emily ratajkowski melania trump

AMERICA FATTA A MAGLIE - FUORI UNO. MICHAEL FLYNN CI HA MESSO DEL SUO, È STATO SPIATO, E LA SUA TESTA È ROTOLATA, TRUMP NON PUÒ PERMETTERSI OMBRE SUL GOVERNO - LA BONISSIMA EMILY RATAJKOWSKI RIVELA CHE UN GIORNALISTA DEL ‘NEW YORK TIMES’ HA CHIAMATO MELANIA TRUMP ‘UNA PUTTANA’ E LA FIRST LADY OTTIENE PUBBLICHE SCUSE DAL QUOTIDIANO

FLYNNFLYNN

Maria Giovanna Maglie per Dagospia

 

Fuori uno. Il prosciugamento della palude di Washington che Donald Trump ha promesso agli americani ha trovato il primo ostacolo grave, che è costato la testa al consigliere per la sicurezza nazionale Michael Flynn. Il quale ci ha messo del suo, un militare dalla testa dura esempio del pessimo rapporto tra gerarchie con le stellette e intelligence ed agenzie federali;

 

DONALD TRUMP MICHAEL FLYNNDONALD TRUMP MICHAEL FLYNN

ha coltivato telefonate in fondo innocenti o di peccato veniale con l'ambasciatore russo, ha parlato con lui delle insensate sanzioni imposte da Barack Obama già in vacanza di potere, poi  ha assicurato al vicepresidente Mike Pence e ad altri membri del governo e dello staff della Casa Bianca di non avere mai avuto quelle conversazioni. Ma qualcuno  le ha leaked, spiate e fatte trapelare.

 

Così’ un peccato veniale è diventato mortale ed imperdonabile, suscitando l’ ira funesta del presidente, che a Flynn aveva dato grande fiducia ripagandolo così dell'appoggio precoce in campagna elettorale.

 

TRUMP FLYNNTRUMP FLYNN

In mezzo c'è la vera questione, che nessun giornale naturalmente solleva, pago della vittoria che ritiene essere un grosso smacco per la Casa Bianca, ovvero che Flynn è stato fin dalla prima indicazione di nomina spiato, e che queste spiate sono arrivate a chi di dovere, che siano i democratici, che è naturalmente vero, che sia la stessa Casa Bianca, magari attraverso quei repubblicani che tra Camera e Senato, soprattutto Senato, nella persona di John McCain come protagonista, fanno la fronda a Donald Trump e la guerra a Mosca.

REX TILLERSON E PUTINREX TILLERSON E PUTIN

 

Sono degli imbecilli, o dei traditori, non solo perché senza questo presidente il Partito Repubblicano tra un anno e mezzo, elezioni di metà mandato, perderebbe senza alcun dubbio il primato conquistato ovunque, ma anche perché Putin già da un po’ aveva mollato Flynn sapendolo indebolito come interlocutore, ed è il segretario di Stato, Rex Tillerson, l'uomo che dovrà gestire da navigato mediatore quale è, un rapporto con la Russia che sarà tutt'altro che idilliaco.

 

Donald Trump intende cambiare i rapporti internazionali, dal Medio Oriente alla Corea del Nord alla Cina, per questo ha sacrificato Flynn, non devono esserci ombre né persone ricattabili.

emily ratajkowski  4emily ratajkowski 4

 

Ciò non toglie che sia furioso e che questa furia stia per investire se non subito in un tempo breve l'uomo che tiene i rapporti col partito e la struttura, e del quale oramai non solamente l’ala dura dei consiglieri di Trump è insoddisfatta e scontenta, ovvero il capo dello staff Reince Priebus. Già presidente del comitato elettorale repubblicano, poco prima della convention dell'estate scorsa aveva smesso di fare la guerra al candidato Trump, anzi lo ha in qualche modo accreditato, e in cambio ha avuto uno degli incarichi più importanti del governo parallelo.

 

Ma in questo periodo di gestione del potere ha anche dimostrato una straordinaria fragilità e debolezza nei confronti dei vecchi canacci del partito e anche scarsa conoscenza della macchina di Washington, che finora l'ha infinocchiato per bene.

emily ratajkowski  3emily ratajkowski 3

 

Come mai si domandano dalle pagine di Breitbart, il giornale conservatore ancora ispirato da Steve Bannon, la nomina del Segretario alla Giustizia ha tardato così tanto ad essere approvata in Senato? Questo ritardo ha seriamente compromesso la gestione della vicenda del bando temporaneo ai 7 Paesi dai quali si esportano terroristi.

