salvini di maio meloni

''IL REDDITO DI CITTADINANZA ANDRÀ ANCHE A ROM E CLOCHARD'' - NON DITE AI VICESINDACI LEGHISTI CHE DI MAIO NEL QUESTION TIME HA CONFERMATO CHE IL ''RDC'' SARÀ DESTINATO AI SENZA FISSA DIMORA E A CHI VIVE NEI CAMPI NOMADI - FRATELLI D'ITALIA: ''LA PLATEA DEGLI AVENTI DIRITTO AL REDDITO DI CITTADINANZA È INFARCITA DI IMMIGRATI, DI NOMADI E DI ABUSIVI A VARIO TITOLO, VOGLIAMO IL REFERENDUM ABROGATIVO''

Gian Maria De Francesco per www.ilgiornale.it

luigi di maio

 

Il reddito di cittadinanza sarà erogato anche ai senza fissa dimora. Il vicepremier Luigi Di Maio, ieri durante il question time, ha confermato che il sussidio sarà appannaggio anche di coloro che vivono in condizioni di estrema marginalità come i clochard e i nomadi.

 

 

«La misura - ha evidenziato replicando a un'interrogazione di Alessio Butti (Fdi) - non esclude i senza fissa dimora considerato che l'iscrizione all'anagrafe costituisce nel nostro ordinamento un diritto soggettivo oltre che uno strumento di accesso alle prestazioni sociali e assistenziali, sanitarie nonché alle politiche del lavoro». Secondo il capo politico pentastellato, «erogarlo ai senza fissa dimora serve per andare incontro alle migliaia di italiani sfrattati e senza reddito che vivono per strada o in auto a causa di decenni di austerity».

 

blitz al campo nomadi di castel romano 11

Secondo il rapporto dell'Associazione 21 luglio pubblicato l'anno scorso, la popolazione di rom e sinti in Italia sarebbe stimabile tra le 120mila e le 180mila persone delle quali il 43% con cittadinanza italiana. Poiché sono 26mila i nomadi che vivono in condizioni di emergenza abitativa nelle baraccopoli, si può presumere che circa 11mila siano già in condizione di accedere al reddito, ma anche coloro che risiedono nelle case popolari potrebbero essere in grado di aspirare alla carta Rdc. Per gli homeless il discorso è molto simile anche se le statistiche sono un po' datate: sarebbero oltre 50mila il 58% dei quali di origine straniera.

CAMPO NOMADI LA BARBUTA

 

«Ora abbiamo la certezza che la platea degli aventi diritto al reddito di cittadinanza è infarcita di immigrati, di nomadi e di abusivi a vario titolo», ha commentato sottolineando che secondo Fdi «la misura deve essere riservata interamente agli italiani e che i poveri debbano essere messi nella condizione di lavorare» perché «l'assistenza va riservata alle famiglie con bambini, ai nostri disabili, ai nostri anziani e a tutte quelle categorie che per diversi motivi non possono lavorare».

 

CLOCHARD A SAN PIETRO

Ecco perché la leader di Fdi, Giorgia Meloni, ha promesso battaglia. «In Parlamento lavoreremo per modificare questo provvedimento e se non dovessimo farcela e quando usciranno le graduatorie scoprissimo che sono piene di nomadi, immigrati e parcheggiatori abusivi, allora raccoglieremo le firme per un referendum abrogativo del reddito di cittadinanza», ha dichiarato rimarcando come «il reddito di cittadinanza non risolve il problema della povertà e non aiuta a trovare un posto di lavoro: noi pensiamo che l'Italia abbia bisogno del lavoro di cittadinanza, ovvero di mettere chi è in condizione di povertà nella possibilità di crescere e avere un proprio reddito».

 

CLOCHARD

Queste polemiche si sono sviluppate proprio nel giorno in cui la commissione Lavoro della Camera ha dato il via libera alla nomina di Mimmo Parisi a presidente dell'Anpal, l'agenzia statale delle politiche attive per il lavoro che dovrà occuparsi di reclutare i navigator.

 

Come evidenziato dall'esperto di politiche del lavoro, Giuliano Cazzola, «in passato i dipendenti in cassa integrazione o titolari di indennità come la Naspi (che è cumulabile al reddito; ndr) non erano disponibili a inserirsi in un piano formativo o ad avventurarsi alla ricerca di un lavoro prima della scadenza del sussidio stesso». Emblematico in questo senso è il caso di 950 dipendenti Alitalia in cassa integrazione a zero ore inseriti dall'Anpal in un piano di formazione. «Come si è saputo che la compagnia poteva essere nazionalizzata sono rimasti in diciotto», ha ricordato Cazzola. Il rischio di fallimento è, perciò, molto elevato.

