mario draghi appalti cantiere cantieri edile edili

MANOVRE SULLA MANOVRA - LA LEGGE DI BILANCIO ARRIVA QUESTA SETTIMANA IN PARLAMENTO: SALTA IL TETTO DEL REDDITO PER IL SUPERBONUS AL 110%, MA SARANNO RICHIESTI TEMPI CERTI E SERRATI, PER TENERE COMUNQUE SOTTO CONTROLLO IL COSTO DELLA MISURA - L'ALTRO TEMA DI DISCUSSIONE È QUELLO PREVIDENZIALE, CON LA PROBABILE PROROGA DELL'OPZIONE DONNA. L’UNICA COSA CERTA DELLA FINANZIARIA È CHE IL CASHBACK DI CONTE NON SARÀ RIPRISTINATO…

Luca Cifoni per “il Messaggero”

 

MARIO DRAGHI DANIELE FRANCO

Ripristino della possibilità di fruire di tutte le agevolazioni per ristrutturazioni edilizie (e non solo il superbonus) con la formula dello sconto in fattura. E via libera al 110 per cento nelle villette senza soglia Isee a 25 mila euro, ma con l’obbligo di presentare in tempi rapidi la certificazione di inizio lavoro asseverata.

 

ecobonus ristrutturazioni

Insieme alla proroga della cosiddetta “Opzione donna” per il pensionamento anticipato delle lavoratrici con i vecchi requisiti di età sono queste le novità principali del testo definitivo della legge di Bilancio, atteso finalmente in Parlamento entro questa settimana. Il provvedimento per la verità è ancora oggetto di mediazioni sia politiche che tecniche e non ha ancora trovato la sua forma definitiva, anche se ormai il tempo stringe.

 

ecobonus ristrutturazioni

Sulla carta il testo dovrebbe essere inviato alle Camere (quest’anno tocca per primo al Senato) entro il 20 ottobre; qualche giorno di tolleranza è considerato normale ma il governo Draghi si sta ormai avvicinando al record negativo dello scorso anno quando la manovra (nel bel mezzo di una nuova e violenta ondata di Covid) arrivò alla Camera solo il 18 novembre, di fatto tagliando fuori dall’esame un ramo del Parlamento.

 

Gli emendamenti

MARIO DRAGHI

Ecco quindi che un po’ paradossalmente alcune modifiche rispetto al testo approvato dal Consiglio dei ministri (mai formalizzato se non nel comunicato) potrebbero essere attuate prima ancora dell’avvio formale della sessione di bilancio, invece che come emendamenti.

 

I principali fronti aperti sono due, quello relativo ai bonus edilizi e quello previdenziale. Per quanto riguarda il primo, l’esecutivo aveva ristretto al solo superbonus 110 per cento (la più vantaggiosa tra le agevolazioni) la possibilità di fruire dello sconto in fattura e della cessione del credito: due meccanismi che permettono al contribuente (nel primo caso attraverso la ditta che fa i lavori, nel secondo attraverso le banche o altri soggetti finanziari) di sfruttare immediatamente l’intero vantaggio fiscale per abbattere la spesa, senza attendere le dichiarazioni dei redditi degli anni successivi.

 

daniele franco mario draghi conferenza stampa sulla manovra

Una possibilità attraente soprattutto per i redditi più bassi, che hanno minore capacità finanziaria e rischiano a volte di non avere nemmeno la “capienza” fiscale per sfruttare le detrazioni. Dunque queste opzioni ora torneranno anche per le ristrutturazioni edilizie, quelle per l’efficientamento energetico e le altre, prorogate per un periodo di tre anni.

 

Per quanto riguarda le case unifamiliari la prima versione del provvedimento prevedeva che potessero fruire del superbonus solo nel caso in cui i proprietari avessero un Isee (indicatore di situazione economica equivalente, che tiene conto sia di reddito che di patrimonio) non superiore a 25 mila euro.

 

mario draghi conferenza stampa conclusiva del g20 1

Questo criterio era stato molto criticato sia perché complicato da applicare, sia perché taglierebbe fuori molti beneficiari non particolarmente benestanti. Il forte pressing per una revisione del meccanismo potrebbe portare a cancellare il requisito dell’Isee, per richiedere invece una tempistica più serrata, con presentazione della comunicazione di inizio lavori asseverata (Cilas) entro una scadenza determinata (si parla del mese di marzo).

 

In questo modo verrebbero comunque filtrate le richieste: la motivazione che aveva spinto a porre limitazione è il costo della misura, che in questo modo potrebbe essere tenuto sotto controllo.