 

Fosse già stato in carica Jeff Sessions, navigato senatore dell'Alabama, le cose sarebbero andate diversamente, e per esempio non sarebbe stata in carica supplente la Yates, che poi la Casa Bianca ha dovuto licenziare per aver preso posizione contro il bando. Ma la signora è anche la stessa che ha gestito la vicenda Flynn, del quale la anchor Laura Ingraham ha detto ieri che è stato ucciso da almeno 1000 colpi di leaks,che vanno equamente divisi tra FBI CIA e Dipartimento di Giustizia.

emily ratajkowski  2emily ratajkowski 2

 

Non solo, ci sarebbero almeno 50 funzionari in ruoli medio-alti a Washington che sono sfuggiti allo spoils system e sono militanti a tempo pieno della dottrina Obama. Insomma, la Washington che Donald Trump intende sconfiggere e dare da mangiare ai pescecani, prima di morire si difenderà con tutte le armi che ha a disposizione, intelligence e media in prima fila.

 

Significa questo che il presidente è in una difficoltà seria? No, perché l'economia va a gonfie vele come non accadeva da decenni, e perché denaro fresco arriverà dalle prime conseguenze delle leggi di deregulation dei prossimi mesi; no, perché nel giro di qualche settimana arriverà l'annunciato taglio alle tasse alle imprese che dovrebbero addirittura  scendere al 15%, quindi consentire una spinta agli investimenti straordinaria;

emily ratajkowski  1emily ratajkowski 1

 

no, perché sia pur tra mille polemiche anche il ritorno alla separazione tra banche commerciali e banche di finanza sarà una misura estremamente popolare, e di nuovo la gente saprà dove investire e come il proprio denaro, e perché è ormai senso comune che a quella commistione si debbano speculazioni senza controllo che hanno portato alla crisi del 2008.

 

Ma no anche perché, ultima Intel, ogni settimana c'è un'azienda che annuncia che aprirà una filiale negli Stati Uniti o che rientra dall'estero mettendo fine alla delocalizzazione a buon mercato. Ne’ la visita di Justin Trudeau, il premier canadese ultimo esemplare di centro-sinistra nel giro degli alleati importanti, ha creato a Trump alcun problema.

emily nuda di profiloemily nuda di profilo

 

I giornali canadesi oggi la descrivono come una vittoria nazionale, ma la verità è che Trudeau si è accontentato, e non era poco, di essere certo che una revisione del Nafta, l'accordo commerciale USA Canada Messico, toccherebbe soprattutto il Messico, e il modo andra’  trovato risparmiando lui e la popolarità del suo governo, e anche quando si è opposto, rivendicando il diritto all'asilo, ha poi immediatamente aggiunto di non volere in alcun modo intromettersi nella gestione dei profughi di altre nazioni.

 

Trudeau è giovane e belloccio e a questo Trump non può porre rimedio, ma ha esibito con soddisfazione in un meeting di donne manager e capitani d'azienda la figlia Ivanka, lasciando Trudeau piuttosto stordito. Qualche giorno prima con i giapponesi in visita aveva invece esibito la moglie Melania, anche lì con ottimi risultati , rispondendo col gesto alle chiacchiere incessanti che vogliono la first lady senza ruolo ed esiliata sia pur di lusso.

trudeautrudeau

 

La signora Trump ha incassato un'altra soddisfazione e non di poco conto, ovvero che il New York Times è stato costretto a pubblica reprimenda di un giornalista probabilmente esperto di moda e costume che a una sfilata di New York aveva parlato della first lady come di una puttana, non rendendosi conto che qualche volta gli astanti non si limitano a ridacchiare e ad essere d'accordo col metodo della calunnia perenne. Infatti la top model Emily Ratajkowski lo ha sbugiardato obbligando il New York Times a pubblicazione della reprimenda.

