giuseppe conte beppe grillo

MANDATO PER SCONTATO – BEPPE GRILLO SI STAREBBE CONVINCENDO A UNA PICCOLA DEROGA AL LIMITE DEI DUE MANDATI. VARREBBE SOLO PER POCHI BIG: TAVERNA, FICO, BONAFEDE E POCHI ALTRI. E GLI ALTRI STARANNO ZITTI E BUONI? IL MOVIMENTO INTANTO È NEL CAOS: CONTE NON SI FA VEDERE E NESSUNO HA CAPITO SE CI SARANNO LE PARLAMENTARIE OPPURE PEPPINIELLO SCEGLIERÀ I SUOI FEDELISSIMI SENZA CONSULTAZIONI - IN PISTA CASALINO E NINA MONTI

GIUSEPPE CONTE BEPPE GRILLO

1 - CINQUE STELLE, LA SVOLTA DEL TERZO MANDATO ARRIVA UNA DEROGA MA SOLTANTO PER POCHI BIG

Antonio Bravetti per “la Stampa”

 

Beppe Grillo come Willy Wonka. In ballo, però, non c'è la fabbrica di cioccolato, ma un posto in Parlamento. Il fondatore del Movimento 5 stelle potrebbe regalare a pochissimi eletti la possibilità di restare alla Camera o al Senato nonostante i due mandati già fatti.

 

Ai cinque fortunati che avessero trovato un biglietto d'oro nella tavoletta di cioccolato, il signor Wonka avrebbe dato la possibilità di visitare la propria fabbrica, ricevendo una scorta di dolci da bastare per tutta la vita. La micro-deroga di Grillo consisterebbe in quattro o cinque «strappi» al monolite del secondo mandato, che non più tardi di 72 ore fa fungeva da guida come la «luce nelle tenebre».

 

PAOLA TAVERNA BEPPE GRILLO

Troppo difficile compilare le liste, organizzare le parlamentarie e fare una campagna elettorale lampo con degli sconosciuti. Forse una manciata di fortunati derogati potrebbe tornare utile.

 

L'idea viene dagli uomini più vicini a Grillo: il garante, racconta l'Adnkronos, sarebbe propenso ma non ancora del tutto convinto. I nomi che girano sono quelli di Paola Taverna, vicepresidente del Senato; di Roberto Fico, presidente della Camera; dell'ex Guardasigilli Alfonso Bonafede, che vanta nel curriculum la legge «spazza corrotti», uno dei risultati che il Movimento rivendica con maggior orgoglio.

 

Nel frattempo Grillo ha deciso di mandare in soffitta il cosiddetto «principio di rotazione», che in sostanza prevede lo stop alla candidatura in Parlamento se si sono già ultimati due mandati alla Camera e al Senato, ma via libera alla corsa per un seggio al Parlamento europeo o in Regione. A Grillo questo escamotage non piace più: due mandati e basta, ovunque li si abbia portati a termine.

 

ALFONSO BONAFEDE GIUSEPPE CONTE

Di nomi e candidature si parla in tutti i partiti, M5S compreso. Ieri Rocco Casalino, che potrebbe correre per il Senato, ha voluto precisare in merito alla sua candidatura che «nulla è stato ancora deciso, motivo per cui ogni ricostruzione che circola in queste ore è da intendersi come priva di fondamento e quindi totalmente inventata». Di contro, c'è chi ha capito che nel Movimento tira aria di tempesta e guarda altrove.

 

Max Bugani, assessore all'Innovazione al Comune di Bologna e storico volto del Movimento, è dato in uscita, direzione Pier Luigi Bersani: «Se lascio il M5S per aderire ad Articolo 1? Comunicheremo tutto nei prossimi giorni».

 

conte casalino

In questo caos, i parlamentari uscenti attendono una parola da Giuseppe Conte, che ieri non si è visto negli uffici di Campo Marzio. «Ci saranno le Parlamentarie?», si domandano in molti. Il nuovo statuto contiano all'articolo 7, lettera A, le prevede, ma i tempi sono stretti.

 

Le regole dicono che per prendere parte alla selezione dal basso gli aspiranti deputati e senatori debbano presentare certificato penale, certificato dei carichi pendenti e il 335 cpp, ma solo se a conoscenza di indagini o procedimenti penali a carico. Difficile assolvere a tutta la burocrazia e mettere in piedi le parlamentarie in poche settimane, in pieno agosto.