Alessio Butti

Ultimi Dagoreport

donald trump vladimir putin xi jinping

DAGOREPORT - PERCHÉ TRUMP VUOLE ESSERE IL "PACIFICATORE GLOBALE" E CHIUDERE GUERRE IN GIRO PER IL MONDO? NON PER SPIRITO CARITATEVOLE, MA PER GUADAGNARE CONSENSI E VOTI IN VISTA DELLE ELEZIONI DI MIDTERM DEL 2026: IL PRESIDENTE USA NON PUÒ PERMETTERSI DI PERDERE IL CONTROLLO DEL CONGRESSO - SISTEMATA GAZA E PRESO ATTO DELLA INDISPONIBILITÀ DI PUTIN AL COMPROMESSO IN UCRAINA, HA DECISO DI AGGIRARE "MAD VLAD" E CHIEDERE AIUTO A XI JINPING: L'OBIETTIVO È CONVINCERE PECHINO A FARE PRESSIONE SU MOSCA PER DEPORRE LE ARMI. CI RIUSCIRÀ? È DIFFICILE: LA CINA PERDEREBBE UNO DEI SUOI POCHI ALLEATI....

fabio tagliaferri arianna meloni

FLASH! FABIO TAGLIAFERRI, L’AUTONOLEGGIATORE DI FROSINONE  CARO A ARIANNA MELONI, AD DEL ALES, CHE DOVREBBE VALORIZZARE IL PATRIMONIO CULTURALE DEL PAESE, PUBBLICA SU INSTAGRAM UNA FOTO DELLA PARTITA LAZIO-JUVENTUS IN TV E IL COMMENTO: “LE ‘TRASMISSIONI’ BELLE E INTERESSANTI DELLA DOMENICA SERA” – DURANTE IL MATCH, SU RAI3 È ANDATO IN ONDA UN’INCHIESTA DI “REPORT” CHE RIGUARDAVA LA NOMINA DI TAGLIAFERRI ALLA GUIDA DELLA SOCIETÀ IN HOUSE DEL MINISTERO DELLA CULTURA… 

elly schlein pina picierno stefano bonaccini giorgio gori lorenzo guerini giuseppe conte pd

DAGOREPORT – OCCHIO ELLY: TIRA UNA BRUTTA CORRENTE! A MILANO, LA FRONDA RIFORMISTA AFFILA LE LAME: SCARICA QUEL BUONO A NIENTE DI BONACCINI, FINITO APPESO AL NASO AD APRISCATOLE DELLA DUCETTA DEL NAZARENO – LA NUOVA CORRENTE RISPETTA IL TAFAZZISMO ETERNO DEL PD: LA SCELTA DI LORENZO GUERINI A CAPO DEL NUOVO CONTENITORE NON È STATA UNANIME (TRA I CONTRARI, PINA PICIERNO). MENTRE SALE DI TONO GIORGIO GORI, SOSTENUTO ANCHE DA BEPPE SALA – LA RESA DEI CONTI CON LA SINISTRATA ELLY UN ARRIVERÀ DOPO IL VOTO DELLE ULTIME TRE REGIONI, CHE IN CAMPANIA SI ANNUNCIA CRUCIALE DOPO CHE LA SCHLEIN HA CEDUTO A CONTE LA CANDIDATURA DI QUEL SENZAVOTI DI ROBERTO FICO - AD ALLARMARE SCHLEIN SI AGGIUNGE ANCHE UN SONDAGGIO INTERNO SECONDO CUI, IN CASO DI PRIMARIE PER IL CANDIDATO PREMIER, CONTE AVREBBE LA MEGLIO…

affari tuoi la ruota della fortuna pier silvio berlusconi piersilvio gerry scotti stefano de martino giampaolo rossi bruno vespa

DAGOREPORT - ULLALLÀ, CHE CUCCAGNA! “CAROSELLO” HA STRAVINTO. IL POTERE DELLA PUBBLICITÀ, COL SUO RICCO BOTTINO DI SPOT, HA COSTRETTO PIERSILVIO A FAR FUORI DALLA FASCIA DELL’''ACCESS PRIME TIME” UN PROGRAMMA LEGGENDARIO COME “STRISCIA LA NOTIZIA”, SOSTITUENDOLO CON “LA RUOTA DELLA FORTUNA”, CHE OGNI SERA ASFALTA “AFFARI TUOI” – E ORA IL PROBLEMA DI QUELL’ORA DI GIOCHINI E DI RIFFE, DIVENTATA LA FASCIA PIÙ RICCA DELLA PROGRAMMAZIONE, È RIMBALZATO IN RAI - UNO SMACCO ECONOMICO CHE VIENE ADDEBITO NON SOLO AL FATTO CHE GERRY SCOTTI SI ALLUNGHI DI UNA MANCIATA DI MINUTI MA SOPRATTUTTO ALLA PRESENZA, TRA LA FINE DEL TG1 E L’INIZIO DI “AFFARI TUOI”, DEL CALANTE “CINQUE MINUTI” DI VESPA (CHE PER TENERLO SU SONO STATI ELIMINATI GLI SPOT CHE LO DIVIDEVANO DAL TG1: ALTRO DANNO ECONOMICO) - ORA IL COMPITO DI ROSSI PER RIPORRE NELLE TECHE O DA QUALCHE ALTRA PARTE DEL PALINSESTO IL PROGRAMMINO CONDOTTO DALL’OTTUAGENARIO VESPA SI PROSPETTA BEN PIÙ ARDUO, AL LIMITE DELL’IMPOSSIBILE, DI QUELLO DI PIERSILVIO CON IL TOSTO ANTONIO RICCI, ESSENDO COSA NOTA E ACCLARATA DEL RAPPORTO DIRETTO DI VESPA CON LE SORELLE MELONI…