LA LUNGA NOTTE DEL PATONZA CONDANNATO, TRA LA VOGLIA DI FAR SALTARE TUTTO E IL MOMENTO GIUSTO PER FARLO

Amedeo La Mattina per La Stampa

Ci ha riflettuto a lungo prima di scrivere la nota di commento della sentenza di Milano che lo ha condannato per il caso Ruby a 7 anni per concussione e prostituzione minorile. L'ha scritta di suo pugno e non ha voluto suggerimenti da parte di nessuno, tranne da sua figlia Marina, la quale ieri ha usato il lanciafiamme contro la magistratura che vuole far fuori politicamente suo padre.

E quando il Cavaliere ha inviato il testo della nota al portavoce Paolo Bonaiuti, i dirigenti del Pdl hanno notato che qualcosa era veramente cambiato: non c'era nessun riferimento al governo, non c'era quel passaggio rassicurante che lui stesso aveva inserito dopo la sentenza della Consulta che non gli riconobbe il legittimo impedimento. In quell'occasione, appunto, Berlusconi disse in maniera esplicita che l'esecutivo è immune dalle sue vicende giudiziarie, separando le sentenze dal destino politico di Enrico Letta.

Le cose sono cambiate. Prima di dare la nota alle agenzie, a Bonaiuti, di fronte all'umore nerissimo del capo, non è passato nemmeno per l'anticamera del cervello di ripetere lo stesso passaggio rassicurante, anche in vista dell'incontro di stasera con Letta.

Lo stesso Alfano, che è il vicepremier, si è guardato bene di addolcire la nota del Cavaliere, al quale ha manifestato «la più profonda amarezza e l'immenso dolore di tutto il Popolo della Libertà per una sentenza contraria al comune senso di giustizia, al buon senso e peggiore di ogni peggiore aspettativa».

Tranne poi spingere il piede sul freno: «L'ho invitato, a nome del nostro movimento politico, a tenere duro e ad andare avanti a difesa dei valori, degli ideali e dei programmi che milioni di italiani hanno visto incarnati in lui».

Ed ecco la nota scritta tutta di suo pugno in cui Berlusconi dice di essere stato convinto fino all'ultimo di un'assoluzione «perché nei fatti non c'era davvero nessuna possibilità di condannarmi».

E questo nonostante il suo avvocato Ghedini gli avesse detto che questa possibilità a Milano non si sarebbe mai verificata: anzi che la sentenza sarebbe stata più pesante delle richieste fatte dalla Boccassini. E così è stato, con il condannato in primo grado che ora definisce la sentenza «incredibile, di una violenza mai vista né sentita prima, per cercare di eliminarmi dalla vita politica di questo Paese».

«Non è soltanto una pagina di malagiustizia - aggiunge l'ex premier - è un'offesa a tutti quegli italiani che hanno creduto in me e hanno avuto fiducia nel mio impegno per il Paese. Ma io, ancora una volta, intendo resistere a questa persecuzione perché sono assolutamente innocente e non voglio in nessun modo abbandonare la mia battaglia per fare dell'Italia un paese davvero libero e giusto».

Ha ascoltato in tv le «signore talebane in toga» pronunciare l'«incredibile» sentenza, ed è rimasto tramortito, amareggiatissimo, sgomento. Non ha sopportato che questa macchia della prostituzione minorile sia stata pronunciata davanti a tanti giornalisti stranieri, che la notizia abbia fatto il giro del mondo in un batter di ciglia, campeggiando sui siti internazionali. Lo considera uno «sputtanamento»; «una umiliazione insopportabile che getta fango sulla mia vita personale e il mio onore».

E tutto questo mentre sostiene un governo e chiede «una pacificazione che in molti non vogliono in Italia». «Vogliono vedere il mio cadavere passare, ma non avranno questa soddisfazione».

Ora per Sandro Bondi è difficile che il governo possa continuare tranquillamente. Per Fabrizio Cicchitto siamo «al limite dell'eversione»: «Così la pacificazione salta, ma non per colpa nostra». «Letta - spiega Mariastella Gelmini deve capire che siamo tutti sulla stessa barca e se salta Berlusconi salta tutto il resto».

