MAL DEI CARAIBI – IL SEGRETARIO ALLA DIFESA AMERICANO, PETE HEGSETH, ANNUNCIA UNA NUOVA OPERAZIONE CONTRO I “NARCOTERRORISTI” VENEZUELANI, CHIAMATA “SOUTHERN SPEAR” (LANCIA DEL SUD): DALL’INIZIO DELLA CAMPAGNA CI SONO STATI VENTI ATTACCHI CONTRO LE PRESUNTE NAVI DELLA DROGA, E SONO MORTE ALMENO 80 PERSONE – DUE NAVI DA GUERRA USA SONO STATE AVVISTATE A 50KM DALLA COSTA DEL VENEZUELA - CARACAS: “CI SAREBBERO CONSEGUENZE INCALCOLABILE IN CASO DI GUERRA” – MADURO FA IL PARAGURU: “TRUMP SI UNISCA A ME PER LA PACE DEL CONTINENTE. NO AD ALTRE GUERRE INGIUSTE, BASTA LIBIA, MAI PIÙ AFGHANISTAN”
HEGSETH ANNUNCIA L'OPERAZIONE SOUTH SPEAR CONTRO I NARCOS
(ANSA) - Il segretario alla Difesa americano Pete Hegseth ha annunciato una nuova operazione denominata 'Southern Spear' per reprimere i "narcoterroristi" nell'emisfero occidentale.
La missione sarà guidata dalla Joint Task Force Southern Spear e dal Comando Sud degli Stati Uniti (Southcom) con l'obiettivo di difendere "gli Stati Uniti, rimuovere i narcoterroristi dal nostro emisfero e proteggere la nostra Patria dalla droga che sta uccidendo il nostro popolo"
raid americani contro navi di narcotrafficanti nell'oceano pacifico
L'annuncio di Hegseth è arrivato poco dopo la notizia che lunedì l'esercito americano ha condotto il suo ventesimo attacco contro una presunta nave della droga. Dall'inizio della campagna gli Usa hanno ucciso almeno 80 persone. Dieci giorni fa il Wall Street Journal aveva rivelato che Donald Trump stava pensando ad un'escalation con un'operazione in Venezuela. Secondo il giornale sono già stati identificati gli obiettivi, ma non è stata presa una decisione definitiva. Tra i potenziali target ci sarebbero porti e aeroporti controllati dall'esercito e usati per il trasporto di droga, ma anche strutture navali.
CARACAS AVVERTE, 'CONFLITTO NEI CARAIBI SAREBBE DEVASTANTE'
raid americani contro navi di narcotrafficanti nell'oceano pacifico
(ANSA) - Il presidente del Parlamento del Venezuela, Jorge Rodríguez, ha avvertito delle "conseguenze incalcolabili" di un'eventuale guerra nei Caraibi, denunciando la minaccia rappresentata dal dispiegamento militare ordinato dal presidente statunitense Donald Trump. "Non vale la pena il dolore che comporterebbe un conflitto per tutti i Paesi del continente, compresi gli Stati Uniti", ha dichiarato Rodríguez alla televisione statale Vtv.
Il presidente del Parlamento del Venezuela ha accusato Washington di perseguire "la forma massima di aggressione" per promuovere un cambio di regime a Caracas, sostenendo che l'obiettivo reale dell'operazione navale anti-narcos è destabilizzare un governo "legittimamente costituito".
Il ministro degli Esteri chavista Yván Gil ha ribadito che Caracas "non ha alcuna controversia con gli Stati Uniti", ma sarebbe "minacciata unilateralmente da un Paese che usa la sua capacità di generare morte e distruzione". Secondo Gil, il dispiegamento militare di Washington equivale a "un tentativo di invasione" e viola il diritto internazionale.
Intanto, all'Onu, l'ambasciatore venezuelano Samuel Moncada ha annunciato l'invio di una lettera al segretario generale António Guterres per chiedere una condanna esplicita delle "azioni provocatorie" statunitensi e il ritiro immediato delle forze Usa dai Caraibi. La missiva critica la "falsa parità" tra Washington e Caracas e rivendica il diritto venezuelano alla legittima difesa di fronte a una "minaccia imminente".
MADURO A TRUMP, 'PACE NEL CONTINENTE'
(ANSA) - Il presidente venezuelano Nicolás Maduro ha lanciato un appello pubblico al presidente statunitense Donald Trump chiedendo di "unirsi per la pace del continente", durante una marcia filogovernativa a Caracas.
"No ad altre guerre eterne, no a più guerre ingiuste, basta Libia, mai più Afghanistan. Che viva la pace!", ha dichiarato Maduro rivolgendosi agli Stati Uniti.
Interrogato se avesse un messaggio per Trump, il leader chavista ha risposto: "Yes, peace! Yes, peace!", ribadendo di non essere preoccupato per una possibile aggressione militare: "Siamo occupati a governare con la pace".
VENEZUELA, NAVI DA GUERRA USA A 50 KM DALLA COSTA
DIE HARD - MADURO A MORIRE - MEME BY EMILIANO CARLI - IL GIORNALONE - LA STAMPA
(ANSA) - Due navi da guerra statunitensi sono state avvistate a circa 50 chilometri dalla costa dello Stato venezuelano di Falcón, nelle acque internazionali ma all'interno della Zona economica esclusiva del Paese sudamericano.
Si tratta del cacciatorpediniere Uss Stockdale, classe Arleigh Burke, e dell'incrociatore Uss Gettysburg, classe Ticonderoga, impegnati in una manovra congiunta che rappresenta un nuovo segnale di pressione sul governo di Nicolás Maduro.
Secondo dati satellitari e registri marittimi, le due unità hanno proceduto in formazione da ovest verso est, costeggiando Aruba e Curaçao prima di posizionarsi di fronte al litorale venezuelano.
La presenza simultanea dei due mezzi, entrambi dotati del sistema di combattimento Aegis e di capacità avanzate di difesa aerea e offensiva, viene letta come parte del più ampio dispiegamento militare lanciato da Washington nel Mar dei Caraibi a partire da settembre per contrastare reti narco-terroristiche e gruppi criminali transnazionali.
Il transito, pur nel pieno rispetto del diritto internazionale, avviene in un momento di crescente tensione tra Stati Uniti e Venezuela acuita negli ultimi giorni dalla presenza nell'area del gruppo da battaglia della portaerei Gerald R. Ford.
Le autorità venezuelane non hanno ancora commentato ufficialmente la manovra, mentre gli analisti avvertono del rischio di una nuova escalation in un'area strategica e già instabile
PETE HEGSETH PRIMA E DOPO IL BOTOX
NICOLAS MADURO
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