» chiede «cosa fosse successo, come siamo arrivati a casa, dove fossimo». Leonardo, secondo la giovane, risponde così: «Mi disse “siamo venuti qui dopo la discoteca con la mia macchina”». E poi «aveva avuto un rapporto con me sotto effetto di sostanze stupefacenti».

 

L’amico e l’amica

ignazio la russa l'aria che tira

Infine, le rivela anche che un suo amico, che stava dormendo (lei non lo ha mai visto) in un’altra stanza, aveva «avuto un rapporto con me a mia insaputa», dopo che entrambi l’avevano spogliata. A quel punto lei scrive all’amica che l’ha accompagnata in discoteca. Le chiede: «Non mi ricordo nulla, raccontami di ieri, sono stata drogata?». La risposta: «Penso ti abbia drogata. Non mi ascoltavi, poi sei corsa via perché non ti ho più trovata». E ancora: «Stavi benissimo fino a prima che ti portò il drink», «ho provato a portarti via non riuscendovi». L’amica le dice di averla notata «euforica». E aggiunge di averla vista baciare il figlio del presidente del Senato.

 

 

L’entrata in scena di Ignazio La Russa

Il racconto procede. La ragazza si sente presa dalla vergogna. Chiede di riavere i vestiti. Che erano rimasti al piano di sotto. Descrive così l’appartamento a due piani in cui vive Leonardo.

leonardo la russa con gianluca vacchi

 

A un certo punto entra in scena anche il presidente del Senato: «Intorno alle 12.30 Ignazio la Russa si affacciò alla camera vedendomi nel letto. Se ne andò via». Vuole andarsene, ma Leonardo la ferma: «Mi disse “pretendo un bacio, se no non ti faccio uscire”. A quel punto si avvicinò e mi baciò contro la mia volontà. Non dissi nulla per paura». Lei annota l’indirizzo e va a prendere la metropolitana. Chiama la madre che la convince ad andare alla clinica Manganelli. Qui le riscontrano un’ecchimosi al collo e una ferita a una coscia. Risulta anche positiva alla cocaina. Ma l’ha assunta prima di andare in discoteca.

 

La versione di Leonardo La Russa

Dice di avere per tutto il giorno nausee e capogiri. Il giorno dopo il figlio di La Russa le manda un messaggio su Instagram: «Io per paura non risposi». Una quarantina di giorni dopo formalizza la denuncia. Adriano Bazzoni, l’avvocato che difende Leonardo La Russa, dice che non ha letto ancora le carte dell’accusa. Ma aggiunge anche che «in base a quanto ci state dicendo, sembra che la giovane si riferisca a una notte nella quale ad avviso di Leonardo non vi fu alcuna forma di costrizione: è stata d’accordo nel trascorrere il dopo discoteca con il mio assistito, liberamente andando con lui a casa sua, passando la notte e rimanendo con lui fino a mezzogiorno successivo, per poi salutarsi normalmente».

 

E conclude: «Leonardo è molto scosso ed esclude che la ragazza possa aver detto qualcosa del genere nei suoi confronti, così come esclude di aver avuto rapporti insieme ad una terza persona. Quanto a quello che la ragazza avrebbe consumato, non solo esclude di averglielo offerto, ma, qualora si vedesse attribuire questo tipo di condotta, si vedrebbe costretto a sporgere denuncia».

 

leonardo la russa 1leonardo la russa trova chiara ferragni in montagnaleonardo la russa con sfera ebbastaleonardo la russa 2

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni matteo salvini adolfo urso abodi giorgetti tajani giorgio armani

UN PO’ PIU’ DI RISPETTO SE LO MERITAVA GIORGIO ARMANI DA PARTE DEL GOVERNO – SOLO IL MINISTRO DELL’UNIVERSITA’, ANNA MARIA BERNINI, HA RESO OMAGGIO ALL’ITALIANO PIU’ CONOSCIUTO AL MONDO RECANDOSI ALLA CAMERA ARDENTE DOVE, TRA SABATO E DOMENICA, SONO SFILATE BEN 16 MILA PERSONE - EPPURE MILANO E’ A DUE PASSI DA MONZA, DOVE IERI ERA PRESENTE AL GP, OLTRE AL VICEPREMIER MATTEO SALVINI, IL MINISTRO DELLO SPORT ANDREA ABODI, SMEMORATO DEL PROFONDO LEGAME DELLO STILISTA CON BASKET, CALCIO, TENNIS E SCI - A 54 KM DA MILANO, CERNOBBIO HA OSPITATO NEL WEEKEND TAJANI, PICHETTO FRATIN, PIANTEDOSI, CALDERONE E SOPRATTUTTO ADOLFO URSO, MINISTRO DEL MADE IN ITALY, DI CUI ARMANI E’ L’ICONA PIU’ SPLENDENTE – E IGNAZIO LA RUSSA, SECONDA CARICA DELLO STATO, DOMENICA ERA A LA SPEZIA A PARLARE DI ''PATRIOTI'' AL DI LA’ DI RITUALI POST E DI ARTICOLETTI (MELONI SUL “CORRIERE”), UN OMAGGIO DI PERSONA LO MERITAVA TUTTO DAL GOVERNO DI CENTRODESTRA PERCHE’ ARMANI E’ STATO UN VERO “PATRIOTA”, AVENDO SEMPRE PRESERVATO L’ITALIANITA’ DEL SUO IMPERO RIFIUTANDO LE AVANCES DI CAPITALI STRANIERI…

giorgia meloni mantovano alfredo giovanbattista fazzolari gian marco chiocci rossi