 

trudeau 7trudeau 7

Sono scaramucce, la guerra continua, ma sono le ragioni per le quali il direttore del Wall Street Journal in una lunga e accesa assemblea con la redazione qualche giorno fa ha spiegato che il suo giornale segue un altro metodo e che non intende far parte del fronte dei media contro Trump, a partire dall'uso del linguaggio. Per esempio i 7 paesi del bando non sono 7 paesi a maggioranza musulmana, ma sono i 7 paesi indicati come pericolosi in uno studio sugli ingressi negli Stati Uniti effettuato dalla presidenza Obama.

ivanka trump justin trudeau  8ivanka trump justin trudeau 8

 

Vaglielo a dire a Crozza, che ha pensato a Sanremo di far ridere qualcuno citando Philip Roth, il quale di Donald Trump ha detto che è un imbecille, ignorante, semi analfabeta, che usa non più di una settantina di parole per esprimersi. Ora, Trump parla come ormai sappiamo, ma è laureato in business alla Wharton school della università di Pennsylvania, ovvero è un Ivy League, uscito da una delle otto università più prestigiose d'America. Philip Roth puo’ infischiarsene e fare lo stronzo, è quello che ha scritto Lamento di Portnoy e Pastorale Americana. Crozza dovrebbe almeno far ridere.

 

Ultimi Dagoreport

gender club degrado roma pina bausch matteo garrone

25 ANNI FA SPUNTÒ A ROMA UN CLUB IN MODALITÀ DARK-ROOM: AL "DEGRADO", IMMERSO NEL BUIO, SI FACEVA SESSO SENZA IL SENSO DEL PECCATO, IN MEZZO A TUTTI. UNO ‘’SBORRIFICIO” CHE NON HA AVUTO EGUALI E CHE DEMOLÌ I MURI DIVISORI TRA ETERO-BI-GAY-LESBO-TRANS-VATTELAPESCA - PER 9 ANNI, “CARNE ALLEGRA” PER TUTTI. OGNUNO VENIVA E SI FACEVA I CAZZI SUOI, E QUELLI DEGLI ALTRI. IL "DEGRADO'' POTEVA ESSERE RIASSUNTO IN UNA DOMANDA: CHI È NORMALE? - DAGO-INTERVISTA ALL’ARTEFICE DEL BORDELLO: “SCORTATA DA MATTEO GARRONE, UNA NOTTE È APPARSA PINA BAUSCH IMPEGNATA AL TEATRO ARGENTINA. SI ACCENDONO LE LUCI E UNA TRAVESTITA URLO': “AO' SPEGNETELE! IO STAVO A FA’ UN BOCCHINO. NUN ME NE FREGA ‘N CAZZO DE 'STA PINA!”

giorgia meloni alberto stefani luca zaia matteo salvini sondaggio

DAGOREPORT – VENETO DI PASSIONI PER IL CENTRODESTRA: LA VITTORIA DI ALBERTO STEFANI È SCONTATA, MA A CONTARE DAVVERO SARANNO I NUMERI! SECONDO IL SONDAGGIO DI PAGNONCELLI, IL GIOVANE LEGHISTA CON CIUFFO GIAMBRUNESCO È AL 62,8%, CONTRO UN MISERO 26,9% DEL CANDIDATO DI SINISTRA, GIOVANNI MANILDO. UN OTTIMO RISULTATO, MA SOLO SE NON SI RICORDA COSA AVVENNE CINQUE ANNI FA: ZAIA VINSE CON IL 76,79% DEI VOTI, E BASTÒ LA SUA LISTA, INSIEME A QUELLA DELLA LEGA, PER OTTENERE IL 61,5%. OGGI CI VUOLE TUTTO IL CENTRODESTRA UNITO PER RAGGIUNGERE LA STESSA CIFRA – LO SPETTRO DEL SORPASSO DI FDI SUL CARROCCIO: SE LE TRUPPE MELONIANE OTTENESSERO PIÙ VOTI, CHE FINE FAREBBE LA GIÀ FRAGILE LEADERSHIP DI SALVINI?

giorgia meloni matteo salvini antonio tajani giancarlo giorgetti

DAGOREPORT - COME MAI LADY GIORGIA INFLIGGE ALLA “NAZIONE”, IN VISTA DEL 2026, UNA FINANZIARIA COSÌ MICRAGNOSA, CORRENDO IL RISCHIO DI PERDERE CONSENSI? - UNA MISERIA DI 18 MILIARDI CHE, AL DI LÀ DELL’OPPOSIZIONE, STA FACENDO SPUNTARE LE CORNA DEL TORO AGLI ALLEATI SALVINI E TAJANI, MENTRE RUMOREGGIANO I VAFFA DI CONFINDUSTRIA E DEI MINISTRI COSTRETTI AD USARE L’ACCETTA AL BILANCIO DEI LORO DICASTERI (TAGLIO DI 89 MILIONI ALLA DISASTRATA SANITÀ!) – LA DUCETTA HA UN OTTIMO MOTIVO PER LA MANOVRA MIGNON: FINENDO SOTTO IL 3% DEL PIL, IL GOVERNO ALLA FIAMMA USCIRÀ CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER CONFEZIONARE NEL 2026 UNA FINANZIARIA RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON I TEMPI DELLE POLITICHE DEL 2027 - E GLI ITALIANI NELLA CABINA ELETTORALE POTRANNO COSÌ RICOMPENSARE LA BONTÀ DELLA REGINA GIORGIA…

