fucile automatico

AMERICA FATTA A MAGLIE - STEVEN PADDOCK NON È STATO SEMPRE SOLO, AVEVA PRENOTATO UNA STANZA ANCHE SOPRA AL CONCERTO DI LOLLAPALOOZA A CHICAGO, AL QUALE  (CASUALMENTE O NO) HA PARTECIPATO ANCHE LA FIGLIA PIÙ GRANDE DI BARACK OBAMA - MICHELLE METTE IL SUO PESO NEL DIBATTITO SULLE ARMI, TRUMP È PRONTO A BENEDIRE IL DIVIETO DEI ‘BUMP STOCKS’, CHE PERMETTONO DI SPARARE A RAFFICA - IL NOBEL PER LA PACE ALLA MOGHERINI…?

Maria Giovanna Maglie per Dagospia

 

STEPHEN PADDOCK

Steven Paddock non era solo, o almeno per un certo periodo non lo è stato, aveva prenotato una stanza d'albergo anche sopra al concerto di Lollapalooza tenuto a Chicago, al quale  (casualmente o no) ha partecipato in mezzo al pubblico anche la figlia più grande di Barack Obama, aveva una stanza delle armi segrete, però la sua fidanzata filippina non ne sapeva niente, spendeva tranquillamente €100000 al giorno in videopoker, era un tale forte giocatore da essere ospitato gratuitamente nelle suite degli alberghi migliori con casinò.

 

foto della stanza di stephen paddock a las vegas

Non si dirada il mistero sul killer della strage di Las Vegas, e c'è poco da fare, il tentativo di dipingerlo come un uomo apparentemente normale, un modesto pensionato che covava la psicopatia, non è del tutto riuscito. Soprattutto ci sono una quantità enorme di quattrini in questa vicenda, oltre ai dubbi sulla possibilità di organizzare da solo un piano abbastanza sofisticato. Vedremo.

 

Il dibattito sulle armi naturalmente procede, con i democratici schierati compatti ad accusare i repubblicani di essere servi della NRA, l'Associazione dei produttori di armi. Questo tipo di polemica,anche se stavolta l'opposizione selvaggia a Donald Trump la rende più feroce, è una consuetudine ogni volta che si consuma una strage.

 

foto della stanza di stephen paddock a las vegas

Poi si avvicinano le elezioni e i legislatori si placano e parlano in termini molto sfumati, perché i soldi delle armi li prendono tutti, ma soprattutto perché la maggioranza degli americani lo ritiene un diritto anche quando non ne fa uso, e non ritiene che la violenza delle strade sia imputabile al possesso privato di armi.

 

Tuttavia il presidente manda a dire che anche se non intende affrontare ora l'argomento di un qualsiasi controllo, è però immediatamente pronto a discutere e benedire il passaggio al Congresso un bando sui bump stocks, che sarebbero quei dispositivi che consentono di sparare a raffica i colpi anziché ricaricare ogni volta, e che a quanto ho capito hanno consentito a Steven Paddock di trasformare le sue semiautomatiche, uccidendo in pochi minuti in maniera seriale.

 

malia al lollapalooza in cart da golf

Dice infatti Kellyanne Conway, consigliere del presidente Trump, in una intervista televisiva, che la Casa Bianca è più che disponibile ad aprire un dibattito sul dispositivo infame diventato famoso, e ad accordi eventuali per metterlo al bando. Precisa però che nel 2010 quando il dispositivo finì sotto la lente del giudizio del Bureau di Alcol Tabacco Armi ed Esplosivi sotto la presidenza di Barack Obama,  il prodotto non fu in alcun modo regolato, e definito un 'goofy little doodad.', un innocuo piccolo coso.

 

malia al lollapalooza 2016

Se ora i legislatori decidono invece di occuparsene e il presidente della Camera,Paul Ryan, dice che bisogna metterlo al bando, la Casa Bianca potrebbe benedire un saggio accordo, purché la smettono di attribuire a questa Amministrazione responsabilità che non ha. Fuor di polemica, che la Conway ha diviso equamente tra democratici e repubblicani come Ryan, l’annuncio e’ importante e inusuale da parte di una presidenza repubblicana.

 

 

malia al lollapalooza 2016 copia

Michelle Obama è sicuramente in pre campagna elettorale, anche se non si capisce se le sue sortite siano davvero preparatorie di un impegno politico o soltanto manifestazioni di rabbia. Fatto sta che la ex first lady parla, il che costituisce nella etichetta politica degli ex presidenti e signore un'autentica rottura. Polemizza con lei il presidente del Comitato Nazionale repubblicano Ronna McDaniel’s, che è una donna e ha facile gioco nel rinfacciare alla Obama di aver detto che il partito repubblicano è un partito di soli uomini bianchi.

