cecilia marogna

DI MALI IN PEGGIO - CECILIA MAROGNA RESTA IN CARCERE PERCHÉ ''SOCIALMENTE PERICOLOSA''. DICE DI AVER RICEVUTO 100MILA EURO PER LIBERARE PADRE MACCALLI IN AFRICA MA I SERVIZI SEGRETI SMENTISCONO, COSÌ COME LE SEDI DIPLOMATICHE. E ORA OLTRE AL PECULATO SI PARLA DI AUTORICICLAGGIO - I FESTEGGIAMENTI A PATTADA NEL 2018 PER LA NOMINA A CARDINALE DI BECCIU: ''IO E LUI A LETTO INSIEME? NON MI REPUTO UN CESSO, PERÒ DAI, TI PREGO IO RELAZIONI CON I PRETI NON NE HO MAI AVUTE, SCUSAMI''

 

1. LA MISSIONE FANTASMA DI LADY VATICANO PER GLI OSTAGGI IN MALI

Floriana Bulfon per ''la Repubblica''

CECILIA MAROGNA

 

Cecilia Marogna, consulente per l'intelligence dell'ex cardinale Angelo Becciu, resta in carcere e la procura generale di Milano è pronta a procedere anche per l'estradizione verso lo Stato del Vaticano. Il procedimento si apre oggi ed ha già riscontrato il favore del Sostituto Giulio Benedetti, che ha definito "gravi" gli elementi raccolti su di lei. Oltre all'accusa di peculato formulata dai promotori di giustizia della Santa Sede si potrebbe anche essere un procedimento penale in Italia per autoriciclaggio.

 

«L'estradizione sarà lunga. L'arresto è stato convalidato senza avere gli atti in mano. Non ce li ha nessuno, non so dove siano, saranno ancora in Vaticano», tuona l'avvocato Massimo Dinoia, legale della donna, lasciando il tribunale. Fonti giudiziarie raccontano di un quadro accusatorio sempre più robusto, ma la consulente di Becciu ostenta sicurezza, ritenendo nulli gli addebiti e dichiarandosi pronta a dimostrare tutto "carte alla mano". Ma le carte, che dovrebbero giustificare gli ingenti pagamenti ricevuti dalla Segreteria di Stato, non trovano conferme.

 

 Al momento, secondo le verifiche degli inquirenti, quei soldi transitati per una società slovena sono stati usati per l'acquisto di beni personali e non per "trattare con le fonti". Poco importa che lei si giustifichi: «Sarebbe come chiedere a un agente segreto come utilizza i fondi per le attività miste che gli sono stati dati. Io lavoravo per Becciu». Tra le tante missioni Cecilia Marogna, si vanta anche di aver avuto un ruolo centrale nelle trattative per la liberazione dopo due anni di prigionia in Mali di padre Pier Luigi Maccali e di Nicola Chiacchio. Per farlo avrebbe usato tra gli 80 e 100mila presi dalle casse della Santa Sede.

CECILIA MAROGNA

 

Peccato che non si sia trovato alcun riscontro e anzi, dopo la liberazione dei due ostaggi, la sua versione avrebbe mostrato nuove incongruenze. Fonti della nostra intelligence smentiscono poi un qualsiasi ruolo della donna nella complicata operazione avvenuta in Mali, nessuna attività diplomatica né tanto meno un ruolo attivo nelle trattative per il rilascio. Smentite che si accodano a quelle già riscontrate da altre sedi diplomatiche di Paesi africani e mediorientali.

 

La Marogna è una sconosciuta anche per alcune Ong attive da decenni sul campo, organizzazioni che spesso si trovano al centro di scambio di informazioni territoriali importanti. Anche il console onorario del Mali, Daniel Dembélé, sostiene di non aver mai sentito il suo nome. Per questo motivo, dopo l'ennesimo silenzio in merito a questa e ad altre vicende da parte dell'ex porporato Becciu, i promotori di giustizia sono fermi nel voler ascoltare Marogna per chiarire il suo ruolo e i rapporti che ha intessuto nel corso di questi anni.

