dario corallo

ROSSO CORALLO – IL CANDIDATO ALLE PRIMARIE DEL PD DIVENTATO FAMOSO PER AVER SFA**ULATO BURIONI SCODELLA IL SUO MANIFESTO A LUCA TELESE: “PER I RENZIANI PROVO VERGOGNA. MATTEO È PRONTO A SUCCHIARE L’ULTIMA GOCCIA DI SANGUE AL PARTITO E POI ANDARSENE”  - “LA SINISTRA DEM? PIPPE STRATOSFERICHE. IO MI LANCIO A 190 ALL’ORA CONTRO IL MURO DEL GOTHA DIRIGENZIALE DEMOCRATICO. LE EUROPEE SARANNO UN MASSACRO MA…”

Luca Telese per “la Verità”

 

DARIO CORALLO

Come si fa a candidarsi alla guida del Pd e sostenere anche che è il «Pd morto»?

(Faccia stupita) «Ma è la verità!»

 

Ma se fosse verità, a uno che vuole fare il leader conviene dirla?

(Sorriso) «Sono realista. Così non funziona, è evidente. Se vuoi ripartire non devi raccontare storie».

 

Vuoi ripartire: per dove?

«Voglio salvare la straordinaria comunità ancora raccolta intorno al partito, malgrado lo spettacolo penoso dei suoi dirigenti».

 

Ma in che senso il Pd è morto? Ci sono le primarie, tu sei un corsa...

«Hai presente quei film di guerra in cui si combatte tra le macerie?»

 

Tipo Salvate il soldato Ryan?

«Esatto. Restano in piedi le rovine dei palazzi, un muro, magari un portone perfettamente intatto. Poi quando il comandante apre la porta, dentro non c' è più nulla: è tutto è bombardato. Il Pd oggi è così».

 

RENZI MARTINA

Intervistare Dario Corallo regala una sensazione spiazzante. Per certi versi è un ragazzo, con occhi da ragazzo, lessico da ragazzo («turborenziano», «pippa a pedali»). Ma sotto un altro punto di vista è un segnale: mai dentro la sinistra c' è stato qualcuno, fosse pure outsider, con una lingua così drastica: «Lo faccio perché rappresento la base», spiega.

 

Ha lavorato nell' ufficio stampa al ministero delle Politiche agricole (quando c' era Martina), è fidanzato con una dirigente dell' organizzazione giovanile, ha sparato contro l' immunologo Roberto Burioni conquistandosi il plauso a sorpresa di Giuliano Ferrara.

marco minniti

 

C' è chi lo accredita addirittura di un 5% alle primarie per il segretario. Senza dubbio è simpatico. A voi la scelta se sia molto furbo o molto ingenuo.

 

Sei figlio d' arte. Padre giornalista, nonno ex presidente dell' assemblea regionale siciliana.

«Era sindacalista. Da giovane era socialista, amico di Pertini. Poi comunista».

 

Perché spari su tutto il gruppo dirigente?

«Hanno deciso in maniera metodica di ignorare la realtà. E questo crea danni».

 

Mai stato renziano?

«Per Renzi e i renziani provo vergogna».

dario corallo 1

 

Addirittura?

«Gli anni di governo sono stati un disastro. Non abbiamo parlato al nostro popolo, solo ai privilegiati».

 

Sei arrivato grazie a Martina?

«Nemmeno sapeva chi fossi, all' epoca. Ero stato assunto dal capo gabinetto, con curriculum».

 

Al Vivona, il tuo liceo, eri rappresentante di istituto.

«Giorni bellissimi e formativi. Un anno sono stato bocciato».

 

E lo dici?

«Non dovrei?»

 

Può essere usato contro di te.

«È stato l' anno più formativo della mia vita. Ne sono orgoglioso».

DARIO CORALLO E LA FIDANZATA GIULIA TITTA 1

 

Sei fidanzato con Giulia Titta, segretaria regionale umbra della giovanile. La pensa anche lei come te?