 

L’assegno

Anche in materia di previdenza c’è un problema di coperture finanziarie, ma l’esecutivo avrebbe ormai accettato l’idea di prorogare l’Opzione donna (uscita anticipata con 35 anni di contributo in cambio di un assegno penalizzato dal calcolo contributivo) con i requisiti di età originari, 58 anni per le dipendenti e 59 per le autonome, invece di portarli a 60-61.

daniele franco mario draghi conferenza stampa sulla manovra

 

E sempre a proposito di risorse, è sempre più pressante l’allarme delle Regioni per i costi sostenuti per gli interventi contro il Covid: secondo il presidente dell’Abruzzo Marsilio servirebbero fino a 4 miliardi in più per permettere agli enti territoriali di chiudere i bilanci. Un’altra grana da risolvere. Niente da fare invece per il cashback: nonostante le pressioni del M5S è difficile che il meccanismo di incentivo all’uso del contante possa essere ripristinato.

 

 

 

Ultimi Dagoreport

francesco micheli

DAGOREPORT - IN UNA MILANO ASSEDIATA DAI BARBARI DI ROMA, SI CELEBRA LA FAVOLOSA CAPITALE DEGLI AFFARI CHE FU: IL CAPITALISMO CON IL CUORE A SINISTRA E IL PORTAFOGLIO GONFIO A DESTRA - A 87 ANNI, FRANCESCO MICHELI APRE, SIA PURE CON MANO VELLUTATA E SENZA LASCIARE IMPRONTE VISTOSE, IL CASSETTO DEI RICORDI: “IL CAPITALISTA RILUTTANTE” È IL DIARIO DI BORDO DELL’EX BUCANIERE DELLA FINANZA CHE, SALITO SULL’ALBERO PIÙ ALTO DEL VASCELLO, HA OSSERVATO I FONDALI OSCURI INCONTRATI NEL MARE MAGNUM INSIDIOSO DELL’ECONOMIA, SOMMERSA E SPESSO AFFONDATA - “IO E LEI APPARTENIAMO A ZOO DIVERSI”, FU IL VATICINIO DI CUCCIA – LUI, UNICO TESTIMOME A RACCOGLIERE LO SFOGO DI EUGENIO CEFIS SU QUEL “MATTO” DI CUCCIA CHE NEL GIORNO DELLE SUE CLAMOROSE DIMISSIONI DA MONTEDISON L’AVEVA ACCOLTO CON UN BEFFARDO: “DOTTORE, PENSAVO VOLESSE FARE UN COLPO DI STATO…”

romana liuzzo

DAGOREPORT! UN MOTO DI COMPRENSIONE PER I TELESPETTATORI DI CANALE5 CHE HANNO AVUTO LA SFORTUNA DI INTERCETTARE LA MESSA IN ONDA DELLO SPOT AUTO-CELEBRATIVO (EUFEMISMO) DEL PREMIO “GUIDO CARLI” - CONFUSI, SPIAZZATI, INCREDULI SI SARANNO CHIESTI: MA CHE CAZZO È ‘STA ROBA? - AGGHINDATA CON UN PEPLO IN STILE “VESTALE, OGNI SCHERZO VALE”, PIAZZATA IN UN REGNO BOTANICO DI CARTONE PRESSATO, IL “COMMENDATORE”  ROMANA LIUZZO REGALA 20 SECONDI DI SURREAL-KITSCH MAI VISTO DALL'OCCHIO UMANO: “LA FONDAZIONE GUIDO CARLI VI SARÀ SEMPRE ACCANTO PER COSTRUIRE INSIEME UN MONDO MIGLIORE”. MA CHI È, LA CARITAS? EMERGENCY? L'ESERCITO DELLA SALVEZZA? - VIDEO!

friedrich merz - elezioni in germania- foto lapresse -

DAGOREPORT – LA BOCCIATURA AL PRIMO VOTO DI FIDUCIA PER FRIEDRICH MERZ È UN SEGNALE CHE ARRIVA DAI SUOI "COLLEGHI" DI PARTITO: I 18 VOTI CHE SONO MANCATI ERANO DI UN GRUPPETTO DI PARLAMENTARI DELLA CDU. HANNO VOLUTO MANDARE UN “MESSAGGIO” AL CANCELLIERE DECISIONISTA, CHE HA STILATO UNA LISTA DI MINISTRI SENZA CONCORDARLA CON NESSUNO. ERA UN MODO PER RIDIMENSIONARE L’AMBIZIOSO LEADER. COME A DIRE: SENZA DI NOI NON VAI DA NESSUNA PARTE – DOMANI MERZ VOLA A PARIGI PER RIDARE SLANCIO ALL’ALLEANZA CON MACRON – IL POSSIBILE ANNUNCIO DI TRUMP SULLA CRISI RUSSO-UCRAINA