 

Secondo fonti vaticane, la donna sarebbe stata segnalata al prelato di Pattada da un conterraneo di Sassari, che la presentò come donna vicina all'ambiente diplomatico. Ma l'unica esperienza lavorativa che si riscontra è l'apertura e la chiusura in meno di un anno, nel 2005, di una azienda, la "Linea Principe", specializzata in confezionamento di cementi e derivati. Nulla a che fare con i feluche. Settore che invece interessa un'avvocata di Sassari. Si chiama Gabriella Marogna, è console onorario del Senegal. Al telefono però si fa negare, risponde per suo conto un socio dello studio legale. Ed è perentorio: la collega non rilascia nessun commento né sulla vicenda né sul grado di parentela con la consulente di Becciu.  

CECILIA MAROGNA

 

 

 

2 - LA DAMA È «SOCIALMENTE PERICOLOSA» LE FERIE A CASA DELL'AMICO CARDINALE

Giacomo Amadori per “la Verità

 

L'arresto della sedicente analista geopolitica Cecilia Marogna è stato convalidato dal presidente della quinta sezione penale della Corte d'appello di Milano e adesso sono iniziate le laboriose pratiche per l'estradizione presso lo Stato Vaticano che ne ha chiesto l'arresto per peculato per distrazione e appropriazione indebita aggravata. Il fermo è avvenuto alle ore 20 del 13 ottobre nei pressi della casa milanese del compagno, di cui abbiamo parlato nei giorni scorsi.

 

Per l'accusa la Marogna «nel periodo dal 18 dicembre 2018 (data del primo bonifico della segreteria di Stato, ndr) al 13 ottobre 2020, con la complicità di altre persone si appropriava di fondi della Santa Sede e utilizzava e si appropriava in maniera illecita dei fondi a lei assegnati per fini istituzionali». Quindi avrebbe utilizzato il conto incriminato su cui erano depositati i 575.000 euro inviati dalla segreteria di Stato vaticana sino all'arrivo della Guardia di finanza.

becciu

 

Ci sono poi le 500.000 sterline (circa 550.000 euro) destinate alla Inkerman training limited, società del gruppo Inkerman, piccola azienda di intelligence e security con sedi ad Ashford nel Kent, Londra e Dusseldorf, in Germania. Anche in questo caso i promotori di giustizia vaticani e la Gendarmeria sospettano che quei fondi, che sarebbero stati investiti dal Vaticano su indicazione della stessa Marogna, possano essere rientrati nella disponibilità della consulente sarda. Nel provvedimento di convalida dell'arresto il giudice Antonio Nova sottolinea che la trentanovenne cagliaritana non può essere rimessa in libertà per la «gravità dei fatti e le modalità di realizzazione degli stessi (che denotano rilevante pericolosità sociale) e il concreto pericolo di fuga».

 

Quest' ultimo viene desunto dalla «gravità dei reati commessi, in ragione delle modalità della condotta di appropriazione indebita da parte dell'arrestata (su fondi della Santa Sede a lei assegnati per fini istituzionali) e della complessità e importanza di interessi economici sottesi alla vicenda [] nonché dall'allontanamento dalla propria residenza in pendenza delle indagini».

 

Giovanni Angelo Becciu

La donna infatti è residente nel centro di Cagliari in una bella palazzina di tre piani, ma è stata fermata a Milano dove risiede il compagno F. B. S., manager di origini sarde. Milano è molto vicina anche a Lugano dove la donna non di rado si è spostata. La toga ribadisce che tali motivi «è probabile che la stessa intenda sottrarsi al processo e alle severe conseguenze penali connesse all'accertamento dei reati (puniti con la reclusione fino a 5 anni) di cui è accusata dall'autorità estera».Il giudice ha inoltre sottolineato di convalidare l'arresto anche per «garantire l'eventuale consegna allo Stato richiedente e considerato che non si ravvisano ragioni ostative all'estradizione».

 

Adesso gli avvocati Massimo Dinoia, Fabio Federico e Maria Cristina Zanni dovranno cercare di evitare la consegna della donna al Vaticano.Ieri le agenzie di stampa hanno riferito che la Procura generale di Milano sarebbe pronta ad accordare l'estradizione della Marogna e in particolare sarebbe favorevole il sostituto procuratore generale Giulio Benedetti. Inoltre la condotta della signora, aggiungono in Procura generale, in astratto, per la legge italiana, porterebbe a configurare anche il reato di autoriciclaggio.