Ma il governo non è in discussione, dice Daniela Santanchè, le sentenza non hanno conseguenze su Palazzo Chigi. Ma poi la Santanchè, che ieri è andata a trovare Berlusconi ad Arcore, precisa che «Letta non sta facendo quello che deve fare e se continua così salta sulle questioni economiche. Letta vive se va in Europa a trattare e a dire che l'Italia non può rimanere crocifissa al parametro del 3%. Per fare la crescita dobbiamo sfondarlo».

La pensa così Berlusconi e oggi sarà questo il piatto forte dell'incontro con il premier. Ma la pensa così pure Alfano, che questa sera dovrebbe essere presente? E poi, si parlerà solo di economia? Il premier non vorrebbe discutere di altro, tuttavia il Cavaliere ha intenzione di essere chiaro fino in fondo. Gli dirà che è vitale per il governo un'assunzione di responsabilità collettiva contro la «malagiustizia». Palazzo Chigi non può rimanere a guardare.

 

I GIUDICI DELLA QUARTA SEZIONE PENALE DEL TRIBUNALE DI MILANO - ORSOLA DE CRISTOFARO - GIULIA TURRI - CARMEN D'ELIA.pngSILVIO BERLUSCONI berlu bocca berlusconi bocca boccassini-berlusconi-bruti Edmondo Bruti Liberati

Ultimi Dagoreport

troisi papa leone carocci monda

CIAK! LA MESSA È FINITA: ANDATE IN PACE AL CINEMA "TROISI", COSÌ FATE FELICI IL SUO DOMINUS VALERIO CAROCCI E QUEL DISOCCUPATO A CACCIA DELLA BIENNALE VENEZIANA, ANTONIO MONDA - MENTRE LA SETTIMA ARTE IN ITALIA, SOTTO IL DOMINIO DELL’ARMATA BRANCA-MELONI, STA VIVENDO UNA DELLE SUE FASI PIÙ COMATOSE, TRA SALE VUOTE E “SINISTRI” TAGLI AL TAX-CREDIT DEL MINISTRO GIULI-VO, PAPA LEONE XIV RUGGISCE IN FAVORE DELLE SALE CINEMATOGRAFICHE (MA DA QUANDO IN QUA IL PONTEFICE SI OCCUPA DI RIEMPIRE LE SALE, ANZICHÉ PREOCCUPARSI DI RIEMPIRE LE CHIESE?) - L'UNICO CINEMA CHE BENEFICIA DELLA GLORIA DI PREVOST È IL "TROISI", GESTITO DA CAROCCI CHE, IN DUPLEX CON ANTONIO MONDA, HA CONVINTO IL CARDINALE JOSE' TOLENTINO DE MENDOZA NELLA DIVINA MISSIONE DI ORGANIZZARE AL CINEMA "TROISI" NOVE INCONTRI CON REGISTI E ATTORI INTERNAZIONALI, SOTTO IL PATROCINIO DEL SANTA SEDE - GRATIS? MANCO PER NIENTE. PER ACCEDERE ALLA SALA BISOGNERÀ SBORSARE 8 EURO. E COSÌ SIA…

pier silvio marina berlusconi marta fascina arcore

FLASH! - COL PRETESTO DI DARE UNA RIVERNICIATINA A VILLA SAN MARTINO (CHE HA SPESE DI MANUTENZIONE E SERVITU’ DI 220 MILA EURO ALL’ANNO), MARINA & PIER SILVIO SONO FINALMENTE RIUSCITI A FAR SLOGGIARE MARTA FASCINA E IL SUO PAPA’ ORAZIO, CHE NON L’ABBANDONA MAI, DALLA REGGIA DI ARCORE - ORA LA VEDOVA MORGANATICA E’ CONFINATA IN UNA DÉPENDANCE DEL VILLONE DI 130 METRI QUADRATI, DOVE PROBABILMENTE ALLA FINE RESTERÀ IMPEGNATISSIMA A CONTARE I 100 MILIONI DI EREDITA’ OTTENUTI DALLA BUONANIMA DI PAPI SILVIO…

