trump putin obama

AMERICA FATTA A MAGLIE - TRUMP NAVIGA IN ACQUE TUMULTUOSE, MA IL CASINO MEDIORIENTALE NON È COLPA SUA: CHI È CHE DAVANTI ALLA ‘LINEA ROSSA’ SUPERATA PIÙ VOLTE È RIMASTO IMMOBILE? (SPOILER: OBAMA) - AL SENATO I DEMOCRATICI FANNO OSTRUZIONISMO CONTRO IL GIUDICE NOMINATO ALLA CORTE SUPREMA, E I REPUBBLICANI LANCIANO ‘L’OPZIONE NUCLEARE’ PER SPAZZARLO VIA

Maria Giovanna Maglie per Dagospia

 

Scrivono i consueti pensosi editoriali che la presidenza Trump naviga in acque tumultuose, ed è vero. Ma, volendo ignorare i posti di lavoro in aumento continuo e il mondo dell'impresa, dalle infrastrutture al manifatturiero in festa, gli indici economici tutti in ripresa, chi dovrebbe ringraziare Donald Trump se ha trovato un Medio Oriente disfatto, una Russia in pieno rigurgito imperialista, una Corea del Nord senza freni?

 

trump e obama alla casa biancatrump e obama alla casa bianca

Gli stessi editoriali rimproverano al presidente americano di aver ricordato chi gli ha lasciato questo bel regalo, ma è difficile negare che il casino siriano sia opera prevalentemente di Barack Obama e dei suoi due segretari di Stato, e che la famosa red line che Trump ha citato corrisponda a pura verità.

 

Obama nel 2012 disse che avrebbe stabilito una linea rossa contro l'uso di armi chimiche, poi nel 2013 un attacco devastante di armi chimiche in un sobborgo di Damasco uccise più di 1000 persone e Obama non fece nulla. Ne’ fece nulla quando fu chiaro che, nonostante gli accordi firmati, i siriani nascondevano arsenali di armi chimiche per usarlo in seguito, come è probabilmente accaduto questa settimana, ma che arsenali ne avevano anche i ribelli e probabilmente glieli avevano consegnati emissari americani. Un'altra bella primavera araba dai risultati devastanti.

obama netanyahu assad isis 1obama netanyahu assad isis 1

 

Negli anni l'amministrazione Obama è stata a guardare mentre Isis, che aveva insediato il suo califfato in Siria e in. Iraq occidentale  lasciato  in un vuoto di potere, uccideva migliaia di civili, nell’ apparente demenziale convinzione che i terroristi lasciati liberi di agire avrebbero fatto fuori Assad. Il risultato è caos, violenza, i russi alla testa della battaglia contro I ribelli siriani assieme all'Iran e al nuovo uomo forte e pericoloso, il turco Erdogan.

 

Naturalmente gli stessi mezzi di informazione che hanno taciuto sulla politica vergognosa di otto anni di Obama in Medio Oriente ora si sono messi a fare le pulci alle dichiarazioni di Trump e dei suoi uomini, ma la verità è che ora gli Stati Uniti devono darsi una mossa ed impedire che armi di distruzione di massa sia usate in giro per il mondo.

 

Comincia in questo clima l'incontro più importante dei primi tre mesi di presidenza, ovvero con il cinese XI Jin ping che alla fine ha accettato il terreno e la location meno formali,e sui quali il presidente americano gioca meglio, della residenza privata in Florida di Trump a Mar a Lago. Il gran casino suscitato nel mondo dall'attacco chimico in Siria ha un po' oscurato l'importanza e la gravità dell'incontro col cinese, perché qui si parla del dittatore nordcoreano e di quello che la Cina può fare per fermarne la minaccia nucleare evitando così un attacco preventivo e annunciato degli americani, e ricevendo in cambio qualche concessione sul terreno spinoso dei trattati commerciali oggi a tutto vantaggio di Pechino e svantaggio degli Stati Uniti d'America.

obama assadobama assad

 

 Scusate se stiamo parlando di un pericolo enorme, sottovalutato.

E scusate se nel gigantesco casino del tutto legittimo sui morti da gas,e sull'accertamento dei fatti ancora non chiaro, nessuno degli osservatori ha ritenuto di far notare che se tanto nelle dichiarazioni di Donald Trump quanto nelle iniziative del suo rappresentante alle Nazioni Unite non c'è nessuna remora ad accusare la Russia che appoggia Assad, forse è altrettanto intuitivo che Trump non ha debiti da pagare alla Russia e a Putin.

 

la provincia di idlib in siriala provincia di idlib in siria

Non che ci sia mai stata la prova del contrario, Donald Trump, se ne facciano una ragione i rosiconi del mondo, ha vinto limpidamente e secondo le regole di quel paese le elezioni americane, ma per chi ha intessuto decine di articoli sugli accordi con Putin, questa è una prova che sono balle le sue.