 

luigi chiacchio e pier luigi maccalli 3

La vicenda della Marogna oscilla da giorni tra la cronaca giudiziaria, la spy-story e il gossip. In quest' ultima categoria il sito Dagospia ha aggiunto un capitolo: «Chissà come mai nessuno dei giornali ha ancora scritto che lady Marogna, residente a Milano, quando atterrava a Roma andava a vivere in un palazzo apostolico del Vaticano, ospite di Becciu (al piano superiore c'è la dimora di Bergoglio)» ha scritto ieri. Noi aggiungiamo che su Facebook la donna ha pubblicato diverse foto da una finestra dentro al Vaticano, un palazzo ubicato alla destra della cattedrale di San Pietro: paiono scattate dalla seconda loggia.

 

La redazione di Roberto D'Agostino ha arricchito la nota con un ulteriore particolare: «La Mata Hari della mutua ha trascorso le vacanze estive in Sardegna graditissima ospite di casa Becciu, lo stesso cardinale che si sente da lei raggirato». Nei giorni scorsi avevamo chiesto conferma alla Marogna di un suo viaggio a Pattada (Sassari), il paese natale di Becciu, insieme con il cardinale. La donna ci aveva risposto così: «E quindi? Siamo andati per la festa della patrona, Santa Sabina, quando lui è stato nominato cardinale». A quel punto l'avevamo informata del fatto che in Vaticano qualcuno vociferasse di una relazione tra lei e Becciu.

luigi chiacchio e pier luigi maccalli 2

 

La Marogna aveva risposto scherzosamente: «Dai ti prego almeno quello siamo scivolati sulle bucce di banana. [] ho quarant' anni, avrai pure capito che vita che faccio, sono stanca, vado avanti e indietro, non mi reputo un cesso, però dai, ti prego io relazioni con i preti non ne ho mai avute, scusami, non ho fatto festini né in terrazze, né con personaggi, non mi piace fare le foto, mi piace fare il mio lavoro altamente discrezionale. Come mi puoi descrivere come una che si è approfittata di un prete per 500.000 euro?».

 

Ma torniamo ai festeggiamenti a Pattada. Il 28 giugno 2018 Becciu è nominato cardinale da Papa Francesco e due mesi dopo ha visitato per la prima volta il suo paese con la porpora in testa. Nella locandina celebrativa della giornata si leggeva: «Ben tornato a casa Eminenza».

 

La mattina del 29 agosto, in occasione della festa di Santa Sabina, l'ex numero tre della Segreteria di Stato ha impartito la benedizione alle storiche bandiere, patrimonio del territorio, e ha celebrato la messa. Poi ha salutato i compaesani e gli amici in un hotel del posto. Nelle immagini dell'evento che abbiamo trovato su Internet non abbiamo individuato la Marogna. Per la verità, pure lei, solitamente prodiga sui social di scatti delle sue vacanze, nell'occasione ha scelto il basso profilo: né immagini della festa patronale, né del cardinale. Una trasferta da vera 007.

pier luigi maccallipier luigi maccalli 3pier luigi maccalli 2

 

Ultimi Dagoreport

giampaolo rossi giorgia meloni silvia calandrelli felice ventura matteo salvini gianfranco zinzilli giancarlo giorgetti

C'È UN NUOVO CAPITOLO NELL'ETERNO SCAZZO MELONI-SALVINI E RIGUARDA LA RAI - NEL CDA DI DOMANI FELICE VENTURA, DIRETTORE DELLE RISORSE UMANE, SARÀ NOMINATO PRESIDENTE DI RAI PUBBLICITÀ - SULLA POLTRONA DELLA CASSAFORTE DEL SERVIZIO PUBBLICO SI È CONSUMATO L'ENNESIMO SCAZZO: L'AD, GIAMPAOLO ROSSI, VOLEVA ISSARE SILVIA CALANDRELLI (NONOSTANTE LA VICINANZA AL PD), OSTEGGIATA PERÒ DALLA LEGA CHE VOLEVA GIANFRANCO ZANZILLI - IL MINISTRO GIORGETTI HA CONVOCATO ROSSI AL MEF (AZIONISTA DELLA RAI) PER IMPORRE IL NOME, MA QUELLO, DI FRONTE AL DIKTAT, HA OPPOSTO UN "ME NE FREGO". E ALLA FINE È STATO TIRATO FUORI DAL CILINDRO IL NOME DI VENTURA...