DAGOREPORT - CHI AVEVA UN OBIETTIVO INTERESSE DI BRUCIARE IL DESIDERIO DI GIORGIA MELONI, PIÙ VOLTE CONFIDATO AI SUOI PIÙ STRETTI COLLABORATORI, DI ARRUOLARE L’INGOMBRANTE GIAN MARCO CHIOCCI COME PORTAVOCE? - IN BARBA ALLA DIFFIDENZA DEI VARI SCURTI, FAZZOLARI E MANTOVANO, FU L’UNDERDOG DE’ NOANTRI A IMPORRE FORTISSIMAMENTE (“DI LUI MI FIDO”) COME DIRETTORE DEL TG1 L’INTRAPRENDENTE CHIOCCI, DOTATO DI UNA RETE RELAZIONALE RADICATA IN TUTTE LE DIREZIONI, DAL MONDO DELLA SINISTRA ALL’INTELLIGENCE DI DESTRA - BEN CONOSCENDO IL CARATTERINO DELL’EX DIRETTORE DE “IL TEMPO” E ADNKRONOS, BEN LONTANO DALLA DISPONIBILITÀ AD ACCETTARE ORDINI E DINIEGHI, OCCORREVA CORRERE AI RIPARI PRIMA CHE LA SGARBATELLA PROCEDESSE ALL’INFELICE NOMINA, FACENDO CIRCOLARE LA VOCE DEL SUO TRASLOCO DALLA DIREZIONE DEL TG1 A BRACCIO MEDIATICO DELLA PREMIER - NEL CASO, SEMPRE PIÙ LONTANO, DI VEDERE CHIOCCI A PALAZZO CHIGI, ALLORA VORRÀ DIRE CHE L’EQUILIBRIO DI POTERI ALL’INTERNO DELLA FIAMMA MAGICA È FINITO DAVVERO IN FRANTUMI...

marcello viola alberto nagel giorgia meloni francesco gaetano caltagirone luigi lovaglio mps mediobanca piazza affari

DAGOREPORT - MEDIOSBANCA! I GIOCHI ANCORA NON SONO FATTI. E LE PREMESSE PER UN FUTURO DISASTRO SONO GIÀ TUTTE SUL TAVOLO - AL DI LÀ DELLE DECISIONI CHE PRENDERÀ LA PROCURA DI MILANO SUL PRESUNTO “CONCERTO” DEL QUARTETTO CALTA-GIORGETTI-LOVAGLIO-MILLERI NELLA PRIVATIZZAZIONE DEL 15% DI MPS, IL PROGETTO TANTO AUSPICATO DA GIORGIA MELONI DI DARE VITA A UN TERZO POLO BANCARIO, INTEGRANDO MPS, BPM E MEDIOBANCA, SI È INCAGLIATO DI BRUTTO: LO VUOLE SOLO FRATELLI D’ITALIA MENTRE FORZA ITALIA SE NE FREGA E LA LEGA E' CONTRO, SAPENDO BENISSIMO CHE L’OBIETTIVO VERO DEL RISIKONE BANCARIO È QUEL 13% DI GENERALI, IN PANCIA A MEDIOBANCA, NECESSARIO PER LA CONQUISTA CALTAGIRONESCA DEL LEONE DI TRIESTE - AL GELO SCESO DA TEMPO TRA CALTA E CASTAGNA (BPM) SI AGGIUNGE IL CONFLITTO DI CALTA CON LOVAGLIO (MPS) CHE RISCHIA DI ESSERE FATTO FUORI PER ‘’INSUBORDINAZIONE’’ - ANCHE LA ROSA DEI PAPABILI PER I NUOVI VERTICI DI MEDIOBANCA PERDE PETALI: MICILLO HA RIFIUTATO E VITTORIO GRILLI NON È INTERESSATO - LA BOCCIATURA DELL’OPERAZIONE DI FITCH, CHE VALUTA MPS CON UN RATING PIÙ BASSO RISPETTO A MEDIOBANCA - LAST BUT NOT LEAST: È SENZA FINE LO SCONTRO TRA GLI 8 EREDI DEL VECCHIO E IL CEO MILLERI, PARTNER DEVOTO DI CALTARICCONE…