xi jinping donald trump vladimir putin

DAGOREPORT - LA CERTIFICAZIONE DELL'ENNESIMO FALLIMENTO DI DONALD TRUMP SARÀ LA FOTO DI XI JINPING E VLADIMIR PUTIN A BRACCETTO SULLA PIAZZA ROSSA, VENERDÌ 9 MAGGIO ALLA PARATA PER IL GIORNO DELLA VITTORIA - IL PRIMO MENTECATTO DELLA CASA BIANCA AVEVA PUNTATO TUTTO SULLO "SGANCIAMENTO" DELLA RUSSIA DAL NEMICO NUMERO UNO DEGLI USA: LA CINA - E PER ISOLARE IL DRAGONE HA CONCESSO A "MAD VLAD" TUTTO E DI PIU' NEI NEGOZIATI SULL'UCRAINA (COMPRESO IL PESTAGGIO DEL "DITTATORE" ZELENSKY) - ANCHE SUI DAZI, L'IDIOTA SI È DOVUTO RIMANGIARE LE PROMESSE DI UNA NUOVA "ETA' DELL'ORO" PER L'AMERICA - IL TRUMPISMO SENZA LIMITISMO HA COMPIUTO COSI' UN MIRACOLO GEOPOLITICO: IL REGIME COMUNISTA DI PECHINO NON È PIÙ IL DIAVOLO DI IERI DA SANZIONARE E COMBATTERE: OGGI LA CINA RISCHIA DI DIVENTARE LA FORZA “STABILIZZATRICE” DEL NUOVO ORDINE GLOBALE...

alfredo mantovano gianni de gennaro luciano violante guido crosetto carlo nordio alessandro monteduro

DAGOREPORT – LA “CONVERSIONE” DI ALFREDO MANTOVANO: IL SOTTOSEGRETARIO CHE DOVEVA ESSERE L’UOMO DI DIALOGO E DI RACCORDO DI GIORGIA MELONI CON QUIRINALE, VATICANO E APPARATI ISTITUZIONALI (MAGISTRATURA, CORTE DEI CONTI, CONSULTA, SERVIZI. ETC.), SI È VIA VIA TRASFORMATO IN UN FAZZOLARI NUMERO 2: DOPO IL ''COMMISSARIAMENTO'' DI PIANTEDOSI (DOSSIER IMMIGRAZIONE) E ORA ANCHE DI NORDIO (GIUSTIZIA), L’ARALDO DELLA CATTO-DESTRA PIÙ CONSERVATRICE, IN MODALITA' OPUS DEI, SI E' DISTINTO PER I TANTI CONFLITTI CON CROSETTO (DALL'AISE AI CARABINIERI), L'INNER CIRCLE CON VIOLANTE E GIANNI DE GENNARO, LA SCELTA INFAUSTA DI FRATTASI ALL'AGENZIA DI CYBERSICUREZZA E, IN DUPLEX COL SUO BRACCIO DESTRO, IL PIO ALESSANDRO MONTEDURO, PER “TIFO” PER IL “RUINIANO” BETORI AL CONCLAVE...

francesco milleri andrea orcel carlo messina nagel donnet generali caltagirone

DAGOREPORT - COSA FRULLA NELLA TESTA DI FRANCESCO MILLERI, GRAN TIMONIERE DEGLI AFFARI DELLA LITIGIOSA DINASTIA DEL VECCHIO? RISPETTO ALLO SPARTITO CHE LO VEDE DA ANNI AL GUINZAGLIO DI UN CALTAGIRONE SEMPRE PIÙ POSSEDUTO DAL SOGNO ALLUCINATORIO DI CONQUISTARE GENERALI, IL CEO DI DELFIN HA CAMBIATO PAROLE E MUSICA - INTERPELLATO SULL’OPS LANCIATA DA MEDIOBANCA SU BANCA GENERALI, MILLERI HA SORPRESO TUTTI RILASCIANDO ESPLICITI SEGNALI DI APERTURA AL “NEMICO” ALBERTO NAGEL: “ALCUNE COSE LE HA FATTE… LUI STA CERCANDO DI CAMBIARE IL RUOLO DI MEDIOBANCA, C’È DA APPREZZARLO… SE QUESTA È UN’OPERAZIONE CHE PORTA VALORE, ALLORA CI VEDRÀ SICURAMENTE A FAVORE” – UN SEGNALE DI DISPONIBILITÀ, QUELLO DI MILLERI, CHE SI AGGIUNGE AGLI APPLAUSI DELL’ALTRO ALLEATO DI CALTARICCONE, IL CEO DI MPS, FRANCESCO LOVAGLIO - AL PARI DELLA DIVERSITÀ DI INTERESSI BANCARI CHE DIVIDE LEGA E FRATELLI D’ITALIA (SI VEDA L’OPS DI UNICREDIT SU BPM), UNA DIFFORMITÀ DI OBIETTIVI ECONOMICI POTREBBE BENISSIMO STARCI ANCHE TRA GLI EREDI DELLA FAMIGLIA DEL VECCHIO RISPETTO AL PIANO DEI “CALTAGIRONESI’’ DEI PALAZZI ROMANI…