giorgia meloni times musk sunak edi rama

COME AL SOLITO, I GIORNALISTI ITALIANI SI FERMANO AI TITOLI: L’ARTICOLONE DEL “TIMES” SUI LEADER INTERNAZIONALI “TUTTI PAZZI PER LA MELONI” NON È PROPRIO UNA CAREZZA SUL FACCINO DELLA SORA GIORGIA, COME CI VOGLIONO FAR CREDERE “CORRIERE”, “LIBERO” E GLI ALTRI MEGAFONI DELLA FIAMMA MAGICA. ANZI, È PIENO DI FRECCIATONE ALLA THATCHER DE’ NOANTRI, TIPO “L’UMILTÀ BEN PREPARATA” DI FRONTE AL PREMIER ALBANESE EDI RAMA. O LA CHIOSA SULL’INCONTRO CON JD VANCE: “IL FLIRT DELLA 48ENNE ERA SOLO NATURALMENTE SIMPATICO O SI È RESA CONTO CHE RIDENDO DELLE BATTUTE DEGLI UOMINI DI POTERE OTTERRÀ L'ACCORDO COMMERCIALE CHE DESIDERA?” – RICORDA I “THREESOME” E IL PACCO DI GIAMBRUNO, SMONTA LE ORIGINI PROLETARIE DELLA DUCETTA E CHIUDE CITANDO BERLUSCONI: “È UNA PERSONA CON CUI NON SI PUÒ ANDARE D'ACCORDO”. VI SEMBRANO COMPLIMENTI?

giorgia meloni elly schlein

DAGOREPORT - LE MANOVRE DA "DOTTOR STRANAMORE" DI ELLY SCHLEIN: SFANGARLA AI REFERENDUM, VINCERE IN AUTUNNO IN TUTTE E 6 LE REGIONI CHE ANDRANNO AL VOTO, QUINDI ANDARE AL CONGRESSO ANTICIPATO DEL PD A GENNAIO 2026 PER POI FARSI INCORONARE LEADER DEL CENTROSINISTRA ALLE POLITICHE DEL 2027 (CONTE PERMETTENDO) – A FAVORE DI ELLY GIOCA IL FATTO CHE LA MINORANZA DEM E' FRANTUMATA CON BONACCINI E LO RUSSO TRATTATI DA TRADITORI DELLA CAUSA DEI RIFORMISTI E PICIERNO E GORI GIUDICATI TROPPO EX RENZIANI – NEL CENTRODESTRA GIRA GIÀ LA BATTUTA: “LUNGA VITA AD ELLY SCHLEIN”, CHE RESTA PER "LA STATISTA DELLA GARBATELLA" LA SUA MIGLIORE POLIZZA PER FARSI ALTRI 5 ANNI A PALAZZO CHIGI...

friedrich merz donald trump starmer macron meloni von der leyen jd vance

DAGOREPORT - L’INCONTRO DI GIORGIA MELONI CON VANCE E VON DER LEYEN È STATO SOLO ''ACCIDENTALE'': È STATO POSSIBILE IN VIRTU' DELL’INSEDIAMENTO DI PAPA LEONE XIV (NON È STATA LA DUCETTA A CONVOCARE I LEADER, BENSI' SANTA ROMANA CHIESA) – LA "COMPASSIONE" DI TRUMP, CHE HA COINVOLTO LAST MINUTE "COSETTA" MELONI NELLA CHIAMATA CON MACRON, STARMER E MERZ – LE FAKE NEWS DI PALAZZO CHIGI PROPALATE DALLA STAMPA E MEDIA DI DESTRA COL SUPPORTO DEL “CORRIERE DELLA SERA”:  ALL’ORIZZONTE NON C’È MAI STATO ALCUN INVIO DI TRUPPE EUROPEE AL FIANCO DI KIEV CONTRO MOSCA. SOLO DOPO LA FIRMA DI UNA TREGUA, GRAN BRETAGNA E FRANCIA SONO A FAVORE DI UN INVIO DI TRUPPE, MA UNICAMENTE AL FINE DELLA SALVAGUARDIA DEI CONFINI UCRAINI, E COL FONDAMENTALE SUPPORTO INTELLIGENCE DELLA CIA - ALTRA MINCHIATA DELLA PROPAGANDA ALLA FIAMMA: NON E' MAI ESISTITA LA VOLONTÀ DI ESCLUDERE L’ITALIA DAL GRUPPO DEI ''VOLENTEROSI''. È LA "GIORGIA DEI DUE MONDI" STESSA A ESSERSI CHIAMATA FUORI, IN PREDA ALL'AMBIZIONE SBAGLIATA DI DIVENTARE LA "PONTIERA'' TRA STATI UNITI ED EUROPA, E PER EVITARE GUAI IN CASA CON IL SUO NEMICO PIU' INTIMO, MATTEO SALVINI...