ignazio la russa sergio mattarella

FLASH! – PER SOSTENERE I FRATELLINI D’ITALIA CIRIELLI E SANGIULIANO ALLE REGIONALI CAMPANE, SI È SCOMODATO PERSINO IL PRESIDENTE DEL SENATO, IGNAZIO LA RUSSA – CHE LA SECONDA CARICA DELLO STATO FACCIA CAMPAGNA ELETTORALE, FOTTENDOSENE DEL SUO RUOLO ISTITUZIONALE,  NON AVRÀ FATTO PIACERE PER NULLA A SERGIO MATTARELLA – D’ALTRONDE, IL PRESIDENTE LEGHISTA DELLA CAMERA DEI DEPUTATI, LORENZO FONTANA, NON CI PENSA ASSOLUTAMENTE DI SCAPICOLLARSI IN VENETO A SUPPORTO DEL CANDIDATO DEL CARROCCIO, ALBERTO STEFANI…

emanuele filberto di savoia - consulta dei senatori del regno

MONARCHIA UNICA VIA! – SABATO PROSSIMO A PALAZZO BORGHESE DI FIRENZE SI RIUNISCE QUEL CHE RESTA DEI MONARCHICI DE’ NOANTRI, PER LA SERATA DI GALA DELL’ORGANIZZAZIONE “CONSULTA DEI SENATORI DEL REGNO”. OSPITE D’ONORE “SUA ALTEZZA REALE” EMANUELE FILIBERTO DI SAVOIA – NELL’INVITO SONO BEN EVIDENZIALE LE “NOTE DI ETICHETTA”: “È CONSUETUDINE FARE L'INCHINO (C.D. CURTSY) AD UN'ALTEZZA REALE, DINANZI ALLA SUA PERSONA”, “NON È CONSUETUDINE (POICHÉ NON ELEGANTE) UTILIZZARE COSTANTEMENTE I TELEFONI CELLULARI” – AGLI UOMINI È “RICHIESTO IL COSIDDETTO ‘WHITE TIE-CRAVATTA BIANCA’ VALE A DIRE IL ‘FRAC’”. E PER LE DONNE? "È D’UOPO L’ABITO LUNGO. NON SONO AMMESSI..."

camille cheneaux mieli mario draghi

FLASH! - DALLO SPORT ALLA POLITICA, IL PASSO È BREVE. DOPO L’EX LANCIATRICE DI MARTELLO SILVIA SALIS, UN’ALTRA EX ATLETA SALE ALLA RIBALTA, L’ITALO-SVIZZERA CAMILLE CHENAUX - DOTATA DI UN DOTTORATO DI RICERCA IN RELAZIONI INTERNAZIONALI, LA NEO-POLITOLOGA HA STREGATO PAOLINO MIELI CHE A OTTOBRE HA PRESENTATO A ROMA IL SUO LIBRO: "CRISI DELLO STATO-NAZIONE E POPULISMI EUROPEI" - IERI È STATA LA VOLTA DI MARIOPIO DRAGHI, PREMIATO ALLA FONDAZIONE PRIMOLI, DI CONOSCERE LA FATALE CAMILLE… - VIDEO

2025croserossa croce rossa

CAFONALISSIMO DELLE “CROCEROSSINE” – CHIAMATE LA CROCE VERDE: AL “CHARITY GALA DINNER” CONTRO LA VIOLENZA DI GENERE (QUALE?), ORGANIZZATO DALLA CROCE ROSSA, SFILA LA "VIA TRUCIS" DI ROMA GODONA: LA FATALE MARIA ELENA BOSCHI CON ROSSETTO-SANGUE, IN COMPAGNIA DI UN UOMO MISTERIOSO (“È SOLO UN AMICO”), LAURA RAVETTO SMALTATA COME UNA VASCA DA BAGNO, CLAUDIA GERINI IN VERSIONE PIERROT (TRUCCO PALLIDO E OCCHIO SPERDUTO), SIMONA BRANCHETTI IRRICONOSCIBILE. E POI OVVIAMENTE LA PREZZEMOLONA DELLE FESTE ROMANE, CIOCIARE E ISTITUZIONALI: CLAUDIA CONTE, CON SCOLLO PERICOLOSO, CHE SI LANCIA SUL MINISTRO NORDIO PER L’IMMANCABILE SELFIE DA AGGIUNGERE ALLA SUA COLLEZIONE - IL ''SUB-DANDY'' MOLLICONE, LA SEMPRE BOMBASTICA-MILF ELEONORA DANIELE, NICOLETTA ROMANOFF, "E-VIRA" CARBONE, MONICA SETTA, BALZARETTI-ABBAGNATO, I DUE JIMMY (GHIONE E CANGIANO)...