 

Finita la naturale emozione e commozione, e speriamo finito anche il polverone, gli Stati Uniti non potranno però’ che stare accanto alla Russia se vogliono risolvere qualcosa, con parole dolci e bastone nodoso in mano, due elementi vitali della diplomazia andati perduti, ma  e’  il legame tra Russia e Iran che intendono spezzare per prima cosa e fanno bene.

 

idlib bombardamentiidlib bombardamenti

Da dove si comincia? Al Senato, dove i democratici fanno il filibustering, ovvero il vecchio ostruzionismo, contro l'approvazione della nomina del giudice della Corte Suprema Neil Gorsuch, e fanno scattare la ritorsione repubblicana ovvero la cosiddetta opzione nucleare, che trasforma la maggioranza relativa in maggioranza semplice, e consente di votare facendola finita con l’ammuina, ma anche sancendo che il clima  di rissa da pollaio si è esteso dalla Camera bassa anche a quella alta. 

 

DEVIN NUNESDEVIN NUNES

Dalla Camera bassa  dove Devin Nunes, presidente della commissione Intelligence, e’ stato il coraggioso rivelatore  dello spionaggio dell'amministrazione Obama contro il nuovo presidente,  non arrivano notizie migliori  perché Nunes e’ costretto temporaneamente a mollare quel pezzo di indagine che è ben peggio di un Watergate  perché la commissione Etica, dove per statuto i due partiti sono sempre ugualmente rappresentati, lo mette sotto inchiesta , sostenendo che ha rivelato alla Casa Bianca informazioni che non doveva rivelare.

SUSAN RICE BARACK OBAMASUSAN RICE BARACK OBAMA

 

Lui risponde che si tratta di un gioco politico sporco per tentare di metterlo a tacere e di mettere a tacere la brutta verità, ovvero che l'ex consigliere per la sicurezza nazionale, Susan Rice,  ha per molte settimane e in molte occasioni ottenuto informazioni  su uno spionaggio  che doveva riguardare solamente personaggi stranieri e le cui identità non avrebbero dovuto essere rivelate a norma di legge, e le ha passate ai giornali amici nel tentativo di screditare la nuova presidenza e prima ancora il candidato avversario. Il tutto, ma questo è ancora da capire, non per iniziativa personale.

GORSUCH TRUMPGORSUCH TRUMP

Ultimi Dagoreport

emanuele orsini romana liuzzo luiss sede

FLASH! – IL PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA, EMANUELE ORSINI, HA COMINCIATO IL "RISANAMENTO" DELL’UNIVERSITÀ "LUISS GUIDO CARLI" ALLONTANANDO DALLA SEDE DELL’ATENEO ROMANO LO SPAZIO OCCUPATO DALLA "FONDAZIONE GUIDO CARLI" GUIDATA DALL’INTRAPRENDENTE ROMANA LIUZZO, A CUI VENIVA VERSATO ANCHE UN CONTRIBUTO DI 350 MILA EURO PER UN EVENTO ALL’ANNO (DAL 2017 AL 2024) - ORA, LE RESTA SOLO UNA STANZETTA NELLA SEDE LUISS DI VIALE ROMANIA CHE SCADRÀ A FINE ANNO – PRIMA DELLA LUISS, LA FONDAZIONE DELLA LIUZZO FU "SFRATTATA" DA UN PALAZZO DELLA BANCA D’ITALA NEL CENTRO DI ROMA...

rai giampaolo rossi gianmarco chiocci giorgia meloni bruno vespa scurti fazzolari

DAGOREPORT - RIUSCIRÀ GIAMPAOLO ROSSI A DIVENTARE IL CENTRO DI GRAVITÀ DELL’INDOMABILE BARACCONE RAI? - IL “FILOSOFO” DEL MELONISMO HA TENUTO DURO PER NON ESSERE FATTO FUORI DAL FUOCO AMICO DEL DUPLEX SERGIO-CHIOCCI. A “SALVARE” IL MITE ROSSI ARRIVÒ IL PRONTO SOCCORSO Di BRUNO VESPA, CON IL SUO CARICO DI MEZZO SECOLO DI VITA VISSUTA NEL FAR WEST DI MAMMA RAI - A RAFFORZARE LA SUA LEADERSHIP, INDEBOLENDO QUELLA DI CHIOCCI, È INTERVENUTA POI LA FIAMMA MAGICA DI PALAZZO CHIGI, “BRUCIANDO” IN PIAZZA IL DESIDERIO DI GIORGIA DI ARRUOLARLO COME PORTAVOCE - L’OPERAZIONE DI ROSSI DI ESSERE IL BARICENTRO IDEOLOGO E PUNTO DI RIFERIMENTO DI TELE-MELONI, SI STA SPOSTANDO SUI TALK-SHOW E L’INTRATTENIMENTO, A PARTIRE DALLA PROBABILE USCITA DI PAOLO DEL BROCCO, DA UNA DOZZINA DI ANNI ALLA GUIDA “AUTONOMA” DELLA CONSOCIATA RAI CINEMA, IN SCADENZA AD APRILE 2026 - IL NOME CHE SCALPITA PER ANDARLO A SOSTITUIRE, È UN AMICO FIDATO DI ROSSI, L’ATTUALE DIRETTORE DEL DAY-TIME, LO SCRITTORE-POETA-CANTANTE-SHOWMAN ANGELO MELLONE - MENTRE A RAI FICTION...