(Risata) «Per farti un esempio: è stata deferita ai probiviri per aver scritto sui social a proposito del suo comune: "Candidare un ex assessore della destra a sindaco per il centrosinistra farà sì che i nostri non tornino a votare"».

 

Avranno pensato che gli abbia fatto danno.

«Beh, aveva ragione: il Pd ha perso».

 

Come l' hai conosciuta?

«Un giorno Giulia stava venendo al nazionale per parlare con un turborenziano...»

 

dario corallo

E tu?

(Sorriso) «Mi scrisse che si sarebbe dovuta vedere con questo ma non ne aveva voglia.

Allora sono andato a farle compagnia. Non si lascia una compagna sola con certa gente».

 

E il «turbo-renziano»?

(Sospiro) «Politicamente è uno stronzo colossale: e infatti adesso come tanti sta diventando turbo-zingarettiano».

 

Perché?

«È un fenomeno tipico dei piccoli funzionari e arrampicatori che cercano un posto: scappano come topi dalla barca di Renzi».

 

Cosa accade?

«Vanno da Nicola perché Renzi li sfancula. Ha meno posti da spartire, molta zavorra».

 

Perché?

renzi lotti

«Matteo è già pronto ad uscire. Vede cosa succede alle primarie e usa per l' ultima volta il Pd per piazzare fedelissimi in Europa. Poi ciao».

 

Ma non dà battaglia?

«A che pro? La coperta è cortaaa!!! Deve eleggere due i tre parlamentari suoi, e poi passa con i liberali».

 

Sarebbe un suicidio.

«Secondo me ha già ha simbolo e nome. Succhia l' ultima goccia di sangue al Pd, poi gli serve un altro contenitore. Questo è logoro e lui lo sa».

 

A te chi ti finanzia?

«Nessuno. Facciamo le collette come per i 100 giorni. Infatti non ho abbastanza soldi per andare dappertutto».

 

Ti chiamano, malgrado quel che dici?

DARIO CORALLO E LA FIDANZATA GIULIA TITTA

«Dalle sezioni di tutta Italia. E dicono: "Spacca tutto, di questi ci siamo rotti il cazzo"».

 

Ma Renzi un po' lo ammiri?

«Ma che dici? È un bugiardo cronico».

 

Nel partito ha grandi fan.

«Togli i turborenziani in buona fede. I suoi dirigenti hanno tutti esigenze di sopravvivenza. Lui ha bisogno di galleggiare per rispondere ai suoi finanziatori».

 

A chi ti riferisci?

«A British american Tobacco, che gli ha mollato 100.000 euro. A Moby, quello dei traghetti, che gli ha dato 100.000 euro. A Davide Serra che gli ha dato 175.000. A tutti gli altri coperti. È un super lobbista».

dario corallo 2

 

Questi però sono tutti finanziamenti legali e registrati alla fondazione Open.

«Mica ho detto che è illegale: dico che lui fa gli interessi di chi lo foraggia».

 

E gli altri?

«È un partito che sta morendo. Tutti quelli che abbiamo portato in Parlamento curano gli interessi dell' 1% del Paese».

 

Sei contro i dirigenti!

«Nessuno di loro ha un solo voto. Prendi la Boschi: ha dei sindaci che gli cammellano i consensi: ma se non è più al governo, su quanti cammelli può contare?»

 

Meglio Lotti?

«È il sicario di Renzi».

ORFINI E RENZI GIOCANO ALLA PLAYSTATION

 

E Martina, che conosci e stimi?

«Era il candidato B di Renzi e non vorrei che ora fosse quello di Orfini».

 

Quindi lo stimi ma dici che è una marionetta?

«Dal momento che si è candidato è così anche se lui non vuole. Serve a dare un posto a tutti gli ex renziani non ortodossi e ora pentiti. La sua candidatura disturba Zingaretti».

 

E nemmeno lui ti va bene?

«Oh, io ancora non ho capito una sola cosa in cui Zingaretti sarebbe diverso».

 

E Minniti?

«È il vero cavallo di Renzi».

 

Però i sondaggi dicono che il Pd tiene.

«Alle europee ci massacreranno. Segnati che te l' ho detto a novembre».