shooting calendario pirelli 2026

A PRAGA SI SVAGA! – UNA PARATA DI STELLE STA PER INVADERE LA CITTÀ DI FRANZ KAFKA: PER LA PRESENTAZIONE DEL CALENDARIO PIRELLI 2026 VENERDÌ 14, ALLA MUNICIPAL HOUSE, SONO ATTESI 500 ILLUSTRI OSPITI ACCOLTI DA MARCO TRONCHETTI PROVERA CHE AVRÀ AL SUO FIANCO TANTO BEL MONDO: DA TILDA SWINTON A GWENDOLINE CHRISTIE, GUERRIERA NEL ‘’TRONO DI SPADE’’, DALLE MODELLE IRINA SHAYK ED EVA HERZIGOVA, DALLA STILISTA SUSIE CAVE ALLA TENNISTA VENUS WILLIAMS, DA LUISA RANIERI A FAVINO – NON MANCHERÀ CHIARA FERRAGNI ALLACCIATA ALL’EREDE GIOVANNI TRONCHETTI PROVERA…

sigfrido ranucci giovambattista fazzolari

DAGOREPORT - UCCI UCCI, TUTTO SUL CASO RANUCCI: DAI PRESUNTI CONTATTI DI SIGFRIDO CON I SERVIZI SEGRETI PER L'INCHIESTA DI "REPORT" SUL PADRE DI GIORGIA MELONI AL PEDINAMENTO DI SIGFRIDO, CHE COINVOLGEREBBE FAZZOLARI, IL BRACCIO DESTRO (E TESO) DI LADY GIORGIA – RANUCCI, OSPITE IERI SERA DI BIANCA BERLINGUER, HA PRECISATO, MA CON SCARSA CHIAREZZA, COSA E' ACCADUTO NELLE DUE VICENDE: “NON SONO STATO SPIATO DA FAZZOLARI. SO CHE È STATO ATTIVATO UN MECCANISMO PER CAPIRE CHI FOSSE IL NOSTRO INFORMATORE. SI TEMEVA FOSSE QUALCUNO DEI SERVIZI, MA NON È ACCADUTO” - SULL'ALTRA VICENDA DEL PEDINAMENTO: "NON SO SE SONO STATO SEGUITO MATERIALMENTE" – RIGUARDO L'ATTENTATO: "NON HO MAI PENSATO CHE DIETRO CI FOSSE UNA MANO POLITICA" - DAGOSPIA CERCA DI FAR LUCE SUI FATTI E I FATTACCI... - VIDEO

giorgia meloni marina berlusconi antonio tajani

DAGOREPORT – IL DESIDERIO DI FARSI INCORONARE REGINA D'ITALIA, PER IL MOMENTO, LA MELONA LO DEVE RIPORRE NEL CASSETTO DEI SOGNI - L’INDICAZIONE DEL NOME DEL PREMIER SULLA SCHEDA ELETTORALE, BOCCIATA DA TUTTI I PARTITI CHE NON INTENDONO FINIRE CANNIBALIZZATI DALLA MELONI, STA MANDANDO IN PEZZI FORZA ITALIA - TAJANI FA IL POSSIBILISTA E GLI AZZURRI ESPLODONO. LASCIAMO POI PERDERE LA FAMIGLIA DI ARCORE CHE VEDREBBE SPARIRE IL NOME BERLUSCONI DAL SIMBOLO DEL PARTITO - A MILANO SI VOCIFERA DI UN TERRIBILE SCAZZO AL CALOR BIANCO TRA UN TAJANI IN MODALITA' RIBELLE E CRISTINA ROSSELLO, VICINISSIMA A MARINA - L'IDEONA DI FARSI INCORONARE "SUA MAESTA' GIORGIA I" FA STORCERE IL NASO ANCHE AI VARI POTENTATI SOTTERRANEI DEI FRATELLINI D’ITALIA (LOLLOBRIGIDA-LA RUSSA-RAMPELLI)...