roberto vannacci matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - UNO SPETTRO SI AGGIRA MINACCIOSO PER L'ARMATA BRANCA-MELONI: ROBERTINO VANNACCI - L’EX GENERALE DELLA FOLGORE STA TERREMOTANDO NON SOLO LA LEGA (SE LA VANNACCIZZAZIONE CONTINUA, ZAIA ESCE DAL PARTITO) MA STA PREOCCUPANDO ANCHE FRATELLI D’ITALIA - IL RICHIAMO DEL GENERALISSIMO ALLA DECIMA MAS E ALLA PACCOTTIGLIA DEL VENTENNIO MUSSOLINIANO (“IO FASCISTA? NON MI OFFENDO”)  ABBAGLIA LO “ZOCCOLO FASCIO” DELLA FIAMMA, INGANNATO DA TRE ANNI DI POTERE MELONIANO IN CUI LE RADICI POST-MISSINE SONO STATE VIA VIA DEMOCRISTIANAMENTE “PETTINATE”, SE NON DEL TUTTO SOTTERRATE - IL PROGETTO CHE FRULLA NELLA MENTE DI VANNACCI HA COME TRAGUARDO LE POLITICHE DEL 2027, QUANDO IMPORRÀ A SALVINI I SUOI UOMINI IN TUTTE LE CIRCOSCRIZIONI. ALTRIMENTI, CARO MATTEO, SCENDO DAL CARROCCIO E DO VITA AL MIO PARTITO - INTANTO, SI È GIÀ APERTO UN ALTRO FRONTE DEL DUELLO TRA LEGA E FRATELLI D’ITALIA: LA PRESIDENZA DEL PIRELLONE…

berlusconi john elkann

FLASH! – “AHI, SERVA ITALIA, DI DOLORE OSTELLO...”: DA QUALE FANTASTICA IPOCRISIA SPUNTA LA FRASE “MESSA IN PROVA” PER LIQUIDARE IL PATTEGGIAMENTO DI JOHN ELKANN, CONDANNATO A 10 MESI DI LAVORO DAI SALESIANI? - QUANDO TOCCÒ AL REIETTO SILVIO BERLUSCONI DI PATTEGGIARE CON LA GIUSTIZIA, CONDANNATO A UN ANNO DI LAVORO PRESSO UN OSPIZIO DI COLOGNO MONZESE, A NESSUNO VENNE IN MENTE DI TIRARE FUORI LA FRASE “MESSA IN PROVA”, MA TUTTI TRANQUILLAMENTE SCRISSERO: “SERVIZI SOCIALI”…

bomba doha qatar trump netanyahu epstein ghislaine maxwell

DAGOREPORT - COME MAI DONALD TRUMP,  PRESIDENTE DELLA PIÙ GRANDE POTENZA PLANETARIA, NON È NELLE CONDIZIONI DI COMANDARE SUL PREMIER ISRAELIANO BENJAMIN NETANYAHU? - COME E' RIUSCITO "BIBI" A COSTRINGERE L’IDIOTA DELLA CASA BIANCA A NEGARE PUBBLICAMENTE DI ESSERE STATO PREAVVISATO DA GERUSALEMME DELL'ATTACCO CONTRO ALTI ESPONENTI DI HAMAS RIUNITI A DOHA? - DATO CHE IL QATAR OSPITA LA PIÙ GRANDE BASE AMERICANA DEL MEDIO ORIENTE, COME MAI LE BOMBE SGANCIATE VIA DRONI SUI VERTICI DI HAMAS RIUNITI A DOHA SONO RIUSCITE A PENETRARE IL SISTEMA ANTIMISSILISTICO IRON DOME ('CUPOLA DI FERRO') DI CUI È BEN DOTATA LA BASE AMERICANA? - TRUMP ERA STATO OVVIAMENTE AVVISATO DELL’ATTACCO MA, PUR CONTRARIO A UN BOMBARDAMENTO IN CASA DI UN ALLEATO, TUTTO QUELLO CHE HA POTUTO FARE È STATO DI SPIFFERARLO ALL’EMIRO DEL QATAR, TAMIN AL-THANI - SECONDO UNA TEORIA COMPLOTTISTICA, SOSTENUTA ANCHE DAL MOVIMENTO MAGA, NETANYAHU AVREBBE IN CASSAFORTE UN RICCO DOSSIER RICATTATORIO SUI SOLLAZZI SESSUALI DI TRUMP, FORNITO ALL’EPOCA DA UN AGENTE DEL MOSSAD ''SOTTO COPERTURA'' IN USA, TALE JEFFREY EPSTEIN...