 

Se è per questo pochi giorni prima Michelle Obama aveva detto che qualunque donna che non abbia votato per Hillary Clinton ha perso il diritto di far sentire la propria voce.

 Ora, hanno votato per Donald Trump il 41% delle donne americane, e’ appunto una donna il presidente del comitato nazionale, ci sono 5 senatori donne repubblicani e 24 deputati, e naturalmente non sono tutti bianchi, anche se le minoranze sono rappresentate in modo molto più massiccio nel Partito Democratico.

 

IRAN TRUMP

Il punto però e’ capire che cosa abbia in mente la signora Obama nella sua escalation di dichiarazioni politically correct che, se fatte da altri, verrebbero sicuramente stigmatizzate come, occhio alla parolina, “divisive”.

 

Siete in trepida attesa dell'annuncio del Nobel della Pace 2017, e come sta ormai ampiamente circolando da giorni, e’ concreta la possibilità che a vincerlo siano,invece di qualche eroico giornale e giornalisti rappresentanti dell'opposizione turca, per dirne una, il ministro degli Esteri dell'Unione europea, Federica Mogherini, e il ministro degli Esteri iraniano Muhammad Javad Zarif, ovvero i protagonisti, ma manca il più brillante di tutti, è l'ex segretario di stato John Kerry, dell'accordo sul nucleare iraniano del 2015, definito come la peggiore intesa mai fatta dal presidente americano Donald Trump, ma io sarei pronta ad accodarmi alla definizione.

 

Proprio così, secondo Henrik Urdal, direttore dell'Istituto ricerca per la PACE di Oslo: "Sono i migliori candidati perché hanno guidato il processo che si è concluso con l'allentamento delle sanzioni contro Teheran in cambio delle restrizioni nucleari", anche perché "la minaccia dell'uso della forza nucleare è più reale di quanto non sia stata in passato, ora che anche la Corea del Nord è in gioco".

 

TRUMP HILLARY MICHELLE OBAMA

Bene, se è evidente che si tratta di un dispetto internazionale fatto a Donald Trump, dovesse realizzarsi l'assegnazione del premio a un pericoloso esponente dei fanatici religiosi musulmani che sgovernano l’Iran, uno che da studente a San Francisco occupò il consolato iraniano per sottoporre a esame del Popolo il tasso di fede i suoi concittadini locali, uno che nel frattempo ho imparato straordinariamente bene l'arte della dissimulazione, ma sempre quello resta; dovesse accadere assieme a una signora che sarà ricordata per aver messo le mutande e il velo alla statua del Campidoglio quando era ministro  italiano degli esteri, per fortuna brevemente, per lo straccio in testa che non manca mai di indossare scrupolosamente quando va in visita dagli integralisti islamici, per tacere di una vecchia foto giovanile con Yasser Arafat, i peccati giovanili si potrebbero perdonare se non venissero incalliti immaturità.

 

donald trump

Donald Trump nel frattempo prepara un discorso che deve tenere entro il 15 di questo mese, data in cui il Congresso deve ricertificare il famoso accordo del 2015 con l'Iran. Nel discorso tenuto alle Nazioni Unite durante la settimana di assemblea generale annuale, il presidente ha detto con sufficiente chiarezza che annullerà l'accordo perché lo ritiene una straordinaria e pericolosa presa in giro compiuta dall'Iran ai danni dell'occidente.

 

Ritiene che la produzione di nucleare non sia finita, al contrario, e che la fine dell'isolamento e delle sanzioni abbia consentito agli Ayatollah di rifornirsi di armi in straordinaria quantità, di acquistare sommergibili da guerra potenti, di intervenire pesantemente in Medio Oriente  sulla Siria e contro Israele,di mandare  know-how e armamenti alla Corea del nord.

rohani ahmadinejad

Sono argomenti che l'Unione Europea ansiosa di fare affari con l'Iran non ha però mai smentito nel merito. Certamente si apre una fase  di confrontation durissima,  e non solo  tra Washington e Tehran. Intanto diamogli un bel Nobel per la pace.