 

LA POLEMICA TRA DARIO CORALLO E ROBERTO BURIONI

E se al congresso c' è una novità?

«Il congresso serve ad eleggere il prossimo ex segretario. L' unica novità siamo noi».

 

Sei modesto, vero?

«No, lucido. Passeremo da 23 a 7 eurodeputati, ma a nessuno degli altri candidati, di questo, interessa una beneamata ceppa».

 

E Richetti e i suoi giovani?

«Si è candidato per sopravvivere, perché Renzi non si fida di lui».

 

E Damiano?

«Sono tutti in campo per due motivi: o si annoiano o devono portare il pane a casa. Damiano è il primo caso».

 

nicola zingaretti maurizio martina

E Boccia?

«Porta acqua con le orecchie a Emiliano. Michele gli ha detto: "Vatti a suicidare" e lui ha risposto di sì».

 

Zingaretti è favorito.

«Il "modello Lazio" è una cazzata».

 

Cioè?

«Zingaretti non ha voti, ha fatto accordi col M5s e se ne vergogna. Si può?»

 

Sei brillante, ma sembri presuntuoso.

«Perché? Io sono in campo ma so di non vincere».

LA POLEMICA TRA DARIO CORALLO E ROBERTO BURIONI

 

E chi sei?

«Sono Dario, cresciuto tra l' Eur e il Laurentino. Amo i miei cani, la sinistra, l' Italia e in particolare la Sicilia. Ho fatto il cameriere, il traslocatore, il fattorino, lo steward, l' insegnante di un laboratorio di cinema e l' ufficio stampa. Sono fidanzato con Giulia. Se ti piaccio mi voti, sennò amici come prima».

 

Sembri un rottamatore sboccato.

«Sbagli: Renzi ha dimostrato di vivere fuori dalla realtà, io ne sono espressione, vivo sulla mia carne la condizione della mia generazione».

 

Usi il turpiloquio scientificamente, per bucare.

«Parlo come i dirigenti parlano in privato».

 

E se li chiami pippe è meglio?

«Sono pippe. Ho rotto il patto di omertà con lo spettatore dem? È un progresso. Così si sveglia».

 

In che senso?

«Non si può dire che l' Europa è di destra? È governata dal Ppe!»

 

Voteresti il reddito del M5s?

DARIO CORALLO

«Scherzi! È un' operazione conservatrice: garantire i consumi senza dare lavoro».

 

E Salvini?

«Sta con chi ha di più. Guarda la flat tax. Il capitalismo è il virus».

 

Quindi sotto sotto sei «vetero»?

«Se significa rinazionalizzare i servizi pubblici essenziali e dare diritto di voto a chiunque paghi le tasse, sì!»

 

Spiega il Pd di oggi a chi non lo conosce.

«Generali senza truppa. E se non rappresenti più nessuno devi circondarti di lacchè».

 

C' è una destra e una sinistra nel Pd, non sono diverse?

DARIO CORALLO

«La destra sono assassini con un metro di pelo sullo stomaco. In questo mestiere bravi».

 

E la sinistra?

«Pippe stratosferiche. Hanno il posto a tavola e ogni tanto fanno i finti tonti: ma davvero togli l' articolo 18? Ma davvero non mi ricandidi? Lasciamo perdere...»

 

Sembra che li disprezzi.

«Certo. Sono complici di un sistema, fingendo di osteggiarlo. Tanti stanno su Zingaretti insieme a molti che invece Renzi lo hanno sostenuto. Questo perché in fondo sono tutti la stessa cosa. E ti assicuro che dire ciò mi fa male».

 

E agli ex renziani della base che dici?

«Mollateli. Basta guardarli. Ci hanno tradito».

DARIO CORALLO

 

Non ho capito se la tua candidatura è un progetto politico o una operazione situazionista.

(Sorriso) «Senti. Io mi lancio a 190 all' ora contro il muro del gotha dirigenziale democratico».

 

Per sfracellarti?

«No, per far vedere a tutti che dall' altra parte non c' è più niente».

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