DOPO IL LIFTING DA 1300 € ALLO STIPENDIO DEI DEPUTATI, LETTERA A MONTI PER RICORDARE I MILIARDI BUTTATI DALLO STATO - GLI EX MEMBRI DELLA CORTE COSTITUZIONALE HANNO DIRITTO (A VITA!) AD AUTISTA E SEGRETERIA - I VITALIZI DA PARLAMENTARE E CONSIGLIERE REGIONALE CUMULABILI - AUTO BLU PER 5 ANNI PER EX MINISTRI DI INTERNI, DIFESA, ESTERI - GLI STIPENDI DELLE AUTHORITY - DOMANDA: I REDDITI DEL SUO GOVERNO NON VENGONO PUBBLICATI PERCHÉ MOLTI DI LORO, GIÀ DIPENDENTI PUBBLICI, HANNO REDDITI SUPERIORI AI 500MILA EURO ALL’ANNO?...

DAGOREPORT

Talvolta, è tutta una questione di rincorsa. Con la spinta del taglio di 1300 euro alle indennità parlamentari sta forse per partire una poderosa campagna antisprechi nella casta politica e burocratica? Pare di no, e per questo ci permettiamo di ricordare al Presidente del Consiglio alcune "buone pratiche" (per chi incassa), tuttora saldamente in vigore.

1. Vuole chiedere signor Presidente ai presidenti di Camera e Senato (e far sapere anche a noi) quanti soldi mensilmente vengono trasferiti sui conti correnti dei gruppi parlamentari, soldi che non rientrano nei rimborsi del finanziamento pubblico ai partiti perché trattasi di risorse teoricamente finalizzate al "funzionamento" dei gruppi stessi, soldi che non hanno alcun obbligo di rendicontazione?

Sappiamo che questo non rientra nei compiti del governo perché il Parlamento decide autonomamente le proprie spese, ma ai cittadini ai quali oggi si dà in pasto un piccolo maquillage interesserebbe certo sapere a quanto ammontano, visto che si tratta di milioni di euro, e come vengono utilizzate tali risorse.

2. Lo sa signor Presidente che i parlamentari in carica e anche gli ex parlamentari cumulano i vitalizi connessi al mandato con i vitalizi di ex consiglieri regionali. Quanto costa il cumulo alle casse dello Stato?

3. Lo sa signor presidente che tutti gli ex membri della Corte Costituzionale hanno diritto a vita di autista, auto, personale di segreteria anche se sono stati in carica soltanto pochi mesi. Sono del resto, gli stessi privilegi cui hanno diritto gli ex presidenti di Camera e Senato?

4. Si ricorda, signor Presidente, di aver annunciato la riduzione di auto blu e di scorte ma nessuno ha ancora reso noto il numero preciso delle auto a disposizione della Pubblica amministrazione, auto che solo nei primi giorni del suo governo sembravano sparite e che oggi hanno ripreso a intasare Roma? Lo sa signor Presidente che presso ogni amministrazione dello Stato esiste un autoparco che ha un responsabile da cui è possibile attingere tutte le informazioni?

5. Lo sa signor Presidente che gli ex capi di Stato hanno diritto a un capo di gabinetto, a un addetto militare, a otto persone di staff, a scorte autisti, uffici, voli, auto con autista ai familiari, assicurazioni per sé e i familiari, camerieri pagati dal Quirinale?

6. Le risulta, signor Presidente, che macchine con autisti a vita e uffici hanno anche gli ex segretari generali del Quirinale, che vengono scorrazzati dappertutto anche nei giorni festivi?

7. Lo sa, signor Presidente, che esiste una norma che assegna scorta o tutela e auto di servizio con autisti per cinque anni dalla data di cessazione dell'incarico a ex ministri ed anche agli ex viceministri di Interni, Difesa e Esteri? Trattasi di un privilegio che non ha ragion d'essere, a quale costo?

8. Non sarebbe opportuno rendere noto il numero di quanti politici o ex politici risultano essere sotto scorta o tutela con tanto di assegnazione di auto di servizio, insieme ai relativi costi?

9. Mentre si istituiscono nuove Authority, è a conoscenza, signor Presidente, di qual è la retribuzione di un presidente di Authority, e di quella dei membri delle medesime e di quali siano i benefit e i privilegi di cui godono, insieme al personale che ha trattamento economico diverso da qualunque dipendente pubblico?

10. E' vero, signor Presidente, che il ritardo nella pubblicazione dei redditi dei membri del Suo governo è dovuto al fatto che diversi di loro, già dipendenti pubblici, hanno redditi complessivi (tra trattamenti pensionistici e indennità di carica) di gran lunga superiori ai 500 mila euro all'anno?

11. Lo sa signor Presidente che tutti i dirigenti pubblici anche attraverso una semplice autodichiarazione hanno diritto tutti i giorni dell'anno a ottenere un buono pasto del valore di oltre 7 euro l'uno?

Signor Presidente, questo sono soltanto alcuni esempi. A questo punto, si tratta di dare segnali più forti anche attraverso un cambiamento reale di abitudini e di persone nei gangli vitali della pubblica amministrazione. Non può reggere a lungo, ne converrà, una situazione in cui il cittadino viene (talvolta giustamente) continuamente spremuto e la casta burocratica continua allegramente come prima.

 

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