Ultimi Dagoreport

stefano belingardi clusoni belen rodriguez

DAGOREPORT - LA ''FARFALLINA'' DI BELEN È TORNATA A BATTERE. DOPO UN’ESTATE TURBOLENTA DI SCAZZI E POLEMICHE, PER LA "SCIO-GIRL" ARGENTINA È ARRIVATO UN NUOVO E AITANTE  BELLIMBUSTO - LUI È STEFANO BELINGARDI CLUSONI, ARCHITETTO MILANESE CHE, CON IL SUO STUDIO "BE.ST", NEGLI ULTIMI ANNI HA RIDISEGNATO LO SKYLINE DELLA CITTÀ MENEGHINA - GALEOTTO UN LOCALE IN SARDEGNA, DOVE I DUE SONO STATI PIZZICATI A BACIARSI CON PASSIONE, INCURANTI DEGLI SGUARDI INDISCRETI - A CONFERMARE LA LIASON È LA STESSA BELEN CON UN CAROSELLO DI FOTO SU INSTAGRAM SULLE SUE "HERMOSAS VACACIONES” -DALLO SCAZZO CON IL BENZINAIO ALLE PATATINE LANCIATE IN UN LOCALE: L’ESTATE IRREQUIETA DELL'EX DI CORONA E DE MARTINO - VIDEO

stefano de martino striscia la notizia antonio ricci gerry scotti la ruota della fortuna pier silvio berlusconi

DAGOREPORT - PIER SILVIO, QUESTA VOLTA, HA VINTO. PIAZZARE LA “RUOTA DELLA FORTUNA” NEL VUOTO PNEUMATICO DELLA PROGRAMMAZIONE ESTIVA, È STATA UNA MOSSA SCALTRA ALL’INSEGNA DI UN SOLO IMPERATIVO: FIDELIZZARE IL PUBBLICO DEI TELE-MORENTI - L’OPERAZIONE È RIUSCITA, IL PAZIENTE È ANCORA IN VITA, MA È SOLO IL PRIMO ROUND DI UNA GUERRA ANCORA MOLTO LUNGA: GIÀ IN SOVRAPPOSIZIONE, IERI SERA, “AFFARI TUOI” ERA LEGGERMENTE IN VANTAGGIO SUL PROGRAMMA DI GERRY SCOTTI, E LA SCELTA DI FAR RIPARTIRE LA TRASMISSIONE DI DE MARTINO DI MARTEDÌ, ANZICHE' DI LUNEDI', HA LASCIATO INTERDETTI GLI ADDETTI AI PALINSESTI - COMUNQUE VADA IL DUELLO NEI PROSSIMI DUE MESI, “PIER DUDI”, ALLA PRESENTAZIONE DEI PALINSESTI, ERA STATO CATEGORICO: "'STRISCIA LA NOTIZIA' INIZIERÀ A NOVEMBRE. ANCHE SE CIÒ CHE VA IN ONDA, E NON SARÀ COSÌ, DOVESSE FARE UN TRILIONE DI ASCOLTI" - GLI ESORDI CON MARIA DE FILIPPI, IL FLOP ALL'''ISOLA DEI FAMOSI'' CONDOTTA DALLA MARCUZZI, PRESTA CHE LO SBOLOGNA E LA RISCOSSA CON CASCHETTO (E TANTI ''PACCHI'' A MO' DI CULO): L'IRRESISTIBILE ASCESA DI STEFANO DE MARTINO, ALFIERE DI RAI-MELONI, CHE SOGNA IL FESTIVAL DI SANREMO - VIDEO

vladimir putin kim jong un xi jinping donald trump

DAGOREPORT – L’UNICO RISULTATO REALE OTTENUTO DA TRUMP NEI PRIMI 8 MESI DEL SUO SECONDO MANDATO È STATO RIABILITARE PUTIN: APPLAUDENDOLO IN ALASKA, HA RILEGITTIMATO LA MALCONCIA RUSSIA COME POTENZA MONDIALE, RAFFORZANDO LA FIGURA DEL “MACELLAIO DI MOSCA” (COPYRIGHT BIDEN) - DOPO TANTO PENARE E PROMESSE SCRITTE SULLA SABBIA, TRUMP SPERAVA DI OTTENERE ALMENO UNA TREGUA AEREA SULL’UCRAINA. E INVECE “MAD VLAD” HA FATTO SPALLUCCE E, TUTTO GAUDENTE, SI E' SCAPICOLLATO IN CINA ALLA CORTE DEL SUO VERO PADRONE, XI JINPING  – DISPIACE PER TRAVAGLIO MA LA RUSSIA NON HA ANCORA VINTO LA GUERRA: L’AVANZATA IN UCRAINA È SOLO PROPAGANDA. TRANNE DUE REGIONI E QUALCHE VILLAGGIO CONQUISTATO IN DONBASS, IN REALTÀ IL FRONTE È IMMOBILE DA MESI (A MOSCA NON BASTANO LE TRUPPE NORDCOREANE, ORA E' COSTRETTA A RECLUTARE IN PATRIA, DOPO I GALEOTTI, ANCHE LE DONNE IN CARCERE) – LA PRESSIONE SU PUTIN DEL MEDIATORE ERDOGAN E DI MODI PER UNA TREGUA IN UCRAINA - IL LEADER INDIANO, INCAZZATO CON “MAD VLAD” CHE LODA E IMBRODA XI E GLI FA FARE LA FIGURA DELL’AMICO SFIGATO, FA PRESENTE CHE L'ALLEANZA DELLO SCO E' SOLO ''TATTICA MA NON STRATEGICA'. MA UN DOMANI CHISSA'... 