 

2 - M5S, CAOS SULLE CANDIDATURE IN BILICO ANCHE LE PARLAMENTARIE

Emanuele Buzzi per il “Corriere della Sera”

nina monti

 

Un altro totem in discussione: la campagna elettorale agostana dai tempi ridotti potrebbe costringere il Movimento a «gettare un colpo di spugna» sulle Parlamentarie così come si sono svolte finora. La selezione dei candidati - pescati tra i militanti e votati e colpi di clic - è stata un marchio di fabbrica degli stellati.

 

Ma per il voto di settembre qualcosa potrebbe cambiare. Siamo ancora nel campo delle ipotesi, ma nel M5S si ragiona su tempi e dinamiche. Organizzare la selezione online per i militanti e per lo staff stellato sarebbe una corsa contro il tempo tra certificati da inviare ad agosto e documenti da vagliare. La selezione «aperta» è difficile da realizzare in un solo mese.

 

BEPPE GRILLO - GIUSEPPE CONTE - MARIO DRAGHI - BY EDOARDO BARALDI

Dai vertici fanno sapere che «non sono scelte che possono essere dettate dai tempi tecnici, ma sono scelte politiche del presidente». Anche se c'è chi - vicino a Giuseppe Conte - precisa: «Non si sa nulla di nulla». In ambienti stellati circola l'idea di un voto online per i candidati, ma con listini definiti (lo statuto contiano prevede comunque una scelta online, ndr ). In una decina di giorni in ogni caso verranno fissati criteri e modi per la selezione dei candidati. «Sarebbe una rivoluzione, chissà cosa ne pensa la base», commenta un Cinque Stelle.

 

Per una procedura che cambia, c'è una regola che sembra destinata a non mutare: Beppe Grillo ha ribadito ancora, dopo il suo video di sabato scorso, ogni contrarietà a deroghe al secondo mandato. Come racconta l'Adnkronos , il garante avrebbe posto il veto anche alla possibilità di rotazione, ossia al via libera alle candidature per un seggio in Parlamento europeo o in Regione per chi ha terminato i mandati a Montecitorio e Palazzo Madama.

beppe grillo nina monti

 

Conte, spiegano in ambienti vicini al leader, «non ha certo intenzione di mettersi di traverso su un principio fondativo, che spetta al garante eventualmente modificare». Circola anche la voce di un numero ridottissimo di deroghe (quattro, massimo cinque) per i super big del partito.

 

Tra gli stellati il tema del secondo mandato è ancora oggetto di forte scontro interno e la rinnovata presa di posizione di Grillo è stata accolta con nuovi malumori, specie nei confronti di Conte. «Se davvero va a finire così, tradisce tutti quelli che lo hanno portato a essere il leader del partito», dice uno stellato. E c'è chi commenta con ironia: «Si vede chi comanda....Conte!».

 

CONTE GRILLO

Chi ricorda che «i criteri di candidatura li sceglie il comitato di garanzia con il capo politico». Intanto iniziano i primi rumors sulle candidature. Tra i nomi circolano quello di Nina Monti, che segue il blog di Grillo, e di Rocco Casalino. Ma le indiscrezioni vengono per ora smentite. «Fake», sostengono fonti vicine a Monti le voci su una discesa in campo con il M5S, mentre l'ex portavoce di palazzo Chigi precisa: «Nulla è stato ancora deciso sul tema». Oggi intanto partirà il programma di definizione della campagna elettorale con i primi incontri nella sede di Campo Marzio a Roma. Dai territori viene richiesta la presenza di Conte «quanto prima».

nina monti sul palco

grillo draghi conteBEPPE GRILLO - GIUSEPPE CONTE - LUIGI DI MAIO - BY MACONDO BEPPE GRILLO GIUSEPPE CONTE