giuliano amato

AMOR CH’A NULLO AMATO – IL RITRATTONE BY PIROSO DEL DOTTOR SOTTILE: “UN TIPO COERENTE E TUTTO D’UN PEZZO, UN HOMBRE VERTICAL? O UN SUPER-VISSUTO ALLA VASCO ROSSI, ABILE A PASSARE INDENNE TRA LE TURBOLENZE DELLA PRIMA REPUBBLICA, UOMO-OMBRA DI CRAXI, MA ANCHE DELLA SECONDA?” – ALCUNI PASSAGGI STORICI DA PRECISARE: AMATO NON SI CANDIDÒ NEL 2001 A CAUSA DI ALCUNI SONDAGGI-PATACCA SVENTOLATIGLI DA VELTRONI, CHE DAVANO RUTELLI IN VANTAGGIO SU BERLUSCONI – A FERMARE LA CORSA AL QUIRINALE DEL 1999 FU MASSIMO D’ALEMA, CHE LO SCARICÒ PER IL “NEUTRO” CIAMPI  - IL MANCATO VIAGGIO AD HAMMAMET E IL RAPPORTO CON GIANNI DE GENNARO...

ernesto galli della loggia giorgia meloni

DAGOREPORT - FAZZOLARI E' PER CASO IL NUOVO DIRETTORE DEL "CORRIERE"? - IN UNA PRIMA PAGINA CHE NASCONDE LE MENZOGNE DI GIORGIA MELONI, SPUTTANATA DA MACRON, BRILLA UN EDITORIALE VERGOGNOSO DI GALLI DELLA LOGGIA CHE SI DOMANDA: "SE LA GERMANIA (DI AFD) HA DAVVERO FATTO I CONTI CON IL SUO PASSATO NAZISTA. IN ITALIA, INVECE, UN PARTITO CHE PURE HA LE SUE LONTANE ORIGINI NEL FASCISMO GOVERNA DA TRE ANNI IN UN MODO CHE SOLO I COMICI (DUNQUE PER FAR RIDERE…) GIUDICANO UNA MINACCIA PER LA DEMOCRAZIA" - L’EX MAOISTA, POI TERZISTA, QUINDI BERLUSCONIANO, 5STELLE, INFINE MELONIANO  DEVE STUDIARE UN PO’, INVECE DI CAMBIARE PARTITO A OGNI CAMBIO DI GOVERNO. NEL DOPOGUERRA IN GERMANIA, GLI EX NAZISTI RIENTRARONO NEL CONTESTO SOCIALE E OTTENNERO POSTI DI POTERE NELLE INDUSTRIE PIÙ AVANZATE FINO ALLA CONTESTAZIONE DEL '68, SIMBOLEGGIATA DALLO SCHIAFFONE RIFILATO DALLA STUDENTESSA BEATE KLARSFELD AL CANCELLIERE (EX NAZISTA) KURT KIESINGER – IN ITALIA LA DESTRA ALLA FIAMMA DI FINI FU SDOGANATA DAL GOVERNO BERLUSCONI, DOVE IL MINISTRO DELLA GIOVENTU' ERA GIORGIA MELONI. COSA CHE IL GALLI OMETTE ESSENDO ORA COLLABORATORE DEL GOVERNO DUCIONI PER IL SETTORE SCUOLA...