trump meloni minzolini il giornale

DAGOREPORT - AVVISATE LA “TRUMPETTA” MELONI: L’ATTACCO PIÙ FEROCE AL BULLO DELLA CASA BIANCA LO SFERRA “IL GIORNALE” DIRETTO DAL SUO BIOGRAFO, ALESSANDRO SALLUSTI – L’ARTICOLO LO FIRMA QUEL VECCHIO VOLPONE DI MINZOLINI: “TRUMP HA SOSTITUITO IL CEMENTO DEI VALORI DI LIBERTÀ E DI DEMOCRAZIA CON IL DENARO, IL BIECO INTERESSE, LOGORANDO L'UNITÀ IDEALE DI QUESTA PARTE DEL MONDO” – “UNA TRAGEDIA PER CHI CREDE ANCORA NELL'OCCIDENTE. SOLO L'UNITÀ EUROPEA, LA DISPONIBILITÀ DELLE DEMOCRAZIE DEL VECCHIO CONTINENTE AD ASSUMERSI RESPONSABILITÀ MAGGIORI RISPETTO AL PASSATO, PUÒ FAR APRIRE GLI OCCHI ALL'ALLEATO” - L'ESATTO CONTRARIO DI QUELLO CHE VUOLE LA "PON PON GIRL" ITALIANA DI TRUMP, STRENUAMENTE CONTRARIA AI “VOLENTEROSI" (QUANTO DURERA' LA PRESENZA DELLA FIRMA DI MINZO SU "IL GIORNALE"?)

merz emmanuel macron

DAGOREPORT – ’STO CANCELLIERE TEDESCO È PROPRIO BRAVO A DARE UNA MANO ALLA GEOPOLITICA BALLERINA DI GIORGIA MELONI - L'HA IMPARATO A SUE SPESE MACRON, CHE AVEVA RIVOLTO ALLO SPILUNGONE CRUCCO DUE RICHIESTE: IL RICONOSCIMENTO DELLO STATO DI PALESTINA. INVITO RISPEDITO AL MITTENTE: ''NON CI SONO I PRESUPPOSTI" – LA SECONDA: LA DISPONIBILITÀ DELLA GERMANIA A INVIARE SOLDATI “BOOTS ON THE GROUND” CON I VOLENTEROSI DI FRANCIA E GERMANIA IN UCRAINA A SALVAGUARDIA DELLA FUTURA TREGUA - PRIMA MERZ AVEVA APERTO, POI CON UNA GIRAVOLTA COME NEANCHE ROBERTO BOLLE, HA CAMBIATO IDEA, BATTIBECCANDO CON LA SUA CONNAZIONALE URSULA VON DER LEYEN, DIVENTATA GUERRAFONDAIA - COSI' LA DUCETTA, UNA VOLTA SCHIZZATA DA MACRON, PER NON FINIRE ISOLATA, SI ERA ATTACCATA ALLA GIACCHETTA DI MERZ, SI E' RITROVATA SBROGLIATA LA MATASSA CHE LA VEDE IN CONFLITTO COL DUO DEI ''VOLENTEROSI''...

nichi vendola michele emiliano elly schlein antonio decaro

DAGOREPORT: DECARO CI COSTI! - INCASSATO IL PASSO INDIETRO DI EMILIANO, DECARO NON MOLLA: AUSPICA ANCHE LA RINUNCIA DI VENDOLA (AVS) - IL DOPPIO VETO NON È LEGATO A RAGIONI PERSONALI MA A UNA QUESTIONE DI LINEA POLITICA - L’EUROPARLAMENTARE PD IN QUOTA RIFORMISTA, CHE DA SINDACO HA RIBALTATO IL VOLTO DI BARI, PUNTA A UN CAMBIAMENTO RADICALE IN PUGLIA, RISPETTO AL PASSATO DEI DUE GOVERNATORI SINISTRATI. E LA LORO PRESENZA IN CONSIGLIO REGIONALE SAREBBE UN INGOMBRANTE MACIGNO AL PIANO DI RINNOVAMENTO DI DECARO (A SCHLEIN NON RESTA CHE ABBASSARE IL NASONE: SE PERDE UNA REGIONE, SALTA DAL NAZARENO...)