Ultimi Dagoreport

chiara appendino roberto fico giuseppe conte vincenzo de luca elly schlein

DAGOREPORT - GENTILE CHIARA APPENDINO, È CONSAPEVOLE CHE IN POLITICA, COME NELLA VITA, ‘’NON SI PUÒ AVERE LA SIRINGA PIENA E LA MOGLIE IN OVERDOSE”? MA E' DAVVERO CONVINTA CHE, CON UN M5S “PIÙ AUTONOMO DAL PD”, IL PARTITO DI CONTE SAREBBE RIUSCITO A SVENTOLARE LE CANDIDATURE DI TRIDICO IN CALABRIA E DI FICO IN CAMPANIA, DOVE NEL 2020 M5S HA PRESO IL 9,9% MENTRE DE LUCA INTASCÒ IL 69,4%? – OGGI LA VITTORIA DI FICO, FINO A IERI DATA PER SICURA, STA TROVANDO UNA STRADA ACCIDENTATA - A SALVARE LA BARACCA CI DOVRÀ PENSARE LO SCERIFFO DI SALERNO – COME ELLY, CHE DOPO AVERLO DISPREZZATO, E' SCESA A MITI CONSIGLI, ANCHE FICO DEVE ACCETTARE LE “PRIORITÀ” DI DE LUCA OPPURE VERRÀ ABBANDONATO AL SUO DESTINO DI PERDENTE, FACENDO FELICE IL CANDIDATO DI FRATELLI D’ITALIA, EDMONDO CIRIELLI...

elly schlein giuseppe conte roberto fico vincenzo de luca eugenio giani

DAGOREPORT - PARAFRASANDO NANNI MORETTI, CON LEADER DEL CALIBRO DI ELLY SCHLEIN E DI GIUSEPPE CONTE, ''IL CENTROSINISTRA NON VINCERA' MAI'' - IN TOSCANA, I DUE "GENI" HANNO TENTATO DI ESTROMETTERE IL “CACICCO” EUGENIO GIANI, REO DI SANO RIFORMISMO, CHE SI È DIMOSTRATO CAVALLO VINCENTE – IN CAMPANIA, INVECE, RISCHIANO DI ANDARE A SBATTERE CON IL CAVALLO SBAGLIATO, IL FICO DI GIUSEPPE CONTE, CHE TRABALLA NEI SONDAGGI: URGE UN FORTE IMPEGNO DI RACCOLTA VOTI DEL "CACICCO" TANTO DISPREZZATO DA ELLY: VINCENZO DE LUCA (CHE A SALERNO SE LA DEVE VEDERE CON IL CONCITTADINO E CANDIDATO DEL CENTRODESTRA, CIRIELLI) – CON L’INCONSISTENZA STORICA DEL M5S A LIVELLO LOCALE, IL “CAMPOLARGO” VA AL PIU' PRESTO ACCANTONATO: TROPPI "PRINCIPI" DIVERSI TRA PD E M5S PER UN'ALLEANZA, MEGLIO UNA COALIZIONE IN CUI OGNUNO CORRE COL SUO PROGRAMMA CERCANDO DI MASSIMIZZARE IL CONSENSO - SOLO DOPO IL VOTO, IN CASO DI VITTORIA, SI TROVA L'ACCORDO (E COME DIMOSTRA LA COALIZiONE DEL GOVERNO MELONI, LA GESTIONE DEL POTERE È IL MIGLIOR PROGRAMMA...) - VIDEO

giorgia meloni guido crosetto

IL "FRATELLASTRO" CROSETTO FA BALLARE GLI OTOLITI DI GIORGIA MELONI: “SE GLI STATI EUROPEI NON RINUNCIANO ALLA LORO SOVRANITÀ IN ALCUNI SETTORI, SONO MORTI. SULLA DIFESA DOBBIAMO METTERE ASSIEME I 27 PAESI UE IN UN SOLO PROGETTO COMUNE” – LA POSIZIONE DEL MINISTRO DELLA DIFESA È ALL’OPPOSTO DI QUELLA SOVRANISTA DELLA DUCETTA, CHE PIÙ VOLTE IN PASSATO HA REMATO CONTRO IL PROGETTO DI UN ESERCITO UNICO EUROPEO: “SAREBBE UNA INUTILE DUPLICAZIONE. IL SISTEMA DI DIFESA OCCIDENTALE È BASATO SULLA NATO, E NELLA NATO CI SONO ESERCITI NAZIONALI CHE COOPERANO TRA DI LORO. IO VOGLIO PIUTTOSTO UNA COLONNA EUROPEA DELLA NATO” – CHISSA' CHI ALLA FINE DIRA' L'ULTIMA PAROLA... - VIDEO

mauro gambetti papa leone mazza baseball san pietro pipi sagrato

DAGOREPORT: IL PISCIO NON VA LISCIO – PAPA LEONE XIV E’ FURIOSO DOPO IL SACRILEGIO COMPIUTO DALL’UOMO CHE HA FATTO PIPI’ SULL’ALTARE DELLA BASILICA DI SAN PIETRO – IL PONTEFICE HA ORDINATO UN RITO RIPARATORIO “URGENTE” E, SOPRATTUTTO, HA FATTO IL CULO AL CARDINALE GAMBETTI, ARCIPRETE DELLA BASILICA VATICANA, CON UN CONFRONTO “TEMPESTOSO”: E’ IL TERZO GRAVE EPISODIO IN POCO PIU’ DI DUE ANNI AVVENUTO NELLA CHIESA PIU’ IMPORTANTE DEL MONDO – NEL MIRINO FINISCONO ANCHE GLI UOMINI DELLA GENDARMERIA VATICANA, INCAPACI DI INTERVENIRE TEMPESTIVAMENTE E DI PREVENIRE GESTI SACRILEGHI DELLO SVALVOLATO DI TURNO – VIDEO!

spionaggio paragon spyware giorgia meloni fazzolari mantovano giorgetti orcel francesco gaetano caltagirone flavio cattaneo

DAGOREPORT - E TRE! DALLO SPIONAGGIO DI ATTIVISTI E DI GIORNALISTI, SIAMO PASSATI A TRE PROTAGONISTI DEL MONDO DEGLI AFFARI E DELLA FINANZA: CALTAGIRONE, ORCEL, CATTANEO - SE “STAMPA” E “REPUBBLICA” NON LI FANNO SMETTERE, VEDRETE CHE OGNI MATTINA SBUCHERÀ UN NUOVO E CLAMOROSO NOME AVVISATO DI AVERE UN BEL SPYWARE NEL TELEFONINO - COME NEL CASO DEGLI ACCESSI ABUSIVI ALLA PROCURA ANTIMAFIA (FINITI IN CHISSÀ QUALCHE SCANTINATO), I MANDANTI DELLO SPIONAGGIO NON POSSONO ESSERE TROPPO LONTANI DALL’AREA DEL SISTEMA DEL POTERE, IN QUANTO PARAGON FORNISCE I SUOI SERVIZI DI SPYWARE SOLO AD AUTORITÀ ISTITUZIONALI - A QUESTO PUNTO, IL CASO È CORNUTO: O SI SONO TUTTI SPIATI DA SOLI OPPURE IL GOVERNO MELONI DEVE CHIARIRE IN PARLAMENTO SE CI SONO APPARATI “FUORILEGGE”. PERCHÉ QUANDO IL POTERE ENTRA NEI CELLULARI DEI CITTADINI, NON C’È PIÙ DEMOCRAZIA…

matteo salvini roberto vannacci giorgia meloni massimiliano fedriga luca zaia

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI HA GLI OCCHI PUNTATI SULLA TOSCANA! NELLA REGIONE ROSSA SARÀ CONFERMATO EUGENIO GIANI, MA ALLA DUCETTA INTERESSA SOLO REGISTRARE IL RISULTATO DELLA LEGA VANNACCIZZATA – SE IL GENERALE, CHE HA RIEMPITO LE LISTE DI SUOI FEDELISSIMI E SI È SPESO IN PRIMA PERSONA, OTTENESSE UN RISULTATO IMPORTANTE, LA SUA PRESA SULLA LEGA SAREBBE DEFINITIVA CON RIPERCUSSIONI SULLA COALIZIONE DI GOVERNO – INOLTRE ZAIA-FEDRIGA-FONTANA SONO PRONTI A UNA “SCISSIONE CONTROLLATA” DEL CARROCCIO, CREANDO DUE PARTITI FEDERATI SUL MODELLO DELLA CDU/CSU TEDESCA - PER LA MELONI SAREBBE UNA BELLA GATTA DA PELARE: SALVINI E VANNACCI POTREBBERO RUBARLE VOTI A DESTRA, E I GOVERNATORI IMPEDIRLE LA PRESA DI POTERE AL NORD...